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Torino, 3 Luglio 2006

Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche. La Manutenzione Ordinaria del Territorio nella Provincia di Torino dalla pianificazione all’attuazione. I proventi della tariffa del servizio idrico integrato a sostegno della tutela del territorio montano

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  1. Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche La Manutenzione Ordinaria del Territorio nella Provincia di Torino dalla pianificazione all’attuazione I proventi della tariffa del servizio idrico integrato a sostegno della tutela del territorio montano (Legge regionale 20 gennaio 1997, n. 13, articolo 8 - comma 4) Ing. Orazio Ruffino Torino, 3 Luglio 2006

  2. La Riforma dei Servizi Idrici L. r. 13/1997: principi e contenuti L. 36/1994: principi e contenuti • Politica di tutela, riqualificazione e corretta utilizzazione della risorsa • Principi di solidarietà, diritti generazioni future, risparmio e uso multiplo • Individuazione di 6 ATO • Istituzione e Composizione dell’Autorità d’ambito • Competenze Autorità d’ambito • Tariffa d’ambito • Rapporti tra Autorità d’ambito e Soggetti gestori • Conferenza delle risorse idriche • Osservatorio regionale dei servizi idrici integrati (ORSII) • Tutte le acque sono pubbliche • L’uso dell’acqua per il consumo umano è prioritario • Salvaguardia delle risorse per le generazioni future • Bilancio idrico • Risparmio idrico • Organizzazione territoriale del servizio idrico integrato (SII): • - delimitazione ambiti territoriali ottimali (ATO) • - superamento della frammentazione delle gestioni • - regolazione rapporti tra Enti locali e Soggetti gestori • - Industrializzazione del servizio

  3. Legge regionale, 29 gennaio 1997, n. 13 “Delimitazione degli ambiti territoriali ottimali per l'organizzazione del servizio idrico integrato e disciplina delle forme e dei modi di cooperazione tra gli Enti locali ai sensi della legge 5 gennaio 1994, n. 36 e successive modifiche ed integrazioni. Indirizzo e coordinamento dei soggetti istituzionali in materia di risorse idriche.” Art. 8.(Tariffa d'ambito) 1. La tariffa d'ambito, determinata secondo il metodo, le articolazioni e le modulazioni di cui agli articoli 13 e 14 della l. 36/1994, costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato pagato dall'utenza nell'intero ambito territoriale ottimale. 2. In applicazione del principio di solidarieta' di cui all'articolo 1 della l. 36/1994, nell'ambito delle articolazioni per fasce territoriali della tariffa di cui al comma 1 sono previste specifiche agevolazioni per le zone montane, in rapporto alle fasce altimetriche e di marginalita' socio-economica previste dalla legislazione regionale in materia. 3. Qualora l'Autorita' d'ambito si sia avvalsa della facolta' di cui all'articolo 7, commi 2 e 3, la medesima applica la tariffa di cui al comma 1 secondo il principio della gradualita' e comunque entro dieci anni dall'entrata in vigore della presente legge. 4. L'Autorita' d'ambito destina una quota della tariffa, non inferiore al 3 per cento, alle attivita' di difesa e tutela dell'assetto idrogeologico del territorio montano. I suddetti fondi sono assegnati alle Comunita' montane sulla base di accordi di programma per l'attuazione di specifici interventi connessi alla tutela e alla produzione delle risorse idriche e delle relative attivita' di sistemazione idrogeologica del territorio.

  4. 1 Gli ambiti territoriali ottimali 1 2 3 5 6 4 1 - VCO, PIANURA NOVARESE Comuni 165 - 502.609 ab 3.594 km2 Comunità Montane 11 2 - BIELLESE, VERCELLESE, CASALESE Comuni 184 - 446.477 ab 3.337 km2 Comunità Montane 7 3 - TORINESE Comuni 306 - 2.208.729 ab 6.713 km2 Comunità Montane 13 4 - CUNEESE Comuni 250 - 554.348 ab 6.715 km2 Comunità Montane 12 5 - ASTIGIANO, MONFERRATO Comuni 154 - 256.486 ab 2.042 km2 6 - ALESSANDRINO Comuni 147 - 322.792 ab 2.998 km2 Comunità Montane 5

  5. Stato di attuazione della riforma 1 – VCO, Pianura Novarese 2 – Biellese, Vercellese, Casalese 3 - Torinese 4 – Cuneese 5 – Astigiano, Monferrato 6 - Alessandrino Insediamento Autorità d’Ambito Nomina presidente Programma degli investimenti per il periodo transitorio Approvazione pianta organica Designazione direttore generale Presa d’atto studio regionale propedeutico al Piano d’Ambito Completamento del Programma di riunificazione delle gestioni pubbliche Adozione/approvazione del Piano d'Ambito Programma di riunificazione delle gestioni pubbliche, salvaguardia delle gestioni esistenti, individuazione dei soggetti coordinatori della fase transitoria Individuazione del Gestore d'Ambito

  6. Le previsioni dei Piani d’Ambito Investimenti totali Programma interventi (milioni di €) e Fatturato (milioni di €) Tariffa (€/mc) 450 0,950Tmedia - anno 2007 48,7 Fatturato anno 2007 ATO 1 PdA (Progetto) ATO 2 PdA 382 1,0873Tmedia - anno 2005 32,5 Fatturato anno 2005 ATO 3 PdA 1337 0,9012 Tmedia - anno 2005 207,2 Fatturato anno 2005 ATO 4 Scenario A 315 0,89-1,83min-max 35,3 Fatturato medio 1,325Tmedia - anno 2005 22,3 Fatturato anno 2005 267 (tot. 410) ATO 5 PdA 0,9828Tmedia - anno 2005 33,0 Fatturato anno 2005 ATO 6 PdA 248

  7. Conferenza Regionale Delle Risorse Idriche Seduta del 21 maggio 2003 (Indirizzi e criteri per la stipula degli accordi di programma di cui all’art. 8, comma 4, l.r. 131997) 1. Definizione e ripartizione del finanziamento L’importo effettivo dei proventi derivanti dalla quota di tariffa destinata alle Comunità Montane da corrispondere è definito con riferimento all’ammontare dell’introito tariffario realizzato per ciascun anno. Tale importo sarà corrisposto in via ordinaria ad ogni singola Comunità Montana in proporzione a quote che tengono conto della superficie e della popolazione residente, in base ai criteri di utilizzo del fondo regionale per la montagna di cui all’articolo 51 della legge regionale 2 luglio 1999, n. 16. 2. Attività oggetto del finanziamento Saranno oggetto del finanziamento le attività finalizzate alla manutenzione ordinaria del territorio montano, intendendosi per tale, secondo i più recenti orientamenti dell’Autorità di bacino del fiume Po, il complesso di interventi, solitamente di piccola dimensione, caratterizzati dalla continuità e periodicità dell’azione e volti al mantenimento della funzionalità degli elementi territoriali sia naturali e sia di origine antropica. In tal modo la manutenzione del territorio nel suo insieme dovrà garantire la funzionalità dell’ecosistema, ripristinando o preservando l’equilibrio territoriale-ambientale attraverso azioni periodiche e diffuse, comunque coerenti con la pianificazione di settore regionale, provinciale e di bacino. A tal fine la predetta manutenzione potrà contemplare sostanzialmente le seguenti tipologie di attività: a)interventi in alveo; b)interventi sui versanti; c)interventi sulle opere di difesa idraulica; d)interventi sulle opere di difesa idrogeologica.

  8. Conferenza Regionale Delle Risorse Idriche Seduta del 21 maggio 2003 (Indirizzi e criteri per la stipula degli accordi di programma di cui all’art. 8, comma 4, l.r. 131997) 3. Piano pluriennale di manutenzione ordinaria delle Comunità Montane Ogni Comunità Montana dovrà presentare un Piano pluriennale di manutenzione ordinaria, redatto secondo i criteri precedentemente illustrati e contenente: a)      una relazione generale che riassuma e schematizzi le criticità e le proposte di intervento contenute in piani e studi già disponibili; b)      una relazione tecnica che analizzi i dissesti verificatisi nel tempo, la tipologia delle opere utilizzate e la loro funzionalità nel tempo, nonché le situazioni critiche per carente o assente manutenzione; c)      il quadro degli interventi di manutenzione ordinaria necessari per l’area esaminata, distinti per priorità, l’indicazione di ambiti territoriali che risultano meritevoli di manutenzione per l’effetto positivo che hanno sull’equilibrio idrogeologico e sulla risorsa idrica, il cronoprogramma delle azioni manutentive (tempi e costi); d)      gli schemi progettuali relativi agli interventi di manutenzione individuati. Nell’ambito dell’importo corrisposto sono riconosciute anche le spese tecniche e accessorie sostenute per la redazione e la gestione dei Piani di manutenzione che verranno esplicitate nei Piani stessi. 4. Ammissione al finanziamento e sua erogazione L’Autorità d’ambito, verificata la coerenza dei Piani pluriennali di manutenzione ordinaria con i criteri di cui al punto 2, ne delibera l’ammissione al finanziamento. Entro il mese di agosto sarà erogata una prima tranche del finanziamento spettante in via previsionale a ciascuna Comunità Montana. Annualmente la Comunità Montana presenterà la rendicontazione sintetica sull’attuazione dei Piani pluriennali di manutenzione ordinaria per la relativa presa d’atto da parte dell’Autorità d'ambito, nonché per consentire il monitoraggio sulle criticità di realizzazione dei Piani stessi. A fine anno sarà corrisposta una seconda tranche a saldo del finanziamento spettante a ciascuna Comunità Montana.

  9. Principali categorie di intervento • Interventi in alveo • Interventi sui versanti • Stazioni di monitoraggio • Interventi sulle opere di difesa idraulica • Interventi sulle opere di difesa idrogeologica

  10. Il progetto di Piano d’Ambito è stato adottato con deliberazione n. 10 del 20 aprile 2006. Totale investimenti pari a 450 Ml€. Piano d’Ambito Stabilito in sede di adozione del progetto di Piano d’Ambito in misura del 5%. Per l’anno 2007 è prevista l’erogazione di 2,44 milioni di euro alle Comunità Montane per il “Miglioramento dell’assetto idrogeologico dei territori montani attraverso il finanziamento di opere di protezione idraulica a livelli superiore di quelli previsti dalla normativa di settore”. Contributo alle CM Ambito territoriale ottimale n. 1 "VCO, Pianura novarese” Data di costituzione: 1 febbraio 2005 Presidente: Sede : Novara Sergio VEDOVATO Sede Direzione e Uffici : Verbania Direttore: Marco Lombardi Tariffa e Fatturato La tariffa media prevista dal progetto di Piano d’Ambito è di 0,95 €/m3 Fatturato 48,7 milioni di euro (anno 2007).

  11. Approvato con deliberazione n. 54 del 15 dicembre 2003. Totale investimenti pari a 382,5 Ml€. Piano d’Ambito Ambito territoriale ottimale n. 2 "Biellese, Vercellese, Casalese” Data di costituzione: 13 maggio 2002 Sede: Vercelli Direttore: Carlo ROBUTTI Presidente: Sergio SCARAMAL Tariffa e Fatturato La tariffa media prevista dal Piano d’Ambito, per l’anno 2005, è di 1,087 €/m3. Fatturato 32,5 milioni di euro (anno 2005). Previsto dalla Convenzione istitutiva dell’Ambito nella misura del 3%. Con deliberazione n. 115 del 30 maggio 2005 il contributo complessivo da erogare alle CM per l’anno 2004 è stato di 878.190 €; con successiva deliberazione è stato stabilito in 1.224.720 € il contributo per l’anno 2005. Contributo alle CM

  12. Ambito territoriale ottimale n. 2 "Biellese, Vercellese, Casalese” Contributi previsti ed erogati alle C.M.

  13. Ambito territoriale ottimale n. 3 “Torinese” Data di costituzione: 28 giugno 2000 Sede: Torino Direttore: Silvano RAVERA Presidente: Antonio SAITTA Approvato con deliberazione del 6 dicembre 2002. Totale investimenti pari a 1.337 Ml€ Piano d’Ambito La tariffa Media d’Ambito, per l’anno 2005, ammonta a 0,9012 €/m3 Fatturato 207,2 milioni di euro (anno 2005). Tariffa e Fatturato La Quota destinata alle Comunità Montane risulta: 3% per gli anni 2003-2004; 4% per gli anni 2005-2006; 5% per l’anno 2007. Alle Comunità Montane, con la deliberazione n. 170/2004, è stata disposta l’erogazione del 20% di quanto previsto dal piano d’ambito per l’anno 2003 e, con deliberazione n. 190/2005, è stato definito il totale a credito per l’anno 2003, pari a 5.017.009 euro. Con delibera n. 217/2005 è stato definito in 5.329.773 euro, l’ammontare del contributo per l’anno 2004. Per l’anno 2005 è stato previsto un contributo di 8.165.000 euro. Contributo alle CM

  14. Ambito territoriale ottimale n. 4 “Cuneese” Data di costituzione: 29 gennaio 2001 Sede: Cuneo Direttore: Paolo GALFRÈ Presidente: Raffaele COSTA Attualmente l’ATO 4 non dispone di Piano d’Ambito. Lo studio regionale propedeutico al Piano d’Ambito, consegnato il 5 dicembre 2002, prevede per lo scenario base un ammontare degli investimenti pari a 315,2 Ml€. Piano d’Ambito La tariffa media prevista dallo scenario base dello studio regionale varia da 0,89 €/m3 (1° anno) a 1,83 €/m3 (13° anno). Fatturato medio 35,3 milioni di euro. Tariffe e Fatturato Previsto dalla Convenzione istitutiva dell’ATO in misura pari all’8%. L’importo stimato sulla base del gettito tariffario, per l’anno 2005, dell’ATO 4 e che quindipotrebbe essere messo a disposizione delle C.M. risulta di circa 2,2 milioni di euro. Contributo alle CM

  15. Ambito territoriale ottimale n. 5 “Astigiano-Monferrato” Data di costituzione: 5 febbraio 1999 Sede: Asti Direttore: Giuseppe GIULIANO Presidente: Roberto MARMO Il Piano d’Ambito, approvato in data 23.07.2002, ha previsto un ammontare di investimenti pari a 410 Ml€. (144 milioni di euro, pari al 35%, da reperire con contributi pubblici al fine di raggiungere gli standard previsti ma con dinamiche tariffarie socialmente sostenibili). Piano d’Ambito La Tariffa Media d’Ambito per l’anno 2005 ammonta a 1,325 €/m3 Fatturato 22,3 milioni di euro (anno 2005). Tariffa e Fatturato Contributo alle CM Non previsto in quanto non sono presenti C.M. nel territorio dell’ATO 5

  16. La Convenzione istitutiva dell’ATO prevede un contributo a favore delle CM in misura non inferiore al 3% del gettito tariffario dell’Ambito. Il contributo totale relativo all’anno 2003 è stato pari a 662.390 €. Per gli anni 2004 e 2005 sono stati previsti contributi pari rispettivamente a 728.630€ e 765.060€. I contributi previsti per gli anni 2006 e 2007 superano abbondantemente il milione di euro. Contributo alle CM Ambito territoriale ottimale n. 6 “Alessandrino” Data di costituzione: 21 dicembre 1998 Sede: Alessandria Direttore: Renzo TAMBURELLI Presidente: Renzo PENNA Il Piano, approvato nel 2002, ha previsto investimenti complessivi per 247,91 Ml€, distinti in piccola e media infrastrutturazione (184,87 Milioni di Euro) e grande infrastrutturazione (63,04 M€). Piano d’Ambito La tariffa media di Piano per il 2005 ammontava a 0,9828 €/m3 Fatturato 33 milioni di euro (anno 2004). Tariffa e Fatturato

  17. Ambito territoriale ottimale n. 6 “Alessandrino” Contributi previsti ed erogati alle C.M.

  18. SINTESI E CONFRONTO Fatturato(milioni di euro) ATO1 ATO2 ATO3 ATO4 ATO5 ATO6 48,7 32,5 207,2 35,3* 22,3 33,0 * Dato da Studio regionale Tariffe(€) ATO1 ATO2 ATO3 ATO4 ATO5 ATO6 0,95 1,0873 0,9012 0,89* 1,325 0,9828 * Tariffa prevista dallo Studio regionale per il 1°anno di gestione Contributo a CM(€) • ATO1 ATO2 ATO3 ATO4 ATO5 ATO6 • 2004 - 878.190 5.239.773 - - 662.390 • - 1.224.720 8.165.000 2.200.000** - 728.630 • - - - - - 765.060 • 2.400.000* - - - - 1.116.960 • * Dato da Progetto di PdA • ** Dato stimato

  19. Il Territorio: la vera risorsa da tutelare L’istituzione e l’organizzazione del SII costituisce una grande opportunità di sviluppo e tutela del territorio e delle sue risorse naturali. Infatti attraverso la continuità dei flussi finanziari generati è possibile programmare l’adeguamento ed il potenziamento delle infrastrutture caratteristiche del SII e la realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria e di messa in sicurezza del territorio montano. Questo rappresenta una forte componente di competitività dell’intero territorio che può attrarre nuove opportunità di investimento e generare ulteriori possibilità di benessere distribuito.

  20. Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche La Manutenzione Ordinaria del Territorio nella Provincia di Torino dalla pianificazione all’attuazione I proventi della tariffa del servizio idrico integrato a sostegno della tutela del territorio montano (Legge regionale 20 gennaio 1997, n. 13, articolo 8 - comma 4) Ing. Orazio Ruffino Torino, 3 Luglio 2006

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