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Il Barocco nella letteratura italiana

Il Barocco nella letteratura italiana. Dr Wiesława Kłosek. L’origine del termine: barocco. La parola barocco trae origine dal nome portoghese d’una perla marezzata ed indica qualcosa di irregolare, di non armonico Il barocco rappresenta il movimento culturale, artistico e letterario

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Il Barocco nella letteratura italiana

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Presentation Transcript


  1. Il Barocco nella letteraturaitaliana Dr Wiesława Kłosek

  2. L’origine del termine: barocco • La parola barocco trae origine dal nome portoghese d’una perla marezzata ed indica qualcosa di irregolare, di non armonico • Il barocco rappresenta il movimento culturale, artistico e letterario • Dagli inizi del ‘600 in Italia si definisce una nuova concezione della letteratura che dominerà tutto il secolo e sarà chiamata il barocco

  3. Il clima dell’epoca • Controriforma in Europa • Guerra dei Trent’Anni (1618-1648) • Carestie • Pestilenze • Crisi sul piano economico • Rivolte sociali

  4. La concezione del mondo nell’età del Barocco • L’Affermarsi dei nuovi sistemi filosofici e scientifici • Non più la staticità ma la mutevolezza dell’universo • Visione dinamica del mondo • Relativismo • Uomo senza certezze • Senso di precarietà della condizione umana • Vita considerata come sogno, ombra, fumo

  5. L’arte barocca • Sviluppo delle arti figurative • Scopo: suggestionare lo spettatore, coinvolgerlo emotivamente; celare attraverso l’arte le fonti di inquietudine • Arte spettacolare e grandiosa • Rifiuto delle regole ed esigenza della libertà • Negazione dei modelli rinascimentali • Presenza degli elementi religiosi • Interesse per l’erotismo e la sensualità

  6. Il poeta nel Barocco • Cosciente della propria novità e modernità • Successo, il piacere al pubblico diventa il suo scopo • Dotato di ingegno può inventare concetti sorprendenti ed artificiosi per pungere il lettore e suscitare la sua meraviglia • Dimostra gusto per la novità, per ciò che è strano, bizzarro, sorprendente

  7. Giovan Battista Marino • Caposcuola del Barocco in Italia • Fondatore del marinismo

  8. Giovan Battista Marino – la vita • Nacque a Napoli nel 1569 da una famiglia borghese • Segretario nella corte di Matteo di Capua (1596-1600) • Carriera alla corte e viaggi (Roma, Ravenna, Torino, Francia, Napoli) • 1600 – incarcerato per aver falsificato i documenti • Fuga dal carcere e la protezione da parte di monsignor Melchiorre Crescenzio a Roma • Soggiorno a Ravenna con il cardinale PietroAldobrandini (1605-1608) • Incremento delle sue relazioni letterarie durante i viaggi (Venezia, Bologna, Modena) • Trasferimento a Torino (1608) • 1610 – di nuovo nel carcere per aver trattato poco rispettosamente il duca (Carlo Emanuele I di Savoia) in alcuni suoi componimenti • Scarcerato rimane a Torino fino al 1615 lavorando sulle proprie opere • Trasferimento in Francia, alla corte di Maria de’Medici (1615-1623) • Ritorno in Italia nel 1623, soggiorno a Roma e poi a Napoli • Morì a Napoli nel 1625

  9. Il marinismo come espressione del gusto barocco • È il nuovo modo di poetare che prende nome dal più celebre poeta barocco italiano • Si può collegarlo storicamente con il gongorismo (in Spagna), l’eufuismo (in Inghilterra) e il preziosismo (in Francia)

  10. Il marinismo: la tematica • Realtà sottoposta alla metamorfosi (si sottolinea il suo carattere dinamico) • Rappresentazione del movimento • Il passar del tempo • Vanità dei valori terreni • Amore • Morte • Tecnica della variazione: ripetitività dei temi grazie alle variazioni su un dato tema

  11. Il marinismo: la poetica • Fisicità, concretezza, sensualità degli argomenti presentati viene contrapposta all’astrattezza, spiritualità e atemporalità del petrarchismo • Ricerca continua degli effetti sorprendenti • Il brutto, il grottesco, il deforme, il bizzarro diventano una categoria estetica e non sono più visti in chiave comica • Erotismo, sensualità si uniscono alla religione e misticismo • Collegamento delle immagini contrapposte: la vita e la morte; l’anima e il corpo; il bello e il brutto; il sacro e il profano • Inaspettate conclusioni e paragoni

  12. Il marinismo: linguaggio e stile • Virtuosismo stilistico • Metafore fantasiose e analogie sorprendenti • Oggetto descritto viene accompagnato da tante parole preziose • Manipolazione della parola • Elementi iperbolici e sproporzionati • Rifiuto dell’armonia e della semplicità

  13. L’Adone – il capolavoro di Giovan Battista Marino • Poema mitologico di 20 canti in ottave • Opera maggiore del Marino • Prima edizione: Parigi 1623 • Trama attinge al mito di Adone

  14. L’Adone: la trama • Cupido, figlio di Venere, per vendetta, fa arrivare all’isola di Cipro il principe Adone, di cui la dea si innamora • A causa della gelosia di Marte, Adone deve fuggire vivendo varie avventure • Dopo il ritorno a Cipro, durante l’assenza di Venere, per volontà di Marte, viene assalito da un cinghiale e muore

  15. L’Adone: la trama La trama viene completata da: • tantissimi episodi marginali • descrizioni di luoghi, oggetti, pietre preziose • digressioni • exempla

  16. L’Adone: commento • È il poema antinarrativo: manca la continuità nella narrazione • Adone diventa aeroe • Viene presentato il mondo dominato dall’amore (Venere) contrapposto all’aggressività (Marte) • È il mondo erotico, sensuale che può essere percepito attraverso tutti i sensi • Il mondo presente appare nella trasfigurazione del mito

  17. Giovan Battista Marino: altre opere • La Lira (1614): la raccolta di liriche • La Galeria (1619-20): raccolta di liriche descriventi opere d’arte, pitture e sculture • La Sampogna (1620): libro degli idilli mitologici e pastorali • La Strage dei fanciulli innocenti (1632) – poema epico - religioso • Gli Epitalami (1616)

  18. Classicismo barocco – poeti antimarinisti • Alcuni poeti manifestano la volontà di continuare modelli e forme metriche classiche, opponendosi al marinismo • Trovano l’ispirazione nei modelli forniti da Pindaro, Orazio, Anacreonte • La loro poesia assume tono dilettevole, festivo oppure moraleggiante • Forma poetica diventa più semplice, linguaggio elegante, si ricorre agli arcaismi, latinismi • Rappresentanti: Gabriello Chiabrera e Fulvio Testi

  19. Nuovi generi letterari: poema eroicomico • Ritorno alla tradizione cavalleresca con molti elementi ironici, parodistici, giocosi • Caricatura del poema epico seicentesco che imita la poetica eroica di Tasso (caricatura delle guerre, duelli, concili ecc.) • Trattamento solenne di una materia futile o trattamento in stile comico di una materia seria

  20. Poema eroicomico: rappresentanti Alessandro Tassoni (1565 - 1635) – La Secchia rapita (Parigi, 1622)

  21. La vicenda è ambientata nell’Italia del XIII secolo, riguarda la guerra scoppiata tra i Modenesi e i Bolognesi in seguito al furto di una vecchia secchia di legno. La guerra coinvolge anche i re e divinità mitologiche. A questo avvenimento vengono aggiunte altre vicende storiche legate alla lotta tra Modena e Bologna. La Secchia rapita: argomento

  22. La Secchia rapita: commento Poema rispetta le regole del poema eroico: proposizione, dedica, fondamento storico, unità d’azione, uso del meraviglioso, comunque: • il motivo della guerra è poco serio • tanti elementi comici, grotteschi • lingua vivace, tono burlesco • poema diventa una satira degli uomini del suo tempo • è un ritorno alla tradizione del Morgante di Luigi Pulci

  23. Letteratura burlesca e satirica • Con il riso amaro rappresenta una reazione al despotismo e l’assolutismo dell’epoca • Salvator Rosa (1615 – 1673): pittore che scrive le satire in cui smaschera i vizi dell’uomo e si esprime sulla condizione dell’arte e degli artisti nell’epoca del Barocco • Giulio Cesare Croce (1550 – 1609): rappresenta la realtà popolare, servendosi del dialetto perciò gode il successo tra le classi umili. Con il ciclo di Bertoldo e Bertoldino ride dei difetti umani

  24. Si narrano le vicende del deforme ma saggio contadino che per la sua saggezza si guadagna la simpatia del re. Purtroppo muore sentendo la nostalgia della semplice vita contadina. Poi i protagonisti diventano la moglie di Bertoldo che eredita l’intelligenza e Bertoldino – suo figlio sciocco. Ciclo di Bertoldo e Bertoldino

  25. Nuovi generi letterari: il romanzo • Un genere alla moda, si sviluppa tra il 1625 e il 1670 • Struttura • complicazione dell’intreccio; • tantissime digressioni e vicende secondarie; • successione degli eventi, spesso meravigliosi, non è cronologica, il che dà l’impressione di un caos; • lunghi interventi del narratore di carattere erudito, morale, culturale; • vicende collocate in ambienti cortesi ed esotici; • tanti scambi di persona e travestimenti • è un romanzo labirinto che rispecchia la società del ‘600 inquieta e mutevole; • temi: amori contrastati, conflitti cortigiani; conflitto: moralità – passione, passione – la ragion di Stato; • tipologia: romanzi epico – galanti; di costume; politici; morali; storici;

  26. Romanzo: rappresentanti • Francesco Fulvio Frugoni: Il cane di Diogene (1689); L’Eroina intrepida (1675) • Giovanni Ambrosio Marini: Il Calloandro fedele (1653) • Gian Francesco Loredano: La Dianea (1627) • Giovan Francesco Biondi: L’Eromena (1624)

  27. La novella seicentesca • Si notano: • il progressivo abbandono del modello decameroniano; • l’aumento del moralismo; • il gusto dell’orrido; • linguaggio metaforico;

  28. Novella seicentesca: rappresentanti • Anton Giulio Brignole Sale: Le instabilità dell’ingegno (1635) – unione dei testi narrativi e poetici • Giovan Francesco Loredano e la cerchia degli accademici Incogniti: Cento novelle amorose – un’opera collettiva • Giambattista Basile: Lo cunto de li cunti[La fiaba delle fiabe ovvero il trattamento dei fanciulli noto come Pentamerone (1632)] – opera in dialetto napoletano; materia folclorica con elementi fiabeschi; struttura a cornice

  29. Bibliografia • Balboni P.E., Cardona M., Storia e testi di letteratura italiana per stranieri, Perugia, Guerra Edizioni, 2004. • Gibellini P., Oliva G., Tesio G., Il valore letterario, Brescia, Editrice La Scuola, 1995, vol. II. • Guglielmino S., Grosser H., Il sistema letterario 2000, Milano, Principato, 2001: storia 2 e testi 3. • Pazzaglia M., Letteratura italiana, Bologna, Zanichelli, 1993, vol. 2. • Segre C., Martignoni C., Testi nella storia, Milano, Mondadori, 1992, vol. 2

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