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LA DANZA. A cura di Greta S. Scuola secondaria di primo grado “G. Verdi” classe II E Anno scolastico 2007/2008. INDICE. Introduzione Origini Storia Tipi Classica Moderna Tango Avvenimenti . INTRODUZIONE.
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LA DANZA A cura di Greta S. Scuola secondaria di primo grado “G. Verdi” classe II E Anno scolastico 2007/2008
INDICE • Introduzione • Origini • Storia • Tipi • Classica • Moderna • Tango • Avvenimenti
INTRODUZIONE La danza è la prima espressione artistica del genere umano perché ha come strumento il corpo. Essa è stata (ed è) parte dei rituali, preghiera, momento di aggregazione della collettività nelle feste popolari e anche occasione di aggregazione tra persone. In ogni caso, nel corso dei secoli questa arte è sempre stata lo specchio della società del pensiero e dei comportamenti umani.
ORIGINI Le prime danze di forma compiuta risalgono al Paleolitico: erano eseguite da gruppi di adulti che si disponevano in cerchio. La testimonianza di queste danze ci è data dalle pitture rupestri rinvenute nelle regioni francese e spagnola. Nell'opera di ricostruzione delle civiltà, si fa riferimento ad un principio elementare: i gradi e le tappe del progresso dei popoli primitivi si ripetono con forme e cadenze ricorrenti; per cui ciò che osserviamo presso i popoli primitivi contemporanei è applicabile alle civiltà preistoriche.Per quanto riguarda le origini della danza, si ipotizza addirittura una analogia di comportamenti tra i primi uomini e gli scimpanzè che hanno l'abitudine di danzare in circolo attorno a un punto fisso del terreno.
STORIA La danza nell'antichità La danza e la musica sottolineavano e accompagnavano i momenti e le occasioni più importanti della vita del singolo e della collettività. Alla danza era attribuito anche un profondo valore rituale e religioso, sottolineato da un abbigliamento particolare: tramite di essa si riteneva di potersi mettere in contatto con gli dei e comunicare con essi e con le forze superiori. La danza nel Rinascimento La danza rinascimentale presenta alcuni elementi innovativi rispetto ai secoli precedenti: la separazione tra danza popolare e danza di corte (che si ispira alla precedente rielaborandola secondo il proprio gusto e le proprie esigenze), la comparsa di maestri di ballo di professione e la composizione di trattati teorici, nei quali vengono codificati, descritti e talvolta illustrati i passi e le figure delle diverse danze
STORIA Il Secolo dei Lumi Per il secolo XVIII si deve fare una netta distinzione tra danza di corte e danza di teatro. Quest'ultima infatti si era trasformata nello stile per obbedire alle esigenze del tipo di visione imposta dalla struttura dello spazio scenico: a differenza degli spettacoli organizzati negli ambienti di corte, dove il pubblico si posizionava intorno allo spazio delle danze, ora il palcoscenico era posto di fronte agli spettatori e tutto ciò che vi stava sopra doveva seguire delle linee prospettiche, altrimenti la visione non sarebbe stata buona. Le danze si volsero sempre di più a una cura eccessiva della forma, a scapito dell'espressione. La cura principale era indirizzata all’eleganza delle linee e a creare passi sempre più complessi per stupire il pubblico.
Il balletto romantico Il balletto romantico ebbe inizio intorno al 1830 in un'epoca in cui la tecnica della danza si era ormai consolidata ed era giunta al perfezionamento del suo stile. I balletti romantici sono generalmente suddivisi in due atti: il primo rappresentato alla luce del giorno e associato alla civiltà; il secondo invece ha luogo di notte, in un regno incantato (sovrannaturale), in cui si ha una fine tragica. L'epoca romantica ha accentuato il ruolo della ballerina: la protagonista diviene componente principale e parte essenziale del balletto, portando così ad un defilamento del ruolo maschile. Appartiene alla famiglia Taglioni il merito di questa rivoluzione e l'epoca d'oro del balletto romantico: fu proprio Maria Taglioni che manifestò questo cambiamento, introducendo il ballo en pointe. Importanti balletti romantici sono sopravvissuti a noi: i più celebri sono La Sylphide (1832) e Giselle (1841). STORIA
STORIA Novecento Il XX secolo fu il secolo della sperimentazione sulla nuova danza.All'inizio del Novecento nacquero i BalletsRusses ad opera di SergeDiaghilev, impresario ed organizzatore di balletti, che diede vita alla rivista MirIskusstva nella quale anticipò le sue idee sul rinnovamento della danza e dell'arte teatrale. La danza esplose anche negli Stati Uniti dove nacquero compagnie di alto livello internazionale.
I VARI TIPI Classica Moderna Tango
CLASSICA La danza classica è una delle forme di danza teatrale più conosciute e sicuramente la più antica. La sua origine proviene direttamente dall'Italia, dai balli di corte del Rinascimento. Ma il genere venne presto ripreso anche dalle corti francesi, che lo svilupparono e lo portarono alla massima espressione tra il XVII e il XVIII secolo: infatti la terminologia del balletto classico è in lingua francese. Nell'Ottocento, dopo l'invenzione delle scarpine da punta, fu una ballerina italiana a renderle famose: Maria Taglioni. La danza classica è una danza d'école basata sul principio fondamen- tale dell'en dehors (in fuori).In questa posizione le gambe devono mostrare al pubblico la loro parte interna ed la coscia deve quindi ruotare all’esterno di 90° rispetto all’asse del corpo.
MODERNA Con il termine Danza moderna si definiscono generalmente gli sviluppi della danza che a partire dalla fine del XIX secolo portarono ad un nuovo modo di concepire la danza di scena, in contrapposizione al balletto classico-accademico. In alcuni casi, adottando una terminologia tipica del mondo anglosassone, il termine indica anche alcune forme di ballo di sala evolutesi nel Novecento. La danza moderna si è sviluppata all'inizio del Novecento nel Nord Europa grazie a Rudolf Laban e Mary Wigman e negli Stati Uniti d'America con le espressioni libere iniziate da Isadora Duncan e Ruth St. Denis. Si è poi definita con varie tecniche grazie a Martha Graham, Doris Humphrey, Charles Weidman e José Limón.
TANGO Il tango è una forma d'arte che comprende musica e danza nate a Buenos Aires (Argentina) e Montevideo (Uruguay) intorno alla seconda metà dell'800. Il tango utilizza per le sue esecuzioni il bandoneon che ha la caratteristica di cambiare la nota a seconda se il mantice viene compresso o invece dilatato. E’ una musica molto sincopata e gli altri strumenti utilizzati vengono suonati in modo del tutto particolare per dare forti accenti di battuta e segnature ritmiche. In principio il tango si affermò come musica popolare nel rapido e tumultuoso sviluppo di Buenos Aires. I grandi autori di tango ne fecero una musica nazionale.
AVVENIMENTI • Istituzione della prima scuola di ballo • Avvenimento decisivo per la diffusione della danza professionale fu l'istituzione della prima scuola di ballo per i nobili avvenuta a Milano nel 1545. • Costruzione del Teatro alla Scala • Il Teatro alla Scala venne fondato, per volontà dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, in seguito all'incendio che il 26 febbraio 1776 aveva distrutto il Teatro Regio Ducale, antica sede delle rappresentazioni liriche a Milano. Le spese della costruzione furono sostenute dai palchettisti del Ducale, in cambio della concessione del terreno dove sorgeva la Chiesa di Santa Maria alla Scala (da cui il suo nome). Il Teatro venne inaugurato il 3 agosto 1778 con l'opera di Antonio Salieri, L'Europa riconosciuta, su libretto di Mattia Verazi. • Con l'avvento nel 1812 di Rossini (La pietra del paragone), la Scala diventerà il luogo deputato del melodramma italiano.