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N el nostro castello, ci sono molte favole belle, che vi vogliamo raccontare……. .
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Nel nostro castello, ci sono molte favole belle, che vi vogliamo raccontare…….
Che dire della pace? E’ una condizione prima di tutto personale , sociale e relazionale. Molti desiderano che la pace sia su tutta la terra , perché in quei paesi dove c’è la guerra, dovrebbe esserci solo tanta felicità.
La pace dovrebbe essere anche un simbolo di rispetto x la propria razza.
Un bel giorno il nonno decise di fargli imparare come aiutare il prossimo ma loro non ne volevano sapere. Allora il nonno si arrabbiò molto e disse che d’ora in poi per tutte le cose che lui diceva lo dovevano ascoltare allora lo ascoltarono .
Il nonno raccontò un episodio . Frequentava la scuola elementare e ,all’uscita si accorse che alcuni ragazzi stavano picchiando un bambino autistico. Decise allora di correre a difenderlo ma ahimè anche lui ebbe la peggio.
Sapete, come andò a finire…? Quei ragazzi capirono l’errore e chiesero al nonno il significato della parola « PACE».
Cos’ è la pace ? La pace è fare del bene e aiutare il prossimo in ogni momento . Un esempio? Un giorno, a scuola abbiamo voluto fare un gesto di pace nei confronti di un bambino straniero, arrivato da poco a Taranto e ospitato presso una parrocchia.
Un giorno lontano, in una parte del mondo , di cui ora non ricordo il nome, c’era un brutto conflitto. Gli abitanti erano spaventati, e a nulla servivano le loro grida di smettere di combattere. Combattevano, usando qualsiasi cosa: torte decorate,( gnam che bontà ), uova,frutta, ecc, proprio per la loro smania di combattere. Ad un tratto, però, si fermarono per riflettere e cercare di spiegarsi il perché di questo loro conflitto. Sapete forse spiegarlo voi…?
C’erano una volta, due ragazzi, uno indiano e uno cinese. Erano molto amici ma un giorno arrivò un americano, vecchio amico dello indiano che, vedendoli insieme, gli chiese se fossero realmente amici. Allora, l’americano risentito, rispose che ormai la loro amicizia era finita. Dopo qualche anno, l’ americano ritornò nella sua terra ma l’ indiano e il cinese rimasero amici x sempre…
La pace è una cosa molto bella, Secondo me, tutti coloro che sono razzisti, devono saper accettare qualsiasi tipo di diversità
La pace c’è però non tutti lo sanno è vivono la propria vita come se fosse una guerra mentre chi la conosce sa essere felice è in pace sia con i suoi compagni che con se steso
Una volta, una ragazza, che girava per il mondo con i suoi genitori, in cerca di una casa, mentre viaggiava in uno dei suoi soliti viaggi, vide due ragazzi, che continuavano a insultare un bambino più piccolo. La ragazza, ben conscia del disagio del bambino, rimproverò i ragazzi, esortandoli a mettersi nei suoi panni. La ragazza, allora, mortificata, chiese scusa e si ripromise che mai e poi mai avrebbe rifatto quel gesto.
Molti giorni , quando esco da casa, vedo molti poveri vicino ai negozi e anche alcuni che rovistano nella spazzatura, per trovare qualcosa di buono da mangiare o per riscaldarsi un po’ Quando torno a casa, mi immagino che dentro quegli enormi cassoni della spazzatura, ci siano cose incredibili , come ottimo cibo , vestiti , monete oppure coperte per coprirsi dal freddo e nei sacchi della spazzatura, invece, tanti dolci buoni. Immagino anche che i poveri, siano vestiti bene e che abbiano un tetto in cui ripararsi invece di vivere sotto i ponti o sulle panchine di qualche stazione. • Purtroppo, nella realtà è tutto il contrario: I poveri rovistano nella spazzatura e i ricchi vivono spensierati nelle loro lussuose abitazioni. QUELLA TRISTE REALTA’…
Ma… Se la pace esistesse davvero, perché mai nel mondo c’è tanta sofferenza? Io immagino un mondo diverso in cui la pace è l’ unica regola. Ma… Se la pace non esistesse ci sarebbe un mondo pieno di guerra, un mondo di sofferenze e un mondo senza equilibri
Ora, mi chiedo- Non c’è una chiave, che apra la porta della Pace?
C’era una volta, una ragazza di nome Isabella. La giovane fanciulla aveva lunghi capelli biondi e dei bellissimi occhi azzurri, una veste lunga e bianca ,Lei era una ragazza italiana ma era portata molto anche per la lingua inglese e decise di fare un viaggio in Inghilterra.Lì, le sembrò tutto molto diverso dalla sua amata Italia.
Con altre ragazze decise di formare una squadra di supereroine, «THE PEACE GIRL» , chiamate così, perchè sembravano un vero e proprio esercito di salvezza, a difesa dei deboli . Grazie a loro da quel momento, nel mondo ci fu solo tanta PACE e… tanto AMORE . • E tutti vissero felici e contenti.
Questa è la mia storia: La mia storia non è inventata su due piedi ma è pura verità! Mi è venuto in mente, quando ero con una mia amica, presso la Concattedrale. Quel giorno, lei incominciò a parlare male di mia sorella e proprio allora persi la ragione. E come reagii…? Abbracciai forte forte mia sorella e perdonai la mia amica.
Un giorno, una bambina siriana passeggiava con la sua mamma in città. La bambina vide due ragazzi di fazioni avversarie, che si stavano insultando e picchiando. Senza paura, si avvicinò ai ragazzi e disse : «Smettete di insultarvi, perché i bambini sono tutti uguali e fratelli tra loro e poi oggi è il giorno della pace e tutti dobbiamo amarci.» I ragazzi , colpiti dal coraggio della bambina, capirono che continuare a litigare non sarebbe servito a niente e tornarono così ad essere Amici. Favola della pace
Amicidiversi! Tanto tempo fa, in un piccolo paesino della Puglia, vivevano due bambini molto amici, uno africano e l’altro giapponese. Un giorno, i loro genitori li iscrissero in una scuola ma ahimè i due bambini erano vittime di scherzi da parte di altri e tornavano a casa piangendo. Dopo un po’ però, arrivò un altro ragazzo, era italiano e ben presto cominciò a prendere le difese dei ragazzi. Da quel giorno, finalmente, le cose cambiarono, la scuola era tranquilla, i due stranieri felici e il nuovo bambino … contento di aver aiutato il prossimo.
La favola della Pace Un giorno, un ragazzino dell’Islam andò dalla nonna per dirle che la sua mamma era stata da casa ed arrestata perché era scappata di casa e il marito, che era andato a lavorare, non lo sapeva. Mentre il ragazzino andava dalla nonna vide dei ragazzi che si stavano picchiando, lui si avvicinò e gli disse a quei altri ragazzi che non dovevano più picchiarsi e che dovevano fare la pace tra loro. Uno dei due ragazzi rispose che non era vero e che doveva farsi i fatti suoi, e si rimisero a picchiarsi. Dopo che il ragazzino tornò verso casa (che era andato ad avvisare la nonna) ripasso di li e vide che i ragazzi si stavano ancora picchiando e decise di intervenire di nuovo, e questa volta gli disse che bisognava fare la pace con tutti e non solo con chi volevano loro.