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La rivoluzione russa. La Russia zarista e la rivoluzione del 1905 La rivoluzione di febbraio La Duma, i Soviet e Lenin Verso la rivoluzione La presa del Palazzo d’inverno La guerra civile I comunisti al potere Paura e consenso. Alcune premesse.
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La rivoluzione russa La Russia zarista e la rivoluzione del 1905 La rivoluzione di febbraio La Duma, i Soviet e Lenin Verso la rivoluzione La presa del Palazzo d’inverno La guerra civile I comunisti al potere Paura e consenso
Alcune premesse • Alessandro II e le riforme dall’alto (dopo la rivolta decabrista, centinaia di rivolte contadine e la sconfitta nella guerra di Crimea) • 1861: abolizione servitù della gleba e sopravvivenza delle comunità di villaggio e dell’assemblea dei capifamiglia (mir) che amministra le terre liberate concesse ai contadini ex servi • 1861: introduzione della coscrizione obbligatoria • 1864: istituzione degli zemstvo (consigli provinciali e distrettuali elettivi con rappresentanti dei proprietari terrieri, delle città e delle comunità rurali). Non è prevista nessuna istanza rappresentativa a livello centrale • riforma del sistema giudiziario: tutti uguali davanti alla legge e autonomia dei magistrati • politica di russificazione e panslavista • I populisti (intellettuali che vedono nelle comunità contadine il cuore della Russia e del suo spirito) delusi dalla riforma agraria danno inizio ad azioni terroristiche e nel 1881 uccidono lo zar
Alessandro III e Nicola II continua la politica di russificazione avvio di un programma di potenziamento delle infrastrutture (strade e ferrovie) e sostegno alle industrie che si localizzano intorno a San Pietroburgo, Caucaso e Urali politica economica modernizzatrice del ministro Witte: imposte indirette e dirette sui proprietari terrieri, aiuti e incentivi alle industrie nazionali (armi e forniture militari) politica estera di espansione imperialista La rivoluzione del 1905
La rivoluzione del 1905 Nel 1904 però l’esercito russo viene inaspettatamente sconfitto nella guerra russo giapponese ▪ Nel gennaio 1905 alcune fabbriche scioperano e un’affollata processione guidata dal popeGapon si dirige verso il Palazzo d’Inverno per consegnare allo zar una petizione che chiede ● la fine della guerra ● la libertà politica ● una legislazione sociale Le truppe schierate davanti al palazzo sparano provocando più di cento morti e centinaia di feriti • continuano gli scioperi e nascono organismi di rappresentanza degli operai (soviet) • la protesta si estende nelle campagne e ci sono episodi di ammutinamento di truppe (marina)
Soviet e Duma Lo zar Nicola II: • concede libertà di associazione e di stampa • convoca un parlamento elettivo (Duma) Il successivo Governo guidato da Stolypin: • Abolisce i mir (assemblee dei capifamiglia dei villaggi) • Avvia una moderata riforma agraria ma viene presto assassinato
Di fronte alle grandi perdite in guerra, il 23 febbraio del 1917 (giornata delle donne) a Pietrogrado ad una manifestazione di donne si uniscono gli operai e si lotta contro la guerra, il governo e lo zar Il 26 febbraio lo zar, lontano dalla capitale, ordina: l’intervento dell’esercito Un intero reggimento si ammutina La rivoluzione di febbraio Lo zar abdica e per una serie di disguidi la dinastia dei Romanov uscirà di scena sostituita da un governo provvisorio guidato da L’vov del Partito costituzional-democratico (cadetti) che però decide di continuare la guerra, mentre si prepara l’elezione di una costituente
La Duma e i Soviet: il dualismo di potere Il Soviet degli operai e dei soldati di Pietrogrado (guidato dai Menscevichi) controlla : • la rete ferroviaria, delle poste e dei telegrafi • le forze armate ribelli Nelle campagne: • vengono confiscate le merci prodotte Così peggiora la situazione sui mercati urbani Il ritorno di Lenin (bolscevico) e le Tesi d’aprile: • trasferimento del potere ai Soviet • uscita della Russia dalla guerra • Nazionalizzazione di tutte le terre
I partiti • Cadetti (liberali) • Menscevichi (socialdemocratici moderati) • Socialisti rivoluzionari (forti nelle campagne: si battono per la riforma agraria) • Bolscevichi (socialdemocratici rivoluzionari) • I Menscevichi e i Socialisti rivoluzionari entrano in un nuovo governo provvisorio • Lenin prepara una forza militare bolscevica (le Guardie rosse)
Verso la rivoluzione Il menscevico Kerenskij (ministro della guerra) avvia un’offensiva contro gli austriaci • disfatta dell’esercito russo I Bolscevichi tentano di boicottare la partenza dei soldati • i capi bolscevichi vengono arrestati come traditori (solo Lenin riesce a sfuggire all’arresto) • Il generale Kornilov tenta un colpo di stato sventato con l’aiuto dei bolscevichi (26 agosto 1917) • I capi bolscevichi vengono liberati e considerati i veri salvatori della rivoluzione
La presa del Palazzo d’inverno • 25 novembre 1917: elezioni per l’Assemblea costituente • I boscevichi vengono sconfitti (175 seggi su 715) • I socialisti rivoluzionari ottengono ben 370 seggi, risultando i veri vincitori • Nel gennaio 1918 i bolscevichi utilizzando l’esercito sciolgono l’Assemblea costituente, realizzando un vero e proprio colpo di stato 24 e 25 ottobre 1917: le Guardie rosse espugnano il palazzo d’inverno, sede del governo: • Potere ai Soviet • Trattative per la pace • Confisca delle terre dei proprietari e della Chiesa e redistribuzione ai contadini (le modalità saranno decise dall’Assemblea costituente)
LA GUERRA CIVILE • 3 marzo 1918: firma del trattato di pace di Brest-Litovsk • Finlandia, regioni baltiche, Polonia e Ucraine sotto il controllo tedesco • Primavera 1918: congresso del partito e nascita del Partito Comunista • 1918: Russia bolscevica completamente accerchiata da nemici esterni e interni (“armate bianche”) • a sud generali zaristi e cosacchi cercano di ricostruire un esercito efficiente • a est prigionieri cecoslovacchi liberati si uniscono a combattenti antibolscevichi e si avvicinano a Ekaterinburg, dove sono imprigionati lo zar la sua famiglia (per paura che vengano liberati i bolscevichi li giustiziano nel luglio 1918) • a nord franco –inglesi che vogliono evitare un’avanzata tedesca e nazionalisti delle regioni baltiche insieme con truppe filo-zariste • a sud-ovest truppe nazionaliste ucraine
LA GUERRA CIVILE • Motivi che permettono ai bolscevichi di resistere • Trotskij organizza in poco tempo una forte Armata Rossa di 5 milioni di unità • coscrizione obbligatoria e volontari (anche donne) • vengono rimessi in servizio 48 mila ufficiali ex zaristi • controllati da commissari politici • ricattati: in caso di insuccesso, ci sarebbero state ritorsioni contro i loro familiari, controllati all’interno della Russia • lontananza fra i diversi fronti ribelli • loro scarsa coesione politica (nazionalisti che vogliono l’indipendenza contro filo zaristi) • inefficienza militare delle “armate bianche”
LA GUERRA CIVILE 1920: armate bianche sconfitte e viene contenuto un nuovo attacco polacco 1921: rispetto alla Russia zarista risultano perse Bielorussia e parte dell’Ucraina (assegnate alla Polonia), Finlandia, Estonia, Lituania e Lettonia (diventano stati indipendenti) Effetti della guerra civile: 7 milioni di morti, di cui 2 milioni a causa della carestia che ha colpito la Russia meridionale
I COMUNISTI AL POTERE Tratti autoritari e dittatoriali Linea dirigista in economia: • fabbriche espropriate e nazionalizzate • terre espropriate e solo parzialmente redistribuite
Comunismo di guerra (1918/1920) • requisizione dei prodotti agricoli con compensi bassi • redistribuzione dei beni agricoli controllata dai funzionari statali (tessera annonaria) • sviluppo del mercato nero • la CEKA (polizia politica) arresta in modo in modo sommario e giustizia le persone accusate di speculazione sul mercato nero • Lo stato nato dalla rivoluzione assume la forma di un organismo burocratico centralizzato e onnipotente • Costituzione del luglio 1918 • tutto il potere ai soviet • possono votare solo i lavoratori dipendenti e i contadini che non utilizzano manodopera • i voti operai valgono 5 volte più di quelli contadini (fra i contadini erano forti i socialisti rivoluzionari)
Nel corso del 1918 la ceka perseguita e arresta menscevichi e socialisti rivoluzionari (terrore rosso): lo Stato sorto dalla Rivoluzione si caratterizza come regime politico a partito unicoNel marzo 1919 viene fondata la terza Internazionale (Comintern, cioè Internazionale Comunista). Chi aderisce deve o deve dichiararsi comunista o rompere la collaborazione con i partiti socialdemocratici (scissione dei partiti socialisti europei) o impegnarsi a difendere le ragioni dellaRussia rivoluzionaria
Nel marzo 1921 i marinai della base navale di Kronstad (erano stati tra i protagonisti della rivoluzione) si ribellano per il contrasto tra le loro misere condizioni di vita e i privilegi dei bolscevichi o i reparti dell’esercito li massacrano senzariguardo o l’episodio induce però i comunisti ad abbandonare il comunismo di guerra
NEP (Nuova politica economica) • è abolita la requisizione dei raccolti, sostituita da un’imposta in natura dovuta dai contadini allo Stato • il raccolto residuo può essere venduto sul mercato • si arricchiscono • i proprietari di medie aziende agricole (kulaki) • i commercianti che si occupano della commercializzazione dei prodotti agricoli 1922 nascita della Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) • 1924: nuova costituzione • il potere è affidato al Congresso dei Soviet dell’Unione • vi è però una sola lista, decisa dal segretario generale e dal comitato centrale dell’unico partito esistente, il partito comunista
Morte di Lenin e divisione Stalin-Troskij • Stalin • continuazione della NEP • socialismo in un solo paese (concentrarsi nella costruzione del socialismo in URSS Troskij • politica economica maggiormente dirigista e limitazione della proprietà dei kulaki • rivoluzione permanente (esportare la rivoluzione nel resto d’Europa • Stalin vince lo scontro e Troskij sarà prima allontanato dal governo, poi dal partito, successivamente deportato e infine espulso dall’URRS (sarà ucciso in Messico da un sicario di Stalin) • La società sovietica è monistica e non pluralistica (non accetta il confronto tra più partiti) così come il partito non accetta il confronto tra idee diverse: viene ammessa una sola linea, la “verità” scientifica.
PAURA E CONSENSODopo lo scioglimento dell’Assemblea costituente (gennaio 1918): dittatura a partito unico Paura: • ricorso alla violenza, “terrore rosso”, uso della Ceka e poi di Gpu (polizia politica) e Nkvd(Commissariato per gli affari interni) • gulag
Consenso • Il regime a partito unico non appare strano in una società abituata al regime zarista • vantaggi economici e sociali degli operai e (in parte) dei contadini • contadini medi che si arricchiscono durante la Nep • maggior prestigio sociale degli operai e dei contadini • valorizzazione delle donne • vantaggi dell’apparato statale e di partito • Ricorso sistematico (in particolare durante la guerra civile) alla cultura del sospetto e alla ricerca dei traditori e dei nemici interni • “Purghe” politiche: la spinta della paura induce a introiettare norme e comportamenti che fanno di un individuo un “perfetto militante” ( fra cui la prontezza a scagliarsi contro quelli che sono identificati come “nemici” della comunità e quindi da eliminare
Sacralizzazione del partito(analogia tra Partito comunista e chiesa) Testi sacri (Marx, Engels e Lenin) ● genealogia di santi (grandi dirigenti del partito), agiografie socialiste e icone dei santi comunisti ● il partito depositario della verità (Pravda, il nome del giornale di partito, vuol dire verità)
SACRALIZZAZIONE RITUALE • Decristianizzazione • marginalizzazazionedella Chiesa ortodossa • le vengono sequestrati i beni • viene vietato l’insegnamento religioso nelle scuole • viene proibita la stampa e la diffusione di libri a tema religioso • Culto di Lenin dopo la sua morte • discorso commemorativo di Stalin al II Congresso dei Soviet dell’Unione (26 gennaio 1924) • «Ti giuriamo, compagno Lenin, che adempiremo con onore questo tuo comandamento!» • imbalsamazione di Lenin e mausoleo sulla Piazza Rossa • Pravda(25 gennaio 1925): • «LENIN È IMMORTALE: Lenin è morto, Lenin è immortale. (….) L’umanità prima di Lenin, l’umanità dopo Lenin.»