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Acqua alla gola.

Acqua alla gola. Attività di bonifica e qualificazione ambientale verso il nuovo Piano territoriale regionale, per un futuro controcorrente. Bologna lunedì 5 novembre – ore 9,30 Sala Auditorium Regione Emilia-Romagna Viale Aldo Moro, 18. Impermeabilizzazione del suolo

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Presentation Transcript


  1. Acqua alla gola. Attività di bonifica e qualificazione ambientale verso il nuovo Piano territoriale regionale, per un futuro controcorrente. Bologna lunedì 5 novembre – ore 9,30 Sala Auditorium Regione Emilia-Romagna Viale Aldo Moro, 18

  2. Impermeabilizzazione del suolo e sostenibilità idraulica del territorio. Il contributo dell’attività di bonifica Ing. Francesca Dallabetta - Consorzio della Bonifica Renana

  3. INDICE (1) • Il territorio urbanizzato e i Comprensori di Bonifica • L’impermeabilizzazione del suolo e l’assetto idraulico dei canali di bonifica • Le azioni per ridurre l’impatto • Strumenti urbanistici e controllo degli apporti idrici: L’Attività dei Consorzi di Bonifica

  4. INDICE (2) Osservazioni sull’efficacia dell’applicazione delle norme relative all’invarianza idraulica Come migliorare l’azione : Condurre un’analisi di sostenibilità idraulica Considerazioni conclusive

  5. Il territorio urbanizzato e i Comprensori di Bonifica

  6. Reticolo Regionale di Bonifica VARIAZIONE AREE URBANIZZATE 1976-2003

  7. Reticolo Regionale di Bonifica VARIAZIONE AREE URBANIZZATE 1976-2003

  8. RETICOLO IDRAULICO DI SCOLO DENSITA' DI RETE SUPERFICI IDRAULICHE DEL TERRITORIO DI PIANURA

  9. IMPIANTI IDROVORI RETICOLO IDRAULICO DI SCOLO DENSITA' DI RETE SUPERFICI IDRAULICHE DEL TERRITORIO DI PIANURA

  10. CASSE D’ESPANSIONE

  11. STAZIONI PLUVIOMETRICHE

  12. L’impermeabilizzazione del suolo e l’assetto idraulico nei canali di bonifica • ALCUNE DEFINIZIONI TECNICHE • Il Coefficiente udometricoesprime una portata per unità di superficie e si distingue mediamente in : • U permeabile= (10 l/sec) *ha • U impermeabile= (100 l/sec) *ha • R = U impermeabile/ U permeabile =10 • Quindi una portata proveniente da 1 ha di terreno impermeabile è in questo caso 10 volte maggiore quella prodotta da 1 ha di terreno permeabile • Bacino idrografico:Il bacino idrografico è definito come quella porzione di territorio il cui deflusso idrico superficiale viene convogliato verso una fissata sezione di un corso d'acqua che è definita sezione di chiusura del bacino;

  13. Le conseguenze dell’impermeabilizzazione del suolo sull’assetto idraulico dei reticoli consortili VARIAZIONE DEI COEFFICIENTI UDOMETRICI • Se considero il tasso di perdita di suolo dovuto a processi di urbanizzazione • nel periodo 1976 – 2003 pari a 8 ha/giorno

  14. L’impermeabilizzazione del suolo e l’assetto idraulico nei canali di bonifica • IMPATTI • Aumento della portata idrica (m3/sec) nei canali consortili • Aumento dei volumi d’acqua afferenti(m3)agli impianti di sollevamento • Aumento dell’attività e degli oneri di manutenzione ed esercizio dei reticoli consortili e delle opere connesse • Aumento della richiesta di adeguamento del reticolo consortile e limite strutturale del medesimo • Aumento del rischio idraulico dei territori • L’incremento delle casse di laminazione , dispositivi di attenuazione delle piene

  15. Le azioni per ridurre l’impatto • Controllo degli apporti idrici provenienti dalle aree urbanizzate: • Invarianza idraulica e compenso idraulico • Controllo degli apporti provenienti dalle aree agricole • Riduzione e limitazione dell’impermeabilizzazione • Norme e Direttive Tecniche per governare il fenomeno

  16. Le azioni per ridurre l’impatto Cos’è l’Invarianza idraulica o compenso idraulico? Per trasformazione del territorio ad invarianza idraulica o anche territorio dotato di compenso idraulico si intende …. Una trasformazione urbanistica (area residenziale, artigianale, industriale o d’infrastrutture ) che non produca un aumento della portata di piena nel corpo idrico che riceve i deflussi o gli scarichi provenienti dalla relativa superficie.

  17. Le azioni per ridurre l’impatto Quando si realizzano le opere di compenso idraulico o d’invarianza idraulica A) Nel caso di modifica delle condizioni preesistenti di permeabilità delle superfici agricole (caso chiusura fossi, costruzioni di drenaggi ect.); B) Nel caso di nuove trasformazione urbanistiche che generano un aumento dell’impermeabilizzazione dei suoli (comparti residenziali, artigianali-produttivi, infrastrutture viarie ect.); C) Nel caso di aumenti di impermeabilizzazione delle aree esistenti (es. superfici coperte da pavimentazioni o da volumi edilizi)

  18. Le azioni per ridurre l’impatto Accenni alle tipologie costruttive dell’invarianza idraulica: Invasi in aree verdi ribassate; Invasi in vasche c.c.a. prefabbricate o in opera chiuse o aperte; Invasi in sovradimensionamenti delle fognature; Invasi mediante allagamento piazzali; Invasi mediante accumulo sui tetti. NON SONO OPERE DI COMPENSO IDRAULICO: Vasche di prima pioggia; Vasche di accumulo irriguo; Vasche di seconda pioggia.

  19. Le azioni per ridurre l’impatto Con che parametro si dimensionano le opere d’invarianza idraulica? • NORME DI RIFERIMENTO : DIFESA DEL SUOLO • L. 18 maggio 1989, n. 183 Legge fondamentale in materia di difesa del suolo • L.R. 21 aprile 1999, n. 3 artt. 138 – 140 (normativa di attuazione a livello regionale) • D.P.R. 18 luglio 1995 (approvazione dell'atto di indirizzo e coordinamento concernente i criteri per la redazione dei piani di bacino). • Progetto di piano stralcio per l’assetto idrogeologico adottato dall’Autorità di Bacino del Fiume Po Attività di bonifica uno dei capisaldi della difesa del suolo.

  20. Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli • Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico • Adottato con deliberazione n. 3/2 del 3 ottobre 2002 • Direttiva verifiche idrauliche • Adottato con deliberazione n. 3/2 del 20 ottobre 2003 • Autorità di Bacino Marecchia-Conca • Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico • Adottato con deliberazione n. 2 del 30 marzo 2004 • PARAMETRO SUL VOLUME : 350 m3/ha • Autorità di Bacino del Reno • Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico PARAMETRO SUL VOLUME : 500 m3/ha • Autorità di Bacino del Po • Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico • Adottato con deliberazione in data 11 maggio 1999

  21. Strumenti urbanistici e controllo degli apporti idrici: L’Attività dei Consorzi di Bonifica • ATTIVITA’ DEI CONSORZI NELL’ITER AUTORIZZATIVO DI UN INTERVENTO URBANISTICO CONTENUTI NEGLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI • Attualmente l’Intervento Urbanistico è autorizzato dal Comune che subordina l’approvazione alle verifiche dell’Autorità Idraulica Competente (Consorzi di Bonifica) • I Consorzi accertano il rispetto delle NORME (Piani Stralcio, Direttive Tecniche , PTCP) e verificano le soluzioni adottate , negli interventi urbanistici , per il controllo degli apporti idrici nei canali di propria competenza

  22. Strumenti urbanistici e controllo degli apporti idrici: L’Attività dei Consorzi di Bonifica ATTIVITA’ DEI CONSORZI NELL’ITER AUTORIZZATIVO DEGLI STRUMENTI URBANISTICI IN FASE DI ELABORAZIONE • Partecipazione alle Conferenze di Pianificazione dei PSC (Piani strutturali comunali ) in forma associata e nei PSC e POC comunali; (La L.R. 24 marzo 2000, n. 20 “Disciplina generale sulla tutela e l'uso del territorio” ha finalmente improntato la pianificazione territoriale e urbanistica alla sicurezza idraulica del territorio). • Elaborazioni di Osservazioni e Pareri riguardanti le nuove espansioni urbanistiche (subordinare le espansioni e le trasformazioni urbanistiche ad una analisi di sostenibilità idraulica)

  23. Osservazioni sull’efficacia dell’applicazione delle norme relative all’invarianza idraulica • I CONSORZI HANNO: • Aumentato il carico di lavoro dovuto alle sempre più crescenti istruttorie tecniche riguardanti le trasformazioni urbanistiche (considerando le lacune tecniche dei Comuni e le competenze solo pianificatorie delle Autorità di Bacino) • Sensibilizzato e diffuso la cultura della sicurezza idraulica presso i Comuni , gli urbanisti ed i progettisti archittettonici; • Supportato i Comuni e i progettisti privati nell’applicazione delle norme • Promosso soluzioni di sistema per rendere fattibili ed ottimizzare gli interventirichiesti

  24. Osservazioni sull’efficacia dell’applicazione delle norme relative all’invarianza idraulica • PROBLEMI EVIDENZIATI NEI RAPPORTI CON I COMUNI: • Spesso gli Standards Urbanistici NON tengono conto del requisito della sostenibilità idraulica e quindi le soluzioni progettuali di riduzione dell’impatto vengono spesso affrontate alla fine di tutte le altre elaborazioniprogettuali • Le istruttorie sono condotte singolarmente , comparto per comparto e Comune per Comune : mancanza di una visione a livello di bacino idrografico degli interventi urbanistici con il conseguente rischio di soluzioni parziali , frammentarie e poco funzionali; • Manutenzione delle opere d’invarianza idraulica: a carico dei privati o a carico delle Amministrazioni Comunali; • Conflittualità con altri Enti (USSL, Comuni , Hera) sulle scelta delle tipologie delle opere (vasce di laminazione) legate ad aspetti gestionali;

  25. Osservazioni sull’efficacia dell’applicazione delle norme relative all’invarianza idraulica • OSSERVAZIONI ALLE NORME (PSAI e PTCP): • Non omogeneità dei criteri , dei modi e delle tipologie da adottare nelle verifiche idrauliche e nel dimensionamento dell’invarianza idraulica • Non modularità delle soluzioni in base alla superficie: i piccoli o piccolissimi interventi potrebbero essere stralciati • La semplicità nelle valutazioni idrauliche (parametri fissi per i volumi di compenso) non promuove la ricerca di soluzioni per diminuire le superfici permeabili; • La difficoltà di condurre analisi idrauliche con gli orizzonti probabilistici richiesti da alcune Norme (tempo di ritorno di 100/200 anni): scegliere ragionevolmente questo parametro considerando con attenzione gli elementi a rischio idraulico e considerando gli oneri da sostenere per il risarcimento dei danni materiali in rapporto agli investimenti per l’adeguamento strutturale delle reti (scelta politica)

  26. Come migliorare l’azione : Condurre un’analisi di sostenibilità idraulica • Affrontare lo studio degli effetti delle trasformazioni urbanistiche considerando i confini dei bacini idrografici e non i confini Amministrativi (Comunali, Associazioni di Comuni, Provincia ect.) • Subordinare l’individuazione degli areali di nuove espansione ad analisi di sostenibilità idraulica • Mettere in campo quelle azioni atte a reperire o aggiornare i dati necessari agli studi (oltre al reticolo di Bonifica servono dati sul reticolo minuto, privato , sulla rete fognaria) • Promuovere le sinergie tra gli Enti e lo scambio fattivo dei dati • Considerare i tempi e gli oneri di queste analisi

  27. Come migliorare l’azione : Condurre un’analisi di sostenibilità idraulica • Gli strumenti urbanistici devono poter contenere le soluzioni di sistema sia per la messa in sicurezza dello stato di fatto sia per realizzare i necessari interventi di mitigazione per le espansioni urbanistiche future

  28. Urbanizzazioni attuali, future e bacini idrografici

  29. Descrizione Sistema idraulico: bacini principali Comune 3 Comune 1 Comune 4 Bacino Tipo 1 Bacino tipo 2 Comune 2

  30. Descrizione Sistema idraulico: reticolo consortile Comune 3 Comune 1 Comune 4 Comune 2

  31. Valutazione idraulica • Schematizzazione del sistema idraulico • Dati sulle aree urbanizzate • Dati geometrici del sistema di canali • Curva segnalatrice possibilità climatica e istogramma • Simulazioni condotte • Risultati e interventi previsti • Stima sommaria delle opere

  32. Schematizzazione del sistema idraulico

  33. Schematizzazione del sistema idraulico

  34. DATI GEOMETRICI DEI CANALI Sez. Lorgana Inf. Sez. Marsiglia Sez. Castelvecchio Inf.

  35. CURVA DI POSSIBILITA’ PLUVIOMETRICA

  36. ESEMPIO DI RISULTATI

  37. Interventi in progetto INTERVENTO 1 POTENZIAMENTO IMPIANTO IDROVORO DI MALALBERGO Manutenzione pompe esistenti e installazione di nuova pompa sommersa Q= 5 mc/sec

  38. Interventi in progetto INTERVENTO 2 CASSA DI LAMINAZIONE “LORGANA” Volume 80.000 mc

  39. Considerazioni conclusive • INDICAZIONI STRATEGICHE PER IL NUOVO PIANO TERRITORIALE • Promuovere politiche di riduzione delle aree impermeabili (Proposta di una sperimentazione per studiare soluzioni tecniche che riducano le superfici impermeabili nell’ambio di un intervento urbanistico) • Rafforzare il Ruolo Strategico dei Consorzi nei confronti della pianificazione urbanistica ed in particolare nei processi di analisi di sostenibilità idraulica • Chiarire e Sensibilizzare gli altri ENTI: Regione, Provincia, Comuni , Hera , ect. a considerare i Consorzi di Bonifica come interlocutori alla pari soprattutto nello scambio dei dati tecnici (cartografia tecnica, cartografia e dati catastali ed altri) • Prevedere dei meccanismi di reperimento delle risorse per queste attività che sono aggiuntive ed onerose rispetto alle attività ordinarie (oneri di urbanizzazione)

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