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Politiche e programmi europei per la gestione dei flussi migratori 2007 - 2013

Politiche e programmi europei per la gestione dei flussi migratori 2007 - 2013. Rimini 5 dicembre 2006. Le politiche UE nel settore dell’immigrazione. Il contesto

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Politiche e programmi europei per la gestione dei flussi migratori 2007 - 2013

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Presentation Transcript


  1. Politiche e programmi europei per la gestione dei flussi migratori2007 - 2013 Rimini 5 dicembre 2006

  2. Le politiche UE nel settore dell’immigrazione Il contesto Tutti gli Stati membri sono caratterizzati da flussi migratori internazionali legali ed illegali, nonostante in molti di essi siano in vigore politiche restrittive rispetto all’immigrazione. Pertanto, essi stanno lavorando per sviluppare una politica comune in questo settore. Principale obiettivo di questa politica è gestire al meglio il fenomeno, tenuto conto che: - è necessario combattere l’immigrazione illegale; - l’Unione europea ha bisogno dei migranti in certi settori produttivi e regioni, considerata la situazione demografica.

  3. Le politiche UE nel settore dell’immigrazione Il Consiglio europeo di Tampere (1999) Fissato un approccio comune alle politiche migratorie: Partenariato con i Paesi d'origine Il Consiglio europeo cerca la cooperazione con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori per: - sviluppare una politica comune in materia di visti; - promuovere il rientro volontario, aiutare le autorità dei Paesi terzi a rafforzare la loro capacità di combattere efficacemente la tratta degli esseri umani e di adempiere i loro obblighi di riammissione. Regime europeo comune in materia di asilo Le norme comunitarie dovrebbero indirizzarsi verso una procedura comune in materia di asilo e uno status uniforme per coloro che hanno ottenuto l'asilo.

  4. Le politiche UE nel settore dell’immigrazione Il Consiglio europeo di Tampere (1999) Fissato un approccio comune alle politiche migratorie: Equo trattamento dei cittadini dei Paesi terzi L'Unione europea deve garantire l'equo trattamento dei cittadini dei Paesi terzi che soggiornano legalmente nel territorio degli Stati membri. Una politica di integrazione più incisiva dovrebbe mirare a garantire loro diritti e obblighi analoghi a quelli dei cittadini dell'UE. Essa dovrebbe inoltre rafforzare la non discriminazione nella vita economica, sociale e culturale e prevedere l'elaborazione di misure contro il razzismo e la xenofobia.

  5. Le politiche UE nel settore dell’immigrazione Il Consiglio europeo di Tampere (1999) Fissato un approccio comune alle politiche migratorie: Ravvicinamento delle legislazioni nazionali È riconosciuta la necessità di un ravvicinamento delle legislazioni nazionali relative alle condizioni di ammissione e soggiorno dei cittadini dei Paesi terzi: - occorre ravvicinare lo status giuridico dei cittadini dei Paesi terzi a quello dei cittadini degli Stati membri (diritto a ottenere la residenza, ricevere un'istruzione, esercitare un'attività in qualità di lavoratore, ecc.); - offrire ai cittadini dei Paesi terzi che soggiornano legalmente per lungo tempo l'opportunità di ottenere la cittadinanza dello Stato membro in cui risiedono.

  6. Le politiche UE nel settore dell’immigrazione Il Consiglio europeo di Tampere (1999) Fissato un approccio comune alle politiche migratorie: Gestione dei flussi migratori È sottolineata la necessità di una gestione più efficace dei flussi migratori in tutte le fasi con l’obiettivo di affrontare l'immigrazione illegale. Ciò contrastando coloro che si dedicano alla tratta di esseri umani e allo sfruttamento economico dei migranti e garantendo le vittime, con particolare attenzione alle donne e ai minori. Il Consiglio europeo chiede una più stretta cooperazione e assistenza tecnica fra i servizi degli Stati membri preposti al controllo delle frontiere.

  7. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Programma solidarietà e gestione dei flussi migratori Comprende i seguenti sotto-programmi: Fondo europeo per i rifugiati (2008-2013) Fondo per le frontiere esterne (2007-2013) Fondo europeo per l’integrazione dei cittadini dei Paesi terzi (2007-2013) Fondo europeo per i rimpatri (2008-2013)

  8. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per i Rifugiati Obiettivo Obiettivo generale del Fondo è sostenere e promuovere gli sforzi degli Stati membri per accogliere rifugiati e sfollati. Azioni Il Fondo sostiene azioni relative ai seguenti settori: - condizioni di accoglienza e procedure di asilo; - integrazione delle persone; - rimpatrio volontario delle persone.

  9. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per i Rifugiati Azioni Per il settore Condizioni di accoglienza e procedure di asilo, sono ammissibili le azioni riguardanti: - le infrastrutture o i servizi destinati all'alloggio; - la fornitura di aiuti materiali e di cure mediche o psicologiche; - l’assistenza sociale, la fornitura di informazioni o di supporto nel disbrigo delle pratiche amministrative; - l’assistenza legale e linguistica; - l’istruzione e la formazione linguistica; - le informazioni per le comunità locali che interagiranno con quelle accolte nel Paese ospitante.

  10. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per i Rifugiati Azioni Per quanto concerne l’integrazione nella società, sono ammissibili le azioni riguardanti: - la consulenza e l’assistenza in settori quali l'alloggio, i mezzi di sussistenza, l’integrazione nel mercato del lavoro, le cure mediche e psicologiche e l’assistenza sociale; - la promozione di una partecipazione duratura e sostenibile alla vita civile e culturale; - l'istruzione, la formazione professionale, il riconoscimento delle qualifiche e dei diplomi.

  11. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per i Rifugiati Azioni Per quanto concerne il rimpatrio volontario, possono beneficiare del sostegno le azioni riguardanti: - l'informazione e i servizi di consulenza relativi alle iniziative o ai programmi di rimpatrio volontario; - l'informazione relativa alla situazione nei Paesi d'origine; - la formazione generale o professionale e l'aiuto al reinserimento.

  12. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per i Rifugiati Azioni Le azioni tengono conto della situazione specifica delle persone vulnerabili: - minori - minori non accompagnati - disabili - anziani - donne incinte - famiglie monoparentali con figli minori - persone che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica o sessuale

  13. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per i Rifugiati Stanziamento: 1.184 milioni di euro. Finanziamento Contributo comunitario compreso tra il 50% e l’80% del costo totale del progetto. Destinatari Autorità locali, regionali e nazionali, parti sociali, ONG, organizzazioni della società civile. Paesi eleggibili Stati membri ad eccezione della Danimarca.

  14. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo per le Frontiere esterne Obiettivi - dare attuazione negli Stati membri al sistema comune integrato di gestione, controllo e sorveglianza delle frontiere esterne per permettere in tutta Europa un’applicazione uniforme della normativa di settore; - favorire la gestione efficiente da parte degli Stati membri dei flussi migratori, in modo da assicurare, da un lato, un elevato livello di protezione lungo le frontiere, dall’altro, un passaggio senza problemi delle frontiere esterne ai viaggiatori legali.

  15. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo per le Frontiere esterne Azioni - miglioramento delle infrastrutture presso i valichi di frontiera e degli edifici annessi, come le stazioni di frontiera, le piazzole di atterraggio per elicotteri, le corsie o i caselli per l’incolonnamento dei veicoli e delle persone ai valichi di frontiera; - sviluppo delle infrastrutture e degli edifici necessari per la sorveglianza dei valichi di frontiera; - predisposizione di attrezzatura operativa, come apparecchi da laboratorio, strumenti per l’esame dei documenti, ecc.;

  16. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo per le Frontiere esterne Azioni - predisposizione di mezzi di trasporto provvisti di speciali dispositivi elettronici per la sorveglianza del confine e il rilevamento di persone nei camion; - scambio di informazioni in tempo reale fra autorità competenti; - introduzione di nuovi sistemi di informazione e comunicazione; - elaborazione di programmi di scambio del personale fra Stati membri: guardie di frontiera, servizi immigrazione, ecc.;

  17. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo per le Frontiere esterne Azioni - formazione del personale delle autorità competenti; - investimenti per lo sviluppo, la sperimentazione e la messa in opera di tecnologie di innovative; - studi e progetti pilota per attuare le raccomandazioni, gli standard operativi e le migliori pratiche; - studi e progetti pilota volti a incentivare l’innovazione, ad agevolare lo scambio di esperienze e buone pratiche e a migliorare la gestione delle attività organizzate dai servizi consolari degli Stati membri nei Paesi terzi.

  18. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo per le Frontiere esterne Stanziamento: 2.152 milioni di euro. Finanziamento Contributo comunitario compreso tra il 50% e l’80% del costo totale del progetto. Destinatari Autorità competenti nel campo della gestione delle frontiere esterne. Paesi eleggibili Stati membri ad eccezione della Danimarca, del Regno Unito e dell’Irlanda.

  19. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini dei Paesi terzi Obiettivi Sostenere gli sforzi intrapresi dagli Stati membri per far sì che i cittadini di Paesi terzi provenienti da contesti culturali, religiosi, linguistici ed etnici diversi da quelli europei possano risiedere e vivere stabilmente nell’Unione, partecipando attivamente alla vita sociale. Azioni - applicazione di procedure di ammissione più efficaci ed accessibili per gli immigrati, grazie a tecnologie informatiche e di comunicazione di facile utilizzo;

  20. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini dei Paesi terzi Azioni - migliore integrazione degli immigrati nella società di accoglienza attraverso attività preparatorie alla partenza: diffusione di pacchetti informativi e organizzazione di corsi di educazione civica nel Paese d’origine; - programmi e attività di accoglienza a livello locale e regionale per i cittadini di Paesi terzi appena arrivati, ponendo in particolare l’accento sull’educazione civica; - programmi e attività di accoglienza che siano rivolti a gruppi specifici: i bambini, le donne, gli anziani, le persone prive di istruzione o i portatori di handicap;

  21. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini dei Paesi terzi Azioni - sostegno al dialogo tra comunità al fine di garantire il rispetto della cittadinanza civile e della diversità; - promozione della partecipazione civica degli immigrati; - creazione di piattaforme nazionali, regionali e locali, per la consultazione dei cittadini di Paesi terzi; - elaborazione e miglioramento dei programmi nazionali di naturalizzazione e cittadinanza; - creazione di servizi di interpretariato, traduzione e intermediazione; - formazione del personale incaricato;

  22. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini dei Paesi terzi Azioni - divulgazione di informazioni relative alla società di accoglienza per gli immigrati; - elaborazione di statistiche sull'integrazione dei cittadini di Paesi terzi; - valutazione delle politiche di immigrazione e di integrazione dei cittadini extracomunitari; - elaborazione di indicatori e indici di riferimento per verificare i progressi compiuti dalle politiche di immigrazione in ogni Paese membro;

  23. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini dei Paesi terzi Stanziamento: 1.771 milioni di euro. Finanziamento Contributo comunitario compreso tra il 50% e l’80% del costo totale del progetto. Destinatari Autorità locali, regionali e nazionali, parti sociali, ONG, organizzazioni della società civile. Paesi eleggibili Stati membri ad eccezione della Danimarca.

  24. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per i Rimpatri Obiettivi - Aiutare gli Stati membri nel migliorare la gestione dei rimpatri, tenendo conto della legislazione comunitaria vigente in questo campo. - Introdurre una gestione integrata dei rimpatri e migliorarne l'organizzazione e l'attuazione da parte dei Paesi dell’Unione europea. - Rafforzare la cooperazione tra Stati membri nel quadro della gestione integrata dei rimpatri. - Promuovere un'applicazione efficace ed uniforme delle norme comuni.

  25. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per i Rimpatri Azioni - Sviluppo o realizzazione di attività di cooperazione efficaci tra autorità degli Stati membri e servizi di immigrazione dei Paesi terzi, al fine di ottenere i documenti di viaggio per il rimpatrio degli immigrati e di garantire la rapidità delle procedure di allontanamento; - agevolazione dei rimpatri volontari degli immigrati illegali, in particolare mediante programmi di rimpatrio volontario assistito; - semplificazione dei rimpatri forzati degli immigrati illegali;

  26. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per i Rimpatri Azioni - realizzazione di studi sulla situazione di fatto e sulle possibilità di rafforzare la cooperazione amministrativa tra gli Stati membri nel campo del rimpatrio; - scambio di informazioni e consulenza per quanto riguarda la gestione del rimpatrio di gruppi particolarmente vulnerabili; - elaborazione congiunta di azioni volte a garantire il reinserimento duraturo delle persone nel loro Stato d'origine; - misure congiunte per monitorare la condizione delle persone rimpatriate.

  27. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondo Europeo per i Rimpatri Stanziamento: 759 milioni di euro. Finanziamento Contributo comunitario compreso tra il 50% e l’80% del costo totale del progetto. Destinatari Autorità competenti nel campo della gestione dei rimpatri. Paesi eleggibili Stati membri ad eccezione della Danimarca.

  28. Finanziamenti UE nel settore immigrazione Fondi strutturali: FSE Nell’ambito dell’obiettivo Competitività regionale e occupazione, sono previste azioni specifiche finalizzate ad aumentare la partecipazione dei migranti al mondo del lavoro e a rafforzare in tal modo la loro integrazione sociale.

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