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L'orto con i nonni. Progetto di economia. SCUOLA INFANZIA COLLODI. A cura dell’ins. Ballarin Silvia. Anno scolastico 2010-2011. PERCORSO DIDATTICO Alcune attività del progetto sono state proposte a tutti i bambini della scuola, quali:
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L'orto con i nonni Progetto di economia SCUOLA INFANZIA COLLODI A cura dell’ins. Ballarin Silvia Anno scolastico 2010-2011
PERCORSO DIDATTICO Alcune attività del progetto sono state proposte a tutti i bambini della scuola, quali: la semina, il raccolto, la vendita. Altre hanno coinvolto solo il gruppo dei bambini di 5 anni. I bambini saranno coinvolti nel lavoro di coltivazione: dalla semina al raccolto. Le piante saranno coltivate senza uso di pesticidi, ma con prodotti naturali nel pieno rispetto dell’ambiente, senza forzare la loro crescita. I bambini potranno così scoprire il ritmo della natura ed assaporare il gusto di un prodotto fresco,biologico e di stagione. Interverranno a scuola alcuni nonni e genitori per preparare il terreno, e per le fasi successive. Di volta in volta saranno stabilite le date a seconda del tempo e della loro disponibilità. Uscita ai Bersaglieri per vedere le bancarelle: “il mercatino di campagna amica” Conoscenza e funzione di alcuni attrezzi, indispensabili per la preparazione e la cura dell’orto (rastrello, innaffiatoio, vanga ecc,) Si prevedono attività : di manipolazione della terra, per prepararla alla semina osservazione di semi, per cogliere somiglianze e differenze. Impariamo e scopriamo il significato di alcune parole: seminare. piantare trapiantare e anche parole in dialetto quali ad esempio: gombina (pezza di terra dove si semina) Manipolazione di alcune verdure: baccelli, pomodori, zucca per scoprire i semi all’interno. Gioco della COMPRAVENDITA con assunzione di ruoli. Attività grafico-pittoriche e riordino di sequenze Realizzazione cartelloni / istogrammi / rappresentazioni grafiche individuali.
“Oggi è venuto il nonno di Alessandro, Cosa sarà venuto a fare? ….sarà venuto a piantare un po’ di roba, le carote i cetrioli , i pomodori e il radicchio rosso e verde. Prima di piantare i semini deve sistemare l’orto”. Ecco i bambini che osservano la sistemazione dell’orto e lo aiutano.
Il nonno Dino divide l’orto in tre gombine fa i canali per mettere i semi. Fa vedere i semi ai bambini, e insieme si semina il radicchio rosso, verde, gli spinaci. con il nonno di Margherita invece si piantano le fave
Le fave Il radicchio rosso Iniziamo a seminare! Il radicchio verde Gli spinaci
Facciamo un buchino e mettiamo il bulbo Osserviamo i bulbi Poi piantiamo i tulipani sulle fioriere Copriamo con la mano Mettiamo il cartellino
A gennaio spuntano le prime piantine: con i bambini andiamo ad osservarle Il radicchio rosso Le fave Gli spinaci
Dopo aver osservato il nostro orto decidiamo di realizzare in un plastico “Abbiamo preso il cartone per il sotto, abbiamo attaccato la terra fatta di carta velina marrone a palline. Abbiamo costruito 3 pezzetti di terra” “Intorno c’era il recinto fatto di cartone, l’abbiamo attaccato sui bordi, abbiamo disegnato fuori il legno e la siepe dentro”
Abbiamo visto le piantine piccole e quelle grandi, gli spinaci, il radicchio rosso e quello verde e le fave. Siamo ritornati dentro e le abbiamo fatte con il cartoncino colorato verde. Ecco il plastico finito!
Nel frattempo allo Zecchino D’oro vince la canzone del “Contadino”, noi la impariamo e in sezione discutiamo sul testo della canzone. Rappresentiamo la canzone con un grande cartellone, nel quale viene rappresentato il contadino, che coltiva la verdura, quella vera.
Dopo aver imparato la canzone del contadino, Ritorna nella Nostra scuola il nonno dino a parlarci del mestiere del contadino…… Ai bambini grandi il nonno Dino spiega partendo dalle parole della canzone quello che non sappiamo di questo mestiere: “ci dice che il contadino ha la verdura buona perché non aggiunge delle polverine chiamate diserbanti, che uccidono gli insetti, le lumache, ma non fanno bene all’uomo che mangia la verdura. E’un mestiere faticoso quando si lavora la terra, poi bisogna avere pazienza e tanto amore per la natura
Usciamo in giardino a vedere le colture del nostro orto, e il nonno spiega anche ai bambini medi che tipi di piantine sono state seminate. Spiega che sono ancora piccole che hanno bisogno di sole e caldo per crescere. Sono piantine natura- li perché non viene dato del diser- bante e spiega anche a loro che è un prodotto che fa belle le piante ma fa male all’uomo quando le mangia.
Passiamo a dare un’occhiata al grano che avevamo seminato se è spuntato. Nella terrazza della sezione dei medi, controlliamo le fragole e togliamo alcune erbacce Infine verifichiamo se i bulbi di tulipano sono spuntati!
Dopo che il nonno ci ha detto che dal contadino troviamo le verdure di stagione, andiamo a visitare il mercatino di CAMPAGNA AMICA in piazza Spinea. In questo mercato si vendono le verdure del Contadino.
Compriamo delle verdure: un porro, delle carote, un cavolo nero, delle patate dei broccoli e li portiamo a scuola, Diamo i soldi e lui ci consegna lo scontrino.
Torna il nonno Dino a scuola e ci insegna come si piantano i semini piselli, ravanelli e carote, i bambini dicono che:“bisognava fare un buchino poi sulla mano c’erano dei semini e l’abbiamo sbattuta e l’abbiamo sparsi. Il nonno li ha copriti poi si dava acqua. I cartellini servivano per capire che verdura c’è.”
Quotidianamente i bambini curano l’orto, togliendo erbacce e distribuendo acqua a tutte le colture.
E’ giunto il momento di raccogliere i frutti del nostro orto: LE FAVE. I bambini dopo averle osservate dicono:” sono fatte come i piselli , quello verde è il baccello. Dentro c’è una specie di fagiolo. Hanno la forma di un fagiolo e di colore verde
Osserviamo le fave chiediamo: Quante fave ci saranno dentro ad ogni baccello? I bambini dicono: “basta prendere uno di questo (baccello) e conto I semini dentro, per contare, conto le onde del baccello, non è vero devi metterlo così e conto la pancia toccando con le dita, dove c’è il buco non c’è la fava, dove c’è duro c’è la fava” In base alle indicazione ciascuno prova a contare Quante fave ci sono dentro ad un baccello.
PREPARAZIONE DEL MERCATINO DELLA SCUOLA COLLODI “Dopo abbiamo messo gli spinaci sulle ciotoline del mercatino della Scuola.” “I bambini hanno preso una carta poi l’hanno rotolata perché doveva servire per mettere dentro gli spinaci e le fave” I bambini decidono di chiamarlolo il “MERCATINO DELLA SCUOLA COLLODI “
“E’ il mercatino delle verdure, gli spinaci dell’ orto della scuola. La mia mamma li comperava” Mi spieghi cosa faceva? “Lei chiedeva se poteva avere degli spinaci poi doveva mettere un soldino nella scatola e poi poteva prendere gli spinaci e andare a casa a cucinarli.”
Vi ricordate del mercatino della Scuola Collodi, cosa hanno fatto le mamme? “Le mamme hanno comprato le verdure Che cosa vuol dire comprare? Vuol dire prendere qualcosa e poi dare un soldo, qualcuno ti da il resto. Che cosa vuol dire regalare? Vuol dire che gli regali qualcosa e non dai i soldi Quando si fa un regalo? Quando è Natale o i mio compleanno o la Befana Però puoi regalare una tuta, un cioccolatino o un cappellino, quando vuoi Puoi fare il regalo non deve essere per forza la festa di qualcuno Che differenza c’è fra regalare e comprare? Comprare devi prendere e poi pagare Regalare è che la Sharon mi ha regalato un bambolotto e io gli ho regalato Un altro bambolotto, però la Sharon no mi ha chiesto i soldi, perché è un regalo Si può regalare qualcosa che non mi serve Quando regali il regalo diventa di Gabriele e lui non può richiederlo perché gliel’ho regalato Cosa vuol dire prestare? Che tu dai un anello e gli dico quando ho finito di mangiare me lo ridai Io ho prestato una collana e dopo mi ha detto quando arrivano le mamme me la ridai Prendo un gioco giocavo per un po’ e dopo gliel’ho ridato.
Usciamo nel nostro orto ed effettuiamo l’ultima raccolta dei nostri prodotti biologici: ravanelli e le ultime fave.
PREPARIAMO IL NOSTRO MERCATINO Mettiamo i ravanelli su un tavolo, insieme alle fave. I prodotti saranno venduti Ai genitori in cambio di un’offerta libera.
I genitori stanno acquistando La scatola con i soldi della vendita Il giorno dopo discutiamo con i bambini di quello che abbiamo fatto: «abbiamo fatto 2 mercatini con l’ultimo abbiamo venduto i ravanelli, e anche i Piselli. Cosa facevano le mamme? «Mettevano i soldini nella scatola e prendevano una cosa di un tipo, un ravanello o i piselli In quella scatola ogni mercatino, mettiamo i soldi, poi li risparmiamo» Che cosa vuol dire risparmiare? «Vuol dire li teniamo, e poi ne mettiamo ancora, per prendere qualcosa per la scuola. Prendiamo dei semini e quando è l’ora di seminare li piantiamo. Bisogna metterli da parte e comprare i semini a settembre quando ci sono i bambini nuovi.
OSSERVAZIONI E CONSIDERAZIONI Il progetto svoltosi dal mese di ottobre e terminato a maggio ha visto impegnati i bambini delle diverse età. Alcune attività sono state svolte nel grande gruppo, con i bambini di 3 e 4 anni, altre sono state approfondite con i bambini di 5 anni. Quest’ultimo gruppo ha partecipato con interesse ai momenti che hanno visto: - la preparazione dell’orto (rimescolare la terra, pulirla dai sassi e dalle erbacce) - la semina con il nonno Dino - la cura periodica delle gombine (irrigarle, togliere le erbacce ecc). - la raccolta dei prodotti e la loro vendita. Una grande risorsa è stata la collaborazione del nonno, che ha saputo coinvolgere i bambini in tutte le operazioni pratiche ed interessarli anche nei momenti teorici (le spiegazioni). I bambini sono stati coinvolti anche nella vendita dei prodotti dell’orto, abbiamo così discusso insieme sul significato di vendere e comprare, sulla differenza tra vendere, regalare e prestare. Questo ci ha permesso di trattare discorsi economici di base (comprare, vendere, …) che si sono poi realizzati nell’allestimento e gestione di una bancarella di prodotti ortofrutticoli. Parte del ricavato della vendita è stato destinato alla manutenzione dell’orto, il rimanente è stato accantonato (“risparmiato”) per gli interventi da realizzarsi nel prossimo anno.
Lo disegniamo l L’osserviamo Tocchiamo la terra: “è dura perché è ghiacciata è anche durissima, -le piantine di grano sono fine -è dritta È stretta, tanto stretta Lo misuriamo
Pensiamo con i bambini di misurarle in diversi periodi e registrare la crescita. Misuriamo le piantine il 25/1/2011 Prima di provare chiediamo ai bambini come facciamo a misurarle:” con un bastoncino, con il metro, bene costruiamo un metro fatto di quadretti. 2° misurazione il 25/4/2011 per capire quanto è cresciuta dalla volta scorsa usiamo dei quadretti di carta, per misurare l’altezza. I bambini capiscono subito che con la seconda misurazione la piantina era cresciuta di n° di quadretti rispetto alla prima. La 3° misurazione il 19/4 e hanno contato i quadretti e hanno visto che erano tanti