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NON RIFIUTARE L’ENERGIA. Introduzione. RIFIUTI. SECCO. INGOMBRANTI. SOLIDI URBANI. NON PERICOLOSI. PERICOLOSI. SPECIALI. GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI ANNO 2006. Quanto ci costa smaltire i rifiuti urbani ? .
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Introduzione RIFIUTI SECCO INGOMBRANTI SOLIDI URBANI NON PERICOLOSI PERICOLOSI SPECIALI
Quanto ci costa smaltire i rifiutiurbani? Secondo APAT, si può stimare che il costo complessivo nazionale di gestione dei servizi di igiene urbana ammonta a circa 7.288 milioni di euro all’anno di cui: • 3.741 milioni per la gestione dei rifiuti indifferenziati; • 1.078 milioni per la raccolta differenziata; • 1.144 milioni per la pulizia delle strade; • 1.325 milioni imputabili al costo consumo e uso del capitale.
Raccolta Differenziata COS’E’? E’ un sistema di raccolta di rifiuti solidi urbani differenziata per tipologia di rifiuto (carta, plastica, vetro ecc.) . Carta Pile Plastica Vetro Umido
RACCOLTA DIFFERENZIATA IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
Un impiego dell’80% di frammenti vetrosi porta a un’economia energetica del 20%. RACCOLTA AI FINI DEL RECUPERO DELLE MATERIE PRIME CARTA • Il risparmio energetico per1kg di vetro che viene riciclata è pari all’energia di 17 lampadine tenute accese per un’ora VETRO
Il riciclo dell’alluminio permette di risparmiare il 95% dell’energia necessaria a produrlo dalla materia prima. ALLUMINIO LEGNO
RICICLAGGIO MECCANICO RIELAVORAZIONE TERMICA PIROLISI GASSIFICAZIONE RICICLAGGIO CHIMICO IDROGENAZIONE CHEMIOLISI PDF RECUPERO ENERGETICO COMBUSTIONE DIRETTA
COSTI • Ambientali Il terreno per la messa in discarica e l’impatto ambientale. • Finanziari Per il mantenimento
ECO 2 Renault Twingo Dci 85 Eco2 Il riciclaggio è importante anche nel settore automobilistico. La nuova gamma Renault si preoccupa dell’ambiente con tre obbiettivi principali: Indice
Biogas Che cos’è: Il biogas è una miscela indivisibile di metano e di anidride carbonica. Prodotta dalla fermentazione batterica in anaerobiosi (in assenza di ossigeno)dei residui organici provenienti da rifiuti,vegetali in decomposizione,carcasse in putrescenza,liquami zootecnici o di fognatura.
DISCARICHE La struttura in genere è del tipo a "deposito sotterraneo" COME FUNZIONANO? dei camini diesalazione e recupero un successivo strato superiore di terra per la copertura e la crescita di piante lo strato di rifiuti uno strato di sabbia un fondo passivo di argilla e isolamento plastico
VANTAGGI AMBIENTALI • CO2 prodotta dalla combustione del metano permette quasi di pareggiare il bilancio della CO2 emessa in atmosfera: infatti la CO2 emessa dalla combustione del biogas è la stessa CO2 fissata dalle piante; • Impedisce la diffusione nella troposfera del metano emesso naturalmente durante la decomposizione di carcasse e vegetali; • Produzione di energia pulita,alternativa ai combustibili fossili. Indice
Termovalorizzatore Gli inceneritori sono impianti principalmente utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti mediante un processo di combustione ad alta temperatura che da come prodotti finali gas, ceneri e polveri. Negli impianti più moderni, il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato e utilizzato per produrre vapore.
ARRIVO DEI RIFIUTI Il rifiuto conferito all'impianto viene scaricato in una vasca dalla quale un sistema di aspirazione impedisce l'uscita di cattivi odori. Il rifiuto viene depositato da sul forno a griglia mobile, dove inizia la combustione.
COMBUSTIONE l rifiuto viene rivoltato in continuazione sulla griglia in movimento. Una corrente d'aria forzata tiene viva la combustione,mantenendo una temperatura di circa 1000 °C.
PRODUZIONE DEL VAPORE SURRISCALDATO La forte emissione di calore prodotta dalla combustione di metano e rifiuti porta a vaporizzare l'acqua in circolazione nella caldaia posta a valle, per la produzione di vapore surriscaldato ad alto contenuto entalpico.
PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA Il vapore prodotto nella caldaia viene trasformato in energia elettrica, per mezzo di una turbina, e l'energia generata è quindi immessa nella rete elettrica nazionale.
DIFFUSIONE IN ITALIA In Italia l'incenerimento dei rifiuti è una modalità di smaltimento minoritaria, ma comunque nella media dei paesi europei la maggior parte dei circa 3,5 milioni di tonnellate di combustibile da rifiuti italiani viene incenerita in impianti del Nord, e il totale nazionale ammonta a circa il 12% sul totale dei rifiuti solidi urbani. A Brescia, in prossimità della città, c'è uno dei termovalorizzatori più grandi d'Europa.
Inceneritore a letto fluido La combustione a letto fluido è ottenuta inviando dal basso un forte getto di aria attraverso un letto di sabbia. Il letto si solleva, mentre le particelle si mescolano e sono sotto agitazione. Successivamente vengono introdotti i rifiuti e il combustibile. Il processo di fluidizzazione, ha l'effetto di diminuire la densità del sistema in oggetto pur senza alterarne la natura originaria.
Inceneritore a forno rotativo • Gli impianti a forno rotativo hanno utilizzo nell'ambito dello smaltimento dei rifiuti industriali e speciali, ma possono anche essere utilizzati per i RSU.
SCORIE • L'incenerimento dei rifiuti produce scorie solide pari circa al 10-12% . • Le ceneri volanti e le polveri intercettate dall'impianto di depurazione dei fumi sono rifiuti speciali altamente tossici • Le scorie pesanti, formate dal rifiuto incombusto – acciaio, alluminio, vetro e altri materiali ferrosi, inerti o altro –, sono raccolte sotto le griglie di combustione e possono poi essere divise a seconda delle dimensioni e quindi riciclate se non troppo contaminate. • Le scorie sono generalmente smaltite in discarica e costituiscono una grossa voce di spesa
Incentivi all’incenerimento In Italia, i costi dello smaltimento dei rifiuti tramite incenerimento sono indirettamente sostenuti dallo Stato sotto la forma di incentivi alla produzione di energia elettrica. Le modalità di finanziamento sono due: Indice
TELERISCALDAMENTO È una soluzione alternativa,economica per la produzione di acqua igienico sanitaria e il riscaldamento degli edifici residenziali e commerciali. Inoltre,l’utilizzo del sistema di “Cogenerazione” consente anche la produzione di energia elettrica.
CENTRALE La centrale riscalda,alla temperatura di circa 120 °C, l’acqua che viene distribuita ai diversi edifici attraverso la rete di distribuzione. Alla fine di questo processo l’acqua raffreddata a circa 70 °C ritorna in centrale per essere nuovamente riscaldata.
SCAMBIATORE DI CALORE L’acqua riscaldata nella centrale giunta allo scambiatore trasferisce all’acqua dell’impianto interno il calore necessario per riscaldare gli ambienti.
COSTI Totale risparmio utilizzo teleriscaldamento 71,72€
Teleriscaldamento a biomasse Il teleriscaldamento utilizza biomassa di legname come legna sminuzzata, trucioli, cippato e simili. Biomassa è energia rinnovabile: è energia solare immagazzinata. Il teleriscaldamento contribuisce alla riduzione di sostanze nocive e presenta vantaggi in termini di risparmio.
Teleriscaldamento a Reggio Emilia Il sistema di teleriscaldamento urbano di Reggio Emilia rappresenta oggi la terza realtà per dimensione a livello nazionale, dopo Torino e Brescia.
POLO ENERGETICO La nuova centrale Pappagnocca-Terrachini in via Casoli, sarà costituita da tre caldaie alimentate unicamente a metano con una potenza di circa 39 MW e sarà dotata di tecnologie di combustione tali da non aumentare le emissioni pur a fronte dell'incremento della potenza installata. Il nuovo impianto continuerà ad essere utilizzato soltanto come integrazione. Indice