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Patologia Sistematica II Endocrinologia - Diabete tipo 1 Dr.ssa Vincenza Spallone L’ipoglicemia iatrogena nel diabete. L’ipoglicemia nel diabete. Nella gestione terapeutica del diabete occorre conciliare la necessità di un controllo glicemico ottimale con un rischio accettabile di ipoglicemie.
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Patologia Sistematica IIEndocrinologia - Diabete tipo 1Dr.ssa Vincenza Spallone L’ipoglicemia iatrogena nel diabete
L’ipoglicemia nel diabete Nella gestione terapeutica del diabete occorre conciliare la necessità di un controllo glicemico ottimale con un rischio accettabile di ipoglicemie
Epidemiologia Diabete di tipo 1 • ipo sintomatiche 2 / settimana per paziente • ipo gravi* 1 / anno per paziente Diabete di tipo 2: ipoglicemie gravi • 0.6 per 100 pazienti / anno se sulfonilurea • 1.9 per 100 pazienti / anno se insulina 60 volte meno frequenti nei diabetici di tipo 2 * ipoglicemia grave se necessita di assistenza da parte di altri
Definizione • glicemia < 60-70 mg/dl • variabilità della soglia glicemica per i sintomi • più alta se cattivo controllo glicemico • più bassa se controllo glicemico buono e frequenti ipoglicemie
Standard della terapia per l’adulto diabetico Obiettivi del controllo glicemicocontrollo normale adeguatoinadeguatoglicemia (mg/dl)* < 100 90 - 130< 80 - > 140pre-pasto glicemia postprandiale < 140 < 180> 180HbA1c (%) < 6 < 7> 8* sangue capillare Standard Italiani per la cura del diabete mellito. AMD, Diabete Italia, SID 2007
Definizione: nota Attenzione a distinguere tra ipoglicemie vere e proprie (glicemie <50-60 mg/dl o più alte ma sintomatiche) da glicemie al di sotto degli obiettivi terapeutici (prima dei pasti <80 mg/dl, prima di coricarsi <100 mg/dl) che non richiedono una correzione al momento ma di modificare lo schema terapeutico. Una glicemia <120 mg/dl al momento di coricarsi rende necessario lo spuntino serale (prevenzione ipoglicemia nelle prime ore della notte), ma non una riduzione dell’insulina ritardo (prevenzione iperglicemia al risveglio).
Sintomi e segni Neurogeni da stimolazione autonomica (allarme) Sintomi: tremore, palpitazioni, ansia (adrenergici) sudorazione, fame, parestesie (colinergici) Segni: pallore, aumento PA e tachicardia Neuroglicopenici da deprivazione cerebrale di glucosio Sintomi:debolezza, difficoltà di concentrazione, comportamenti immotivati, labilità emotiva, confusione, convulsioni, coma Segni: ipotermia, deficit neurologici
Avvertenza dell’ipoglicemia L’avvertenza dell’ipoglicemia è il risultato della percezione dei sintomi neurogeni e del riconoscimento che essi sono espressione di una ipoglicemia, quindi è funzione della conoscenza ed esperienza della persona diabetica oltre che delle sue risposte fisiologiche all’ipoglicemia.
Diagnosi Triade di Whipple: 1. sintomi compatibili con ipoglicemia 2. documentazione di bassi livelli di glicemia 3. risoluzione dei sintomi dopo correzione dell’ipoglicemia
Avvertenza dell’ipoglicemia I sintomi sono idiosincrasici e spesso unici per un dato individuo È opportuno confermare la natura ipoglicemica dei sintomi con la glicemia NEL DUBBIO TRATTARE
Effetti dell’ipoglicemia glicemia (mg/dl) 100 90 80 inibizione insulina 80 stimolo glucagone e adrenalina 70 65-70 60 sintomi neurogeni sintomi neuroglicopenici 50-55 50 convulsione perdita coscienza 40 < 40 30 < 30 coma 20 danni cerebrali permanenti < 20 10 morte < 10 0
Risposte neuroormonali all’ipoglicemia • L’ipoglicemia • è avvertita da neuroni dell’ipotalamo e di altre regioni cerebrali e viscerali • dopo integrazione centrale • determina una risposta autonomica (organizzata nell’ipotalamo e nel tronco cerebrale) con attivazione del SNS e della midollare surrenalica e del parasimpatico • causa attivazione a livello ipotalamo-ipofisario di GH e ACTH e cortisolo (ruolo nelle ipoglicemie prolungate)
Risposte neuroormonali all’ipoglicemia • L’ipoglicemia • inibisce la secrezione di insulina per azione diretta sulle -cellule pancreatiche e in via accessoria per attivazione adrenergica • stimola la secrezione di glucagone per effetto diretto sulle -cellule pancreatiche, per attivazione autonomica, per sottrazione dell’effetto inibente dell’insulina • Inibizione dell’insulina e attivazione del glucagone sono i PRINCIPALI MECCANISMI fisiologici di difesa contro l’ipoglicemia.
Risposte fisiologiche all’ipoglicemia ipoglicemia + - SNS insulina + glucagone adrenalina + G + + lipolisi - proteolisi glicogenolisi gluconeogenesi G aminoacidi glicerolo
Controregolazione nel diabete insulinoprivo ipoglicemie neuropatia diabete SNS ipoglicemia + - insulina + glucagone adrenalina
Sindromi cliniche da compromessa controregolazione glicidica nel diabete • Deficitaria controregolazione glicidica • compromissione combinata della risposta all'ipoglicemia di glucagone e adrenalina • nel diabete di tipo 1 • con rischio (x25) di ipoglicemie gravi
Sindromi cliniche da compromessa controregolazione glicidica nel diabete • Inavvertenza dell'ipoglicemia • ridotta risposta simpatoadrenergica all’ipoglicemia • con conseguente perdita dei sintomi di allarme • con rischio (x7) di ipoglicemie gravi
Sindromi cliniche da compromessa controregolazione glicidica nel diabete • Insufficienza autonomica associata all'ipoglicemia • difetto della risposta adrenergica all’ipoglicemia e dei sintomi di allarme con inavvertenza dell’ipoglicemia • indotto da una precedente ipoglicemia • causa di circolo vizioso di ipoglicemie iatrogene • REVERSIBILE
Insufficienza autonomica associata all'ipoglicemia (Cryer 1992) deficit assoluto di insulina no insulina diabete tipo 1 no glucagone imperfetto rimpiazzo insulina IPOGLICEMIA deficitaria controregolazione inavvertenza ipoglicemia risposta autonomica sintomi adrenalina
Trattamento dell’inavvertenza dell’ipoglicemia La scrupolosa prevenzione dell’ipoglicemia già dopo 2 settimane e ancora di più a 3 mesi determina il recupero della risposta sintomatica all’ipoglicemia Fanelli C et al, Diabetes 1993
Trattamento dell’inavvertenza dell’ipoglicemia La prevenzione dell’ipoglicemia determina anche un sensibile recupero della risposta all’ipoglicemia dell’adrenalina Fanelli C et al, Diabetes 1993
Ipoglicemia nel diabete: trattamento 15-20 g di carboidrati a rapido assorbimento come • 3-4 zollette di zucchero • miele (20-30 g) • marmellata (25-35 g) • 30-40 g di cioccolata al latte o barretta tipo Mars • 5-6 caramelle (25 g) • succo di frutta (125-170 ml) • 150-200 ml di bibita commerciale non dietetica (coca, aranciata ecc.) • 200 ml di latte con 1-2 zollette di zucchero controllare la glicemia e far seguire uno spuntino con carboidrati a lento assorbimento (pane o frutta) o il pasto programmato
Trattamento: 15 g glucosio os bibita 150 ml latte 200 ml + 1 zolletta succo di frutta 125 ml marmellata 25 g miele 20 g 4 zollette 5 caramelle 30 g cioccolata
Ipoglicemia nel diabete: trattamento • dose iniziale: 20 gr di glucosio per os • aumenta la glicemia di 66 mg/dl a 45’ • da ripetere dopo 15-20’ se l’ipoglicemia non è stata corretta • la risposta è transitoria, dura meno di 2 ore e già a 1 ora la glicemia scende Cryer PE et al, Diabetes Care 2003
Ipoglicemia grave nel diabete: trattamento se grave ipoglicemia con perdita di coscienza non somministrare cibi o liquidi* ma da parte di persona addestrata glucagone 1 mg 1 fl im o sc ** glicemia di 150 mg/dl a 1 ora*** controllare la glicemia e far seguire uno spuntino con carboidrati a lento assorbimento (pane o frutta) o il pasto programmato * zolletta di zucchero, miele, marmellata tra guancia e gengive ** possibile nausea *** meno efficace nel tipo 2 (stimola anche l’insulina)
Ipoglicemia grave nel diabete: trattamento se grave ipoglicemia con perdita di coscienza se parente non in grado o insicuro di praticare glucagone chiamare 118 precisando trattarsi di perdita di coscienza in diabetico glucosio endovena è la terapia di scelta 60 ml glucosata al 33% (20 g) controllo glicemia a intervalli di 30’-60’
Ipoglicemia nel diabete tipo 2: trattamento attenzione ad azione prolungata delle sulfoniluree dimettere il paziente solo se vi è una chiara assenza di ipoglicemia recidivante
Ipoglicemia nel diabete: cause Eccesso assoluto o relativo di insulina • dose eccessiva di insulina o farmaci ipoglicemizzanti (tempi o tipo errati) • ridotta assunzione di carboidrati ai pasti o omissione di spuntini o pasti • aumento dell’utilizzazione del glucosio per attività fisica extra
Prevenzione: esercizio esercizio non programmato • supplemento di carboidrati in base a: glicemia pre-esercizio fabbisogno insulinico esperienza precedente con specifica attività fisica se moderata intensità 2-3 mg.Kg.min (se 70 Kg 10-15 g per ora) se alta intensità valori doppi (5-6 mg.Kg.min) esercizio programmato • ridurre l’insulina • tenere con sé cibi contenenti carboidrati attenzione a ipoglicemie tardive post-esercizio
Ipoglicemia nel diabete: prevenzione • aggiustamenti delle dosi di insulina ai profili glicemici • osservanza degli spuntini e delle quantità di carboidrati previste ai pasti • assunzione di spuntini supplementari in occasione di attività fisica extra
Prevenzione: condizioni particolari • eccesso relativo di insulina • per interazione con alcol • per aumentata sensibilità all’insulina • dopo esercizio, miglioramento della fitness, controllo glicemico, calo di peso, metà notte, farmaci sensibilizzanti • per ridotta clearance renale • attenzione a uso di farmaci insulinostimolanti nell’insufficienza renale
Prevenzione: fattori di rischio • Deficit insulinico • Storia di ipoglicemia grave • Inavvertenza dell’ipoglicemia • Terapia insulinica aggressiva con livelli bassi di HbA1c e/o bassi obiettivi glicemici
Problemi particolari: ipoglicemia notturna • Favorita da • digiuno notturno • lungo intervallo nella misurazione delle glicemie • massima sensibilità insulinica notturna con nadir alle 2.40 • mancato riconoscimento dei sintomi nel sonno • riduzione della risposta adrenergica all’ipoglicemia nel sonno • Prevenuta da • uso di insuline ultrarapide per i pasti e di insuline ultralente o senza picco (glargine e detemir) per la notte • uso di spuntini prima di coricarsi (efficacia limitata alla prima metà della notte)
Problemi particolari: alcol e ipoglicemia • Alcol • potenzia azione insulina e antidiabeticic orali • riduce avvertenza ipoglicemia nel tipo 1 • moderate quantità assunte col cibo non effetti acuti su glicemia • ebbrezza alcolica interferisce con gestione del diabete • ipoglicemizzante a digiuno • per inibizione della gluconeogenesi epatica (glucagone inefficace) • più evidente quando scorte di glicogeno scarse (notte) • rischio basso nel tipo 2 non insulinotrattato
Problemi particolari: ipoglicemia e guida • compromissione della guida anche a ipoglicemie lievi (70-60 mg/dl) • trattare immediatamente se sospetto di ipoglicemia o guida compromessa, non aspettare • misurarsi la glicemia prima di partire, correggere glicemie 70-90 mg/dl, non partire con glicemia <70 mg/dl • tenere in auto glucosio a rapido assorbimento a portata di mano
Ipoglicemia nel diabete: strategie per la prevenzione • automonitoraggio delle glicemie • tecnica dell’iniezione d’insulina • capacità di aggiustamento dell’insulina ai pasti e all’esercizio • capacità di aggiustamento dell’insulina ai profili glicemici • riconoscimento dei sintomi e segni di ipoglicemia • abilità nel trattamento dell’ipoglicemia • educazione cruciale
Ipoglicemia nel diabete: obiettivo educativo del paziente • Conoscenza della cinetica dei farmaci • Conoscenza dell’impatto di cibo, attività fisica, e dell’alcol sulla glicemia • Automonitoraggio delle glicemie e comportamenti sequenziali • Piano di pasti, inclusi gli spuntini • Riconoscimento dei propri sintomi di ipoglicemia • Abilità nel trattamento dell’ipoglicemia • Controllo glicemia prima di azioni critiche come la guida