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PROGETTO D'ARTE: "LINNEA NEL GIARDINO DI MONET"

SCUOLA D’INFANZIA “MONTEGRAPPA” 7° CIRCOLO DI MODENA. PROGETTO D'ARTE: "LINNEA NEL GIARDINO DI MONET". PROGETTO DI SEZIONE REALIZZATO DAI BAMBINI DI 4 ANNI. INSEGNANTI: ROSALBA FUSCO; ANNA MARIA FERRILLO. ANNO SCOLASTICO 2008/09.

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PROGETTO D'ARTE: "LINNEA NEL GIARDINO DI MONET"

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Presentation Transcript


  1. SCUOLA D’INFANZIA “MONTEGRAPPA” 7° CIRCOLO DI MODENA PROGETTO D'ARTE: "LINNEA NEL GIARDINO DI MONET" PROGETTO DI SEZIONE REALIZZATO DAI BAMBINI DI 4 ANNI INSEGNANTI: ROSALBA FUSCO; ANNA MARIA FERRILLO ANNO SCOLASTICO 2008/09 ELABORAZIONE AL COMPUTER REALIZZATA DALL’INSEGN. ANNA MARIA FERRILLO

  2. PREMESSA L’Incontro dei bambini con l’arte pittorica rappresenta un’apertura ad opportunità di incontro con le immagini, che li avviano ad una “fruizione attivamente critica dei messaggi diretti e indiretti dai quali sono continuamente investiti”. E’ importante fin dai primi anni della scuola dell’infanzia, sollecitare la creatività artistica come modalità di comunicazione visiva e di espressione personale. Come afferma Bruno Munari è importante mettere a disposizione dei bambini tutti gli strumenti che producono immagini, lasciando che essi stessi li sperimentino e scelgano quelli che permettono loro di esprimersi meglio. Il famoso studioso statunitense: “Howard Gardner” ha paragonato le attività grafico- pittoriche del bambino a quelle degli artisti: è vero infatti, che i disegni dei bambini sono molto simili ai capolavori dell’arte pittorica contemporanea, con la differenza che l’arte dei bambini non scaturisce da una creatività pronta immancabilmente a mettersi in moto ad ogni situazione, come avviene nei pittori, ma si rivela soltanto quando può avvalersi di situazioni educative favorevoli e motivanti, di stimoli, di mezzi adeguati che sollecitano a ricercare e sperimentare tecniche diverse. Anche i bambini come gli artisti, elaborano, costruiscono, dipingono, disegnano, modellano, fanno collage, cercano di rappresentare i molteplici aspetti della realtà che ci circonda.

  3. FINALITÀ Lo scopo del progetto è quello di condurre i bambini verso il mondo dell’arte e alla scoperta di grandi artisti, coinvolgendoli sul piano operativo ed interpretativo, educandoli alla cultura di nuovi linguaggi ( artistici), stimolando la loro sensibilità, curiosità, creatività, osservazione, relazione e conversazione. Dando, ad ogni bambino, la possibilità di sviluppare le capacità di produrre e comprendere messaggi, tradurli e rielaborarli in codici diversi, mediante l’acquisizione delle diverse tecniche grafiche-pittoriche e la padronanza dei vari mezzi espressivi che si avvalgono anche della lettura-interpretazione delle opere d’arte

  4. PERCORSO METODOLOGICO Per avvicinare i bambini al mondo dell’ arte e far nascere in loro la curiosità e l’interesse verso gli artisti e le loro opere, abbiamo proposto la lettura e la rielaborazione di una storia “ Linnea nel giardino di Monet”. Un libro adatto a bambini di quest’età , nel quale si racconta la storia di una bambina che aveva il nome di un fiore “Linnea”, essa trascorreva molto del suo tempo insieme al vecchio signor Bloom, che abitava nel suo palazzo, il quale le raccontava tante cose di piante, di fiori e di un grande pittoreFrancese di nome Monet che nei suoi quadri aveva dipinto ponti, laghetti, ninfee, fiori di tanti colori. La storia di questo pittore suscita in Linnea una grande curiosità e così decide insieme al signor Bloom di intraprendere un viaggio a Parigi per andare a vedere da vicino tutto quello di cui aveva sentito parlare. Attraverso questo viaggio, si è cercato di far rivivere nei bambini le stesse emozioni, impressioni che viveva Linnea. A Parigi Linnea visita il museo degli impressionisti, vede da vicino il famoso “Sole che Nasce” il quadro che aveva fatto sì che Monet fosse considerato un Impressionista. ---Parallelemente anche i bambini sono stati portati a visitare un museo allo scopo di far vedere da vicino questo luogo-. Poi Linnea e il signor Bloom vanno a Giverny, il paese dove aveva vissuto Monet con la sua famiglia, il paese dove c’era la famosa casa rosa e il ponte giapponese riprodotto in tantissimi quadri di Monet, il ponte da dove Monet osservava le ninfee che poi riproduceva nei suoi quadri.

  5. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: • Sperimenta diverse forme di espressione artistica; • Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive • OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: • - Discriminare i colori di base; • -Capacita’ di riempire spazi con il colore; • -Capacita’ di utilizzare la giusta qualita’ cromatica; • -Capacita’ di “composizioni utilizzando materiale vario; • -Impugnare correttamente lo strumento grafico (pennarello, matite colorate, pennelli, forbici ecc…) • -Variare lo sfondo di un quadro; • - Riprodurre opere; • - Trasformare un’opera d’arte con variazioni cromatiche;

  6. Completare fotocopie di opere d’arte; • Verbalizzazione di sentimenti e impressioni; • -Sperimentazione del “dare la luce “ ad un oggetto; • -Sviluppo della creatività; • -Superamento dei modelli omologanti; • -Individuazione di relazione fra esperienza e sua rappresentazione; • -Confronto con le soluzioni di artisti; • -Cogliere le linee compositive di un capolavoro; • -Drammatizzare i contenuti di un quadro

  7. PERCORSO OPERATIVO La storia è stata divisa in varie sequenze, ogni sequenza è stata rielaborata graficamente dai bambini che l’hanno anche raccontata individualmente. Inizialmente le sequenze sono state proposte ai bambini parzialmente disegnate e loro le dovevano completare graficamente, man mano che la storia si sviluppava le sequenze erano sempre più povere di particolari, allo scopo di far sì che fossero i bambini a disegnarli, in modo che ognuno di loro potesse dare la sua interpretazione cromatica personalizzata. La rielaborazione grafica-pittorica vede l’utilizzo di varie tecniche e strumenti di coloritura, inoltre ci sono anche elementi aggiuntivi di altro materiale. Le procedure operative descritte sopra saranno più leggibili guardando la documentazione fatta di seguito

  8. VERIFICA-VALUTAZIONE La storia è stata molto gradita dai bambini, sono stati attratti piacevolmente dal viaggio di questa bambina, hanno scoperto ed imparato tante cose: sui fiori, sui musei, sui pittori, su Parigi ecc… Hanno vissuto con molto interesse e partecipazione le varie vicissitudini della bimba, tanto che alcuni di loro vorrebbero andare a Parigi per vedere le stesse cose che ha visto Linnea. A LIVELLO OPERATIVO, il racconto fatto dall’insegnante periodicamente, l’uso di fotocopie nelle attività grafico-pittoriche si è rivelato molto produttivo ai fini del lavoro di comprensione e interpretazione, favorendone la ricostruzione mnemonica della storia, mettendo in luce i vari personaggi, gli ambienti, gli elementi compositivi del racconto. I bambini hanno conosciuto e sperimentato le varie tecniche espressive divenendone sempre più consapevoli ed affinando sempre più le capacità sull’uso appropriato del colore.

  9. Attraversa Parigi, dalla sua camera Linnea vedeva la cattedrale di “Notre Dame”, la chiesa più famosa della città. Davanti all’hotel c’era un parco dove cresce il secondo albero più vecchio della città, l’albero ha più di trecento anni ma il suo fogliame è ancora è ancora verde e rigoglioso. La mattina dopo il signor Bloom portò Linnea a visitare il museo “Marmottan”. E’ qui che ci sono molti quadri di Monet. Linnea dopo averli visti disse: “Una cosa è verli in un libro, ma è ben altro dal vero. La maggior parte dei quadri si trovavano in stanze grandissime e Linnea scopre che Monet non aveva dipinto solo ninfee, ma anche macchine a vapore, Chiese, Montagne, il mare e la gente. Linnea guardando i quadri, si soffermò davanti ad un quadro con due ninfee LA STORIA: “LINNEA NEL ” DI MONET” C’era una volta.. Una bambina che aveva il nome di un fiore “Linnea”. Nel palazzo dove abitava Linnea, ci viveva un vecchio signore di nome Bloom. Il signor Bloom era in pensione e trascorreva molto tempo con Linnea, perlandole di fiori , piante e di un grande pittore francesedi nome Monet che aveva dipinto nei suoi quadri un laghetto con le ninfee. A Linnea piaceva ascoltare il signor Bloom quando le parlava di Monet, della sua famiglia, della casa e del giardino dove viveva il pittore. Un giorno il signor Bloom decise di portare Linnea a Parigi. Finalmente Linnea e il signor Bloom partirono per Parigi, era agosto il mese in cui le ninfee sono più belle. L’Hotel dove andarono si chiamava “Esmeralda”, era piccolo e vecchio ma molto grazioso e si trovava proprio sulla Senna, il fiume che

  10. di pietra mandavano di tanto in tanto lievi bagliori, ma era l’acqua che lui si divertiva di più a dipingere. Di che colore è, Poi. L’acqua?. Un momento sembra blu, un attimo dopo bianca.Il giorno dopo presero il metrò per andare alla stazione ferroviaria, il treno partiva poco dopo le otto. Spiaggie, barche, moli, case, scorrevano davanti ai loro occhi e anche tantissimi salici piangenti che si allontanvano sull’acqua e altri alberi belli dritti ( i pioppo). Arrivati alla stazione di “Giverny”, ( il paese di Monet), presero un tax che li portò sulla riva opposta della Senna, passando sopra un ponte e finalmente eccola….. “La casa Rosa di Monet”. Dopo aver visitato il giardino e la casa, andarono a vedere il laghetto delle ninfee. “Ho guardi signor Bloom! Bianche, era molto bello ma guardandolo attentamente si rese conto che le ninfee non erano altro che grumi e chiazze di vernice, ma se si allontanava eccole ritrasformarsi in vere ninfee che galleggiavano su un laghetto, una vera magia. Il signor Bloom chiamò Linnea per farle vedere un quadro piccolo, era un paesaggio marino con alcune barchette, all’alba il sole pareva una chiazza arancione “questa è un opera importante nella storia dell’arte, disse il signor Bloom”, si intitola Impressione, sole che sorge. Fu dopo aver visto quel quadro che i critici ( quelli che scrivono di arte sui giornali) cominciaro a chiamarlo Impressionista.Monet voleva dipingere le sue impressioni con tocchi vivaci di colore che potessero risplendere e scintillare sulla tela, da farla sembrare viva. Monet vedeva che splendeva solo l’acqua, ma anche le foglie potevano riflettere la luce del sole, così come la pelle e i vestiti, persino i muri

  11. ricordò che anche Monet non era mai soddisfatto di quello che faceva, allora ne disegnò un’altra. Camminando nel giardino, sotto un arco di rose rampicanti, trovarono la panchina dove Monet era solito sedersi per osservare il suo laghetto di ninfee. Il giorno prima di lasciare Parigi, il signor Bloom la svegliò alle sei del mattino per farle vedere l’alba sulla Senna, era uno spettacolo stupendo che non si poteva perdere. Tornati a Parigi, il signor Bloom portò Linnea a vedere il museo “D’orsay” nei pressi del parco dove si trovava il capolavoro di Monet. Appena entrati si ritrovano proprio in mezzo alle ninfee, il quadro era grandissimo e meraviglioso. Linnea dalla gioia si mise a piangere, poi si sedette per osservare il quadro. È ora di tornare a casa, meno male Esclamò Linnea, il ponte Giapponese!”. Era così emozianante che le vennero le lacrime agli occhi, sotto di loro galleggiavano le ninfee rosa, rosse e bianche, c’era un clicine che cresceva proprio sul ponte e davanti a loro c’era la barchetta verde, identica a quella del quadro che avevano visto nel museo di “Marmottan”. E’ strano vedere dal vero la casa a cui hai pensato per tanto tempo, sono sempre così diverse, pensò Linnea. Si guardò intorno, era tutto grande e con tanti fiori, le sembrava di vedere strisce di viottoli di ghiaia e file di aiuole di molti colori. Il signor Bloom conosceva i nomi di quasi tutti i fiori… Nelle aiuole blu c’erano i fiori di lino, campanule, delphinium, mentre in quelle rosa c’erano peonie, malvoni e rose, Il viottolo principale era ricoperto quasi completamente dai fiori arancione… Linnea era felice e volle provare a disegnare una ninfea sola, prese un blocco e si mise a disegnare, inizialmente non le venne bene, poi si

  12. Che, anche quando un viaggio è finito, c’è sempre qualcosa di interessante da fare come: tornare a casa e raccontare a tutti quello che si è visto e fatto, come sono venute le fotografie, anche Linnea fece tutte queste cose, prese le foto, le cartoline, i biglietti del treno e le attaccò su un pannello vicino al suo letto, poi conservò le altre cose in una cassettina di legno. Ormai lo sapevano tutti che era stata nel giardino di Monet a Parigi. SEGUE LA FASE OPERATIVA

  13. A LINNEA PIACEVA MOLTO ASCOLTARE IL SIGNOR BLOOM….

  14. LINNEA E IL SIGNOR BLOOM ARRIVANO A PARIGI NELL’HOTEL “ ESMERALDA”, SULLA SENNA ( il fiume che attraversa Parigi)

  15. DAVANTI ALL’HOTEL “ESMERALDA” C’ERA UN PARCO DOVE CRESCEVA IL SECONDO ALBERO PIU’ VECCHIO DELLA CITTA’

  16. IL SIGNOR BLOOM PORTA LINNEA AL MUSEO DI “MARMOTTAN”, DOVE SONO CUSTODITI I QUADRI DI MONET

  17. ANCHE NOI COME LINNEA ANDIAMO A VISITARE UN MUSEO, DELLA NOSTRA CITTA’ DOVE CI SONO I QUADRI DI TANTI PITTORI

  18. LINNEA VEDE UN QUADRO PICCOLO, UN PAESAGGIO MARINO CON DELLE BARCHETTE, DOVE IL SOLE SEMBRAVA UNA CHIAZZA ARANCIONE, IL NOME DEL QUADRO ERA:” SOLE CHE SORGE”. FU DOPO AVER VISTO QUESTO QUADRO CHE I CRITICI CONSIDERARONO MONET UN IMPRESSIONISTA.

  19. IL VIAGGIO IN TRENO VERSO “GIVERNY” IL PAESE DOVE E’ VISSUTO MONET. DAL FINESTRINO LINNEA VEDE TANTI ALBERI, CASE, IL FIUME, I FIORI ECC…

  20. ARRIVATI ALLA STAZIONE PRESERO UN TAXI, PER ANDARE A VEDERE LA CASA DI MONET PRIMA DI ENTRARE IL SIGNOR BLOOM PRESE I BIGLIETTI E FINALMENTE VIDERO LA FAMOSA CASA ROSA DI MONET.

  21. INTORNO ALLA CASA C’ERANO TANTISSIMI FIORI, DI TUTTI I COLORI. STRISCE DI FIORI ROSA, VIOLA, ROSSI GIALLI, ERA UNO SPETTACOLO STUPENDO

  22. DOPO AVER FOTOGRAFATO UN PO’ DI FIORI , IL SIGNOR BLOOM CONDUSSE LINNEA A VEDERE IL FAMOSO PONTE GIAPPONESE, IL PONTE CHE MONET AVEVA DIPINTO IN TANTI SUOI QUADRI.

  23. LINNEA ERA FELICE E, IL SIGNOR BLOOM LE RACCONTO’, CHE MONET AVEVA DIPINTO QUEL PONTE TANTISSIME VOLTE E ANCHE QUANDO DA VECCHIO, AVEVA PERSO LA VISTA A CAUSA DELLA CATARATTA. DIPINGEVA SOLO CON IL RICORDO

  24. LINNEA E IL SIGNOR BLOOM VANNO AD OSSERVARE LE NINFEE DA VICINO E LINNEA PROVA A DISEGNARLE….

  25. LINNEA E IL SIGNOR BLOOM VANNO A VEDERE LA PANCHINA DOVE MONET DA VECCHIO SI SEDEVA PER GUARDARE IL SUO LAGHETTO. LA PANCHINA SI TROVAVA SOTTO UN PERGOLATO DI ROSE

  26. LINNEA E IL SIGNOR BLOOM RIPRENDONO IL TRENO PER TORNARE A PARIGI, PRIMA DI ANDARE ALL’ALBERGO VANNO A VEDERE IL MUSEO DOVE ERA ESPOSTO IL CAPOLAVORO DI MONET….LINNEA QUANDO LO VEDE SI EMOZIONA TANTISSIMO ERA STUPENDO.

  27. La mattina presto Linnea fu svegliata dal signor Bloom che le disse: “svegliati che voglio portarti in un posto bellissimo” Linnea rispose: “no, non voglio alzarmi, ho molto sonno” ma il signor Bloom disse: “ su alzati, vedrai che dopo sarai contenta” Linnea si alzò, si vest,ì diede la mano al signor Bloom e uscirono. La portò a vedere l’alba sulla Senna, a Linnea vennero le lacrime agli occhi nel vedere quello spettacolo.

  28. I BAMBINI DISEGNANO E COLORANO L’ALBA SULLA SENNA

  29. Linnea e il signor Bloom presero il treno e tornarono a casa. Linnea non vedeva l’ora di raccontare ai suoi genitori tutto quello che aveva visto. Dopo andò in camera sua e conservò in una scatola tutti gli oggetti che aveva raccolto nel suo viaggio e attaccò ad un pannello le foto più belle del suoi viaggio.

  30. FESTA DI FINE ANNO IL TEMA DELLA FESTA DI FINE ANNO, È STATO IL VIAGGIO. I BAMBINI HANNO DRAMMATIZZATO UN VIAGGIO A PARIGI, NEI LUOGHI DOVE E’ VISSUTO MONET ( IL FAMOSO PONTE GIAPPONESE, LA CASA ROSA, IL GIARDINO CON TANTI FIORI VARIEGATI) IL MUSEO DOVE SONO RACCOLTI I SUOI QUADRI. I BAMBINI ERANO VESTITI DA TURISTI E UNA DI LORO ERA LA GUIDA. SUCCESSIVAMENTE I BAMBINI HANNO CANTATO E BALLATO UNA CANZONE FRANCESE.

  31. I BAMBINI VESTITI DA TURISTI ASCOLTANO LA GUIDA.

  32. CANTIAMO E DANZIAMO UNA CANZONE FRANCESE

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