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Bertold Brecht. Bertold Brecht. Alcune poesie. La sua storia. ALBA. ALBA. ALBA. Non per caso l’alba di un nuovo giorno…. ALBA. Inizia col grido del gallo. che fin dai tempi antichi . indica un. TRADIMENTO. TRADIMENTO. M. T. R. A. D. I. E. N. T. O. TRADIMENTO. TRADIMENTO.
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Bertold Brecht Alcune poesie La sua storia
ALBA ALBA ALBA Non per caso l’alba di un nuovo giorno… ALBA
Inizia col grido del gallo che fin dai tempi antichi indica un....
TRADIMENTO TRADIMENTO M T R A D I E N T O TRADIMENTO TRADIMENTO
Se durassimo in eterno tutto cambierebbe dato che siamo mortali molto rimane come prima. Dauerten wir unendlich So wandelte sich alles Da wir aber endlich sind Bleibt vieles beim Alten. Se durassimo in eterno
Ich sitze am Straßenhang. Der Fahrer wechselt das Rad. Ich bin nicht gern, wo ich herkomme. Ich bin nicht gern, wo ich hinfahre. Warum sehe ich den Radwechsel Mit Ungeduld? Sto seduto ai margini della strada l’autista cambia la ruota. Non sono volentieri lì da dove vengo non sono volentieri lì dove vado. Perché vedo il cambio dalla ruota con impazienza? Il cambio dalla ruota
Non ho bisogno di una lapide,ma se voi avete bisogno di una per me vorrei ci fosse scritto: Ha fatto delle proposte.Noi le abbiamo accettate. Con una tale incisione saremmo onorati tutti quanti. . Ich benötige keinen Grabstein, aber Wenn ihr einen für mich benötigt Wünschte ich, es stünde darauf: Er hat Vorschläge gemacht. Wir Haben sie angenommen. Durch eine solche Inschrift wären Wir alle geehrt. Non ho bisogno di una lapide
Sulla mia parete è appesa una xilografia giapponese la maschera di un demone cattivo, dipinta con la lacca d’oro. Pieno di compassione vedo le gonfiate vene frontali, segno di quanto è faticoso essere cattivo. An meiner Wand hängt ein japanisches Holzwerk. Maske eines bösen Dämons, bemalt mit Goldlack.. Mitfühlend sehe ich Die geschwollenen Stirnadern, andeutend Wie anstrengend es ist, böse zu sein. La maschera del cattivo
La guerra che verrà La guerra che verrà non è la prima .Prima ci sono state altre guerre. Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame.Fra i vincitori faceva la fame la povera gente ugualmente.
Generale il tuo carro armato Generale, il tuo carro armato è una macchina potente spiana un bosco e sfracella cento uomini. Ma ha un difetto: ha bisogno di un carrista. Generale, il tuo bombardiere è potente. Vola più rapido di una tempesta e porta più di un elefante. Ma ha un difetto: ha bisogno di un meccanico. Generale, l’uomo fa di tutto. Può volare e può uccidere. Ma ha un difetto: Può pensare.
LA SUA VITA 1898 - Nasce ad Augsburg 1928 -Scrive “L’opera da tre soldi” e si sposa con Helene Weigel 1929 -Si avvicina ai movimenti marxisti 1933 -Va in esilio con la sua famiglia soggiornando in vari paesi . 1938 - Scrive “Vita di Galileo Galilei “ 1945 -Scrive “Madre coraggio e i suoi figli” !946 -Ritorna dall’ esilio 1949 -Si stabilisce nella Berlino comunista e vi fonda il “Berliner Ensemble”(un teatro). 1956 -Muore a Berlino Una scena di ”vita di Galileo”
L’opera da 3 soldi • La prima di questa opera nel 1928 fu il più grande successo teatrale degli anni venti.L'opera rimase in scena per un intero anno. Che opera però! I personaggi principali sono il re dei mendicanti ,il criminale senza scrupoli che in fondo è un esempio di rispettabilità borghese, il capo di polizia che è corrotto fino al osso. Una sceneggiatura spettacolare, colpi di scena, canzoni e ballate (tra queste molte delle più più famose della sua intera produzione) scritte dal compositore Kurt Weill (1900-1950), assicuravano il divertimento del pubblico. Era un successo e allo stesso tempo uno scandalo: la differenza tra criminali e persone rispettabili sparisce del tutto in questa opera, i soldi rendono tutti uguali, cioè corrotti. Tutto si concentra nella esclamazione di uno dei protagonisti: "la pappatoria viene prima, la morale dopo!" E persino il borghese rideva, vedendo questa "Opera da tre soldi", anche se se forse alla fine gli rimaneva l'amaro in bocca.
Vita di Galileo Galilei Galilei scopre che la terra non è al centro dell'universo, non è il primo a dirlo ma, con l'aiuto del telescopio, è il primo a poterlo provare. Con questo si mette però contro la chiesa che non vuole tollerare le nuove idee. Davanti alla scelta, o ritrattare o subire le torture e il rogo della Santa Inquisizione, ritratta. Ma con il suo libro che scrive di segreto e con i suoi allievi che vanno all'estero sopravvivono le sue idee. Nel momento in cui Galileo smentisce le proprie idee per paura delle torture, un suo allievo deluso esclama: "Disgraziato il paese che non ha eroi!", mentre Galileo risponde: "Felice il paese, che non ha bisogno di eroi!". Brecht non ama l'eroismo, preferisce la furbizia. Galileo è consapevole del fatto di avere una sola vita e vuole godersela, ma allo stesso tempo non vuole, a nessun costo, rinunciare alla verità. "Meglio avere le mani sporche che non le mani vuote" fa dire in un altro memento a uno dei protagonisti dell'opera. É un opera coinvolgente e convincente, un'opera sulla responsabilità e sul destino della scienza che anche oggi non ha perso niente in attualità.
Madre coraggio e i suoi figli • Il sottotitolo dice: "Una cronaca dalla Guerra dei Trent'anni", ma a nessuno possono sfuggire i riferimenti alle guerre moderne, Brecht scrisse il dramma nel 1939, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale! Una vivandiera, cercando di addattarsi ai tempi brutti della guerra, segue gli eserciti, cerca ingenuamente di trarne profitto e di guadagnare qualcosa in guerra, che invece le fa perdere tutti i tre figli. "La guerra è solo la continuazione degli affari con altri mezzi, ma i grandi affari non li fa la povera gente, e nella guerra tutte le virtù umane diventano mortali", questa è, secondo Brecht, la morale del dramma. Lo spettatore non doveva sentire compassione per la povera vivandiera, ma capire, perché doveva necessariamente finire in questo modo. È uno dei più efficaci drammi di Brecht contro la guerra e uno dei pezzi più popolari della sua produzione.