340 likes | 477 Views
Gruppi di lavoro. SCUOLA DI FORMAZIONE PROVINCIALE. Analisi del Contesto. Il contesto potenziale è dato da: Donatori (circa 40.000 su tutto la Regione) Non donatori: cittadini residenti Target: 33% giovani dai 18 ai 35 anni Il resto popolazione adulta. Albero dei problemi.
E N D
SCUOLA DI FORMAZIONE PROVINCIALE 9° Corso di formazione 21-22 Novembre 2009
Analisi del Contesto Il contesto potenziale è dato da: Donatori (circa 40.000 su tutto la Regione) Non donatori: cittadini residenti Target: 33% giovani dai 18 ai 35 anni Il resto popolazione adulta
Obiettivo generale Definire le modalità di realizzazione di una scuola provinciale di formazione AVIS
Obiettivi specifici • Acquisire nuovi associti • Sviluppare la base delle conoscenze e competenzi degli associati e non • Nei territori delle province • Sviluppare le competenze direttive e manageriali • Orientare al cambiamento ed all’innovazione • Garantire continuità all’azione formativa • Coordinare sul territorio l’offerta formativa anche attraverso il contributo di • Reti partenariali
Soggetti, ruoli e responsabilità Interni: Destinatari finali Donatori Cittadini Stakeholders: Istituzioni, enti locali: province, comuni Aziende sanitarie Scuole Enti di formazione + Università Altri ass.ni terzo settore Ass.ni professionali e di categoria Fondazioni Bancarie Assni religiose, centri di aggregazione sociale
Risorse UMANE TECNICHE_LOGISTICHE:sedi, attrezzature didattiche, reti, materiali FINANZIARIE: progetti, contrubuti, etc 8
Il programma di azione: moduli, risultati, tempi di realizzazione • Avvio delle attività della scuola (START UP): dove, come, con chi • Pianificazione dell’offerta formativa (contenuti, attori, risorse, tempi, • Modalità di erogazione) • Comunicazione • Erogazione • Verifica e valutazione
Cronogramma 12 mesi a partire dallo start up Erogazione della formazione a 6 mesi
Risultati attesi Innalzamento del livello delle competenze a livello degli associati Aumento delle conoscenze diffuse
Modalità di verifica Indicatori: Percentuali di adesioni e di frequenza alle attività formative Questionari di valutazione del gradimento N. Di donatori/donazioni in aumenti
MIGLIORARE LA QUALITA’DELLA COMUNICAZIONE 9° Corso di formazione 21-22 Novembre 2009
Analisi del Contesto • L’analisi del contesto evidenzia: • All’esterno • Carenza di conoscenza dei valori/attività e di visibilità dell’associazione nella società civile • All’interno dell’associazione: • Difficoltà nella circolazione e condivisione delle informazioni,esperienze, buone prassi
Obiettivo generale Migliorare la qualità della comunicazione interna ed esterna all’associazione
Obiettivi specifici 1. Migliorare il livello del flusso di informazioni e condivisione delle esperienze All’interno dei diversi livelli associativi (integrazione, coalizione, solidarietà) 2. Aumentare il grado di conoscenza dei valori e dell’attività dell’Avis presso la società civile ed il territorio, migliorando la visibilità, la percezione e la capacità di comprensione dei valori e del messaggio associativo
Soggetti, ruoli e responsabilità Comunicazione interna: Risorse umane interne ed economiche Comunicazione esterna: Risorse umane interne Accesso a fondi esterni di diversa natura Stakeholders: Altre associazioni del terzo settore Enti locali Aziende sanitarie
Risorse Interne<. Umane, logistiche, economiche (scarse) Esterne: soprattutto finanziarie, e umane (comunicatori, esperti,grafici) 19
Il programma di azione: moduli, risultati, tempi di realizzazione • Interna: • Miglioramento del sito regionale • Aggiornamento continuo dei contenuti • Formazione degli adulti per l’accessibilità con incontri e risorse interne • Esterna: • Concorso regionale: corto e solidale • Testimonials sportivi
Cronogramma 12 mesi di attività a partire dall’accettazione del progetto/finanziamento
Risultati attesi Miglioramento dei livelli di qualità della comunicazione interna ed esterna
Modalità di verifica INDICATORI: N delle iniziative realizzate N. Delle prassi trasferite N. Dei nuovi utenti Audience N. Di partecipanti agli eventi N. Di donatori e donazioni Verifica: intermedia a 6 mesi, una finale post progetto
L’AVIS E LA SCUOLA G. Di Giovambattista
Analisi del Contesto Scuole superiori triennio
Albero dei problemi Scarsa comunicazione/rapporto con gli insegnanti ed il mondo della scuola
Obiettivo generale Migliorare il livello di sensibilizzazione alla solidarietà e l’educazione alla Cittadinanza attraverso il coinvolgimento della scuola, garantendo un rapporto permanente e continuo
Obiettivi specifici • Aumentare il livello di conoscenza/visibilità dell’Avis a scuola • Educare alla salute ed alla prevenzione • Educare ad uno stile di vita adeguato i giovani attraverso la donazione • Favorire la coesione e l’integrazione sociale dei giovani
Soggetti, ruoli e responsabilità Consiglio di Istituto e Docenti Docenti Esperti di settore (educatori/medici/tecnici) Ragazzi donatori testimoni
Risorse Umane: medici, direttivo Avis, etc Tecniche Finanziarie: scuola, fondazioni bancarie altre risorse nazionali, EU 30
Il programma di azione: moduli, risultati, tempi di realizzazione • Incontri, dibattiti • Brevi stage all’interno delle sezioni • Incontri periodici con insegnanti
Cronogramma Tempi da definire con i beneficiari, con periodicità intra-annuale
Risultati attesi Sensibilizzazione, informazione, nuovi iscritti
Modalità di verifica • Verifica insegnanti: numero • Proposte di replica dell’intervento • N. dei ragazzi partecipanti all’intervento • Verifica dei contenuti e della qualità percepita dai destinatar • Network con le scuole • Lungo termine (follow up) • n insegnanti che intendono replicare l’intervento