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Iniziative di prevenzione nel comparto agroforestale del Coordinamento delle Regioni e Province Autonome. di Marco Masi. Roma, 25 Settembre 2008. Regioni e Province autonome ISPESL Università di Milano sez. ospedale S. Paolo-Dipartimento medicina del lavoro
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Iniziative di prevenzione nel comparto agroforestale del Coordinamento delle Regioni e Province Autonome di Marco Masi Roma, 25 Settembre 2008
Regioni e Province autonome • ISPESL • Università di Milano sez. ospedale S. Paolo-Dipartimento medicina del lavoro • Istituto per lo studio e Prevenzione oncologica – ISPO-Istituto scientifico della Regione Toscana Componenti
Obiettivi e Aree di azione Sinergia Politiche di settore /soggetti competenti Sistematicità Continuità degli interventi Diffusione Interventi estesi sul territorio Interventi omogenei sul territorio Uniformità • Comunicazione e formazione • Buona tecnica • Sicurezza delle macchine • Prodotti fitosanitari e sorveglianza fitosanitaria
Dalle criticità agli obiettivi programmatici 2006-2010 Promozione di politiche coordinate di indirizzo da declinare a livello regionale in programmi definiti Supportare la crescita culturale e la sperimentazione organizzativa del sistema aziendale della prevenzione Promuovere l’integrazione tra sicurezza della qualità, sicurezza del lavoratore, tutela dell’ambiente Sviluppare il confronto e le conoscenze sul rischio in particolare biologico, rischio fisico allo scopo di definire percorsi di prevenzione Promuovere la collaborazione tra MMG e MC per la tutela e la promozione della salute del lavoratore e della popolazione rurale
Obiettivi programmatici 2006-2010 Promuovere la definizione, l’adozione, diffusione di Linee Guida e Buone Prassi Promuovere la messa in sicurezza dei trattori, lo svecchiamento del parco macchine Definire ed attivare un piano di controllo del commercio del nuovo e dell’usato Definire obiettivi e programmi di formazione e aggiornamento delle diverse figure del sistema della prevenzione con particolare attenzione ai lavoratori stranieri Definizione di campagne mirate Definizione ed estensione applicativa dello strumento profili di esposizione/rischio per coltura
Obiettivi programmatici 2007 • Rilevazione degli infortuni mortali e gravi nel lavoro agricolo • Campagna di sicurezza per i trattori • Promozione della tutela della sicurezza e salute del lavoro agricolo nell’ambito della realizzazione del Piano di sviluppo rurale 2007/2013
Primi interventi realizzati • Promuovere e coordinare campagne di sensibilizzazione e controllo sui rischi più rilevanti per la sicurezza e salute da affrontare uniformemente in tutte le regioni, con specificità regionali- Campagna di sicurezza per i trattori- • Regione Lombardia – Sperimentazione Lodi 2007 ampio coinvolgimento delle istituzioni e delle forze sociali • DGR Agosto 2007 protocollo in ogni provincia con ASL, Comuni, Provincia, Inail, Parti Sociali per: • Campagna di comunicazione • Campagna coordinata di controllo su strada (Comuni, Provincia) e nelle aziende (ASL) • Flussi informativi tra le parti
Primi interventi realizzati • Regione Toscana • Applicazione della legge regionale 25 maggio 2007“ Norme sulla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori agricoli”- piano mirato “ Promozione della cultura della prevenzione nell’uso in sicurezza delle macchine e attrezzature agricole” • Campagna di controllo e vigilanza sulla sicurezza di macchine agricole –Azienda USL 12 di Viareggio: verifica della presenza e corretta installazione dei sistemi di protezione del posto di guida, regolaremanutenzionee funzionamento dei trattori; produzione di materiale informativo
Primi interventi realizzati • Regione Lazio- • Campagna di informazione mirata alla sicurezza delle macchine con seminari rivolti agli agricoltori per la presentazione delle Linee Guida Ispesl- • Convegni/incontri tecnici rivolti a: imprese, venditori, associazioni di categoria, costruttori installatori, utilizzatori di macchine agricole, agricoltori, meccanici riparatori attrezzature agricole” • Produzione di materiale divulgativo: rivolto agli agricoltori con consigli generali di sicurezza ed in particolare l’adeguamento dei trattori agricoli • Campagna di vigilanza sulla sicurezza delle macchine agricole
Primi interventi realizzati • Promozione della integrazione delle politiche di qualità aziendale -PSR 2007-2013- • Regione Lombardia Costituzione di un GDL interdirezionale per l’aggiornamento del regime di condizionalità, per l’integrazione del sistema dei controlli di cui al Reg. 1782/2003 e per il supporto alle attività di formazione dei tecnici esperti in condizionalità Precondizione autocertificata per accesso a finanziamenti mis. 112, 121, 331 di rispetto alla normativa sulla sicurezza • Regione Toscana- Misure 121, 123-A) Maggiorazione dei finanziamenti fino al 60% per investimenti che implementano la sicurezza sui luoghi di lavoro • Misura 111 modulo sulla sicurezza
Primi interventi realizzati • Promozione e collaborazione Linee Guida • Adeguamento dei trattori agricoli o forestali ai requisiti minimi di sicurezza per l’uso delle attrezzature di lavoro previsti al punto 1.3. dell’allegato XV del D. Lgs. 359799 • L’installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento nei trattori agricoli o forestali • L’installazione dei sistemi di ritenzione del conducente • Adeguamento delle macchine agricole desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati
Piano Nazionale Prevenzione in Agricoltura DPCM 17.12.2007 -Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro – obiettivi- Razionalizzazione degli interventi al fine di pervenire ad un utilizzo efficace ed appropriato delle risorse umane, strumentali e finanziarie per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro Attivazione urgente di piani nazionali nei comparti delle costruzioni edili, agricoltura e selvicoltura, nei confronti del rischio cangerogeno
Piano Nazionale di Prevenzione in agricoltura • Alcuni possibili obiettivi • attivazione di campagne di eliminazione dei rischi più gravi • attivazione di una campagna di normalizzazione del commercio dell’usato • formazione sistematica degli operatori pubblici per superare disomogeneità, e promozione della formazione dei lavoratori agricoli, • produzione e diffusione di materiali divulgativi e di manualistica nazionale • verifica dell’applicazione di norme di buona tecnica