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Neoplasie del corpo dell’utero. Prof. Guido Ambrosini. Università degli Studi di Padova. TUMORI DELL’UTERO. Tumori del collo dell’utero (cervice) Benigni: polipo cervicale Maligni: carcinoma del collo dell’utero Tumori del corpo dell’utero Benigni: miomi, polipi, iperplasia dell’endometrio
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Neoplasie del corpo dell’utero Prof. Guido Ambrosini Università degli Studi di Padova
TUMORI DELL’UTERO • Tumori del collo dell’utero (cervice) • Benigni: polipo cervicale • Maligni: carcinoma del collo dell’utero • Tumori del corpo dell’utero • Benigni: miomi, polipi, iperplasia dell’endometrio • Maligni: carcinoma dell’endometrio
Polipo endometriale • Singoli o multipli • Sintomi: perdite ematiche • Diagnosi: ecografia/ isteroscopia • Degenerazione maligna possibile ma rara • Terapia: rimozione (se sintomatici) con isteroscopia operativa
Eco con istillazione di liquido in cavità Ecografia vaginale Ispessimento endometrio polipo Rimozione con isteroscopia operativa (in rapporto ai sintomi) isteroscopia
Ecografia vaginale isteroscopia biopsia
Miomi(fibromi, fibromiomi, leiomiomi) • Tumori benigni derivati dalle cellule muscolari/connettivo che formano il miometrio (leiomiomi) • Noduli duri in diverse parti dell’utero, ben delimitati dal tessuto circostante • Molto frequenti (15-20% delle donne > 35 anni) • Singoli o multipli • Si riducono di volume in menopausa
Tumori maligni del corpo dell’utero • Adenocarcinoma endometrioide (75%) • Altri adenocarcinomi (secernente mucina, a cellule chiare) • Carcinomi (a cellule argirofile, papillifero sieroso, a cellule squamose) • Sarcomi: molto meno frequenti dei carcinomi,hanno sviluppo intramurale e crescita più aggressiva.
Carcinoma dell’Endometrio • Neoplasia ginecologica più frequente nei paesi occidentali • Aumento dell’incidenza negli ultimi 20 anni (35-45/100.000 donne tra i 45 e i 65 anni) • Relazione con lo sviluppo socio-economico
Eziopatogenesi • Esposizione agli estrogeni non bilanciata da progesterone (ca endometrioide di tipo I) • Fattori di rischio: • Obesità • Diabete • Menopausa tardiva • Familiarità • Assunzione di Tamoxifene
Iperplasia endometriale • Aumento delle dimensioni dell’endometrio occasionalmente associato ad atipie cellulari (lesione precancerosa) • Legato a iperproduzione/assunzione di estrogeni / estrogeni non bilanciati da progesterone • Sintomi: occasionalmente menometrorragia
Obesità: fisiopatologia Ovaio in post-menopausa androgeni ADIPOCITI estrogeni
Carcinoma dell’endometrioTipo istologico • Adenok endometrioide 59.6% • Adenoacantoma 21.7% • Adenosquamoso 6.9% • Adenok a cellule chiare 5.7% • Adenok papillifero 4.7% • Adenok a secrezione mucinosa 1.5%
Progressione Ca endometriale < 50% nello spessore del miometrio Diffuso all’esterno dell’utero > 50%
Ca endometrio: sintomi • Metrorragia o sanguinamento vaginale in menopausa • La comparsa di metrorragia avviene quando il tumore è ancora nelle fasi iniziali • Nelle fasi avanzate sintomi da interessamento degli organi contigui
Diagnosi L’Ecografia transvaginaleè un’utile procedura di I livello per selezionare le donne da sottoporre a indagini più approfondite. Infatti, uno spessore endometriale in menopausa superiore a 5 mm necessita ulteriori accertamenti. Più controversa, invece, la valutazione dello spessore endometriale nelle donne che praticano terapia sostitutiva e, soprattutto, in quelle che utilizzano il Tamoxifene. L’Isteroscopia è una procedura strumentale con la quale si visualizza la cavità endometriale, con possibilità di prelievi bioptici nelle aree più sospette sotto controllo visivo. La revisione strumentale della cavità uterinaconsiste nell’asportazione in narcosi dell’endometrio. In molti Centri questa metodica è stata sostituita dall’Isteroscopia.
Ecografia transvaginale per la visualizzazione dell’endometrio
metrorragia Ecografia: endometrio < 5 mm Ecografia: endometrio ispessito Atrofia endometrio nessuna altra indagine Isteroscopia, biopsia
Stadiazione Ca endometrio e sopravvivenza a 5 anni • Stadio 0: in situ (100%) • Stadio I: tumore limitato al corpo dell’utero (70-98%) • Stadio II: esteso alla cervice (30-75%) • Stadio III: il tumore è diffuso alla pelvi: peritoneo, annessi e linfonodi pelvici e para-aortici (15-60%) • Stadio IV: invasione tumorale della vescica e/o della mucosa intestinale, metastasi a distanza comprese le metastasi intra-addominali e/o nei linfonodi inguinali (3-10%)
Terapia CHIRURGIA Sempre, ad ogni stadio di malattia: isterectomia totale addominale + annessiectomia bilaterale e linfoadenenctomia. Tempo prelimimare: raccolta del liquido intra-peritoneale e suo invio per esame citologico. RADIOTERAPIA Di tipo adiuvante. CHEMIOTERAPIA Non ha applicazione per questo tipo di neoplasia.
Sarcomi Uterini Degenerazione maligna delle cellule stromali e/o muscolari dell’endometrio e del miometrio
SARCOMI Leiomiosarcomi Sarcomi stroma endometriale Tumori mulleriani misti (TMM) • 1-5% dei TUMORI UTERINI • 1,6-3,3 / 100.000 DONNE
SARCOMI Leiomiosarcomi 54 aa Sarcoma stromale endometriale Sarcoma mulleriano misto62 – 68 aa Basso grado <50 aa Alto grado >50 aa Forme omologhe Forme eterologhe
SARCOMI CLINICA • Sintomatologia aspecifica • Perdite ematiche vaginali • Sensazione di peso • Dolore
SARCOMIDIAGNOSI DIFFICOLTOSA • LEIOMIOSARCOMA Accrescimento rapido 2,6% Evoluzione da mioma 0,27% • MMT • SARCOMA STROMA ENDOMETRIALE Esame con speculum: massa polipoide che fuoriesce dall’OUE
SARCOMIDIAGNOSI • Ecografia – RMN: aree di colliquazione o di necrosi • Biopsia isteroscopica: MMT 70 - 80%
SARCOMI 53% Comportamento clinico aggressivo Recidiva locale pelvica 14% Metastatizzazione a distanza 33% Linfonodi positivi nel I e II stadio dei: Leiomiosarcomi 3,5% MMT15,4 - 20,6%
SARCOMIANATOMIA PATOLOGICA I PARAMETRI ISTOPATOLOGICI PER LA CLASSIFICAZIONE DEI TUMORI MUSCOLARI UTERINI SONO COSTITUITI DAL N° DELLE MITOSI PER 10 HPF (10 CAMPI A 40X)
Nodi multipli Dimensioni variabili Consistenza compatta Aspetto fascicolato Colore bianco grigio Limiti definiti Assenza invasione vasale Singolo Grossi >10 cm Consistenza molle Superficie carnosa Colore giallo-bruno Invasione tessuti adiacenti Invasione vasale DIAGNOSI DIFFERENZIALEFIBROMI SARCOMI