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CHIMICA E QUALITA’ TOTALE

CHIMICA E QUALITA’ TOTALE. LA STORIA DELLA NORMAZIONE. www.uni.com/it/ UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione. Sito ufficiale della normazione in Italia www.qec.it Qualità e Competitività per navigare nella normazione e nella Qualità in Italia

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CHIMICA E QUALITA’ TOTALE

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Presentation Transcript


  1. CHIMICA E QUALITA’ TOTALE LA STORIA DELLA NORMAZIONE

  2. www.uni.com/it/ UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione. Sito ufficiale della normazione in Italia • www.qec.it Qualità e Competitività per navigare nella normazione e nella Qualità in Italia • www.cenorm.be CEN Comitato Europeo di Normazione. Sito ufficiale del CEN, ente che elabora norme tecniche a livello europeo. Sede Bruxelles • www.iso.ch ISO Organizzazione mondiale per la normazione. Sede Ginevra Siti internet

  3. Www.wssn.net/WSSN/ Sito nuovissimo per la navigazione delle norme di tutto il mondo • www.itu.ch ITU Unione Internazionale Telecomunicazioni. Sito ufficiale per le telecomun. mondiali. Sede Ginevra • www.iec.ch IEC Comitato Elettrotecnico Internaz. Sede Ginevra • www.etsi.fr ETSI Ente Europeo Settore Telecomunicazione Sede Nizza

  4. Www.cenelec.be CENELEC Comitato Europeo di Normazione Settore Elettrotecnico Sede Bruxelles • www.ceiuni.it CEI Comitato Elettrotecnico Italiano. Sito ufficiale italiano del settore elettrotecn.

  5. 1.1 Le “coincidenze” che capitano ogni giorno Ti sarà capitato di incontrare un amico in un posto dove mai ti saresti aspettato di trovarlo, e mormorare: che coincidenza!!!! Oppure ti sarai meravigliato nel ricevere una telefonata dalla persona alla quale stavi giusto pensando … che coincidenza!!! Ci sono però delle coincidenze che non ci stupiscono affatto!!!! Ad esempio: ieri ho comprato un rullino per la mia macchina fotografica. Sono entrato in negozio, ho chiesto un rullino a colori da 36 e ho dato “per scontato” che andasse bene per la mia macchina fotografica! A casa, poi, ho trovato assolutamente “normale” che il

  6. rullino si adattasse perfettamente alle dimensioni della mia macchina. Secondo te è una “coincidenza”?? Questo pomeriggio ho aiutato mio padre in ufficio, dovevamo stampare un centinaio di lettere da inviare ai clienti. Ad un certo punto la stampante è rimasta senza fogli e ho dovuto riempirla nuovamente. I fogli, che ho comprato alla cartoleria qui all’angolo, si adattavano perfettamente (erano della stessa lunghezza e larghezza) alle dimensioni della stampante che è stata fabbricata all’estero. Secondo te è una “coincidenza”?? Stasera vado ad una festa in casa di un’amica cara. Proprio all’ultimo è saltato fuori che il suo stereo non funziona. Così ci dovremo accontentare del mio vecchio portatile per avere un po’ di musica. E’ “scontato” che la spina del mio portatile si adatta

  7. perfettamente alle prese elettriche in casa della mia amica. Secondo te è una “coincidenza”?? Mentre camminavo per strada, mi sono ricordata che dovevo telefonare al “mio ragazzo”. Non avendo dietro il cellulare, sono entrata nella prima cabina libera che ho trovato ed ho inserito la scheda telefonica nella fessura. Ovviamente la scheda era della dimensione esatta per entrare nella fessura. Secondo te è una “coincidenza”??

  8. Esercizio n. 1 a pensando ad una qualsiasi tua giornata, ai prodotti che usi ed alle azioni che fai, individua alcune “coincidenze” del tipo sopra descritto. Parla delle prime tre “coincidenze”che ti vengono in mente con il tuo insegnante. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… sappiamo tutti benissimo che gli eventi di cui abbiamo appena parlato non sono coincidenze, ma sono il frutto di decisioni concordate!!! Cerchiamo di capire PERCHE’ QUESTE DECISIONI CONCORDATE SI RENDONO NECESSARIE

  9. 1.2 La normativa tecnica come forma di linguaggio comune Se non fosse stabilito un linguaggio comune, cioè delle dimensioni e delle caratteristiche “standard”, sarebbe impossibile far comunicare gli oggetti tra loro: . Il rullino non entrerebbe nella macchina fotografica, . Il foglio si incepperebbe nella stampante, . La spina non entrerebbe nella presa, . La carta telefonica non andrebbe nella fessura. Questo particolare linguaggio comune prende il nome di “NORMATIVA TECNICA”

  10. Le norme tecniche sono il frutto di lunghe discussioni (che possono durare degli anni) tra i massimi esperti di un settore specifico e tra tutti gli interessati ad un dato argomento (anche persone comuni: i consumatori). Si arriva quindi alla stesura di un documento su cui tutti si trovano d’accordo. La norma infatti è un documento fondato sul consenso di tutti coloro che hanno partecipato alla sua elaborazione. Nessuno ci obbliga ad applicare le norme tecniche. In altre parole, le norme tecniche sono dei documenti di applicazione volontaria.

  11. Non ci lasciamo ingannare però: anche se non sono di impiego obbligatorio, sono comunque degli utilissimi punti di riferimento!!! Cioè “conviene” seguire le disposizioni delle norme tecniche nella maggior parte dei casi! Ma, concretamente, le norme tecniche cosa sono? Che aspetto hanno? Una norma t. è un documento che può variare dalle poche pagine fino ad arrivare ad alcune centinaia.

  12. In questo documento sono specificate . le azioni che quell’oggetto deve essere in grado di svolgere, . i requisiti dimensionali nei minimi dettagli, ecc... Una norma tecnica spesso contiene simboli, definizioni, diagrammi, codici, metodi di prova, ……. Esercizio n. 1 b Trova su internet la norma UNI 10395 “Biciclette. Requisiti di sicurezza” e la norma UNI 9217/2 “Impianti sportivi. Tribune. Tribune telescopiche. Caratteristiche e prescrizioni”. Analizzane le strutture ed individua le “parti” di cui una norma si compone. C’è un titolo? C’è un sommario? C’è un indice? C’è una suddivisione in paragrafi? Indica all’insegnante la struttura ……. …………………………………………………………………………..

  13. 2.1 Le norme tecniche nel corso dei secoli Già con i Romani la normativa tecnica arriva ad esercitare la sua opera “unificatrice” su diversi territori e culture. Ad esempio: i mattoni di argilla cotta di dimensioni prestabilite = norma tecnica le strade tutte della stessa larghezza = norma tecnica il sistemi di pesi e misure = norma tecnica i chiodi, riconducibili ad alcune “taglie” prefissate = norma tecnica il calendario = norma tecnica

  14. Nel 1700, poi, assistiamo ad un movimento di unificazione di grande importanza scientifica e commerciale: la definizione del metro!!!! E del sistema metrico decimale!!!!!!!! Ciò faciliterà enormemente i rapporti economici di tutto il mondo Attorno alla metà del 1800, vengono unificate le unità di misura elettriche e magnetiche!!!!!!!! Contemporaneamente vengono unificati il cono Morse e l’attacco Edison per le lampadine elettriche!!!!!!! Successive unificazioni di portata internazionale sono quelle dei fusi orari e dello scartamento dei binari, uguale per quasi tutte le reti ferroviarie del mondo!!!!!!!

  15. 2.2 Il significato delle norme tecniche, oggi Oggi l’attività di normazione comprende anche la definizione delle prestazioni dei prodotti e dei processi, interessando tutte le fasi di vita del prodotto cioè passando dalla progettazione fino alla sua fruizione. Oggi poi la normazione si occupa anche di definire dei livelli di sicurezza del prodotto così da tutelare le persone che vengono in contatto con esso. Qualità e Sicurezza sono dunque due valori molto importanti che guidano l’attività di normazione.

  16. La normazione oggipersegue i seguenti obiettivi: • .Migliorare l’economicità del sistema produttivo attraverso la definizione e l’unificazione dei prodotti e dei processi • . Facilitare la comunicazione tecnica tramite l’unificazione dei simboli e dei codici • . Promuovere la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente • . Salvaguardare gli interessi dei consumatori e della collettività • esercizio n. 2 a • consultando il Catalogo delle Norme UNI (www.unicei.it) prova ad identificare delle norme che perseguono le finalità come nell’esempi sotto indicati: • esempi di norme che migliorano la economicità del sistema produttivo (norme su qualche processo produttivo) • …………………………………………………………………………..

  17. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… esempi di norme che facilitano la comunicazione tecnica (norme che codificano le dimensioni di svariate apparecchiature) ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… esempi di norme che promuovono la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente (norme sulla qualità dell’aria) ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… esempi di norme che salvaguardano gli interessi dei consumatori e della collettività (norme sui prodotti alimentari) ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

  18. 2.3 alla scoperta delle norme che fanno per te! Le norme tecniche, quindi, sono “oggetti di uso quotidiano”, qualcosa che ci riguardano da vicino. Cerchiamo ora di capire come “cercare” le norme che fanno parte della tua vita quotidiana…aiutando con questo esercizio n. 2 b individua 5 prodotti o servizi di uso quotidiano e cerca nel Catalogo se trovi delle norme tecniche applicabili a tali prodotti o servizi. (un aiuto: io uso ogni giorno il treno. Per scoprire se ci sono norme tecniche sui treni digito la parola-chiave “treno” nel campo apposito di ricerca per parola-chiave.) devi sapere poi, che esiste anche un sistema di ricerca molto più efficace e preciso rispetto a quello per parola-chiave.

  19. Si tratta di ricercare le norme in base al “Codice ICS”. ICS significa: International Classification for Standards cioè Sistema di Classificazione Internazionale delle norme. Basta sapere che ogni norma è identificata da un numero, da un titolo, e da un Codice ICS. Quest’ultimo, che è in forma numerica come ad esempio 91.060.30, identifica in modo preciso l’argomento della norma . (esempio: tutte le norme che parlano di materiali da costruzione ed edifici hanno Codice ICS 91.060.30 che appunto identifica tale settore) Per sapere in quale codice ICS ricadono le norme sui treni, basta effettuare una semplice ricerca on-line sul sito UNI. Segui il link per il Catalogo, poi il link per la “Ricerca classificazione ICS”.

  20. Infine inserisci la parola-chiave (in questo caso treno) e scopri il Codice/i Codici ICS del settore treni e ferrovie. Una volta identificato il/i codici, puoi effettuare una ricerca sul Catalogo delle Norme basandoti sul codice ICS e non sulla parola-chiave. In questo modo hai maggior garanzie di completezza della tua ricerca. Questo perché tutte le norme che citano nel titolo la parola “ferrovia” senza citare la parola “treno” sono escluse dalla ricerca per parola-chiave, mentre vengono prese in considerazione dalla ricerca per codice ICS. Tutto chiaro? Allora scrivi 5 prodotti o servizi che “usi” ogni giorno. Scopri se ci sono norme di riferimento, in quale Codice ICS sono classificate. Trascrivi accanto a ciascuna parola-chiave il settore, il Codice ICS ed il titolo

  21. 3.1 crescita industriale ed attività normativa di supporto Uno degli esempi più celebri di unificazione nel settore industriale è quello della filettatura delle viti e dei dadi. Sembra un problema di poco conto, invece ha dato del filo da torcere a molti, e per molto tempo! Prova ad immaginare che per la tua classe valgano norme del tutto diverse rispetto a quelle delle altre classi. Ipotizziamo, ad esempio, che da voi le ore di lezione scattino alle 8.45, poi alle 9.35, poi alle 10.25 ecc.. Mentre per le altre classi siano alle 8.25, poi alle 9.15, poi alle 10.05, ecc.. In questa situazione, sarebbe semplice organizzare le lezioni?

  22. Qualunque siano le norme in vigore nella tua scuola, tutti gli allievi, a qualsiasi classe appartengano, sono abituati a considerare il cambio dell’ora nel momento in cui suona la campanella….. E la campanella suona per tutti allo stesso momento! Si tratta infatti di una norma tecnica riconosciuta da tutti!! Nel 1920 negli Stati Uniti, a Baltimora, scoppia un incendio di proporzioni enormi. Per fronteggiare il dilagare delle fiamme, accorrono in aiuto i vigili del fuoco da tutte le città vicine: Washington, New York, Filadelphia. Un viaggio comunque non da poco, specie con i mezzi di trasporto di allora. Purtroppo i rinforzi, una volta giunti sul posto, si accorgono che gli attacchi delle loro manichette non si adattano agli idranti di Baltimora. Non riescono quindi a prestare il proprio aiuto e, come conseguenza, l’incendio non viene domato, distruggendo interamente il centro storico della città.

  23. Con il senno di poi, sembra facile dire: se le dimensioni degli idranti e delle manichette fossero state unificate…. La tragedia avrebbe certo assunto proporzioni meno disastrose.!! L’esperienza insegna, dal momento che, qualche anno dopo, nel 1927, in un’occasione analoga la città di Fall River viene salvata dalla distruzione, grazie al fatto che le attrezzature antincendio pervenute da venti città vicine erano tutte intercambiabili, essendo state unificate.

  24. 3.2 la nascita degli enti di normazione I primi a reagire contro la complessità produttiva, che impedisce la collaborazione industriale e pregiudica l’omogeneità delle forniture civili e militari sono i tecnici inglesi, i quali, all’inizio del 1900, fondano un Comitato da cui, trent’anni dopo, nasce l’Ente di Normazione Britannico. Nello stesso periodo sono istituiti Enti di Normazione in quasi tutti i paesi industrializzati: Germania, Stati Uniti, Francia, Svizzera, Olanda, Belgio, Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna….. Anche l’Italia è tra i primi Paesi a dotarsi di organismi incaricati ufficialmente della attività di normazione. E’ proprio con la costituzione degli Enti di Normazione che si ufficializza il raggiungimento di accordi collettivi, volti al miglioramento tecnico ed economico della produzione e delle condizioni di vita e di lavoro!!!!!!!!!!!

  25. 3.3 il ruolo delle norme tecniche per la crescita delle economie dei Paesi in Via di Sviluppo (PVS) Le norme tecniche, lo sappiamo bene, esprimono le indicazioni dei maggiori esperti di un dato settore, sulla base delle conoscenze scientifiche e tecnologiche. In questo senso le norme t. sono un vero e proprio patrimonio di conoscenze, e sono in grado di suggerire alla nascenti industrie dei PVS metodi di prova, requisiti di progettazione e costruzione di un qualsiasi prodotto, processo o servizio. Una sorta di “manuale del progresso” che i Paesi Sviluppati mettono a disposizione dei PVS Di certo, l’industria “nascente” può giocare sui prezzi più bassi, conseguenza del minor costo del lavoro, ma se a questo si

  26. accompagna anche la possibilità di dimostrare la conformità dei propri prodotti a delle norme internazionali, a questo punto le possibilità di fare affari “puliti” aumentano notevolmente. Inoltre, uniformarsi alla normativa tecnica internazionale consente ai PVS di parlare il famoso “linguaggio comune” con le industrie di tutto il mondo, a tutto vantaggio della intercambiabilità dei pezzi e della possibilità di diventare subfornitori di qualche grossa azienda multinazionale

  27. 4.1 il ruolo degli enti di normazione In Italia, Milano è la “capitale” della normazione: infatti i due enti italiani di normazione ufficialmente riconosciuti (UNI e CEI) hanno la sede principale nel capoluogo lombardo. All’interno di questi Enti ci sono sale lasciate a disposizione delle Commissioni Tecniche che non sono altro che gruppi di persone, con uno stesso interesse per uno specifico settore, le quali si riuniscono in base ad un preciso calendario e programma di lavoro per discutere ed elaborare le famose “norme tecniche”. Le Commissioni Tecniche sono composte da rappresentanti di industrie, di docenti universitari, di rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori o della Pubblica Amministrazione. Così nel dibattito saranno rappresentati e messi a confronto i diversi interessi e le diverse posizioni sui problemi allo studio.

  28. Solo dal confronto e dalla mediazione tra punti di vista diversi può nascere una posizione capace di soddisfare tutti rappresentata da una “norma”. In ogni CT c’è un Presidente che ha il compito di coordinare e mediare le discussioni. Poi c’è un Segretario Tecnico il quale lavora alle dipendenze dell’Ente e che partecipa alle riunioni preparando le convocazioni, verbalizzando le discussioni …. Un Ente di Normazione è un “luogo di incontro” dove persone esterne all’ente stesso si confrontano per arrivare alla definizione di una norma. Un Ente di Normazione è il “luogo di ufficializzazione” delle norme. Attraverso il suo organo centrale tecnico e le sue particolari procedure l’Ente assicura l’ufficialità delle norme tecniche da esso emanate.

  29. Esercizio n. 4 a Scegli 5 Paesi Stranieri nei quali vorresti andare in vacanza: navigando su internet, e aiutandoti con le indicazioni contenute sul sito del WSSN (www. wssn.net/WSSN/) individua i siti dell’Ente nazionale di normazione e scrivili qui di seguito. Un aiuto: segui il link ai “National members of ISO and IEC” paese ente città …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

  30. 4.2 l’organizzazione della normazione in Italia In Italia la attività di normazione è affidata a due organismi: l’UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione, ed il CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano. L’UNI opera in tutti i settori - meccanica, ambiente, edilizia, servizi, alimentare, sicurezza - tranne del settore elettrico che è di competenza del CEI. Il cuore del lavoro dell’UNI consiste nella predisposizione delle norme tecniche. I lavori di normazione sono ripartiti in diverse Commissioni, a seconda del settore, sono coordinati dai Segretari Tecnici dell’ente UNI e coinvolgono migliaia di esperti di

  31. 4 settori: 1. Il mondo industriale 2. La sfera degli utilizzatori/consumatori 3. Le autorità deputate al controllo 4. I ricercatori universitari. Le Commissioni Tecniche attive all’interno dell’UNI sono 58, a cui si devono aggiungere quelle operanti all’interno dei 14 Enti Federati. Questi ultimi assicurano l’attività normativa nel loro specifico settore di competenza; la ratifica ufficiale dei progetti di norma e la pubblicazione delle norme spetta comunque all’UNI. Attualmente il parco norme UNI è costituito da 12 000 norme.

  32. 4.3 l’organizzazione della normazione a livello europeo ed internazionale Partendo dal livello più elevato, cioè quello internazionale, abbiamo l’ISO - International Organization for Standardization - Organizzazione Mondiale di Normazione - affiancato per il settore elettrico dall’ IEC - International Electrotecnic Committee. A livello europeo opera il CEN - Comitato Europeo di Normazione - affiancato per il settore elettrico dal CENELEC - Comitato Europeo di Normazione per il settore Elettrico -

  33. 4.4 la partecipazione dell’Italia ai lavori di normazione a livello europeo ed internazionale I tre livelli di normazione: Internazionale, Europeo e Nazionale sono organizzati nel senso che il livello più ampio contiene quelli di minor raggio come dei cerchi concentrici: l’UNI entra nel CEN che a sua volta fa parte dell’ISO. Il CEI entra nel CENELEC che a sua volta fa parte dell’IEC IEC ISO CENELEC CEN CEI UNI

  34. 5.1 regole tecniche e norme tecniche “regole” e “norme” sono termini che usiamo ogni giorno come ad es. “le regole del gioco”, “le norme del Codice della Strada”, “di regola” , “di norma” …… e così via. Spesso, poi, siamo portati ad usare i due termini indifferentemente, come sinonimi. Devi sapere però, che quando parliamo di “Regole Tecniche” e di “Norme Tecniche” facciamo riferimento a due realtà ben precise e ben diverse tra loro.

  35. Le “Norme Tecniche” sono i documenti elaborati dagli enti di normazione, ed hanno carattere puramente volontario. E’ un documento, prodotto mediante consenso e approvato da un organismo riconosciuto, che fornisce, per usi comuni e ripetuti, regole, linee guida o caratteristiche, relative a determinate attività o ai loro risultati, al fine di ottenere il miglior ordine in un determinato contesto. Le “Regole Tecniche”, invece, sono atti che contengono un insieme di requisiti tecnici, sono emanati dalla Pubblica Autorità e la loro applicazione è obbligatoria.

  36. Quindi le NT e le RT si assomigliano nei contenuti (entrambe specificano dei requisiti tecnici) ma si differenziano circa l’organismo che provvede ad emanarle (le norme da un ente di norm. ufficialmente riconosciuto, le regole da una autorità pubblica) e si distinguono anche per la diversa natura: volontaria (le norme) e obbligatoria (le regole). Il termine generico “specifica tecnica” comprende sia le norme che le regole tecniche. Esercizio n. 5 a ecco una lista di “specifiche tecniche”, distingui le norme dalle regole tecniche:

  37. UNI 9578 “Lenti a contatto. Prescrizioni” …………………………………………………… UNI ISO 3554 “Carte di credito. Codificazione della zona magnetica” …………………………………………………... Direttiva 83/189/CEE “Procedura di informazione ……………………………………………. DPR n. 1522 del 1955 che riconosce ufficialmente l’UNI ………………………………………. Legge 46/90 “Sicurezza impianti domestici” …………………………………………………… UNI EN 277 “ Sacchi per il trasporto di derrate alimentari …………………………………. DM 15/12/1978 che riconosce ufficialmente il CEI ……………………………………………..

  38. 5.2 il “rinvio alle norme” Esiste, però, un particolare caso in cui le norme tecniche diventano obbligatorie, contraddicendo (in apparenza) il principio appena detto. Quando una norma tecnica è richiamata, cioè, è citata in una legge o decreto della Pubblica Amministrazione acquista valore cogente, cioè diventa una regola tecnica. Quando una legge o un decreto dice che bisogna seguire una determinata norma, questa diventa obbligatoria. Questo meccanismo prende il nome di “rinvio alle norme”.

  39. In altre parole, quando una legge o decreto prescrive l’impiego obbligatorio del contenuto di una norma, non specifica tutti i contenuti tecnici, perché già esistono nella norma stessa, ma rinvia alla lettura della stessa che è citata. Questo perché, il legislatore “fa” le leggi ma può non sapere nulla di determinate condizioni e caratteristiche che invece sono state specificate nelle norme da persone specializzate e competenti, perciò gli aspetti tecnici delle norme sono resi obbligatori semplicemente citando la norme nella legge o nel decreto!!!!!!! La frase A CIASCUNO IL SUO MESTIERE è in questo caso del tutto pertinente e vera!!!!!!!!!

  40. 5.3 il “Nuovo Approccio” Il meccanismo in base al quale viene istituita una “alleanza” tra Regole tecniche e Norme tecniche prende il nome di “strategia del Nuovo Approccio” l’idea di fondo è molto semplice: il legislatore deve occuparsi di adottare una legislazione comune tramite direttiva soltanto dove necessario, cioè in relazione a prodotti o a famiglie di prodotti pericolosi o associati a particolari rischi. Cade l’idea di fare tante direttive quanti sono i prodotti e ci si concentra solo sui casi veramente importanti e a rischio, per i quali è indispensabile stabilire un livello comune di sicurezza valido per tutti i Paesi.

  41. Questo sistema è stato concepito soprattutto dai legislatori europei perché dovevano garantire la libera circolazione delle merci nel Mercato Unico. Al momento sono circa una ventina le famiglie di prodotti per i quali è stata approvata una disciplina europea in base al Nuovo Approccio che hanno marcatura CE. Qualche esempio: 1. I prodotti da costruzione ( tutti noi vogliamo essere certi che gli edifici in cui abitiamo siano solidi e sicuri) 2. I giocattoli ( devono essere a prova di qualsiasi bambino di qualsiasi Paese Membro) 3. I dispositivi medici ( siringhe, bisturi, protesi….. La salute è una cosa seria per tutti) …...

  42. Per i prodotti “pericolosi”, dunque, viene elaborata una disciplina comune europea, a cui tutti gli Stati membri debbono rifarsi. E che cosa succede per tutti gli altri prodotti che non presentano rischi particolari? Per questi ultimi, anziché predisporre una legislazione comune europea, si riconosce il principio del “mutuo riconoscimento”delle diverse legislazioni nazionali. Cioè, ogni Paese mantiene le proprie leggi, rispettando allo stesso modo quelle degli altri. “Un prodotto legalmente fabbricato in base alla legislazione vigente in uno dei Paesi comunitari può circolare liberamente all’interno del Mercato Unico. Nessun funzionario doganale può bloccare il prodotto alla frontiera, adducendo come motivazione il mancato rispetto della legislazione del Paese di importazione.”

  43. La Comunità Europea afferma che sotto il profilo della sicurezza dei prodotti le legislazioni nazionali si equivalgono. Esercizio n. 5 a Aiutandoti con le informazioni disponibili sul sito di Q&C (www.qec.it) e con le pagine dedicate alla “Marcatura CE”, individua le famiglie dei prodotti coperte da Direttive Europee del “Nuovo Approccio”. Perché quella particolare tipologia di prodotti è stata ritenuta “a rischio”? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

  44. 5.4 la rilevanza delle “Norme Europee Armonizzate” Le norme tecniche elaborate da CEN e CENELEC in base alla Direttiva Europea del “Nuovo Approccio” sono volontarie. Queste norme europee prendono il nome di “Norme Armonizzate” “Ma se queste norme armonizzate sono volontarie, perché seguirle? Perché addirittura elaborarle con il rischio che nessuno le segua?” Le norme armonizzate, pur restando volontarie, danno un grande vantaggio a chi vi si uniforma: conferiscono infatti la “presunzione di conformità” ai requisiti generali di sicurezza indicati dalle direttive.

  45. Per esempio: • un fabbricante di giocattoli deve produrre giochi sicuri, ai sensi della direttiva apposita. Per produrre giochi sicuri, ha due strade: • o fa a modo suo, e poi deve dimostrare che davvero il giocattolo è conforme alle prescrizioni della direttiva, • o segue per filo e per segno le norme armonizzate che il CEN e/o CENELEC hanno preparato su incarico della Commissione UE. • In questo secondo caso, dimostrando di aver seguito le norme armonizzate, il fabbricante ha automaticamente dimostrato di aver soddisfatto i requisiti della direttiva. • E poi, naturalmente, mettono il produttore al riparo da eventuali contestazioni: • un prodotto fabbricato in base alle norme europee armonizzate è un prodotto sicuro.

  46. CHIMICA E QUALITA’ TOTALE L’attività di normazione:come nasce una norma

  47. 1.1 il significato di democraticità e trasparenza In questo modulo ci rifaremo alle procedure UNI per l’elaborazione delle norme; tuttavia le procedure adottate dagli altri Enti di normazione non differiscono di molto. Dunque la seguente trattazione può valere anche in senso generale. Come abbiamo già visto, le norme tecniche sono specifiche tecniche la cui applicazione non è obbligatoria ma solo consigliata. Esse devono: 1. Essere accessibili al pubblico. Questo garantisce a chiunque la possibilità di conoscerne l’esistenza e di avvalersi dei loro contenuti,

  48. 2. Essere messe a punto con la cooperazione ed il consenso o l’approvazione generale di tutte le parti interessate (produttori, utilizzatori, autorità competenti, tecnici). Questo consente di non servire interessi particolari, 3. Essere fondate sui risultati congiunti della scienza, della tecnologia e dell’esperienza. Questo esprime lo “stato dell’arte” dei risultati scientifici, tecnologici e sperimentali, 4. Avere come scopo il vantaggio ottimale della comunità nel suo complesso, 5. Essere approvate da un organismo qualificato e riconosciuto sul piano nazionale, europeo o internazionale.

  49. Questo ne riconosce la validità oggettiva. Da quanto detto risulta, in modo evidente che, i principi fondamentali cui si ispira il processo normativo sono la democraticità, la rappresentatività e la trasparenza. Lo Statuto dell’UNI, che è una specie di “Costituzione” dell’ente, è permeato di tali principi. Esercizio n. 1 a leggendo il capitolo XI dello Statuto dell’UNI, indica qui di seguito gli articoli che secondo te esprimono e tutelano i principi di democraticità e trasparenza. Indica il n° dell’articolo e esprimi il contenuto con le tue parole. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...

  50. 1.2 le “Procedure” L’attività normativa non è lasciata alla libera improvvisazione dei personaggi coinvolti, ma si svolge secondo determinate procedure, che individuano ruoli, responsabilità , fasi, tempistica, ecc…… le procedure UNI sono come le regole di un gioco!!!!!!!!!!! E’ a tutti chiara l’importanza delle “regole del gioco” nei vari sport che conosci e pratichi. Ciò che è importante sottolineare è che “le regole del gioco” rivestono una importanza fondamentalenell’organizzazione del lavoro. Queste “regole” prendono il nome di “Procedure”

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