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I pregiudizi sono opinioni non per conoscenza precisa e diretta ma su impressioni, paure, emozioni collettive . Ogni comunicazione ha un contenuto e stabilisce una relazione. … il pregiudizio è un sistema autoreferenziale difficile da spezzare.
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I pregiudizisono opinioni non per conoscenza precisa e diretta ma su impressioni, paure, emozioni collettive.
Ognicomunicazione ha un contenuto e stabilisce una relazione
… il pregiudizio èun sistema autoreferenziale difficile da spezzare.
C’èun luogo in cui i cristiani possono spezzare i pregiudizi?
Il potere distruttivodel pregiudizio nasce dall’angoscia della morte.
La pace èanche liberazione dai pregiudizi, dalle grettezze, dalla chiusure della mente e del cuore.
Per chi vive la liturgianon c’èbisognodiideologie e diutopie
(Se ha incontrato il Signore) …non si arrenderàalla mediocrità, perchéricorderàdi aver “toccato con mano”la possibilitàreale di quei valori.
Molti celebrano l’Eucaristia eppure rimangono chiusi e gretti nei loro giudizi.
LaParola, per risuonare in modo vivo, il Sacramento per essereefficace, richiedono un orizzonte culturale adeguato
Nei confronti dei pregiudizi ci vuole una “fratturacreatrice”; una conversione che predisponga all’opera dello Spirito creatore.
Il problemanon èpiùsolo la frattura tra fede e vita (la secolarizzazione)ma losmarrimento del senso dell’umano.
Come faceva Gesù? Tuttala sua vita èstata spesa per contrastare i pregiudizi.
Non evangelizzava con i riti, neppure si fermava alle parole.
“Dei pregiudizi non si deve parlare ma agire in modo determinato e organizzato”
“Occorrono luoghi fisici permanente per l’incontro, la conoscenza e lo scambio”.
Una lotta senza scampo al pregiudizio che ha il suo centro nell’Eucaristia
La frattura della provocazione che diventa creatrice (azione dello Spirito) nell’Eucaristia che genera una comunitàdel 10% organizzata e operativa.
Produrre una conversione dell’umano alla sua verità, che sola rende possibile una percezione significativa della fede.
La triste profezia di Isaia(6,9): “Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete”
Una metafora della Caritas parrocchiale: il gruppo che possiede il diapason perchéla stupenda melodia dei Sacramenti cristiani trovi il tonogiusto.