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La cultura tecnico-organizzativa dell’Unita Professionale Infermieristica nel D.S.M.

La cultura tecnico-organizzativa dell’Unita Professionale Infermieristica nel D.S.M. Mauro Faralli. L’infermiere psichiatrico negli anni ‘50 - ‘60 .

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La cultura tecnico-organizzativa dell’Unita Professionale Infermieristica nel D.S.M.

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Presentation Transcript


  1. La cultura tecnico-organizzativa dell’Unita Professionale Infermieristica nel D.S.M. Mauro Faralli

  2. L’infermiere psichiatrico negli anni ‘50 - ‘60 .....Particolare importanza rivestono la robustezza e prestanza fisica, che tanto contribuiscono a quella tranquillità necessaria ad affrontare certe situazioni..... .....E' necessario inoltre che l' infermiere non abbia difetti,..., ma se facilmente visibili, possono essere oggetto di scherno e derisione da parte dei malati..... Chi non ha cura di se stesso non può essere adatto ad avere cura degli altri..... .....per le donne va detto che il fruscio delle sete ed il tintinnio dei ninnoli appesi alle braccia, al collo o al vestito, non si conciliano con il servizio.....quindi non delle dive preoccupate di lordarsi, ma persone decenti, con proprietà, senza arie. .....L' infermiere deve essere anche intelligente e sufficientemente istruito..... sappia leggere e scrivere.....Metodica conta dei malati, metodica fruga di essi e ispezione dei locali..... Al sopraggiungere del medico durante il giro di ispezione..... sarà sollecitato ad alzarsi e salutare il superiore...

  3. Formazione infermieristica degli anni ‘50 - ‘60 ... Certamente la scuola deve proporsi dei modesti fini da raggiungere ed eminentemente pratici; in primo luogo deve insegnarvi ad assecondare l'opera del medico ed a fare un uso corretto di tutti quei mezzi tecnici,strumentali e morali, che servono alla cura del malato di mente, .....Le lezioni dei vari corsi costituiscono quindi un tutto organico ed ordinato.....che fornendo le indispensabili nozioni sulla struttura e funzione del corpo umano, sulle principali malattie..... e soprattutto intrattenendosi sulla tecnica manicomiale.....deve mirare a far comprendere quale sia veramente l'opera ad esso spettante. .....Intendiamoci, se ho detto che l 'infermiere deve essere intelligente ed istruito, ciò non vuol dire che la scuola deve farne un saccente vanitoso che crede di poter prendere delle iniziative.

  4. D.M. N° 739-94 Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere. 1-. . . . . . . L'infermiere è l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale è responsabile dell'assistenza generale infermieristica . . . . . . .

  5. Legge n° 42-99 Disposizioni in materia di professioni sanitarie 1- La denominazione professione sanitaria ausiliaria nel testo unico delle leggi sanitarie . . . . . . . . . . ,nonchè in ogni altra disposizione di legge, è sostituita dalla denominazione professionesanitaria 2- Dalla data di entrata in vigore della presente legge sono abrogati il regolamento approvato con D.P.R n°225-74 (mansionario). . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie di cui . . . . . . . . . è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario (oggi laurea) e di formazione post-base nonché degli specifici codici deontologici...

  6. DIPLOMA SCUOLA MEDIA SUPERIORE Attuale percorso di studi universitari LAUREA 1° LIVELLO - TRIENNALE LAUREA SPECIALISTICA 2° LIVELLO - BIENNALE 1°LIVELLO 2°LIVELLO DOTTORATO DI RICERCA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE MASTER

  7. Aree di formazione infermieristica post base • Sanità pubblica • Pediatria • Salute Mentale • Geriatria • Area critica

  8. Per il D.M. 739-94, l'infermiere: • Partecipa alla identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività • Identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi • pianifica gestisce e valuta l'intervento assistenziale infermieristico • garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche • agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali • per l'espletamento delle funzioni si avvale ove necessario, dell’opera del personale di supporto • svolge la sua attività professionale,in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio ecc.

  9. Master di 1° livello per l'infermieristica in Salute Mentale • fronteggiare e gestire complessità assistenziale. • personalizzazione dell'approccio all' utente ed ai familiari (Case management) • competenze relazionali e “” psicoterapeutiche”” • educazione/informazione e formazione a nuclei ”rete sociale” • promuovere e gestire progetti riabilitativi • interpretare i bisogni di salute ed assistenza alla popolazione e dati epidemiologici • propensione al lavoro di gruppo ed al confronto tecnico- operativo con le altre figure professionali. • rispondere alle “ patologie emergenti”anche attraverso approcci gruppali all' utenza.

  10. L'Infermiere che opera nella SaluteMentale è: un professionista che fondando la propria opera sulle conoscenze e competenze acquisite e sviluppate garantisce attraverso la relazione, la integrazione delle funzioni cognitive, volitive, emozionali della persona in rapporto con il suo contesto di vita.

  11. Direzione Sanitaria Direttore Dipartimento Infermieristico e Ostetrico Dipartimento Infermieristico Ostetrico Formazione Infermieristica Staff Comitato del Dipartimento Area Infermieristica Ospedaliera Area Infermieristica Territoriale Area Infermieristica D.S.M. - Ser.T Area Ostetricia Professionale U.O. Professionale Aziendale D.S.M. Coordinamenti Infermieristici di U.F.

  12. Aree funzionali strategico-gestionali:AREA FUNZIONALE DSM - Ser.T … con un livello di responsabilità e con compiti di direzione strategica ed integrazione interdipartimentale fra tutti i PP.OO. E le zone-distretto dell’azienda, risponde direttamente al direttore del Dipartimento Infermieristico e declina gerarchicamente verso il responsabile della U.O. Professionale Aziendale D.S.M. La responsabilità non esclusiva è assunta dal direttore della U.O. Professionale Aziendale D.S.M.

  13. Aree funzionali strategico-gestionali:AREA FUNZIONALE DSM - Ser.T ...L’aggregazione funzionale infermieristica D.S.M. - Ser.T. costituisce la risultante di specifico studio organizzativo e gestionale. Esso dimostra la similitudine professionale del percorso assistenziale rivolto agli utenti ove la componente del nursing relazionale è prevalente.

  14. Le funzioni principali del professionista infermiere Assiste e supporta la persona con disagio psichico, accompagnandola nel programma di cure, operando per la salvaguardia delle relazioni familiari e sociali. Un approccio di tale natura presuppone notevoli doti di osservazione e spiccata capacità di analisi e di interpretazione della realtà e dei contesti che in genere non si ritrovano in modelli che si fanno carico di un singolo soggetto

  15. Le funzioni principali del professionista infermiere Garantisce interventi e risposte qualificate ed adeguate ai problemi di salute, attivando anche una rete di assistenza di cui fanno parte varie professionalità che hanno come comune obiettivo il benessere del singolo utente e della sua famiglia

  16. Le funzioni principali del professionista infermiere Consolida rapporti di lavoro fondati sulla collaborazione con gli altri professionisti. Considera tale condizione come arricchimento della propria identità e bagaglio professionale. L' infermiere della salute mentale è chiamato a dimostrare maturità personale e professionale, perchè sollecitato frequentemente a ricavarsi uno specifico professionale che deve di volta in volta adattare al progetto terapeutico che riguarda l'utente.

  17. Le principali competenze specialistiche dell'infermiere della Salute Mentale risiedono: 1) Nel colloquio che rappresenta lo strumento attraverso cuil'infermiere entra in relazione con la persona eprogramma il piano di assistenza infermieristica. Nei servizi di Salute Mentale questo colloquio siarticola in ambiti della vita privata e pubblicadell'utente, più ampi rispetto a quelli diun colloquio tradizionale. Questo intervento, anchese condotto da un operatore, è di fatto partecipatoall'intero gruppo.

  18. Le principali competenze specialistiche dell'infermiere della Salute Mentale risiedono: 2) Nella relazione di aiuto “sostegno psicologico” che rappresenta un supporto fondamentale della assistenza

  19. Le principali competenze specialistiche dell'infermiere della Salute Mentale risiedono: 3) Nelle attività psico-socio terapeutiche riferite ad ambiti di vita quotidiana, convergono i due poli inscindibili: quello terapeutico e quello socializzante. Esse devono sempre rispondere ad obiettivi che possono volta per volta interessare la sfera motoria, cognitiva e socio-affettiva.

  20. Le principali competenze specialistiche dell'infermiere della Salute Mentale risiedono: 4) Nelle attività riabilitative, che costituiscono uno strumento fondamentale per combattere la cronicizzazione che isola la persona dal proprio ambiente di vita

  21. Le principali competenze specialistiche dell'infermiere della Salute Mentale risiedono: 5) Nelle attività educative e preventive che sono intimamente legate alle azioni curative e riabilitative e che talvolta non distinguiamo ed interpretiamo correttamente nella quotidianità operativa.

  22. G R A Z I E … Siate l’amico che consola, che aiuta, che ascolta sempre senza ironizzare, senza sorridere delle più impensate uscite verbali, né delle più strane idee […] interessatevi delle loro vite, delle loro famiglie e dei loro paesi […]

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