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La finanza informale nei Paesi in Via di Sviluppo Prof.sa Chiara Meneghetti 4 e 5 novembre 2009. I diversi operatori del sistema finanziario informale Caratteristiche, vantaggi e limiti della finanza informale. Obiettivi. La finanza informale - definizione.
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La finanza informale nei Paesi in Via di SviluppoProf.sa Chiara Meneghetti4 e 5 novembre 2009 Chiara Meneghetti - La finanza informale
I diversi operatori del sistema finanziario informale Caratteristiche, vantaggi e limiti della finanza informale Obiettivi Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - definizione PRESTATORI FINANZA NON ORGANIZZATA FINANZA NON ISTITUZIONALE FINANZA INFORMALE Michel Lelart (1990): la nozione di finanza informale si riferisce all’insieme di meccanismi non ufficiali che permettono di fare circolare la moneta in contropartita di un accumulazione temporanea di crediti e debiti. • La finanza informale quindi raggruppa l’insieme delle transazioni finanziarie che non sono regolamentate da una autorità monetaria centrale o da un mercato finanziario centrale, individuando con il termine finanza formale, le attività regolamentate Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - gli operatori Fra gli operatori della finanza informale distinguiamo tre macrocategorie: • Gli operatori individuali; • I gruppi di persone organizzate su una base mutualistica e solidale; • Le società organizzate (vedi finanza semi-formale). Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - operatori individuali Si tratta di persone che prestano occasionalmente o abitualmente le loro risorse e/o che forniscono dei servizi di raccolta di risparmio o depositi. Fra questi ritroviamo: • Prestatori non professionisti • prestatori professionisti • commercianti • custodi di danaro o money keepers • agenti specializzati in prestiti • prestatori su pegno Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - operatori individuali Prestatori non professionisti. Per il prestatore, i prestiti sono generalmente di natura non commerciale, sono molto diffusi e profondamente radicati nella società e nelle tradizioni locali. • Si tratta di amici, parenti o vicini di casa • I prestiti possono essere in natura o in danaro e generalmente vengono accordati senza interesse, né garanzie • In alcuni paesi questi prestiti rappresentano la metà o più dei prestiti informali, con durata e valore molto vari. • La principale caratteristica di questi prestiti è la loro reciprocità: è sottointeso che colui che riceve ora il prestito accetterà di fornirne uno al creditore in un qualsiasi momento futuro Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - operatori individuali Prestatori professionisti: sono persone che abitualmente prestano danaro, per piccoli importi, di breve durata e a dei clienti solitamente conosciuti. • Non vengono richieste garanzie e il tasso di interesse è generalmente più elevato rispetto a quello di altri organismi di prestito (sia formale che informali) • La disponibilità del prestito è immediata e non vengono applicati costi di transazione aggiuntivi • La caratteristica principale di questa forma di finanza informale è data dalla prossimità del prestatore verso il cliente, e grazie a questo contatto quasi quotidiano che il prestatore può accedere a tutte le informazioni necessarie per la riduzione del rischio di credito Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - operatori individuali Commercianti o grossisti: in questo caso i prestatori esercitano normalmente un’altra attività di tipo generalmente commerciale, ma dispongono di un capitale che possono prestare a terzi. • I prestiti sono generalmente legati alle attività di acquisto o vendita delle derrate. • Le operazioni di credito informale di natura commerciale possono essere a base di denaro, terra, o beni commerciali. • Normalmente non viene fissato un tasso esplicito su questi prestiti, anche se molte volte il tasso implicito applicato risulta di molto superiore al tasso applicato dai prestatori professionisti e come questi ultimi i commercianti dispongono di informazioni a costo zero sulle caratteristiche di colui che riceve il prestito. Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - operatori individuali I custodi di denaro o money-keeper: fra gli operatori individuali troviamo anche soggetti che accettano dei depositi, offrendo un luogo sicuro dove lasciare in giacenza fondi in eccesso, principalmente derivanti da una attività commerciale giornaliera. • Nella maggioranza dei casi i custodi di denaro non offrono un tasso di interesse per remunerare il deposito, al contrario spesso vengono considerati come soggetti che rendono un servizio al depositante • Il custode di denaro può utilizzare i fondi depositati a suo piacimento e senza restrizione • l’ammontare medio del deposito e il periodo di giacenza sono di solito molto ridotti Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - operatori individuali Gli agenti specializzati in prestiti: rappresentano un altro tipo di finanza informale. Gli agenti di prestito facilitano l’incontro fra chi offre e chi chiede prestiti, attraverso uno scambio di informazioni sui clienti potenziali. • Di solito si tratta di prestiti di importo abbastanza elevato e di durata più lunga di quella di altri prestiti del settore della finanza informale. • Considerato che di solito chi si rivolge agli agenti di prestito non ha i requisiti per accedere al credito offerto dalle banche tradizionali, il rischio è che il tasso di interesse applicato sia molto alto. • L’agente non è di solito uno dei partner della transazione ma solo un facilitatore. Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - operatori individuali In alcune zone rurali del Bangladesh questi agenti ottengono dalle banche dei formulari per le domande di prestito, aiutano le persone analfabete a compilarli e ottengono/cercano le garanzie necessarie, oltre a distribuire piccole “tangenti” che servono per sormontare le barriere al prestito. L’agente è solitamente ricompensato da una parte di “tangente” o da una parte del prestito e gioca un ruolo di “tampone legale” fra la persona che paga e chi riceve il prestito (Maloney e Ahmed, 1988) Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - operatori individuali I prestatori su pegno: è una delle forme di finanza informale più antica, che può essere svolta in maniera continuativa od occasionale e assumere anche alcune forme più strutturate assimilabili a forme di finanza semiformale. • Ad esempio in Indonesia, Bangladesh, India e Sri Lanka gli sportelli dei prestatori su pegno sono affiliati alle banche. • La differenza principale con gli altri operatori dell’economia informale è che il prestatore su pegno non necessita di informazioni sulle attività del debitore in quanto garantito dal bene che viene lasciato a garanzia. Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - i gruppi di persone organizzate su base mutualistica e solidale • Questi gruppi funzionano secondo delle regole stabilite di comune accordo fra i membri • Questi gruppi hanno la stessa struttura di base: un gruppo di persone aventi un legame comune (famiglia allargata, amicizia, vicinato, lavoro nella stessa impresa, etnia, ecc.) si riuniscono per mettere in comune le loro risorse a fine di beneficiare di una facilitazione nel risparmio e/o nel credito in vista di una spesa che non potrebbero affrontare da soli o per assicurare mutualisticamente la famiglia in caso di emergenza • In alcuni casi l’obiettivo del gruppo può essere anche quello di contribuire alla realizzazione di un progetto comunitario. Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - i gruppi di persone organizzate su base mutualistica e solidale In molte regioni dei paesi in via di sviluppo la partecipazione a questi gruppi è così numerosa che supera di gran lunga il numero di clienti degli istituti finanziari formali. Alcuni studiosi hanno rilevato negli anni 80 (Schrieder 1988) che il volume dei depositi mobilizzato dai gruppi di risparmio e credito in Camerun è maggiore del volume monetario detenuto dalle banche. Esistono essenzialmente due tipi di gruppi informali che esercitano l’attività di intermediari finanziari: • I gruppi a sola vocazione di risparmio • I gruppi a vocazione di risparmio e credito. Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - i gruppi di persone organizzate su base mutualistica e solidale Gruppi a vocazione di risparmio: hanno l’obiettivo di offrire ai loro membri, facilitazioni nel risparmio, in quanto è loro negato l’accesso a tali servizi presso il settore formale a causa di somme disponibili che non sono sufficientemente elevate per giustificare una operazione bancaria o a causa della distanza dalle più vicine filiali. • I fondi accumulati sono solitamente utilizzati per un uso specifico che può essere esplicitato o no all’inizio della raccolta. • La partecipazione al risparmio mutualistico risponde sostanzialmente a una forma assicurativa in caso di malattia, decesso, incidente, furto, incendio, disoccupazione, ecc. Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - i gruppi di persone organizzate su base mutualistica e solidale Gruppi a vocazione di risparmio e credito: in queste associazioni la contribuzione regolare di ogni membro al processo di accumulazione del risparmio, gli fornisce il diritto di ricevere un prestito da parte del gruppo stesso. Fra gli esempi di questo tipo di gruppi, possiamo citare le Mutuali di credito informale, le associazioni di risparmio e credito informali, le associazioni rotative di risparmio e credito (ARRC, AREC, ROSCA). A lato di questi dispositivi informali a vocazione finanziaria, possiamo citare anche le organizzazioni di auto-assistenza in cui i servizi resi sono in natura: si tratta di associazioni di operai giornalieri, di associazioni rotative di lavoro, assimilabili a quello che oggi ritroviamo, nei paesi industrializzati, come banche del tempo. Chiara Meneghetti - La finanza informale
La finanza informale - le società organizzate • Queste si trovano in quei paesi dove l’economia informale prende forme più complesse e più evolute non solo da un punto di vista delle sue caratteristiche strutturali e operative, quanto da un punto di vista del posto che essa occupa nell’attività finanziaria globale. Si tratta di solito di organizzazioni sofisticate ma non regolamentate o limitatamente regolamentate. La regolamentazione può essere limitata alla richiesta di una licenza o a un controllo molto superficiale. Il caso dell’India è il più comune: a fianco delle attività di risparmio e di credito dei prestatori individuali e dei piccoli gruppi, esistono tutta una serie di “compagnie” o “società” che a scapito della loro consonanza formale, sono considerate come facenti parte del settore finanziario informale (o meglio semi-formale) indiano. Chiara Meneghetti - La finanza informale
Caratteristiche della finanza informale • Assenza di condizioni prestabilite da uno standard normativo (non è necessario richiedere una autorizzazione o presentare documenti o fornire garanzie, o modulistica da riempire o scadenze e attesa da rispettare) Nei gruppi i partecipanti auto-definiscono regole e modalità di partecipazione, che possono essere diverse anche all’interno dello stesso villaggio. • Assenza di spese di gestione. L’amministrazione dei fondi è ridotta al minimo, non ci sono registri (al massimo un quaderno), non ci sono spese di affitto per locali o stipendi da pagare a dipendenti. • Assenza di un inquadramento standardizzato. Alcune associazioni raggruppano meno di dieci membri, altre più di 100, alcune durano qualche settimana, altre degli anni. Chiara Meneghetti - La finanza informale
Caratteristiche della finanza informale • Assenza di controllo. Visto che si basano tutte su relazioni interpersonali non esiste controllo esterno o pubblico sulle attività svolte dagli operatori della finanza informale, come non esistono modalità per tassare i proventi derivanti da tali attività. • Diffusione capillare. La finanza informale è presente nella maggioranza dei nei paesi a basso reddito. Si concentra più spesso nelle zone dove hanno luogo transazioni commerciali, ma esiste anche in zone rurali e disperse, e si sviluppa qualunque sia lo stato di evoluzione del sistema finanziario formale. • Partecipazione di tutte le classi sociali. Ovviamente la finanza informale è uno strumento che permette di accedere ai servizi finanziari alle categorie più povere ed escluse della popolazione, ma la partecipazione alla finanza informale è frequente anche all’interno di classi sociali medio alte e appartenenti ai più vari contesti socio economici. Chiara Meneghetti - La finanza informale
Caratteristiche della finanza informale • Capacità di adattamento. I mercati della finanza informale si adattano perfettamente all’ambiente economico e sociale locale. Se alcuni strumenti di finanza informale spariscono, altri si creano a seguito di un adattamento al contesto locale sia nei paesi dove i mercati finanziari formali funzionano efficacemente sia nei paesi dove i mercati finanziari sono del tutto assenti. • Mobilizzazione del risparmio.La finanza informale non offre solo dei servizi di credito, l’opportunità di mobilizzare il risparmio è una delle componenti più importanti della finanza informale. Chiara Meneghetti - La finanza informale
Caratteristiche della finanza informale • Ruolo significativo. I meccanismi informali costituiscono la principale tecnica di risparmio di molti poveri e i ricavi derivanti dall’accesso a quei prestiti rappresentano un grande parte dei redditi di alcuni poveri. • Allocazione delle risorse. Essa permette a milioni di individui e di imprese che hanno un surplus di fondi, di ripiegare su forme di prestito a altri individui e imprese che hanno delle migliori opportunità economiche. • Complementarità. Sembra evidente che in molti casi la finanza informale e la finanza formale si completino piuttosto che sostituirsi l’una all’altra. In effetti i depositi informali arrivano spesso alle banche e i fondi provenienti dai prestiti formali circolano spesso via circuiti informali. Chiara Meneghetti - La finanza informale
Caratteristiche della finanza informale • Generalmente non è richiesta nessuna garanzia: la garanzia di un credito è assicurata dalla condotta passata del debitore in materia di rimborsi, la fiducia personale e la pressione sociale per favorire i rimborsi, come pure la flessibilità a livello di tasso di interesse applicato permette ai debitori di coprire il costo opportunità dei fondi impegnati e il rischio di fallimento del pagamento. Chiara Meneghetti - La finanza informale
I vantaggi della finanza informale • Varietà dei servizi resi • Sistema basato sulla disciplina. La finanza informale richiede ai suoi partecipanti un comportamento fortemente disciplinato, sia per i creditori che per i debitori. • Reciprocità • Le innovazioni finanziarie e adattabilità • Efficacia La finanza formale tende a ridurre i costi di transazione dell’intermediario finanziario e si preoccupa poco delle conseguenze sui clienti e sui debitori. Chiara Meneghetti - La finanza informale
Limiti della finanza informale • Assenza di una reale intermediazione finanziaria. Le organizzazioni informali non sono in grado di colmare nello stesso tempo le due funzioni che caratterizzano un intermediario finanziario, cioè raccogliere delle risorse a breve per poi trasformarle in impieghi a lungo termine per finanziare i bisogni di investimento. • Difficoltà a finanziare capitali di investimento. La finanza informale finanzia molto raramente l’acquisizione di beni di investimento. Malgrado ciò nel caso asiatico ritroviamo esperienze di associazioni che incoraggiano il finanziario di lungo termine dei loro membri. Chiara Meneghetti - La finanza informale
FINE Chiara Meneghetti - La finanza informale