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Relazione di laboratorio

Relazione di laboratorio di fisica

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Relazione di laboratorio

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  1. RELAZIONE DI LABORATORIO TITOLO: Misura della forza di attrito radente GRUPPO: De Francesco Martina, Di Giuseppe Alice, Palestini Aurora, Starinieri Margherita ESPERIENZA N°: 3 DATA ESECUZIONE: 9Aprile OBIETTIVI DELL’ESPERIMENTO: svolgendo questo esperimento abbiamo trovato la massima intensità della forza d’attrito radente statico. Con i risultati ottenuti abbiamo stabilito cosa influisce sul valore dell’intensità della forza d’attrito radente di un corpo posto su una superficie orizzontale. CENNI TEORICI: la forza di attrito è una forza che avviene tra le superfici di contatto tra due corpi. Esistono 3 tipi di attrito, radente, volvente e viscoso. L'attrito radente si divide poi in attrito radente statico e dinamico. L'attrito radente statico è quando la superficie di un corpo poggia su un’altra senza strisciare. MATERIALE E STRUMENTI UTILIZZATI: strumenti dinamometro parallelepipedo Corpi di massa differente MONTAGGIO DELL’APPARECCHIATURA: Sensibilità dello strumento 0,01 N materiali vetro legno ferro

  2. PROCEDIMENTO: l’esperimento svolto è diviso in tre parti.per prima cosa abbiamo attaccato il parallelepipedo ad un dinamometro, abbiamo effettuato 5 misure e fatta la media aritmetica. Successivamente abbiamo trovato l’errore assoluto con la semidispersione e l’errore relativo. Poi abbiamo trovato l’attrito radente statico facendo M/P, e il suo errore assoluto e relativo. Per la seconda parte abbiamo svolto gli stessi calcoli cambiando la superficie di contatto del parallelepipedo ruotandolo verso destra, mentre per l’ultima parte dell’esperimento abbiamo riposizionato il parallelepipedo nella sua posizione iniziale e poggiato sopra 2 corpi di massa differente.

  3. DATI SPERIMENTALI: PRIMA PARTE: Tab.1 Misura 1 0,10 N Tab.2 Misura 2 0,10 N Misura 3 0,10 N Misura 4 0,08 N Misura 5 0,10 N M, media delle misure Ea (M) (semidispersi one) 0,01 N Er (M) M/P Ea (M/P) Er (M/P) 0,09 N SECONDA PARTE: 0,10 0,14 0,02 0,14 Tab.3 Misura 1 O,13 N Tab.4 Misura 2 0,15 N Misura 3 0,14 N Misura 4 0,17 N Misura 5 0,14 N M. media delle misure Ea (M) (semidispersi one) 0,02 N Er (M) M/P Ea (M/P) Er (M/P) 0,15 N TERZA PARTE: 0,13 0,23 0,02 0,14 Tab.5 Misura 1 O,5 N Tab.6 Misura 2 0,5 N Misura 3 0,4 N Misura 4 0,4 N Misura 5 0,4 N M, media delle misure Ea (M) (semidispersi one) 0,05 N Er (M) M/P Ea (M/P) Er (M/P) 0,4 N O,1 0,3 0,05 0,2 DISCUSSIONE DEI DATI: svolgendo i calcoli abbiamo notato che i risultati delle varie misure effettuate sono molto vicine e crescono gradualmente dalla prima alla terza parte dell’esperimento. Dalla prima parte abbiamo ottenuto un valore della media aritmetica pari a 0,09 N, mentre nella seconda parte dell’esperimento, cambiando la superficie di contatto, abbiamo notato che il valore della media si è alzato di 0,06 N e nell’ultima parte, aggiunti i due corpi, si è alzato notevolmente di 0,29 N. Per quanto riguarda l’attrito radente statico, dalla prima alla seconda parte si è alzato di 0,09, mentre dalla seconda alla terza di 0,03. CONCLUSIONE: in base a quanto scritto negli obiettivi dell’esperimento abbiamo verificato che sulla forza di attrito radente statico, influiscono la superficie di contatto del parallelepipedo e il perso dei due corpi applicati su di esso. I risultati quindi, come già detto in precedenza, vanno sempre aumentando per ogni parte dell’esperimento.

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