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Studio sul permesso di maternità in Italia e negli Stati Uniti di Leanne Stefano. Leggi e norme: Italia. Secondo la legge italiana, le donne italiane possono avere cinque mesi liberi senza perdere il loro lavoro; un mese prima del parto e quattro dopo.
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Studio sul permesso di maternità in Italia e negli Stati Unitidi Leanne Stefano
Leggi e norme: Italia • Secondo la legge italiana, le donne italiane possono avere cinque mesi liberi senza perdere il loro lavoro; un mese prima del parto e quattro dopo. • Tre di quei mesi sono pagati all’ottanta percento del salario originale. • Dall’età di tre a otto anni, la madre può prendere fino a quattro mesi liberi con il trenta percento del salario.
Leggi e Norme: USA • I datori di lavoro devono dare agli impiegati dodici settimane libere senza perdere lavoro per la nascita di un bambino. I datori non devono pagare gli impiegati durante la maternità. • Questo riguarda solo gli impiegati idonei. Per essere idonei gli impiegati devono lavorare in un’ impresa dove lavorano almeno cinquanta persone che vivono ad una distanza dal posto di lavoro non superiore alle settantacinque miglia. L’impiegato deve avere lavorato per lo meno 1.250 ore in quei 12 mesi.
Leggi e norme: USA • Le caratteristiche del permesso di maternità cambiano da stato da stato e da datore a datore. Alcuni datori danno più tempo libero e/o maternità pagata. • In California, Hawaii, New Jersey, New York e Rhode Island i dottori possono includere la gravidanza nell’elenco delle disabilità, dando cosi’ diritto alle madri a un supplemento di paga.
Conclusioni Era molto difficile trovare le madri che lavorano. Ho provato in tre vie principali e commerciali. Ho parlato con circa sette donne che pensavo che avrebbero avuto dei figli. Erano donne sposate e della fascia in età da bambini. Ma la maggioranza non erano in realtà madri, perché la percentuale di madri che lavorano in Italia è bassa; è circa del trenta percento. Ci potrebbero essere molte spiegazioni per i numeri bassi. Forse il trattamento di maternità non è sufficiente per le donne. E‘ anche possibile che la cultura abbia un impatto sul numero di madri lavoratrici. Forse la società esige che le madri non lavorino. O forse è difficile in generale per le donne trovare un lavoro; forse il mondo del lavoro è di dominio maschile. Secondo me, la prossima fase dovrebbe essere uno studio della situazione in dettaglio per trovare le risposte a queste domande.
Intervista tipo 1. Ha considerato il trattamento di maternità dell’impiego quando l’ha cercato e/o ha accettato il lavoro? 2. Qual era il trattamento di maternità del Suo datore quando è nato/sono nati il Suo/Suoi bambini? 3. Quanta maternità ha ricevuto per il Suo posto di lavoro? 4. Ha ricevuto il salario quando era in maternità? Il Suo salario era intero? 5. Il Suo datore Le ha dato assistenza, come aiuti economici per la cura del bambino o altri tipi di assistenza finanziaria? 6. Che pensa del trattamento di maternità del Suo datore? Era sufficiente per le Sue esigenze? 7. C’è qualcosa che avrebbe sperato che il Suo datore avesse cambiato del trattamento di maternità? 8. Pensa che la politica del governo riguardo alla maternità abbia bisogno di cambiamenti? Se si’, in che modo?
Bibliografia “US stands apart from other nations on maternity leave.” The Associated Press. (2005). “La presenza delle donne nel mercato del lavoro in Italia.” (1999). < http://www.diversityatwork.com/articles/TWI.August2.htm>.US Department of Labor. Family and Medical Leave. < http://www.dol.gov/dol/topic/benefits-leave/fmla.htm>.“Disposizioni per il sostegno della maternita' e della paternita', per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle citta'.” (G.U. n. 60 del 13.03.2000) <http://www.welfare.gov.it/Lavoro/TutelaCondizioniDILavoro/tutela+lav+situazioni+particolari/norme/leggi/2000-03-08Legge+8+marzo+2000%2c+n.+53.htm>.