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GLI STATI DI COSCIENZA

GLI STATI DI COSCIENZA. GLI STATI DI COSCIENZA. Sommario Lo studio della coscienza Le fantasticherie Il sonno e i sogni L’ipnosi Le droghe e la coscienza. GLI STATI DI COSCIENZA. Lo studio della coscienza

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GLI STATI DI COSCIENZA

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Presentation Transcript


  1. GLI STATI DI COSCIENZA

  2. GLI STATI DI COSCIENZA Sommario Lo studio della coscienza Le fantasticherie Il sonno e i sogni L’ipnosi Le droghe e la coscienza

  3. GLI STATI DI COSCIENZA Lo studio della coscienza Ai suoi esordi la Psicologia veniva definita come descrizione e spiegazione degli stati della coscienza(W. Wundt) A causa della difficoltà di studiare un campo così ambiguo, negli anni ’50, sotto l’influsso del Comportamentismo, la Psicologia fu definita scienza del comportamento.

  4. GLI STATI DI COSCIENZA Lo studio della coscienza A incominciare dagli anni ‘60 si riaccese l’interesse per i fatti di coscienza e per i suoi stati (veglia, sonno, sogni) che hanno segnato un progresso conoscitivo di grande rilevanza, grazie anche allo straordinario sviluppo delle neuroscienze. Attualmente la Coscienzasi può definire come: Quel carattere della mente che include qualità quali la soggettività (capacità di distinguere sé dagli altri), la autoconsapevolezza, la conoscenza e la capacità di individuare le relazioni tra sé ed il proprio ambiente circostante.

  5. GLI STATI DI COSCIENZA Lo studio della coscienza Nell’arco del ritmo circadiano, cioè del succedersi quotidiano del dì e della notte, la Coscienza non si presenta con lo stesso grado di intensità. Durante il sonno della notte si passa dalla assenza in alcune fasi profonde, alla quasi presenza nelle fasi più leggere; Nello stato di veglia di passa dalla presenza intensa e lucida di periodi più o meno lunghi, a periodi di calo e perfino di intorpidimentopiù o meno brevi. Durante questa lezione, la vostra Coscienza può passare da stati di notevole intensità a stati di vero e proprio assopimento, soprattutto se l’argomento e/o chi parla sono barbosi.

  6. GLI STATI DI COSCIENZA Le fantasticherie Fantasticare: Vagare con la fantasia, inseguendo progetti, idee, sogni; pensare intensamente a momenti vissuti, sognare; immaginare cose irreali; vagheggiare, per es., mondi lontani (cfr. Diz. Sabatini-Coletti). La fantasiala si può intendere a sua volta come quella capacità della mente di creare immagini che possono intrecciarsi con quelle reali ed irreali, o essere completamente irreali. Da quest’ultimo punto di vista il concetto di fantasia coincide con quello di immaginazionedi cui molto si è disquisito in filosofia da Aristotele fino a Jung, Bachelard, Freud, Sartre, con accentuazioni e significati differenti a seconda degli orienta-menti dei filosofi e delle scuole.

  7. GLI STATI DI COSCIENZA Le fantasticherie Dalle ricerche emerge che quasi tutti gli adulti, e i giovani ancor di più, fanno sogni ad occhi aperti, cioè fantasti-cano in diversi momenti della giornata. Qual è la loro funzione? Preparano allo svolgimento di un compito: pratico, teoretico, creativo Come forma di gioco simbolico, nei bambini favorisco-no lo sviluppo sociale e cognitivo Consentono di rilassarsi e di evitare comportamenti impulsivi

  8. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Una delle più calzanti definizioni di sonno è quella data nel 1985 da Fagioli e Salzarulo che lo presentano come "uno stato dell'organismo caratterizzato da una ridotta reattività agli stimoli ambientali che comporta una sospensio-ne dell'attività relazionale (rapporti con l'ambiente) e modifica-zioni dello stato di coscienza: esso si instaura autonoma-mente e periodicamente, si autolimita nel tempo ed è rever-sibile". Ritmo circadiano e importanza del sonno

  9. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Il ritmo del sonno Nel 1953 Eugene Aserinsky e Nathaniel Kleitman scoprirono la presenza dei movimenti oculari rapidi (REM) durante il sonno. Questa semplice osservazione permise di differenziare il sonno in una fase REM (con movimenti oculari rapidi) e in una fase non REM (fase NREM). Nel 1963 Kleitman e Dement descrissero per la prima volta l'alternanza, durante il periodo di sonno, del sonno REM e NREM in cicli, introducendo il concetto di architettura del sonno. Sonno e sogniDiapositiva 16

  10. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Il ritmo del sonno Veglia Durante la veglia l'EEG alterna fondamentalmente tra due livelli. Un livello chiamato di «attivazione», caratterizzato da onde di basso voltaggio (10-30 microvolt) ed alta frequenza (16-25 Hz) ed un livello chiamato «attività alfa» caratterizzato da onde sinusoidali di 8-12 Hz. L'attività alfa è tipicamente presente ed abbondante quando il soggetto è rilassato ad occhi chiusi. Il livello di attivazione è presente quando il paziente è in stato di attenzione ad occhi aperti. I movimenti oculari sono sia rapidi che lenti e il tono muscolare è medio-alto.

  11. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Il ritmo del sonno Stadio 1 Durante lo stadio 1 l'attività alfa diminuisce, il livello di attivazione è scarso, L'EEG è costituito principalmente da onde di basso voltaggio di frequenza mista tra i 3-7 Hz. I movimenti degli occhi sono ancora presenti ma lenti, rotanti e oscillatori (non in opposizione di fase come nella fase REM). L'elettromiogramma mostra una attività tonica persistente benché di intensità inferiore rispetto alla veglia.

  12. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Il ritmo del sonno Stadio 2 Nello stadio 2 è presente una attività di fondo di voltaggio relativamente basso, con frequenza variabile ma vicina alle ondetheta(3-7 Hz). Lo stadio 2 è caratterizzato dalla presenza di due componenti, i cosiddetti complessi K e i fusi del sonno. Questi ultimi di provenienza talamica, mancano nell'insonnia familiare letale, malattia mortale per la privazione del sonno. I movimenti degli occhi sono lenti, mentre l'EMG si riduce ulteriormente.

  13. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Il ritmo del sonno Stadio 3 Nello stadio 3 il 20% - 50% di ogni epoca (convenzionalmente un periodo di registrazione EEG di 30 sec.) deve contenere attività Delta ovvero onde EEG di grande ampiezza (>75 microvolt) e bassa frequenza (circa 0,5 - 4 Hz). Il tono muscolare in questo stadio è lievemente ridotto ed i movimenti degli occhi praticamente assenti. I fusi del sonno possono presentarsi oppure no, mentre sono presenti i complessi K, sebbene spesso siano difficilmente distinguibili dalle onde delta.

  14. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Il ritmo del sonno Stadio 4 Lo stadio 4 è caratterizzato dalla presenza di onde delta, che qui raggiungono la massima ampiezza e la minima frequenza, per più del 50% di ogni epoca. Come per lo stadio 3, i fusi possono essere assenti o presenti mentre i complessi K sono presenti, ma pressoché irriconoscibili dal ritmo delta di fondo. I movimenti degli occhi non sono presenti mentre persiste uno stato di attivazione muscolare tonica molto basso. In questa fase l'attività metabolica del cervello è ridotta (minor consumo di ossigeno e glucosio). Se il soggetto si sveglia in questa fase rimane confuso per qualche minuto.

  15. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Il ritmo del sonno Stadio REM Lo stadio REM è caratterizzato da un EEG a basso voltaggio con frequenze miste. L'EEG del sonno REM ricorda molto quello dello stadio 1 se non per le caratteristiche scariche di onde con la caratteristica morfologia a dente di sega; per i movimenti oculari rapidi (da cui appunto la denominazione dello stadio) e per il basso tono dei muscoli mentonieri. Inoltre questa fase è caratteristica per la paralisi dei muscoli (per evitare di mimare i sogni) e per i sogni. Il cervello consuma ossigeno e glucosio come se il soggetto fosse sveglio e stesse svolgendo un'attività intellettuale. Se ci si sveglia in questa fase si è perfettamente orientati.

  16. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Circa le funzioni del sonno, se ne possono evidenziare tre: Recupero:il sonno ha un ruolo determinante per la maturazione del sistema nervoso centrale e per la ricostruzione dei tessuti durante le fasi NREM. Nei bambini facilita la crescita stimolata dalla ghiandola pituitaria. Si consiglia di dormire almeno 8/9 ore, ma la durata dipende dall’età. Conservazione dell’energia: durante il sonno si ha una riduzione della temperatura del corpo e l'attività metabolica si riduce di circa il 10%. Apprendimento: Durante la fase REM si verifica un incremento dell'attività cerebrale che opera un processo di fissazione nella memoria a lungo termine dei dati appresi durante la veglia. Diapositiva 23

  17. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Sogno e strutture cerebrali interessate: Grazie ai lavori sul processo onirico effettuati da Solms (1995, 1997) e da Kaplan-Solms (2000) oggi sappiamo che il sonno REM e l’attività onirica appartengono a differenti strutture anatomiche e che i meccanismi fondamentali del sognare non sono regolati dalle strutture cerebrali profonde del tronco encefalico, le quali invece regolano i meccanismi fisiologici del sonno REM, ma da aree del cervello anteriore ed in particolare della parte inferiore dei lobi parietali e di quella medio-basale dei lobi frontali.

  18. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Sogno e strutture cerebrali interessate: Le strutture anatomiche del cervello anteriore interessate al fenomeno della costruzione del sogno sono quelle impegnate nelle funzioni delle emozioni e della memoria: (il sistema limbico, comprese le componenti limbiche delle aree frontali e temporali, cioè la giunzione occipito-temporo-parietale, e il sistema delle aree visive). Ciò vuol dire che il controllo del sogno REM è appannaggio di strutture filogeneticamente più antiche, mentre l’attività onirica ha sede in aree del cervello di più recente sviluppo filogenetico.

  19. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Circa le funzioni del sogno, le teorie sono le seguenti: I ricercatori hanno osservato che il cervello che dorme sembra svolgere due distinte funzioni: mentre l'ippocampo elabora l'informazione che è rapidamente comprensibile, le aree corticali superiori tentano contemporaneamente di applicare la nuova informazione a compiti di tipo più complesso e meno concreto. "Il nostro cervello, a livello non conscio, lavora sulle cose che ritiene particolarmente importanti.

  20. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Circa le funzioni del sogno, le teorie sono le seguenti: Ogni giorno ci troviamo di fronte a una grande quantità di informazioni e di nuove esperienze. Sembrerebbe che i nostri sogni pongano la domanda: «Come posso usare queste informazioni per plasmare la mia vita?», Così si esprime Robert Stickgold del Beth Israel Deaconess Medical Center, che ha diretto una ricerca sulla funzione di sogni.

  21. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Circa le funzioni del sogno, le teorie sono le seguenti: I sogni sono il modo con cui il cervello permette di elaborare il lavoro di consolidamento nella memoria delle esperienze recenti in modo da migliorare, nel breve termine, le capacità di svolgere con efficienze specifici compiti e, sul lungo termine, di trasformare l'informazione in esse contenute per integrarle nel nostro repertorio di comportamenti e farne uno strumento che possa trovare un più ampio spettro di applicazione.

  22. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Circa le funzioni del sogno, le teorie sono le seguenti: "Ciò che ci ha realmente eccitato è che, dopo cent'anni di dibattiti sulla funzione dei sogni, questo studio ci dice che essi sono il modo del cervello per elaborare, integrare e realmente comprendere le nuove informazioni", spiega Robert Stickgold, che ha diretto la ricerca. "I sogni sono una chiara indicazione che il cervello che dorme sta lavorando sulle memorie su una pluralità di livelli, ivi comprese le vie che permetteranno di migliorare le prestazioni» In particolare, dall'analisi dei dati rilevati nel corso di una serie di esperimenti, sonno e sogni avrebbero una considerevole influ-enza sulle capacità di apprendimento. .

  23. GLI STATI DI COSCIENZA Il sonno e i sogni Disturbi del sonno Numerose sono le patologie del sonno, che possono distinguersi in dissonnie e parasonnie. La Classificazione internazionale dei distur-bi del sonno (ICSD 2005) ne raggruppa tantissimi (oltre 90). I princi-pali sono: Insonnia Disturbi respiratori del sonno (sindrome delle apnee notturne) Narcolessia Disturbi motori nel sonno (sindrome delle gambe senza riposo, bruxismo) Sonnambulismo

  24. GLI STATI DI COSCIENZA L’ipnosi L'ipnosi(dal greco "hypnos", sonno) è un fenomeno psicosomatico che coinvolge sia la dimensione fisica, sia la dimensione psichica del soggetto. In particolare: è una condizione di stato alterato della coscienza che consente all'individuo di influire esso stesso, o per mezzo di un altro, sulle proprie condizioni fisiche, su quelle psichiche e su quelle comportamentali.

  25. GLI STATI DI COSCIENZA L’ipnosi «La principale caratteristica che rende ideale una persona per entrare nello stato di ipnosi è la disponibilità a immergersi nella fantasia e nell’immaginazione, tanto che l’ipnosi è un fatto immaginario nel quale il soggetto crede ferma-mente» (Ernest Hilgard,25 luglio 1904 – 22 ottobre 2001) L'ipnosi L'ipnositerapia di Milton Erickson Ipnosi, regressione di età e reincarnazione

  26. GLI STATI DI COSCIENZA Esperienze di pre morte Le esperienze ai confini della morte, anche note come NDE (acronimo per l'espressione inglese Near Death Experience, a volte tradotto in italiano come esperienza di pre morte) sono esperienze vissute e descritte da soggetti che, a causa di malattie terminali o eventi traumatici, hanno sperimentato fisicamente la condizione di coma, arresto cardiocircolatorio e/o encefalogramma piatto, senza tuttavia giungere fino alla vera e propria morte.

  27. GLI STATI DI COSCIENZA Esperienze di pre morte Il più noto studioso di questi fenomeni è il medico e psicologo americano Raymond Moody. La sua prima pubblicazione sull’argomento risale al 1975, pubblicata in Italia nel 1977 col titolo: La vita oltre la vita. In essa l’Autore descrive molti casi di NDE ed elenca 15 caratteristiche generali, non tutte presenti in ciascuna esperienza, che compaiono nell’insieme delle esperienze descritte dai protagonisti.

  28. GLI STATI DI COSCIENZA Raymond A. Moodyjr. (Porterdale, 30 giugno 1944) è un medico, psicologo e parapsicologo statunitense, noto per i suoi studi sugli stati di premorte. Esperienze di pre morte

  29. GLI STATI DI COSCIENZA Esperienze di pre morte Dopo questa pubblicazione ne sono seguite diverse altre che chiariscono e approfondiscono diversi punti. Nel 1995 lo psicologo clinico e teologo Aureliano Pacciolla pubblica un documentatissimo saggio dal titolo EPM, Esperienze di pre-morte. In esso l’Autore riporta testimonianze che vanno dagli Egizi a Pitagora, a Platone, fino al momento della stesura del saggio.

  30. GLI STATI DI COSCIENZA Esperienze di pre morte Da un punto di vista strettamente scientifico, il contributo internazionale a tutt'oggi più approfondito è probabilmente quello di Pim van Lommel, un cardiologo olandese che insieme ad altri colleghi nel 2001 pubblicò sulla prestigiosa rivista medica “The Lancet” i risultati di uno studio condotto per oltre 10 anni su 344 pazienti. Lo studio, condotto con metodi statistici, aveva come obiettivo la verifica dell'esistenza o meno delle NDE. Più specificamente, lo scopo fu quello di verificare se ciò che chiamiamo coscienza e memoria fosse un fenomeno dell'attività cerebrale o se fosse indipendente da questa.

  31. GLI STATI DI COSCIENZA Esperienze di pre morte Dopo una lunga disquisizione sui metodi adottati, sui pazienti, sulle medicine usate negli interventi etc. van Lommel e colleghi conclusero che i fenomeni riscontrati potevano essere spiegati solo assumendo che la coscienza non fosse un semplice epifenomeno dell'attività cerebrale. Data la prestigiosa natura della rivista nella quale lo studio fu pubblicato, ben presto nacque una polemica tra i sostenitori della natura puramente materialistica della coscienza e Van Lommel.L'attacco più conosciuto venne dalle colonne di Scientific American, firmato da Michael Shermer, al quale van Lommel indirizzò una circostanziata replica.

  32. GLI STATI DI COSCIENZA Esperienze di pre morte Recentemente in Italia il Prof. Enrico Facco, docente di anestesiologia e rianimazione all’Università di Padova, ha pubblicato un suo studio, condotto su 20 casi, dal titolo Esperienze di pre morte, scienza e coscienza al confine tra fisica e metafisica , ed. Altravista. Video Fenomenologia delle EPM Intervista a E. Facco

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