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Approccio metodologico di Gestione Bancaria

Approccio metodologico di Gestione Bancaria. Il nostro modo di fare Banca. La banca:

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Approccio metodologico di Gestione Bancaria

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Presentation Transcript


  1. Approccio metodologico di Gestione Bancaria Il nostro modo di fare Banca

  2. La banca: “[…]si può anche paragonare ad una tromba aspirante e premente; raccoglie i capitali monetari inerti, li concentra nelle sue mani, e torna a diffonderli per mille canali nella circolazione mantenendoli così costantemente attivi […] ” (A. Garelli - UTET 1879) Dalla definizione di Banca si desume quello che è il modello nell’interpretazione dell’Istituto di Credito, volto allo sviluppo del territorio e che coinvolge il “soggetto economico allargato” costituito da tutti i portatori di interessi istituzionali. Tromba aspirante e premente - Tav. 34 (vol. 1, 1854:30 giu.,)

  3. Il circolo “VIRTUOSO” BANCA AZIENDE RISPARMIO INVESTIMENTI FAMIGLIE CONSUMI REDDITO AZIENDE

  4. Obiettivi: ISTRUIRE e MOTIVARE tutto il personale della Banca alla comprensione delle esigenze di Famiglie e Aziende, al fine di poterle soddisfare efficacemente. FIDELIZZARE il Cliente che deve percepire la Banca come un Partner-Cointeressato indispensabile al conseguimento dei propri obiettivi.

  5. Azioni concrete: Mettere in atto una disciplina volta alla ricerca del Cliente, attraverso l’indagine delle sue esigenze, che consenta di ribaltare l’atteggiamento passivo, di chi aspetta il Cliente, in attivo, di chi ricerca la migliore clientela da fidelizzare. Motivare il Personale valorizzando i soggetti che, per predisposizione, carattere o cultura, siano naturalmente predisposti alle relazioni; ossia, siano in grado di esprimere e trasferire, creando empatia, quali siano i vantaggi e le opportunità per i Clienti, ad operare con la propria Banca. Valorizzazione che non può prescindere dal veicolare l’onore e la responsabilità di divenire formatori delle migliori “forze nuove” da ricercare sul territorio, pianificando un percorso di gratificazioni economiche e professionali, rapportate ai risultati conseguiti.

  6. Il modello da utilizzare deve necessariamente essere: • Conforme ed adattabile alla normativa • Motivante • Fidelizzante • Replicabile • Creare un vincolo saldo, costruito sulla convinzione di essere tutti partecipi alla realizzazione di un Progetto, che si fonda sulla concezione di un nuovo modello vincente che faccia da volano allo sviluppo compatibile del territorio.

  7. Modello innovativo: Banca, intesa come centro per il soddisfacimento di tutte le esigenze finanziarie ed economiche di Famiglie ed Aziende. Capacità di acquisire tutte le informazioni e decodificarle in soluzioni, creando opportunità e vantaggi con doppio vettore, verso la Banca e verso la Clientela. Facoltà di individuare gruppi omogenei di esigenze, verificarne la convenienza economica a produrre in proprio o ricercare all’esterno partners affidabili da cui acquisire le soluzioni. Di fatto diventare contenitore ordinato delle esigenze espresse dal territorio.

  8. Modello di espansione Questo modello di espansione è compatibile con un presidio costante del territorio, abbandonando il “modello farmacia” (in cui il cliente più o meno conscio di quali siano i suoi bisogni, si reca presso gli Istituti con l’aspettativa che gli stessi vengano o possano essere soddisfatti), con il “modello informatore medico-scientifico” (in cui è l’incaricato, latore di cultura economico-finanziaria, professionalmente attrezzato ad acquisire informazioni necessarie ad individuare le esigenze della clientela). Bisogna formare figure professionali che possano costruire con il Cliente una stabile relazione, atta a costruire una scala di valori su cui sono inseriti gli obiettivi da conseguire (metodo Maieutico). Monitorare le informazioni ed aggiornare, in virtù delle mutate condizioni/esigenze del nucleo familiare, o del percettore di reddito, la scala di valori degli obiettivi.

  9. Il nostro modo di fare Banca

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