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INTRODUZIONE AL KNOWLEDGE MANAGEMENT

INTRODUZIONE AL KNOWLEDGE MANAGEMENT.

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Presentation Transcript


  1. INTRODUZIONE AL KNOWLEDGE MANAGEMENT

  2. “il processo attraverso il quale le organizzazioni generano valore dal loro patrimonio “knowledgebased” e dal loro patrimonio intellettuale. Per lo più generare valore da questi beni richiede che essi siano condivisi tra i lavoratori e tra i dipartimenti e perfino, a volte, con altre società, in uno sforzo di identificazione delle pratiche migliori. In sé, questa definizione non dice nulla circa la tecnologia: sebbene il KM sia spesso facilitato dalla tecnologia, la tecnologia di per sé non è il KM” (M.Santosus,J.Surmacz, KMRC) • “Una disciplina che porta alle questioni critiche dell’adattamento organizzativo, della sopravvivenza e della competenza, di fronte a cambiamenti ambientali sempre più discontinui. Esso, essenzialmente, incarna processi organizzativi finalizzati a una combinazione sinergica tra le capacità di trattamento di dati e di informazioni e la capacità creativa e innovativa degli esseri umani (Y.Malhotra) DEFINIZIONE DI KNOWLEDGE MANAGEMENT

  3. conoscenza esplicita • Formalizzata, codificata • Posta in libri, documenti, etc. • Facilmente riproducibile e trasmissibile • conoscenza tacita • Implicita, “contenuta nella testa” delle persone • Non sempre codificabile, ma fondamentale • conoscenza incorporata • Quello specifico modo di fare le cose, le procedure operative, i processi, etc. • conoscenza creabile • Una sorta di conoscenza “potenziale”, ad es. nascosta nei dati, ottenibile attraverso elaborazioni statistiche TIPI DI CONOSCENZA

  4. SCHEMA NONAKA - TAKEUCHI

  5. la conoscenza si compone di diversi elementi a seconda della prospettiva di analisi intrapresa al di la delle differenze terminologiche, esiste comunque un generale accordo sugli elementi fondamentalidai quali deriva la conoscenza. questi elementi o stati conoscitivi sono: • dati • informazione • intelligenza • saggezza COMPONENTI DELLA CONOSCENZA

  6. I Daticostituiscono la materia prima del contenuto conoscitivo di un’organizzazione e sono rappresentazioni oggettive dei fatti relativi ad un evento. Essi sono, quindi, espliciti e contengono un potenziale implicito ossia forniscono informazioni se combinati e interpretati. Nelle imprese moderne i dati sono generalmente archiviati nel sistema informatico e possono assumere forme differenti: esistono nei sistemi di fatturazione, nei sistemi di customer service, nei cataloghi, nei documenti, nelle lettere, nelle immagini, nei libri ecc. L’Informazioneè il prodotto della combinazione e interpretazione dei dati ed è maggiormente aggregata e integrata. I dati si trasformano in informazione attraverso la contestualizazzione, la catalogazione, il calcolo, la correzione, il riassunto. L’informazione estende il suo raggio di influenza ad un contesto più ampio sia dal punto di vista temporale sia spaziale. L ’informazione è spesso descritta come un messaggio che prende la forma di un documento o di una comunicazione audio o visiva. L’informazione circola all’interno dell’organizzazione attraverso “reti” che possono essere strutturate e visibili come l’e-mail o internet o informali come una nota sul tavolo o telefonata

  7. L’Intelligenzaè definita come la capacità di attribuire un conveniente significato pratico o concettuale ai fatti o momenti di una esperienza attraverso un processo di associazione, astrazione e razionalizzazione. Essa può essere estratta, creata e sviluppata da diverse fonti ai tutti i livelli organizzativi e consiste nella rappresentazione e formalizzazione dei dati e delle informazioni come per esempio, il riassunto di una esperienza, la formalizzazione di un fatto o di un evento, la creazione di regole o norme o la spiegazione di una lezione assimilata può essere trasferita attraverso documenti scritti, elettronicamente attraverso newsletter, e-mail o comunicata con programmi di educazione e addestramento La Saggezza è la capacità di discernere, giudicare o separare il bene dal male e il buono dal cattivo e deriva da tutti i livelli precedenti di coscienza o conoscenza e dai sistemi umani di programmazione quali i codici morali ed etici, i valori fondamentali e ideali. Essa fornisce gli elementi base per comprendere ciò che prima non era conosciuto e ci guida alla soluzione attraverso la comprensione. la saggezza è, quindi, l’essenza dell’esplorazione filosofica e per sua natura porta a porsi domande alle quali non esiste risposta o la risposta non è facilmente raggiungibile

  8. oltre alle categorie descrittive generali (dati, informazioni, intelligenza e saggezza), esistono alcuni elementi che caratterizzano in modo più specifico il concetto di conoscenza. Questi elementi caratterizzantisono: • l’esperienza • la verità dei fatti • la complessità • la capacità di giudizio • l’agire empirico e l’intuizione • i valori e le convinzioni • l’educazione ELEMENTI CARATTERIZZANTI LA CONOSCENZA

  9. La conoscenza ha un suo ciclo di vita e per evitare che essa vada perduta occorre: catturare ed archiviare:acquisire dati e informazioni, archiviarli in luoghi nei quali possono essere gestiti e resi accessibili e al fine di poter essere riutilizzati e applicati a contesti differenti organizzare e trasformare:organizzare e trasformare la conoscenza di base in business knowledge. Ciò comporta ordinare, filtrare, confrontare, correlare, formalizzare ed esplicitare la conoscenza per renderla facilmente accessibile e utilizzabile e perché possa rappresentare la base su cui costruirne di nuova trasferire e distribuire:comunicare la conoscenza a tutti i livelli dell’organizzazione e fare in modo che venga recepita dai prodotti e dai servizi utilizzare e sviluppare:internalizzare e applicare la conoscenza nell’attività di business e modellare la conoscenza in base alle nuove necessità di business creare e scoprire:condividere e rinnovare la conoscenza esistente, ricercare, scoprire, importare, apprendere nuova conoscenza CICLO DI VITA DELLA CONOSCENZA

  10. Acquisizione e recupero di conoscenze Creazione di conoscenza (compresa la trasformazione) Content development Indicizzazione Filtraggio Classificazione e catalogazione Identificazione e creazione di “links” Distribuzione Applicazione (compreso l’uso per l’assunzione delle conoscenze) Condivisione Problem setting Problem solving Integrazione e combinazione Introduzione di innovazioni tecniche/tecnologiche Trasferimento ATTIVITA’ DI KNOWLEDGE MANAGEMENT

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