330 likes | 555 Views
CE.RI.PE . UNITA’ DI APPRENDIMENTO. ELABORARE UN GIORNALINO DI CLASSE CON L’AUSILIO DEL PC. DESTINATARI. Numero 20 allievi di classe III – n. 2 allievi con BES Contesto socio-culturale: livello medio. Quartiere cittadino
E N D
CE.RI.PE.UNITA’ DI APPRENDIMENTO ELABORARE UN GIORNALINO DI CLASSE CON L’AUSILIO DEL PC
DESTINATARI • Numero 20 allievi di classe III – n. 2 allievi con BES • Contesto socio-culturale: livello medio. Quartiere cittadino • Profilo del gruppo classe: livello di apprendimento adeguato alla classe. Buona conoscenza della lingua materna. • Durata della lezione: 2 ore
Consulto: Indicazioni Nazionali e POF della scuola • Finalità delle Indicazioni Nazionali 2012: • L’allievo deve raggiungere traguardi di competenze (Obiettivi dell’U.E.). Pertanto deve contestualizzare gli apprendimenti nella vita quotidiana. • Egli deve interpretare la molteplicità delle situazioni nelle quali viene a trovarsi nell’ ipercomplessità sociale del mondo postmoderno.(Lyotard)
Il bambino planetario • L’allievo deve saper dialogare con bambini di razze, etnie, culture, religioni, usi, costumi diversi: già nell’aula vive una dimensione “planetaria”. Nel prossimo futuro vivrà la mobilità che accompagna la delocalizzazione del lavoro nel pianeta diventato un villaggio globale. Per dialogare con la la molteplicità delle culture, comprendere i processi di mondializzazione dei fenomeni e di globalizzazione delle economie occorre costruire una nuova cultura ed un Nuovo Umanesimo fondato sull’Unità del sapere.
Unità del sapere • L’apprendimento, pertanto, deve essere interdisciplinare. • Ogni apprendimento nasce da situazioni critiche (Cerini) o problematiche (Gowin) nelle quali viene a trovarsi l’allievo: ogni problema è unità di molteplici prospettive disciplinari (Unità Molteplice di Morin).
La lezione : una Unità di Apprendimento-Lavoro • Una lezione è efficace se realizza gli obiettivi progettati • La lezione efficace non è più, come nel passato, la lezione frontale, unidirezionale, con ascolto passivo dell’allievo. • Essa è dialogica, interattiva • E’ centrata sui processi di apprendimento soggettivi ed unici • Coniuga il sapere, il saper fare, il saper pensare
La didattica di laboratorio • La didattica di laboratorio rende il bambino attivo e gli consente di sviluppare curiosità, motivazioni ed interessi. • L’Unità di Apprendimento/lavoro è un segmento del curricolo verticale. Quest’ultimo accompagna i processi di crescita degli allievi con una continuità verticale (tra i diversi segmenti scolastici) ed orizzontale (con la famiglia ed il territorio). • Situazioni critiche rappresentano momento di discontinuità che stimola l’allievo a risolvere un problema.
L’apprendimento • L’apprendimento nasce quando l’allievo “inciampa” in un problema ( Dario Antiseri) • Dal problema nascono domande focali • Le risposte sono nelle discipline: i docenti devono progettare CONOSCENZE-ABILITA’-COMPETENZE-OBIETTIVI FORMATIVI • Le metodologie, le attività, le organizzazioni flessibili, gli strumenti facilitano gli apprendimenti
Struttura della Lezione: Unità di Apprendimento-Lavoro Domande focali: Chi……….. Fa………… Che cosa……. Come………. Quando……. Perché... Dove... Problema: Redigere il giornalino di classe
IL SETTING DIDATTICO • L’aula deve diventare un laboratorio: il setting didattico deve essere ricco di materiali, costruttivista, deve essere sfondo integratore degli apprendimenti. • Il problema di dover redigere un giornalino di classe genera negli allievi domande focali: le risposte sono nelle conoscenze disciplinari.
Il setting didattico e l’uso del PC • Il PC è strumento privilegiato per la ricerca di informazioni e notizie: gli allievi selezionano parole chiave da inserire nel motore di ricerca google • Essi imparano a leggere testi nel rapporto significante-significato, a comprendere e selezionare i vari tipi di testo, a stampare e ad elaborare in maniera personale (anche parafrasando) le informazioni. • Imparano a cercare, selezionare, scaricare immagini
ORGANIZZAZIONE DEL SETTING DIDATTICO • Per la costruzione di competenze e la formazione di un pensiero divergente (J. Piaget) critico, creativo e costruttivo di immaginazione scientifica ( Dario Antiseri), che formi il bambino di oggi, uomo planetario di domani, cittadino del mondo ( Obiettivo dell’U.E.), sollecitiamo gli allievi a progettare organizzazione degli spazi, rubriche, strumenti e risorse (TIC) per la redazione del giornalino di classe
Progettazione degli OSA • Obiettivi specifici di apprendimento sono: • Redigere brevi testi di diversa tipologia: narrativi, espositivi e descrittivi • Usare la lingua in funzione espressiva dei sentimenti • Usare la lingua in funzione comunicativa di fatti, fenomeni • Categorizzare, analizzare fatti e fenomeni • Raccogliere informazioni e commentarle • Riflettere sulle strutture essenziali della lingua italiana • Saper etichettare le illustrazioni in inglese • Ascolto,comprensione e produzione di informazioni attraverso i media (TIC)
Interdisciplinarità • Gli OSA della U.A. sono interdisciplinari in quanto tutte le discipline convergono, pur nella specificità dei linguaggi di ciascuna, sulla redazione dei testi: • Es. Storia (categoria tempo): collocare sulla linea del tempo (prima, dopo) una storia, un fatto • Geografia (categoria spazio) :collocare in alto, basso, destra, sinistra della pagina una figura o un disegno e/o collocare un fatto/evento in un determinato territorio • Arte e immagine: disegnare, colorare • Matematica (categoria misura): misurare il testo, la pagina del giornale; calcolare ricavo, spesa, guadagno nella gestione economica del giornalino • Inglese: poter comunicare con tutti, anche a mezzo skype
Conoscenze – Abilità - Competenze • I bambini traducono le conoscenze acquisite (vocabolario, strutture essenziali della lingua, saperi disciplinari e sociali) nell’abilità di saper strutturare testi di genere diverso. • Il transfert di conoscenze e di abilità a situazioni e problemi nuovi conduce gli allievi verso traguardi di competenza.
Competenze • Espansione del lessico ricettivo e produttivo • Consapevolezza della dimensione interculturale • L’allievo ascolta e comprende testi di vario tipo diretti e trasmessi dai media, riconoscendone il tema e le informazioni ( cronaca, sport, arte etc.) • Ricerca, raccoglie e rielabora dati con l’ausilio del PC • Sa interpretare in modo personale fatti, fenomeni, eventi
Obiettivi Formativi • Le competenze rendono il soggetto autonomo, sicuro di sé, tale da sviluppare autostima. • Egli, quindi “dà forma” (obiettivo formativo) a un nuovo “saper essere” (autonomo, critico, riflessivo) e diventa cittadino delle diverse situazioni di vita quotidiana (I.N. 2012). • Cresce, quindi, in rapporto all’età, il pensiero critico e divergente del bambino, futuro uomo planetario, costruttore di un nuovo Umanesimo
SFONDO INTEGRATOREI bambini raccontano, come sanno fare, le loro storie, disegnano, fanno interviste, raccolgono informazioni dai media e, nell’aula, si costruisce un ambiente di apprendimento ricco di pannelli, cartelloni, manifesti che pubblicizzano il nuovo giornalino
Problema:come organizzare il giornale della classe? • I bambini, sollecitati da un setting didattico ricco di materiali, tecnologie (PC con internet, LIM) ed altamente costruttivista, propongono varie modalità organizzative. • Come ? • Mediante il brainstorming
Come? Con il Brainstorming • Attiviamo nel gruppo classe la metodologia del brainstorming: • Secondo le regole del brainstorming ciascun bambino esprime conoscenze, interpretazioni, credenze, propone rubriche del giornalino • Si costruisce una rete concettuale delle proposte (parole chiave e parole legame) rappresentativa della “matrice cognitiva” del gruppo e di ciascun allievo
Le rubriche La pagina della cronaca Lo sport Le Interviste La moda Le ricette di cucina L’arte e il territorio
Organizzazione della classe • Si prevede l’organizzazione di Gruppi di lavoro: • n. 4 gruppi che sviluppano, ciascuno, un modulo di progetto • Si formano coppie di dialogo (peer tutoring) • Si attivano dinamiche di gruppo (es. modellamento, contrattazione delle contingenze, concatenamento cfr. La conduzione della classe di Paolo Meazzini) • Nell’ambito di ciascun gruppo ogni allievo svolge un compito secondo la consegna.
Il Gruppo di coordinamento Selezione redazione Gruppi di lavoro Gruppo Rubriche: La moda • Le ricette di cucina Gruppo Rubriche: L’arte e il territorio Le interviste Gruppo Rubriche: La pagina della cronaca Lo sport
La motivazione • In queste attività di gioco-lavoro gli allievi sviluppano spontaneamente: • Curiosità • Motivazioni • Interessi • e………… si divertono
DINAMICHE DI GRUPPO • Nel gruppo ciascun allievo sviluppa i Potenziali Individuali di Apprendimento (Berlini e Canevaro). • Egli apprende secondo tempi, ritmi e stili cognitivi personali. • Si realizza, così, la personalizzazione dei processi di sviluppo: cognitivi, affettivi, relazionali.
METODOLOGIE- STRUMENTI • BRAIN STORMING ( tempesta di cervelli e di idee) • COOPERATIVE LEARNING (apprendimento cooperativo) • PEER TUTORING (tutoraggio tra pari) • RICERCA-AZIONE • GIOCHI DI RUOLO • UTILIZZO DELLE T.I.C. • DIDATTICA 3.0 ( Utilizzo della LIM per una didattica multimediale interattiva: questa corrisponde ad un nuovo Progetto di scuola che vede l’allievo protagonista e interattivo.)
Individualizzazione e Personalizzazione • La didattica di laboratorio facilita l’individualizzazione dei trattamenti rivolti a singoli allievi per il raggiungimento degli obiettivi comuni alla classe. • Nell’ambito di dinamiche di gruppo la personalizzazione dei processi di sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale consente anche lo sviluppo dei talenti e di eventuali eccellenze.
Personalizzazione • Ciascun bambino, nel gruppo, lavora secondo tempi , ritmi e stili di apprendimento personali. • Egli sviluppa i potenziali individuali di apprendimento, recupera conoscenze, approfondisce saperi.
BES • Individualizzazione e personalizzazione sono le condizioni per il trattamento efficace dei Bisogni Educativi Speciali, secondo la logica dell’inclusione. • I Disturbi Specifici di Apprendimento quali dislessia, dislalia, disgrafia, disortografia, discalculia (Legge n. 170/10) e condizioni di disagio, svantaggio, handicap dipendente da disabilità (Legge 104/92), disturbi dell’attenzione sono bisogni educativi speciali a cui la scuola deve dare risposte adeguate, con un’offerta formativa efficace.
BES • Nel gruppo classe sono presenti due bambini con BES: un allievo portatore di disagio personale (problematiche emotive ed affettive per la recente nascita di un fratellino) ed un allievo in situazione di svantaggio sociale (deprivazione economica e culturale). • Per entrambi, nell’ambito dell’Unità di Apprendimento, sono state progettate attività individualizzate e personalizzate per promuovere l’inclusione sociale
SISTEMA DI VALUTAZIONE(Legge n. 169/08 e Regolamento applicativo ) • L’ Unità di Apprendimento necessita di verifica e di valutazione dei risultati. • Occorre, pertanto, costruire un sistema di valutazione con indicatori e descrittori degli obiettivi progettati. • Vengono somministrate agli allievi: • Prove di verifica iniziali, intermedie, finali corrispondenti a prestazioni autentiche ( narrazioni, comprensione e produzione di brevi testi, uso di pc per ricerca di notizie etc.) • Si possono utilizzare anche Rubriche di Valutazione con indicatori e descrittori degli obiettivi da misurare
SISTEMA DI VALUTAZIONE(Legge n. 169/08 e Regolamento applicativo ) • La L. n. 169/08 ha introdotto il voto in decimi per la misurazione del grado di avvicinamento e/o raggiungimento degli obiettivi progettati • Ha introdotto la certificazione delle competenze • La Valutazione è formativa ed è accompagnata da un giudizio analitico sulla formazione globale dell’allievo • La valutazione ha una funzione regolativa del curricolo • Essa è un valido feed back per i docenti che possono progettare Piani di miglioramento