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… ho bevuto per tutta la mia esistenza e sono ancora qui. E ho fatto vita sportiva, scalate, camminate, sci-alpinismo, ho fatto legna e altre fatiche che, se fossi stato dipendente totale dall’alcol, non sarei riuscito a portare a termine. Certo, non sono un buon esempio, lo so, ma nemmeno uno dei peggiori … chi scrive è un povero diavolo che ha fucilato la serenità della sua vita e devastato quella degli altri con l’alcol…
“… il fenomeno, ma si potrebbe dire lo sfacelo, aumenta di anno in anno. Non solo nel numero di ragazzi che si mettono a bere, ma nella quantità, nella qualità del bevuto e nell’età dei bevitori che risulta sempre più giovane. Si comincia a ubriacarsi intorno ai dodici, tredici anni. Così riferiscono le statistiche. … Coloro invece che dovrebbero insegnare, vigilare, accompagnare il futuro dei giovani – famiglia, scuola, istituzioni – non indicano una via né tracciano qualche sentiero. Si limitano a ripetere fino al ridicolo: <<Non bevete, vi fate del male, vi ammazzate in auto, fate soffrire i genitori, vi rovinate>>. Ma raccomandare ad un giovane di non bere è come pretendere che non piova, non sorga il sole o appaia il giorno dopo la notte …”
Alberto Zantomio Ispettore Superiore Polizia Stradale Verona L’art. 186 del C.d.S. – Aspetti operativi
Avv. Nicolino De CantisAvvocato del Foro di VeronaGli atti difensivi ed i lavori di pubblica utilità
Dott. Maurizio GommaSERT ULSS 20 VeronaAspettative e possibilità di chi fa uso di sostanze alcoliche
“… L’alcol, nel mio caso il vino, non faceva male tanto a me quanto a coloro che mi vogliono bene: figli, amici, parenti. Anche per loro ho smesso. Per rispettare la loro dignità. Un figlio si vorrebbe nascondere piuttosto di sapere e vedere suo padre sbronzo … Prima di tutto cari ragazzi, dovete rispettare voi stessi, volervi un po’ di bene, senza strapazzare troppo la vita …”
“… E allora, a chi di voi sceglie di vivere con l’alcol, non mi resta che augurare che gli vada bene, anche se ho la certezza che bene non gli andrà. Gli andrà malissimo. A coloro che invece scelgono di stare totalmente senza, dico che non sanno cosa si perdono, ma dico pure che quello che guadagnano forse è di gran lunga maggiore. A quelli che hanno scelto la via di mezzo, dico che sono sulla strada giusta e che si divertano, ma attenzione a non passare oltre. …”
Dott. Paolo CastellettiDirettore Unione Italiana ViniL’Impegno Europeo “Wine in moderation”
“Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che vogliono fare e quelli che vogliono avere il merito di ciò che si fa. Meglio appartenere alla prima categoria dove vi è assai meno concorrenza” (Agostino Rocca) Grazie per la partecipazione e per l’attenzione. Arrivederci