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Progetto Standardizzazione Dati Pazienti DSM

Progetto Standardizzazione Dati Pazienti DSM. Coordinatore: Dott.ssa Speranza Manca Gruppo: Amici, Appolloni, Caputo, Carrus, De Luca, Filippi, Manni, Pignatelli, Rita, Scarcella, Scarinci, Siciliani, Terzariol. Progetto Standardizzazione Dati Pazienti DSM.

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Progetto Standardizzazione Dati Pazienti DSM

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Presentation Transcript


  1. Progetto Standardizzazione Dati Pazienti DSM Coordinatore: Dott.ssa Speranza Manca Gruppo: Amici, Appolloni, Caputo, Carrus, De Luca, Filippi, Manni, Pignatelli, Rita, Scarcella, Scarinci, Siciliani, Terzariol.

  2. Progetto Standardizzazione Dati Pazienti DSM La misurazione e la standardizzazione dei dati è uno strumento fondamentale nelle scienze mediche, tanto nella ricerca quanto nella pratica clinica, poiché: • contribuisce in maniera sostanziale alla definizione dei problemi e degli obiettivi da raggiungere; • aiuta a standardizzare e ad obiettivare l'oggetto del nostro interesse; • consente una verifica affidabile degli effetti del trattamento in modo da apportare i cambiamenti che si possano rendere necessari; • fornisce, attraverso l'uso di procedure che possono essere condivise da altri, una base per confrontare i risultati di differenti strategie di intervento.

  3. Ottimizzazione dell’intervento del DSM sul Pz grave Valutazione in ingresso per determinare la gravità e la disfunzionalità del pz fatta in modo integrato da operatori di diverso profilo professionale appartenenti alle varie equipes del DSM (Territorio, SPDC, Riabilitazione) Progetto Terapeutico Integrato

  4. Come attuarlo: • Raccolta omogenea dei dati attraverso la somministrazione standardizzata dei test • Informatizzazione dei dati

  5. Perché attuarlo: • Valutare l’efficacia degli interventi • Effettuare studi longitudinali • Valutazione costi-benefici • Miglioramento utilizzazione delle risorse • Disponibilità materiale per la ricerca

  6. Razionale: STEP 1 • Accoglienza STEP 2 • Valutazione diagnostica di tutti i pazienti presi in carico STEP 3 • Percorsi differenziati per diagnosi STEP 4 • Valutazione del trattamento ad intervalli stabiliti

  7. STEP 1 Accoglienza : Obiettivo: • Valutazione appropriatezza e urgenza della richiesta Metodo: • Proposta elaborata dal gruppo di lavoro del DSM

  8. STEP 2 • Valutazione diagnostica di tutti i pazienti presi in carico effettuata dai Dirigenti Va effettuata tramite: • la raccolta dei dati anamnestici secondo lo schema già esistente nella cartella clinica cartacea • intervista semistrutturata MINI PLUS • cartella elettronica • creazione data base (SPSS) • Diagnosi DSM IV-TR

  9. SPSS • è un programma statistico studiato per soddisfare le esigenze di elaborazione dati nei settori scientifici • Permette la creazione di un data base • Permette l’analisi statistica • Utilizzabile e condivisibile in modo semplice da tutti gli operatori

  10. Mini Plus scala di valutazione diagnostica semistrutturata • breve, semplice, chiara e facile da somministrare • altamente sensibile, in grado, cioè, di identificare la massima percentuale possibile di soggetti con un determinato disturbo • specifica, capace di escludere, cioè, i soggetti senza disturbi • compatibile con i principali sistemi internazionali di classificazione diagnostica, l’ICD-10 ed il DSM-IV • in grado di cogliere le più importanti varianti subsindromiche; • utilizzabile tanto nella pratica clinica routinaria, che in ambito di ricerca.

  11. Mini Plus • nel M.I.N.I.ogni disturbo indagato corrisponde ad un "modulo" autonomo; la maggior parte dei moduli prevede una o due domande preliminari di screening, che noi chiameremo "domande d’ingresso", la cui negatività consente di omettere il completo excursus della sintomatologia relativa a quel disturbo e di passare direttamente al modulo successivo.

  12. Mini Plus • Quando il paziente risponde positivamente alla/e domanda/e di screening, si passa, invece, alla rilevazione dei sintomi, che dovrebbe essere completata da domande sulla disabilità associata a quei sintomi, sull’eventuale concomitanza con patologie somatiche e/o uso di sostanze, su eventuali lutti recenti

  13. STEP 3 Percorsi differenziati per diagnosi • A ) Area schizofrenica- Area disturbi dell’umore • B ) Disturbo di personalità • C ) Disturbo del comportamento alimentare • D ) Disturbi di ansia

  14. Area Schizofrenica- Area Disturbi Dell’Umore Test utilizzati: (Area clinica) • BPRS (attenzione verso le singole dimensioni psicopatologiche) • GAF • CGI • DAS completa

  15. Area Schizofrenica- Area Disturbi Dell’Umore Test utilizzati: (Area riabilitazione + soddisfazione) • Quality of Life-Index(QoL-Index) • Rating Scale di Ciompi

  16. Area Schizofrenica- Area Disturbi Dell’Umore Test utilizzati: (Area neurocognitiva) • WAIS • WMS • Wisconsin Card Sorting Test

  17. Area Schizofrenica- Area Disturbi Dell’Umore Test utilizzati: (Area affettiva) • Hamilton D

  18. B ) Disturbo di personalità approfondimento diagnostico attraverso: • MMPI o MILLON • GAF • QoL-I ( facoltativa ) • CGI

  19. C ) Disturbo del comportamento alimentare approfondimento diagnostico attraverso: • MMPI o MILLON • QoL-I ( facoltativa ) • GAF • CGI • EDI II

  20. D ) Disturbi di ansia approfondimento diagnostico attraverso: • MMPI o MILLON • Hamilton S

  21. STEP 4 • Valutazione del trattamento ad intervalli stabiliti, al t0, annuale e a fine trattamento, • Scale da somministrare annualmente: BPRS, GAF, CGI, R S di Ciompi, Hamilton D e S, EDI II • La somministrazione del resto delle scale è da considerarsi facoltativa

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