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Francia, scuola primaria. Dai dati raccolti dal progetto SEDEC Scienza e scienziati visti dai bambini e dagli adolescenti europei Paola Rodari, progetto SEDEC e SISSA medialab, Trieste, Italia. Le domande: Quale immagine della scienza e degli scienziati hanno bambini e adolescenti?
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Francia, scuola primaria Dai dati raccolti dal progetto SEDEC Scienza e scienziati visti dai bambini e dagli adolescenti europei Paola Rodari, progetto SEDEC e SISSA medialab, Trieste, Italia
Le domande: • Quale immagine della scienza e degli scienziati hanno bambini e adolescenti? • A quali temi sono interessati? Quali sono le loro speranze o i loro timori riguardo alla scienza? • Cosa può fare la scienza per l’Europa nelle loro aspettative? • Percepiscono una dimensione europea della ricerca e/o del patrimonio storico-scientifico? • Obiettivi della ricerca • Basare l’azione didattica sulla conoscenza delle emozioni e delle immagini degli alunni • Raccogliere materiali grezzi che possono essere poi utilizzati per produrre strumenti didattici Polonia, scuola secondaria
SEDEC • Disegno della ricerca • DAST test – “Disegna una persona che fa scienza” e titolo del disegno • Questionario per bambini e adolescenti • Questionario per insegnanti • Mappa concettuale dell’Europa come attività di classe • Campione • Disegni e questionari: • 4 classi x 6 paesi (CZ, FR, IT, PO, PT, RO) x 20 alunni (circa) x 2 ordini scolastici = 1100 • Questionario insegnanti: 50 insegnanti x 6 paesi = 27 questionari per il confronto internazionale, ad libritum per la ricerca interna Italia, scuola primaria
Le donne nella scienza • Un numero non lontano da quello di ricercatrici e associate nei paesi del campione • Non perdono la loro femminilità: sono belle, curate, talvolta sexy • Lavorano molto, e hanno successo Repubblica ceca, scuola secondaria: “La scienziata sta scavando”
Romania, scuola secondaria: “Una scienziata che studia fisica”
Repubblica ceca, scuola primaria – “E’ una giovane, sicura e promettente genetista. Sta lavorando a un nuovo metodo per curare le malattie” Romania, scuola secondaria – “La scienziata sta svolgendo un esperimento importante ed è molto occupata”
Lo stereotipo • E’ un chimico/una chimica (489/1102) • Ha il camice (359/1102) e gli occhiali (352/1102) • Lavora in un laboratorio e fa molti esperimenti, soprattutto sui liquidi Francia: “Gli occhiali rappresentano l’intelligenza, i libri la ricerca, e il microscopio la manipolazione” Francia, scuola primaria – “Una persona che lavora nella scienza e fa esperimenti con liquidi tossici”
molto spesso è Einstein o assomiglia all’icona Einstein (circa il 12% del campione) Polonia – Lo scienziato pazzo e distratto come dovrebbero essere tutti gli scienziati”
Lo scienziato pazzo • Distratto • Sporco, disordinato • Troppo preso dal suo lavoro Polonia: “Gli scienziati sono troppo impegnati e non hanno tempo per se stessi” Francia – “Sono un po’ pazzi”
Quando la scienza è pericolosa Italia,scuola secondaria • Scienziati pazzi e o disegni che esprimono pericolo (circa l’11% del campione) • Pericoli: l’esperimento va male, e spesso c’è un’esplosione • Lo scienziato crea armi, usa sostanze tossiche o radioattive • E’ a contatto con agenti patogeni pericolosi
Francia, scuola primaria – “Gli scienziati lavorano contro le malattie infettive”
Portogallo – “Inestin e l’infelice coniglio esplosivo” Italia – “Sono contro la sperimentazione animale”
Francia – “La scienziata sta per dissezionare un topo” Polonia – “Frankenstein fa esperimenti su un cane”
Romania – “Il mio disegno mostra come le persone inquinano l’ambiente a causa della ricerca nucleare”
La scienza benefattrice • Espliciti riferimenti allo scienziato come benefattore dell’umanità sono nel 5% dei disegni; ma a questi si aggiungono altri riferimenti al ruolo della scienza nella tutela della natura e della salute (sia nei disegni che nelle risposte al questionario) • Il mito di riferimento qui non è l’Apprendista stregon (il Golem), ma Superman Romania
Portogallo – “Questa signora è una scienziata e si prende cura delle piante”
Dai titoli dei disegni: Romania: “E’ un chimico che pensa al bene del pianeta, e cerca soluzioni ai problemi che esistono” Italia: “Penso che gli scienziati siano persone illuminate, che aiutano la società a svilupparsi. Sono essenziali” Italia: “Volevo esprimere che la scienza è sinonimo di perfezione, sperimentazione e idee personali” Romania: “E’ uno scienziato che pensa alla felicità di tutti, al benessere del pianeta, e cerca soluzioni per ogni problema”
“What do you think scientists should study for a better future for Europe? Name three things” Lotta all’inquinamento (208 menzioni), tutela dell’ambiente (94), e poi trasporti ed energie alternative, tecnologie, ricerca spaziale, stile di vita, … Romania, scuola primaria – “Questa persona pulisce la foresta. Vuole salvare la foresta.” Romania, scuola primaria – “Questa scienziata protegge i fiori.”
Conclusioni (1): C’è bisogno di incontri veri con la scienza e gli scienziati, per un’immagine più realistica ma anche più affascinante e varia e per arricchire il bagaglio iconografico e di informazioni su: aree di studio, strumenti, azioni, luoghi…
Disegni realistici • Una ventina su 1102 • Inoltre: 66 ritratti, di cui 21 Einstein e 17 persone conosciute (parenti o insegnanti) Francia, scuola primaria – “Una scienziata che tratta con la sabbia un braccialetto merovingio usando una fresatrice. Ha il camice e occhiali protettivi.”
Laboratorio sulle professioni della scienza di Etienne Bolmont, I.U.F.M. (Institut Universitaire de Formation des Maîtres) de Lorraine, Maxéville, Francia
Scienza ed Europa • Quali legami e quali aspettative? • Nell’immaginario legato all’Europa la scienza è poco presente, sono oerò molto presenti temi legati ad alto contenuto tecnico-scientifico, soprattutto legati alla salute, all’ambiente, alla gestione dei trasporti e del territorio, e all’energia
Conclusioni (2): • Gli enti e le collaborazioni scientifiche di dimensione europea sono sconosciute a piccoli e grandi • Il patrimonio storico-scientifico europeo è allo stesso modo quasi invisibile • Su questi temi occorre creare conoscenza, ma anche risvegliare l’interesse • Laddove l’interesse già esiste (salute ambiente), si può fondare la costruzione di una cittadinanza scientifica europea (consapevolezza, informazione, dialogo, partecipazione) Repubblica Ceca, scuola secondaria
Sì perché: 1. La scienza è al servizio del pianeta: Polonia: “Sì, gli scienziati aiutano il mondo e pensano la futuro.” Polonia: “Sì, voglio fare qualcosa di buono per la società e l’ambiente.” 2. La scienza combatte le malattie: Italia: “Sì, Vorrei essere uno scienziato. Vorrei studiare le malattie e aiutare le persone con diabete, handicap, obesità, celiachia.” Romania: “Sì. Perché potrai aiutare le persone e combattere le malattie più pericolose.” 3. Gli scienziati hanno una vita interessante sono riconosciuti: Polonia: “Sì. Gli scienziati viaggiano tanto e imparano tante cose.” Francia: “Sì. Mi piacerebbe andare nello spazio e vedere gli asteroridi” Romania: “Sì. Diventerò famoso e sarò molto in gamba …”
No, perché: 1. La matematica è un problema: Francia: “No, perché non mi piace la matematica ed è difficile per me.” Polonia: “Non sono sicuro, Non sono bravo in matematica e fisica.” 2. E’ pericoloso: Romania: “No, perché è molto pericoloso e ci sono tanti rischi, e non vorrei mettere la mia vita in peridolo per scoprire qualche nuova idea.” Polonia: “Non sono sicuro, Puoi aiutare, ma M. Curie è morta per le radiazioni.” 3. Si deve lavorare troppo e da soli: Portogallo: “Non so. Da un lato sì, perché poteri trovare delle soluzioni, e dall’altro no, perché c’è troppo lavoro da fare. Polonia: “No. E’ interessante, ma io ho bisogno del contatto con le persone nel mio lavoro futuro.”
Conclusioni in sintesi • La scienza e gli scienziati sono molto presenti nell’immaginario dei bambini e dei ragazzi, ma è evidente che non hanno un’immagine complessa e ricca del lavoro scientifico. Anzi tendono a una visione polarizzata: • scienziato pazzo vs superman • grandi aspettative vs paure ragionevoli e meno ragionevoli • Dovrebbero avere maggiori opportunità di esprimere le proprie emozioni e opinioni. • Dovrebbero avere maggiori opportunità di incontrare i ricercatori e i veri ambienti di lavoro. • Non sembrano collegare particolarmente scienza ed Europa, che è più vista come patria delle patrie, unione delle diversità. • Ma hanno grandi aspettative, nei confronti della scienza e dell’Europa, per la soluzione dei problemi dell’ambiente e della salute.
E se si vuole che più ragazzi intraprendano una carriera scientifica, bisogna migliorare le condizioni di lavoro dei ricercatori. Italia, scuola secondaria – “Lo scienziato pazzo”, con le toppe nel camice