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La consistenza della rete commerciale Provincia di Imperia. Osservatorio Regionale del commercio. Osservatorio regionale del commercio. Funzioni svolte da Unioncamere Liguria per conto della Regione.
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La consistenza della rete commerciale Provincia di Imperia Osservatorio Regionale del commercio
Osservatorio regionale del commercio Funzioni svolte da Unioncamere Liguria per conto della Regione
Raccolta dei dati resa possibile dalla collaborazione Regione – Unioncamere Liguria – Camere di Commercio e Comuni. • Finalità di questo primo lavoro: • quantificare la consistenza della rete al dettaglio in sede fissa; • in seguito: • monitoraggio sistematico; • iniziative mirate su aspetti particolari del commercio.
Il numero degli esercizi commerciali al dettaglio in provincia di Imperia • 4.522 punti di vendita; • 1.150 alimentari; • 3.372 non alimentari; • 95% gliesercizi di vicinato; • 216 le mediestrutture; • 17 le grandi strutture di vendita.
La rete della provincia rispetto alla Liguria: • minore incidenza del vicinato; • maggiore incidenza di medie strutture; • maggiore incidenza di grandi strutture; • divario maggiore nell’alimentare; • conseguentemente minor peso del vicinato sia nell’alimentare che nell’extra.
Il comune con più esercizi commerciali è San Remo seguito da Imperia e Ventimiglia. • La stessa “graduatoria” sia per gli alimentari che per i non alimentari. • Negli alimentari, però, le differenze sono minori.
Provincia di ImperiaLocalizzazione delle attività commercialiTotale Media e grande distribuzione
Localizzazione delle attività commerciali • I ¾ delle attività commerciali sono insediati nei centri maggiori; • il fattore demografico più incidente nelle extralimentari (attrattività-mobilità); • anche la distribuzione organizzata denota la stessa tendenza ma in misura superiore soprattutto nel non alimentare.
Le superfici di vendita • Molto più significativi i numeri sulla consistenza delle superfici, parametro utilizzato per misurare l’ampiezza dell’offerta. • Parametro assunto come riferimento anche nella gestione aziendale (produttività per mq).
Le superfici del commercio al dettaglio in provincia di Imperia • 387.623 mq il totale provinciale; • soprattutto non alimentare, 287.372 mq; • Poco meno del 40% della superficie occupato da medie e grandi strutture di vendita
E’ Imperia la città con maggiori superfici commerciali seguita da San Remo. • Fra le due città e le altre vi è molta differenza. • Sia per gli alimentari che per i non è comunque il Capoluogo ad assorbire la superficie maggiore.
Le superfici del commercio al dettaglio in provincia di Imperia • La superficie della rete rispetto alla Liguria: • se il peso delle grandi strutture è in linea con il dato regionale, non è così per le medie; • queste ultime incidono molto di più nell’alimentare ed ancor di più nell’extralimentare; • il vicinato conseguentemente è meno dimensionato rispetto alla media regionale.
Le superfici del commercio al dettaglio in provincia di Imperia • Solitamente il Capoluogo di Provincia assorbe una quota rilevante del commercio di una provincia; • nel caso di Imperia, ¼ della superficie; • il non alimentare, in particolare, fa da attrattore; • lo stesso fenomeno, ma in misura più accentuata, per la media e la grande distribuzione; • rispetto agli altri Capoluoghi della regione, Imperia pesa sulla rete provinciale molto meno di Genova e della Spezia, poco più di Savona.
Provincia di ImperiaIncidenza del capoluogo sulla superficie di vendita della rete provinciale
Indicatori a confronto • Se si mettono a confronto i pesi sul totale regionale di taluni indicatori si può verificare il grado di incidenza relativa delle attività commerciali della provincia: • popolazione 13,7 • occupazione 13,1 • reddito 13,0 • numero imprese 17,4 • punti di vendita 14,6 • superfici di vendita 17,1
Indicatori a confronto • Scarto modesto tra il peso della popolazione e quello del commercio (maggiore); • il differenziale sale se si guarda alle superfici; • stessi risultati se si prendono in considerazione occupazione e reddito da una parte e commercio dall’altra.
Qualche altra informazione • In provincia di Imperia: • il commercio incide sul valore aggiunto totale per quasi il 12%, in diminuzione rispetto al 2001 di quasi 5 punti; • l’occupazione del settore è cresciuta dello 0,9%; • gli addetti al commercio costituiscono il 17% del totale.
Dietro i numeri… • Ci sono professionalità ed investimenti. • Ci sono gli sforzi degli operatori di continuo adattamento al mercato. • Ci sono chiusure ed aperture. • Ci sono i passaggi generazionali e cessioni di azienda. • Ci sono tanti modelli di competizione.
La diffusione delle strutture più grandi • Complessivamente la densità più elevata in provincia della Spezia, la minore a Genova. • Per le medie strutture, valori più alti ad Imperia, più bassi a Genova. • Per le grandi strutture, al primo posto La Spezia, ultimo (e molto distante) Genova. • Limitatamente ai Capoluoghi, molto alto il valore di Imperia, valori allineati per La Spezia e Savona, minore densità a Genova.
La diffusione delle strutture più grandi • In particolare la densità complessiva delle medie e grandi strutture nella provincia di Imperia: • è superiore alla media regionale, preceduta solo dalla Spezia; • e ciò per valori alti delle medie (primato in Liguria); • sul risultato complessivo incide in misura determinante il dato delle grandi strutture del comune di Taggia (3 volte superiore alla media regionale).
La diffusione delle strutture più grandi • Per il settore alimentare sono le medie strutture ad alzare l’indice di diffusione ben oltre la media regionale; • nelle medie alimentari primato in Liguria con punte più alte ad Imperia e a Ventimiglia; • comune di Taggia ai vertici per le grandi strutture.
La diffusione delle strutture più grandi • Per il comparto extralimentare: • ancora le medie strutture fanno volare la provincia al primo posto in Liguria; • in questo settore, però, è alto anche il valore delle grandi; • risultati da assegnare ancora al comune di Taggia per le grandi, al comune di Imperia per le medie; • rilevanti i valori per le medie anche a San Remo e Ventimiglia.
La “graduatoria” dei Capoluoghi di provincia anche per densità di medie e grandi strutture di vendita Imperia La Spezia Savona Genova
La grande distribuzione in Liguria tra programmazione e richiesta del mercato • Negli atti normativi e programmatici la Regione aveva posto tra gli obiettivi di sviluppo del commercio il maggiore equilibrio possibile fra le varie tipologie di vendita (vicinato, medie e grandi strutture). • Prima ancora di decidere sul quantum di crescita in termini di superficie (ovviamente senza alcun vincolo per il vicinato) la Regione aveva affidato all’Istituto Tagliacarne uno studio che fra l’altro offrisse la misura della possibile crescita.
La grande distribuzione in Liguria tra programmazione e richiesta del mercato • Come noto, in sede di programmazione, la Regione Liguria, relativamente alle medie strutture di vendita, decideva di non sottoporre a disponibilità di superfici quelle non alimentari. • La Regione, tuttavia, decide di abbassare molto i valori Tagliacarne.
La grande distribuzione in Liguria tra programmazione e richiesta del mercato Queste le disponibilità per ogni area territoriale e per settore
La grande distribuzione in Liguria tra programmazione e richiesta del mercato • La differenza fra l’ipotesi Tagliacarne e le scelte normative della Regione era spiegata: • prima di tutto dalla volontà di contenere la crescita della grande distribuzione per assicurare equilibrio fra le varie tipologie distributive; • dall’opportunità di non porre limiti alle medie non alimentari; • dalla consapevolezza che i possibili accorpamenti e concentrazioni avrebbero potuto, sia pure in misura minore, determinare nuova superficie.
La grande distribuzione in Liguria tra programmazione e richiesta del mercato • Interessa ora notare quanto degli incrementi normati in termini di superficie disponibile sia stata effettivamente utilizzata per nuova superficie di grande distribuzione, ampliamenti compresi. • Nel calcolo non si tiene conto dei trasferimenti e degli accorpamenti che hanno dato luogo a nuova superficie di grandi strutture senza l’utilizzo della superficie disponibile.
La provincia di Imperia • Per la provincia di Imperia sono interessate due aree territoriali: Disponibilità territoriale per la grande distribuzione programmata dalla Regione nel 2006/2007 e utilizzo a ottobre 2011 Disponibilità territoriale per la grande distribuzione programmata dalla Regione nel 2006/2007 e utilizzo a ottobre 2011
La provincia di Imperia • In realtà, con i dati aggiornati a febbraio 2012, la situazione cambia notevolmente per l’Area Ventimigliese – Sanremese, in quanto ad oggi è stata utilizzata tutta la disponibilità dell’alimentare (1.427 mq). • Per l’extralimentare sono 4.864 mq utilizzati su 5.453mq. disponibili. • Per l’Area Imperiese, invece, utilizzo di 500 mq. nell’alimentare su 613 disponibili. • Rimane pari a zero l’utilizzo di superficie non alimentare (disponibile 4.482mq.).