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3 a. G i o r n a t a DELL’ECONOMIA. Nota sull’economia della provincia di Trieste. Presentazione a cura del Dr. Giuseppe Capuano - Economista Dirigente Area Studi e Ricerche dell’Istituto G. Tagliacarne. Trieste, 6 maggio 2005. PIÙ DINAMICA L’AREA DEL PACIFICO.
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3a G i o r n a t a DELL’ECONOMIA Nota sull’economia della provincia di Trieste Presentazione a cura del Dr. Giuseppe Capuano - Economista Dirigente Area Studi e Ricerche dell’Istituto G. Tagliacarne Trieste, 6 maggio 2005
PIÙ DINAMICA L’AREA DEL PACIFICO Il “passo“ lento della ripresa dell’Italia e dell’Europa Il Friuli cresce leggermente meno della media italiana Prodotto interno lordo (variazioni %) Fonte: OCSE, World Bank, Eurostat, Isae, Unioncamere
2004-2005: l’inizio di una fase di crescita? Tasso di crescita dell’economia Italiana 1995-2006 * stime Fonte: elaborazione Istituto Tagliacarne su dati Istituto Tagliacarne e Istat
Le tre incognite dello scenario internazionale - Aumento dei tassi d’interesse: I tassi USA 8 volte in aumento dal giugno 2004 - Prezzo del petrolio a circa 50$ al barile - Euro forte su valori 1 euro=1,30 dollari BCE FED Fonte: FED, BCE
Tasso di crescita medio del PIL (95-2003)= più basso tra le province della regione Fonte: Stime Istituto Tagliacarne Trieste: circa 21 anni per raddoppiare il PIL
L’evoluzione della struttura economica Il peso dell’economia triestina sul Friuli Venezia Giulia Fonte: Infocamere, Istat, Banca d’Italia
Una economia terziaria con una importante componente industriale Fonte: Ist. G. Tagliacarne
Mappatura provinciale in base al peso dell’agricoltura sul valore aggiunto totale (2003) Trieste 92° posto Fonte: Istituto G. Tagliacarne
Mappatura provinciale in base al peso del manifatturiero sul valore aggiunto totale (2003) Trieste 77° posto Fonte: Istituto G. Tagliacarne
Mappatura provinciale in base al peso delle costruzioni sul valore aggiunto totale (2003) Trieste 103° posto Fonte: Istituto G. Tagliacarne
Mappatura provinciale in base al peso dei servizi sul valore aggiunto totale (2003) Trieste 4° posto Fonte: Istituto G. Tagliacarne
Nel complesso meglio il Friuli Venezia Giulia che il Veneto Variazione del numero indice del valore aggiunto pro capite delle province friulane (Italia = 100) Fonte: Unioncamere - Istituto G. Tagliacarne
Mappatura provinciale in base al numero indice del valore aggiunto pro capite (2003) Trieste 26° posto Fonte: Istituto G. Tagliacarne
L’impatto della crescita sulle famiglie Fonte: Istituto G. Tagliacarne
Graduatoria nazionale della qualità della vita (2004) Fonte: Il Sole 24 Ore
Forte componente dell’occupazione femminile La disoccupazione più elevata della regione Fonte:Istat
La disoccupazione “allargata” Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
Dalla media impresa al “ceto medio” di impresa Fonte: Istituto Tagliacarne Un tessuto manifatturiero fatto di piccole e grandi imprese
Incidenza del Valore Aggiunto delle PMI sul totale del settore manifatturiero - Anno 2001 Prato é la provincia con l’incidenza più alta, Caltanissetta la più bassa.
Crescono le società di capitale: +574 imprese Numerosità imprenditoriale per forma giuridica in provincia di Trieste, nel friuli Venezia Giulia e in Italia (Valori assoluti e incidenza percentuale; anno 2004) Fonte: elaborazione dati Movimprese
Il “Ceto Medio” d’impresa a Trieste Fonte:Unioncamere, Infocamere
I MERCATI ESTERI: buona l’apertura Graduatoria in ordine decrescente delle province italiane in base alla propensione all’esportazione Fonte: elaborazione Istituto Tagliacarne su dati Istituto Tagliacarne e Istat
Molto diversificati i mercati di sbocco dell’export Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Principali settori di esportazione in provincia di Trieste (valori in euro e percentuali) Fonte:elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
Una economia “sostenuta” dall’export Valore delle esportazioni nelle province del Friuli Venezia Giulia, (Anni 2002-2004; valori in euro) Fonte:elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
Una bilancia commerciale in surplus Andamento del tasso di copertura (Anni 2002-2004; valori percentuali) Fonte:elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
I FATTORI DELLO SVILUPPO: IL CREDITO Principali indicatori di dotazione degli sportelli (Anno 2003) Fonte: elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia, Istat e Infocamere Alta “redditività” degli sportelli bancari
Una tendenziale riduzione delle sofferenze Andamento delle sofferenze sugli impieghi (Anni1998- 2003; valori percentuali) Fonte: elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia
(4,2%) Distribuzione provinciale dei tassi di interesse a breve termine sui finanziamenti per cassa* (Anno 2003) 16° (5,2%) (4%) 103° (8,9%) * Limitatamente alle posizioni per le quali il credito accordato o utilizzato (o il valore delle garanzie rilasciate) siano pari o superiori a 75.000 euro. Fonte Osservatorio Nazionale sul Credito, Unioncamere-Tagliacarne, 2004
Tasso di interesse a breve termine sui finanziamenti per cassa (Anno 2002- 2003) * Le differenze negative di posizione tra i due anni vanno lette nell’ottica di un miglioramento del posizionamento di una provincia nella graduatoria nazionale del tasso di interesse del 2003. Fonte:Osservatorio Nazionale sul Credito, Unioncamere-Tagliacarne, 2004
I FATTORI DELLO SVILUPPO: LE INFRASTRUTTURE Indici di dotazione infrastrutturale - Anno 1991 -2004 Fonte: elaborazioni Unioncamere-Tagliacarne Un territorio dotato, ma con difficoltà nella rete stradale e una importante opportunità nel porto
I FATTORI DELLO SVILUPPO: L’AMBIENTE Da un approccio “economicistico” allo “sviluppo sostenibile” Indicatori ambientali Fonte: Istituto G. Tagliacarne
Per una crescita “sostenibile”: alla ricerca di un sistema integrato e di qualità