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Valorizzazione e promozione della filiera olivicola italiana Azione 6.1 Educazione rivolta agli studenti. La storia dell’olivo. L’albero d’ulivo ha un’origine antichissima e proviene dell’Asia Minore. Si è diffuso nelle isole greche e poi in Sicilia.
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Valorizzazione e promozione della filiera olivicola italiana Azione 6.1 Educazione rivolta agli studenti
La storia dell’olivo L’albero d’ulivo ha un’origine antichissima e proviene dell’Asia Minore. Si è diffuso nelle isole greche e poi in Sicilia. L’Ulivo è la più antica pianta da frutto coltivata e risale al XVI sec. a. C. Un’antica leggenda greca narra che Zeus decise di premiare il Dio che avrebbe apportato agli Uomini la cosa più utile, La Dea Atena, battendo il suo scettro contro la roccia, fece germogliare una pianta d’Ulivo. Zeus, che conosceva le tante proprietà dell’olio d’oliva, la premiò concedendole l’onore di dare il suo nome alla città di Atene.
Che cos’è l’oliva? L’oliva è il frutto (drupa) dell’albero di olivo (OLEA EUROPAE), ha forma più o meno ovale e dimensione diversa a seconda delle varietà. In Italia esistono oltre 350 varietà (o cultivar) di olive che si differenziano per le caratteristiche botaniche dovute alla genetica, al terreno e al clima. Che cos’è l’olio di oliva? L’olio di oliva è un “succo di frutta”! Si ottiene per semplice estrazione fisico-meccanica dalle olive e può essere consumato direttamente !
Per ottenere un buon olio bisogna raccogliere le olive sane, a mano o con macchine apposite, quando cominciano a variar di colore (invaiatura). Come si ottiene un buon olio? Le olive soffrono se vengono bacchiate con dei bastoni!L’ulivo soffre se viene scosso energicamente!
Lavorazione raccolta delle olive frangitura delle olive separazione olio - acqua estrazione imbottigliamento
L’olio ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici e che rispetta determinati parametri di legge.L’olio extra vergine di oliva ha un sapore e un odore particolare e, rispetto ad altri oli vegetali pure ricchi di acido oleico, possiede dei “componenti minori” (come gli antiossidanti e a vitamina E) che lo rendono un alimento particolarmente benefico. Cos’è allora l’olio extra vergine d’oliva?
1. riduce il livello del “colesterolo cattivo” ;2. aumenta il livello del “colesterolo buono”;3. riduce l’acidità gastrica;4. favorisce la funzionalità della bile;5. aumenta l’assorbimento intestinale del calcio;6. regola la motilità dell’intestino;7. è ideale per le donne in gravidanza e per i neonati (la sua 8. composizione in acidi grassi polinsaturi è molto simile a quella del latte materno);9. favorisce nei neonati la formazione della materia cerebrale e del sistema nervoso;10. previene molte malattie dell’invecchiamento. I benefici
La parola olio indica una sostanza grassa di natura vegetale che a temperatura ambiente si presenta allo stato liquido.Tutti gli oli forniscono 9 calorie per grammo, quindi non è vero che gli oli di semi sono più leggeri, anzi questi ultimi sono inodori e insapori e vengono estratti con l’uso di sostanze chimiche.L’olio extra vergine d’oliva non è più grasso di altri oli ! Differenze con gli oli di semi
L’extra vergine di olivae la dieta mediterranea La Dieta Mediterranea è un modello alimentare sinonimo di genuinità, salubrità e bontà. Gli unici grassi presenti nella vera Dieta Mediterranea sono solo di origine vegetale e cioè… l’olio extra vergine di oliva! La Dieta Mediterranea è la dieta seguita dai nostri nonni prima dell’era industriale quando per condire gli alimenti e cucinare si usava solo l’olio di oliva. L’olio extra vergine di oliva è dunque il condimento “principe” della Dieta Mediterranea !!!
L‘olio extra vergine di oliva è salute L’uso ragionevole e sensato di olio extra vergine di oliva in un corretto regime alimentare, insieme ad un corretto stile di vita (attività fisica costante, astensione dal fumo e non abuso di alcolici e super alcolici) ci aiuta a prevenire le patologie cardiovascolari, tumorali e l’insorgenza, già a partire dall’età scolare, del sovrappeso e dell’obesità.
Cosa significa D.O.P. e come si riconosce? D.O.P. è l’acronimo di Denominazione di Origine Protetta e corrisponde ad un marchio istituito dalla Comunità Europea con il Reg. CE 510/06. Un prodotto è DOP quando le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione avvengono nella stessa area geografica poiché solo in quella precisa zona fattori naturali (clima, terreno…) e umani (tecniche di produzione, artigianalità, manualità…), combinati tra loro, danno un risultato inimitabile. Un prodotto DOP si riconosce dal marchio.
Gli oli extra vergini D.O.P. L’Italia vanta oltre 130 DOP distribuiti tra ortofrutta, cereali, olio extra vergine, formaggi, carne e aceto balsamico. La categoria dell’olio extra vergine di oliva ha 39 marchi DOP e 7 denominazioni in protezione transitoria (ossia le certificazioni che attendono il riconoscimento europeo): in ABRUZZO Aprutino Pescarese, Colline Teatine e Pretuziano delle Colline Teramane; in CALABRIA Alto Crotonese, Bruzio e Lametia; in CAMPANIA Cilento, Colline Salernitane, Penisola Sorrentina e Irpinia – Colline dell’Ufita; in EMILIA ROMAGNA Brisighella e Colline di Romagna; in FRIULI VENEZIA GIULIA Tergeste; nel LAZIO Canino, Sabina, Tuscia e Colline pontine; in LIGURIA Riviera Ligure; in LOMBARDIA Garda e Laghi Lombardi; nelle MARCHE Cartoceto; in MOLISE Molise; in PUGLIA Collina di Brindisi, Dauno, Terra di Bari, Terra d’Otranto e Terre Tarentine; in SARDEGNA Sardegna; in SICILIA Monte Etna, Monti Iblei, Val di Mazara, Valdemone, Valle del Belice e Valli Trapanesi; in TOSCANA Chianti Classico, Lucca e Terre di Siena; in TRENTINO ALTO ADIGE Garda; in UMBRIA Umbria; in VENETO Garda, Veneto Valpolicella, Veneto Euganei e Berici e Veneto del Grappa. Gli oli extra vergini in protezione transitoria sono invece: in BASILICATA Vulture; in CAMPANIA Terre Aurunche; in LAZIO Soratte; in SICILIA Colli Nisseni e Colline Ennesi; in TOSCANA Colline di Firenze e Seggiano.
Il disciplinare di produzione Per beneficiare del marchio DOP, ogni prodotto agroalimentare deve essere conforme ad un Disciplinare di produzione. In particolare il Disciplinare di un olio extra vergine di oliva DOP definisce: • il nome del prodotto; • la zona geografica e le sue caratteristiche; • le varietà di olive ammesse; • il metodo di coltivazione e di trasformazione delle olive; • le caratteristiche dell’olio al consumo (parametri analitici, profilo sensoriale…); • le modalità di presentazione e confezionamento (confezioni, etichetta…).
Riconoscimento e controllo La procedura per il riconoscimento della DOP è lunga e complessa. La richiesta parte dai produttori associati, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali valuta la proposta e la trasferisce all’Unione Europea per l’approvazione definitiva. A tutela dei consumatori e dei produttori, il sistema DOP prevede dei controlli lungo tutta la filiera affidati ad un ente terzo di certificazione. Grande importanza assume il controllo analitico svolto presso i laboratori del Ministero e l’analisi sensoriale, affidata ad un panel ufficiale, che attesta l’assenza di difetti ma soprattutto la presenza di note caratteristiche.
Perché scegliere l’olio D.O.P.? L’olio extra vergine di oliva è un alimento naturale che si ottiene da soli processi meccanici ed è pronto al consumo già appena prodotto. Grazie al suo naturale fruttato e alle note amare e piccanti valorizza qualsiasi preparazione gastronomica, dalla bruschetta alle pietanze più elaborate passando per gelati e cocktails, e allo stesso tempo apporta notevoli benefici alla nostra salute. Un olio extra vergine DOP aggiunge a tutto ciò la garanzia della sicura provenienza territoriale, della qualità controllata e delle caratteristiche regionali. Ecco perché scegliere l’olio extra vergine di oliva DOP!
Cos’è l’olio BIOLOGICO e come si riconosce? Per potersi definire biologico un olio deve rispettare regole precise, che interessano tutti passaggi che servono per produrlo, dalla coltivazione degli ulivi fino all'imbottigliamento dell'olio. La coltivazione avviene in modo naturale senza l’utilizzo di fertilizzanti chimici e pesticidi. Al frantoio le olive biologiche seguono un percorso separato da quelle non biologiche ed anche la fase finale di imbottigliamento ed etichettatura è regolata da norme ben precise (Reg. (CE) 834/2007). Un prodotto BIO si riconosce dal marchio.
L’etichettatura dell’olio BIOLOGICO Per stampare l'etichetta di un olio extra vergine biologico si deve ottenere una speciale autorizzazione. Nell'etichetta del prodotto biologico deve essere indicato il nome dell'ente che ha effettuato i controlli e la dicitura da agricoltura biologica. L'etichetta è in fondo il certificato di garanzia di un olio biologico.
I controlli dell’olio BIOLOGICO I controlli vengono eseguiti in tre fasi. L'ente fa sopralluoghi periodici sul terreno e, con analisi di laboratorio, controlla che non vengano utilizzati prodotti chimici. Se è tutto a posto l'ente rilascia al produttore la certificazione in campo e poi i controlli si spostano al frantoio ed infine all'imbottigliamento. Devono passare tre anni di controlli prima di mettere in commercio per la prima volta un olio biologico.
Pane e olio extra vergine di oliva è uno spuntino sano, gustoso e naturale che fornisce circa 305 Calorie: una rosetta da 80 grammi fornisce 215 Cal e 2 cucchiaini di olio di oliva danno 90 Cal. Un po’ di sale, pepe ed origano e la merenda è servita!
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!