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EDUCAZIONE DEL PAZIENTE E SOMMINISTRAZIONE DELLE CURE. Educazione del paziente. Alcuni interventi di educazione del paziente si sono dimostrati in grado di ridurre la morbilità sia nei bambini sia negli adulti (A)
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Educazione del paziente Alcuni interventi di educazione del paziente si sono dimostrati in grado di ridurre la morbilità sia nei bambini sia negli adulti (A) La formazione del paziente è basata sulla collaborazione tra paziente e operatore sanitario, con frequenti revisioni e rafforzamenti L’obiettivo è l’autogestione guidata - dare al paziente la capacità di tenere sotto controllo la propria asma Gli interventi possono essere individuali, di gruppo, con l’uso di strumenti cartacei, video, informatici Gli interventi comprendono informazioni generali utili per tutti I pazienti con asma ed interventi più approfonditi e personalizzati a seconda delle caratteristiche della patologia e del singolo paziente
Informazioni sulla natura della malattia Informazioni sulle possibilità di prevenzione e sui fattori di rischio di aggravamento Informazioni sulle opzioni terapeutiche Informazioni sui farmaci (fondamentali le corrette modalità di utilizzo degli inalatori ed i possibili effetti collaterali di tutti i farmaci) Informazioni sulla prognosi ed il possibile decorso della malattia Educazione del paziente: informazioni rilevanti Riferimento diapo n. 10,11,86-88,95,98,161
Educazione del paziente: informazioni rilevanti • Informazioni su condizioni ed eventi particolari (interventi chirurgici, gravidanza, menopausa, comorbilità, obesità, tabagismo) e sui fattori di rischio ambientali (inquinanti, irritanti, allergeni, condizioni climatiche) • Riconoscimento dei sintomi • Monitoraggio con PEF • Gestione dell’attacco d’asma • Come e quando richiedere l’intervento medico • Piano di gestione scritto • Visite mediche periodiche programmate Riferimento diapo n. 34-43,84,125,161
Fattori di rischio per non aderenza alla terapia Legati ai farmaci Non legati ai farmaci • Difficoltà con il dispositivo inalatorio • Regime terapeutico complicato • Effetti collaterali • Diffidenza/paura dei farmaci • Rifiuto della malattia • Sfiducia nella Medicina • Non comprensione delle informazioni fornite • Mancanza di adeguate informazioni, spiegazioni, dimostrazioni pratiche
Educazione del paziente: “nuovi” argomenti importanti Gestione dell’asma in gravidanza Maggior rischio nella interruzione della terapia che nel mantenimento delle dosi minime efficaci di farmaci Attento monitoraggio, anche dell’ossigenazione Effetti del fumo di tabacco nell’asma Il fumo determina una maggiore gravità dell’asma e una minore risposta alla terapia farmacologica Obesità ed asma Un elevato BMI si associa a maggiore gravità dell’asma e a un maggior rischio di gravi riacutizzazioni Riferimento diapo n. 38-40,131
Fattori da considerare nella scelta dell’inalatore Quadro clinico e caratteristiche del paziente La capacità del paziente di utilizzare correttamente l’inalatore L’esperienza e la capacità del paziente di utilizzare un particolare inalatore La disponibilità della combinazione farmaco/device Il tempo necessario per istruire adeguatamente il paziente e per monitorarne l’uso appropriato La possibilità di utilizzare un unico tipo di device Il costo della terapia SOMMINISTRAZIONE DELLE CUREScelta dell’inalatore Melani et al, AAAI 2004
SOMMINISTRAZIONE DELLE CUREScelta dell’inalatore In pazienti ospedalizzati o in pronto soccorso, i β2-agonisti a breve durata d’azione Sono raccomandati tramite nebulizzatori e inalatori pressurizzati (MDIs) con distanziatore (A) e le due modalità di somministrazione si sono dimostrate equivalenti Non sono consigliabili tramite inalatori di polvere secca (DPIs), MDIs senza distanziatori e MDIs attivati dal respiro Possono essere utilizzati per nebulizzazione continua o con frequenti nebulizzazioni intermittenti Negli asmatici in fase stabile, MDIs (con o senza distanziatore) e DPIs sono equivalenti sia per i β2-agonisti a breve durata d’azione sia per i CSI Riferimento diapo n. 123-128,143