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Le distorsioni introdotte nelle analisi di efficienza ed efficacia interna dell’Università dai finti drop-out. M. Cazzolle* – A. M. D’Uggento* – E. Toma** * Direzione Analisi Statistica, Università degli studi di Bari “A. Moro”
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Le distorsioni introdotte nelle analisi di efficienza ed efficacia interna dell’Università dai finti drop-out M. Cazzolle* – A. M. D’Uggento* – E. Toma** * Direzione Analisi Statistica, Università degli studi di Bari “A. Moro” ** Dipartimento di Scienze Statistiche “C. Cecchi”, Università degli Studi di Bari “A. Moro” Strumenti e metodi statistici per la valutazione dell’efficacia del sistema universitario • Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” • Roma, 26-27 febbraio 2010
Perché gli atenei dovrebbero conoscere il reale abbandono ? per effettuare analisi di efficienza ed efficacia interna dell’attività didattica a livello di cds, facoltà e ateneo; per supportare le politiche di programmazione e gestione delle strutture universitarie con riferimento alle risorse (in termini di docenti, servizi agli studenti, utenza sostenibile, ecc.) ed agli spazi (edilizia) da destinare; per effettuare stime più corrette sulla previsione delle entrate da contribuzione studentesca; …..
La rilevanza del tasso di abbandono dal punto di vista normativo Decreto Ministeriale 31 ottobre 2007, n. 544 Art. 3 (I requisiti per la assicurazione della qualità) ... comma 2: ... i Nuclei di valutazione procedono alla verifica della sussistenza dei … livelli di qualità (dei cds, nda), utilizzando gli indicatori definiti, sulla base di quanto indicato nel doc. 7/07 del CNVSU: .... la regolarità dei percorsi formativi, misurata, con riferimento a corsi di studio omogenei, attraverso il tasso di abbandono tra primo e secondo anno, il numero medio annuo di crediti acquisiti per studente e la percentuale annua di laureati nei tempi previsti dal corso di studio. ....
Altri riferimenti normativi recenti Decreto legge 10 novembre 2008, n. 180, convertito dalla legge 9 gennaio 2009, n. 1, Art.2 “a decorrere dal 2009, una parte delle risorse rese disponibili sul fondo di finanziamento ordinario delle Università statali sia ripartita "al fine di migliorare l'efficacia e l'efficienza nell'utilizzo delle risorse" con riferimento anche all'offerta formativa delle stesse” Nota MIUR n.160 del 4/9/2009 Ulteriori interventi per la razionalizzazione e qualificazione dell’offerta formativa nella prospettiva dell’accreditamento dei corsi di studio. Linee guida del Governo sull'Università
Obiettivi del presente contributo Illustrare un percorso alternativo per individuare il reale abbandono dal singolo corso di studio, dalla facoltà e dall’ateneo, seguendo l’intero iter dello studente e non solo il passaggio dal I al II anno (nell’ottica della Life Long Learning introdotta con D.M. 509/99); Individuare i possibili studenti “a rischio di abbandono” (mancate iscrizioni ), per poter formulare a loro riguardo proposte di “recupero”
La misura "tradizionale" dell'abbandono Tradizionalmente, il tasso di abbandono più usato è calcolato rapportando le mancate reiscrizioni al II anno agli immatricolati all’a.a. precedente (CNVSU). Criticità: è una valutazione complessiva (sull’”aggregato studenti”) che non considera la “storia” delle singole matricole; non tenendo conto degli ingressi al II anno (f.c. intermedi, ripetenti, trasferiti in ingresso, ecc.), non appartenenti alla coorte di partenza, il dato risulta falsato, fino al paradosso dei tassi negativi.
L’approccio OCSE L’OCSE non tratta direttamente gli abbandoni, ma calcola il completion rate. “Completion rates in tertiary-type A education represent the proportion of those who enter a tertiary-type A programme, who go on to graduate from at least a first tertiary-type A programme”. Nel 2000, il complemento ai tassi così calcolati era pari al (100 - 42) =58% per l’Italia e al (100 - 70) =30% nei Paesi OCSE (Education at a Glance, 2002). Nel 2009, il dato italiano passa al 55% e quello medio OCSE al 31%(Education at a Glance, 2009).
“Tasso di completamento” (= % di laureati regolari o “non fuori corso”) Nota: Il dato USA è sovrastimato perché include chi si laurea fino a 2 anni dopo il tempo previsto. Il dato tedesco include gli studenti part-time, che sono in pratica “fuori corso regolari” Fonte: OCSE, vari anni (in M. Regini (a cura di), Malata e denigrata. L’università italiana a confronto con l’Europa, Roma, Donzelli, 2009).
Alcuni dati sugli abbandoni in Italia tra il I e II anno (1/3)
Alcuni dati sugli abbandoni nei mega atenei italiani tra il I e II anno per genere (2/3)
Alcuni dati sugli abbandoni nei mega atenei italiani tra il I e II anno nell’a.a. 2007-2008 per genere e tipo di laurea (3/3)
Anagrafe Nazionale Studenti L’ANS amplia notevolmente le possibilità di analisi sulle carriere degli studenti permettendo, tra l’altro, di effettuare confronti tra le diverse sedi universitarie e seguire fenomeni complessi quali la scelta iniziale e i trasferimenti di sede e di corso di studio. Grazie all’ANS ora è possibile : seguire la “storia” del singolo studente (tramite CF), anche in altri atenei; studiare matrici Ateneo origine - Ateneo destinazione
Definizioni preliminari per un percorso alternativo Studente che abbandona l’università: colui che non consegue il titolo. Studente che rinuncia espressamente agli studi presso un Ateneo (manifestazione esplicita della volontà di NON proseguire gli studi): Lascia definitivamente il sistema universitario; Lascia l’Ateneo temporaneamente per re-immatricolarsi successivamente nello stesso Ateneo (ad uno stesso corso e/o Facoltà o ad altro corso e/o Facoltà); Lascia l’Ateneo e si re-immatricola ad altro Ateneo. Studente che chiede trasferimento verso un altro Ateneo In tale ottica, assumono un significato diverso le mancate iscrizioni
Dall’a.a. 2008-09 (ultimi dati disponibili aggiornati) individuazione “a ritroso” delle coorti di immatricolati di origine, per tipo di corso, considerando la durata legale del corso + 1 anno: L: 2005/06, LS: 2006/2007, LSCU5: 2003/2004, LSCU6: 2002/2003 Un percorso alternativo
Se in tali immatricolati Individuiamo Trasferimenti in uscita + Rinunce espresse Abbandono “ipotetico” Abbandono effettivo dell’Ateneo sottraiamo Rinunciatari che si reiscrivono nel medesimo Ateneo
sottraiamo Laureati in corso Sopravvissuti della coorte di partenza Per individuare gli studenti “a rischio di abbandono”, dalla coorte di immatricolati di partenza sottraiamo i laureati in corso, i trasferimenti in uscita e le rinunce espresse: sottraiamo Trasferimenti in uscita sottraiamo Rinunce espresse Iscritti al I anno FC (2008/2009) Mancate iscrizioni (studenti “a rischio di abbandono” , Delvecchio-D’Ovidio 2002)
Seguiamo le coorti …..Tabella 1 -Distribuzione della coorte degli immatricolati all'Università degli Studi di Bari ai cdl triennali nell’a.a. 2005/06, secondo il comportamento nei primi 4 anni accademici, per facoltà. I rinunciatari sono il 18,05%, i rinunciatari “ravveduti” sono il 7,4% sugli immatricolati
Tabella 2.Distribuzione della coorte degli immatricolati all'Università degli Studi di Bari ai cdl specialistici (a.a. 2006/07) o a ciclo unico (a.a. 2002/03 o 2003/04) secondo il comportamento nei primi n+1 anni accademici, per facoltà. Per LS, i rinunciatari sono lo 0,05%, i rinunciatari “ravveduti” sono lo 0,01% sugli immatricolati Per LSCU5, i rinunciatari sono lo 0,21%, i rinunciatari “ravveduti” sono lo 0,14% sugli immatricolati
I “ravveduti” dove vanno?Tabella 3.Distribuzione degli studenti (826) che, immatricolatisi a corsi di laurea triennale nell’a.a. 2005/06, hanno inizialmente rinunciato agli studi per poi reiscriversi all’Università di Bari, per facoltà di origine e facoltà di destinazione
Tabella 4.Distribuzione degli studenti che, immatricolatisi a corsi di laurea specialistica nell’a.a. 2005/06, hanno inizialmente rinunciato agli studi per poi reiscriversi all’Università di Bari, per facoltà di origine e facoltà di destinazione
Tabella 5.Distribuzione degli studenti che, immatricolatisi a corsi di laurea a ciclo unico di durata quinquennale nell’a.a. 2005/06, hanno inizialmente rinunciato agli studi per poi reiscriversi all’Università di Bari, per facoltà di origine e facoltà di destinazione
Riepilogando sui rinunciatari effettivi….…. Per le lauree triennali, dei rinunciatari effettivi totali (1.186) • n.321 (27,07%) si iscrivono ad altri Atenei (insoddisfatti?); • n. 742 (62,56%) non si iscrivono più nell’intero sistema universitario (preferiscono lavorare?); • il residuo, n. 123 (10,37%) è costituito da CF che non sono stati trovati nell’Anagrafe.
Analogamente, per le lauree specialistiche: • n.22 studenti su un totale di 82 rinunciatari Uniba (26,83%) si iscrivono ad altri Atenei; • n.58 studenti non si iscrivono più nell’intero sistema universitario (70,73%); • il residuo, n. 2 (2,44%) è costituito da CF che non sono stati trovati nell’Anagrafe. Per le lauree a ciclo unico (quinquennali): • n. 27 su un totale di 47 rinunciatari Uniba (57,45%) si iscrivono ad altri Atenei; • n. 19 non si iscrivono più nell’intero sistema universitario (40,43%); n.1 CF mancante. Per le lauree a ciclo unico (esennali): numero basso di studenti rinunciatari (solo 8), della Facoltà di Medicina e Chirurgia)
Risultati • I tassi calcolati con il percorso alternativo sono più bassi anche se il confronto con le mancate re-iscrizioni al II anno non è opportuno perché si misurano fenomeni differenti (analisi per contemporanei vs per coorte); • Partendo dalla coorte depurata dei laureati in corso, individuando R.E. e T.U., si intercettano i reali abbandoni; • Oltre ad una quantificazione del fenomeno otteniamo una qualificazione degli abbandoni (esplorando le scelte deglistudenti).
Sviluppi futuri • Ulteriori analisi grazie ai dati forniti dall’Anagrafe degli studenti (analisi territoriale degli abbandoni, matrice territoriale origine-destinazione, analisi dettagliate a livello di cds); • Analisi motivazionale sugli studenti che abbandonano.