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SERVIZIO DI ALCOLOGIA. MINISTERO DELLA SANITA’ DECRETO 30 NOVEMBRE 1990 N°444 Regolamento concernente la determinazione dell’organico e delle caratteristiche organizzative e funzionali dei servizi per la tossicodipendenza e alcoldipendenza da istituire presso Unità Sanitarie Locali
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MINISTERO DELLA SANITA’ DECRETO 30 NOVEMBRE 1990 N°444 Regolamento concernente la determinazione dell’organico e delle caratteristiche organizzative e funzionali dei servizi per la tossicodipendenza e alcoldipendenza da istituire presso Unità Sanitarie Locali 1. I SERT costituiscono le strutture di riferimento delle A.S.L. per i tossicodipendenti e alcoldipendenti e per le loro famiglie e garantiscono agli interessati la riservatezza degli interventi e, ove richiesto, l'anonimato. 2. I SERT devono assicurare in ogni caso la disponibilità dei principali trattamenti di carattere psicologico, socio-riabilitativo e medico-farmacologico. Il trattamento psicologico e socio-riabilitativo viene attuato anche tramite le apposite convenzioni di cui all'art. 94.
3. I SERT, fatte salve le ulteriori funzioni eventualmente loro attribuite dalle regioni ai sensi dell'art. 90, nell'ambito delle proprie competenze, provvedono a: attuare interventi di primo sostegno ed orientamento per i tossicodipendenti e alcoldipendenti e le loro famiglie; attuare interventi di informazione e prevenzione particolarmente nei confronti delle fasce giovanili di popolazione; accertare lo stato di salute psicofisica del soggetto anche con riferimento alle condizioni sociali; certificare lo stato di tossicodipendenza e alcoldipendenza ove richiesto dagli interessati o per le finalità di cui alla legge n.162 del 1990; definire i programmi terapeutici individuali compresi gli interventi socio-riabilitativi;realizzare direttamente o in convenzione con le strutture di recupero sociale di cui agli articoli 91, 92 e 93 il programma terapeutico e socio-riabilitativo; attuare, come indicato al comma 4 del precedente art. 3, gli interventi di prevenzione della diffusione delle infezioni da HIV e delle altre patologie correlate alla tossicodipendenza, sia nei confronti dei soggetti in trattamento presso i SERT che nei confronti di quelli in trattamento presso le strutture convenzionate ai sensi dell'art.94 e presso altre strutture di riabilitazione; valutare periodicamente l'andamento e i risultati del trattamento e dei programmi di intervento sui singoli tossicodipendenti e alcoldipendenti in riferimento agli aspetti di carattere clinico, psicologico, sociale, nonché in termini di cessazione di assunzione di sostanze stupefacenti e alcoliche; rilevare i dati statistici ed epidemiologici relativi alla propria attività e al territorio di competenza.
4. I SERT, avvalendosi anche delle strutture di recupero sociale di cui al comma 2 del precedente art. 2, attuano periodicamente sui tossicodipendenti in trattamento i seguenti interventi relativi alla prevenzione delle infezioni da HIV e delle altre patologie correlate alla tossicodipendenza: • individuazione dei comportamenti a rischio; • informazione ed educazione sanitaria; • visite mediche e interventi diagnostici e terapeutici; • test di laboratorio per l'HIV, previo consenso, e con relativo supporto psicologico; • test di gravidanza, previo consenso, e con gli adeguati interventi di consulenza.
PRESA IN CARICO Si intende un processo standardizzato, articolato in diverse fasi, cha va dal primo contatto dell’utente con il Servizio, alla formulazione/avvio di un primo progetto terapeutico personalizzato FINALITA’ Favorire l’avvio di un progetto terapeutico che risponda ai bisogni e alle richieste formulate dall’utente.
ACCOGLIENZA Ha l’obiettivo di orientare ed agganciare l’utente. Per facilitare l’accesso sono state individuate tre fasce orarie settimanali della durata di un’ora, con orario differenziato (mattino, pomeriggio, preserale), alle quali si può accedere senza appuntamento. Tale fase si articola in colloquio e compilazione modulistica. Operatori coinvolti: psicologo, assistente sociale, educatore professionale
COLLOQUIO SOCIO-ANAMNESTICO Ha l’obiettivo di raccogliere informazioni relative alla situazione personale e familiare dell’utente, nonché al contesto sociale di appartenenza. Operatori coinvolti: assistente sociale, educatore professionale
PRIMA VISITA MEDICA Ha lo scopo di raccogliere l’anamnesi medica e alcologica con l’obiettivo di formulare una diagnosi di dipendenza da alcol, valutare le condizioni di salute generale del paziente, fare emergere il tipo di motivazione e non ultimo tentare di stabilire una alleanza terapeutica. Operatori coinvolti: medico
PRIMO COLLOQUIO PSICOLOGICO Il primo colloquio psicologico ha lo scopo di raccogliere elementi utili alla formulazione di una prima ipotesi psicodiagnostica/prognostica ed alla definizione di un progetto terapeutico, con particolare attenzione ai limiti e alle risorse personali, familiari e di contesto, ed alla motivazione al trattamento e/o cambiamento. Operatori coinvolti: psicologo
DISCUSSIONE CASO E PRIMA STESURA PIANO TRATTAMENTO Gli operatori intervenuti nelle varie fasi della presa in carico si confrontano ed integrano tutti gli elementi emersi, al fine di arrivare ad una prima ipotesi diagnostica integrata, tale da consentire la definizione di un primo progetto terapeutico personalizzato da condividere con il paziente.
TRATTAMENTO • Intervento farmacologico • Intervento psicologico • Intervento socio-educativo • Intervento motivazionale • Altri • Trattamento residenziale/semiresidenziale • Gruppi di auto aiuto • Cliniche
INTERVENTO FARMACOLOGICO La terapia farmacologica della dipendenza da alcol si avvale di: farmaci aspecifici, utilizzati spesso nel trattamento sintomatico della sindrome astinenziale o nell’intossicazione acuta, come gli psicofarmaci (ansiolitici, antidepressivi, neurolettici), le vitamine del gruppo B e PP, la metadoxina, l’acido folico, i sali minerali,.. farmaci specifici, che, mirati alla prevenzione delle ricadute o al trattamento di una eventuale comorbidità psico-patologica, possono essere classificati, in base alla loro azione prevalente, in 7 classi farmacologiche
E’ un farmaco utilizzato come deterrente nel trattamento a lungo termine degli alcolisti, utile a mantenere “forzatamente” l’astinenza dalle bevande alcoliche. L’assunzione di alcol mentre si è in terapia con Disulfiram può scatenare, nel giro di pochi minuti, la cosiddetta sindrome da acetaldeide. Il farmaco non dovrebbe essere mai somministrato se non sono passate almeno 12 ore (meglio 24) dall’ultima assunzione di alcol Somministrato per os, è assorbito prontamente a livello gastro-intestinale. La somministrazione avviene a livello ambulatoriale ad opera del personale infermieristico che attua contestualmente un intervento di counselling. . E’ un farmaco consigliabile negli alcolisti cronici che presentano le seguenti caratteristiche: suscettibili di ricadute stabili socialmente intatti da un punto di vista cognitivo non affetti da depressione o compulsività capaci di seguire le indicazioni del medico (buona compliance) INTERVENTO FARMACOLOGICO-21. farmaci di interdizione/avversione come il Disulfiram
INTERVENTO FARMACOLOGICO-3 2. farmaci capaci di ridurre il desideriocompulsivo o “anti-craving” come l’Acido gamma-idrossibutirrico o GHB (Alcover®, alcolmimetico), il Baclofene (Lioresal®, agonista del recettore GABAB) e l’Acamprosato (agonista del sistema GABA ed antagonista del sistema glutammato-NMDA n.d. in Italia) Alcover Agisce su neurotrasmettitore GABA, ne induce stimolazione, interferisce con dopamina, serotonina e con sist. oppioide producendo effetti alcolmimetici. Genera un effetto gratificante, controlla la sindrome di astinenza e riduce sensibilmente il craving. Effetti collaterali: • vertigini, sedazione, astenia, (solo all’inizio del trattamento) • ABUSO: può avvenire associato a bevande alcoliche o ad altre sostanze psicotrope per ottenere euforia, incremento libido, effetto anabolizzante • DIPENDENZA da GHB
INTERVENTO FARMACOLOGICO-4 3.farmaci capaci di ridurre il meccanismo di rinforzo positivo o “anti-reward” come il Naltrexone (Antaxone®, antagonista dei recettori μ degli oppioidi) e il Nalmefene (antagonista dei recettori μ e κ, n.d. in Italia) 4. farmaci dopaminergicicome il Tiapride (Sereprile®, antagonista selettivo del recettore DA2) e la Bromocriptina (Parlodel®, ancora sperimentale per alcolismo) 5. inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o SSRI come Fluoxetina (Prozac®) e Citalopram (Seropram®, Elopram®,..), non tutti concordano sull’efficacia di Fluvoxamina (Fevarin®), Sertralina (Zoloft®) e Paroxetina (Eutimil®, Sereupin®,Seroxat®,..)
INTERVENTO FARMACOLOGICO-5 6.agonisti/antagonisti della serotonina come il Buspirone (Buspar®, un agonista del recettore 5HT1A) e l’Ondansetrone (Zofran®, un antagonista del recettore 5HT3) 7.anticonvulsivanti come il Topiramato (Topamax®, agonista del recettore GABAA), il Gabapentin (Neurontin®), la Carbamazepina (Tegretol®) e l’Acido Valproico (Depakin®)
INTERVENTO FARMACOLOGICO-6 Altri farmaci Per la prevenzione delle ricadute sono state sperimentate molte altre molecole i cui effetti non hanno dato risultati univoci ricordiamo le Benzodiazepine, come il Lorazepam®, il Bupropione (Zyban®) la Buprenorfina (Subutex®, agonista parziale) l’Ademetionina (Samyr®) e la Metadoxina (Metadoxil®)
Alcool Comorbilità INTERVENTO PSICOLOGICO D.P.D. ex ASL2 INVIO PSICODIAGNOSI TRATTAMENTO Colloquio clinico e anamnestico Sostegno Psicologico (individuale/ coppia/famigliare) Prosecuzione da Accoglienza Diagnosi struttura di personalità (Test: Roarschach, Sacks, M.M.P.I., SCID) Richiesta intervento psic. da gruppo trattamento Psicoterapia (individuale/ coppia/famigliare) Valutaz Deterioramento (Test: MiniMental T., M.P.38, T.I.B.) Altre situazioni (es. accoglienza in Clinica/S.P.D.C.) Gruppo terapeutico (in fase di programmazione Altri strumenti (genogramma, rating scale x alcolismo, T.A.T.) Raccordo periodico attraverso riunioni gruppo specialistico (G. Comorbilità, G. Alcool)