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LA VENTILAZIONE NON INVASIVA. APPARECCHIATURE INTERFACCE - DEVICES. Dott.ssa A. Mattei. E SE NON LO INTUBASSIMO ?. A. Mattei SUN. LA VENTILAZIONE NON INVASIVA. Consente di applicare un supporto ventilatorio senza ricorrere alla intubazione orotracheale
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LA VENTILAZIONE NON INVASIVA APPARECCHIATURE INTERFACCE - DEVICES Dott.ssa A. Mattei
E SE NON LO INTUBASSIMO ? A. Mattei SUN
LA VENTILAZIONE NON INVASIVA • Consente di applicare un supporto ventilatorio senza ricorrere alla intubazione orotracheale • La ragione della crescente popolarità di questa metodica di ventilazione è dovuta alle ripetute dimostrazioni della sua efficacia nel ridurre le complicanze legate alla I.O.T. A. Mattei SUN
CRITERI DI ESCLUSIONE • Instabilità emodinamica per grave aritmia, IMA • Stato neurologico compromesso (scoreKelly >3) • Recente chirurgia esofago gastrica, cervico facciale, addome acuto • Traumi cranio – facciali • Assenza di riflessi di protezione delle vie aeree. • Impossibilità di eliminare le secrezioni • Grave agitazione del paziente, claustrofobia A. Mattei SUN
PREREQUISITI PER UTILIZZARE LA NIV • Disponibilità di personale adeguatamente preparato nell’impiego della NIV • Scelta del ventilatore e assortimento delle interfacce per far fronte alle diverse esigenze del paziente. • Monitoraggio adeguato alla gravità delle condizioni del paziente • Possibilità immediata di ricorrere alla I.O.T. A. Mattei SUN
COME E CON QUALI INTERFACCE ? • APPLICANDO UNA PRESSIONE NEGATIVA, SUB-ATMOSFERICA, INTORNO AL TORACE DEL PAZIENTE. • ADOPERANDO IL VENTILATORE PER APPLICARE UNA PRESSIONE POSITIVA ALLE VIE AEREE TRAMITE UNA INTERFACCIA CHE NON SIA IL TUBO ORO TRACHEALE A. Mattei SUN
LA VENTILAZIONE NON INVASIVA • Con pressione positiva continua o CPAP • Con pressione di supporto : PSV • Con ventilazione A/C a volume o a pressione • In modalità PAV A. Mattei SUN
RISULTATI • La PEEP applicata è stata maggiore nel gruppo casco rispetto al gruppo maschera senza perdite d’aria • Durata dell’applicazione più lunga e senza disconnessioni nel gruppo casco • I pazienti ventilati con casco hanno tollerato il trattamento e le complicanze quali necrosi cutanea, distensione gastrica, irritazione oculare sono stati significativamente minori A. Mattei SUN
NIV:CASCO vs MASCHERA • Esiste il problema del rebreathing di CO2 all’interno del casco? • Con il casco realizzo una CPAP adeguata anche senza il pallone di riserva? A. Mattei SUN
. Head helmet versus face mask for non-invasive continuous positive airway pressure: a physiological study.Patroniti N, Foti G, Manfio A, Coppo A, Bellani G, Pesenti A. Intensive Care Med. 2003 Oct; 29(10):1680-7 A. Mattei SUN
La concentrazione media di CO2 all’interno dell’elmetto dipende dalla produzione di CO2 (VCO2) da parte del paziente e dal flusso totale che passa attraverso l’elmetto (TF); quindi la concentrazione media di CO2 all’interno dell’elmetto sarà la risultante del rapporto TF/VCO2 indipendentemente dalla misura e compliance del casco Intensive Care Med. 2003 Oct; 29(10):1680-7 A. Mattei SUN
Helmet CPAP in Acute Respiratory Failure …..For this reason, we do not recommend the use of the helmet with gas flows lower than 30l/min, both with continuos and demand system. Intensive Care Med. 2003 Oct; 29(10):1680-7 A. Mattei SUN
CPAP/CASCO vs CPAP/MASCHERA ….. le due interfacce sono egualmente efficaci nel determinare un significativo incremento dei volumi polmonari a livelli crescenti di CPAP ….durante CPAP con casco il Δ Pawi e Δ Pawe durante tutto il ciclo respiratorio non è stato significativo rispetto al sistema CPAP in maschera ….il casco dunque funziona come un reservoir. Intensive Care Med. 2003 Oct; 29(10):1680-7 A. Mattei SUN
Le fluttuazioni di pressione durante la inspirazione sono dovute all’elevata richiesta di flusso del paziente un questa fase del ciclo respiratorio e per minimizzarle può essere adoperato un pallone ad alta compliance come reservoir. Questo studio ha Incoraggiato l’uso del casco fuori dalla rianimazione e dall’ospedale. A. Mattei SUN
La più elevata compliance del casco può “dissipare” la pressione applicata al sistema e interferire con buona pressurizzazione delle vie aeree e quindi con la funzione ventilatoria? A. Mattei SUN
CASCO vs MASCHERA IN VOLONTARI SANI • Durante CPAPHF e CPAPVENT non ci sono differenze tra le interfacce per le variabili considerate: VT e WOB • Anche in modalità PSV le interfacce incrementano il VT e riducono il WOB • La maschera facciale ha significativamente ridotto anche il TPS rispetto al casco A. Mattei SUN
Intensive Care Med. (2003) 29:1671 - 79 A. Mattei SUN
Intensive Care Med. (2003) 29:1671 - 79 A. Mattei SUN
Conclusioni In modalità CPAP ad alto flusso, le interfacce maschera-casco sono egualmente efficaci nel mantenere costante il livello di PEEP durante l’intero ciclo respiratorio e nel ridurre il lavoro respiratorio; In modalità PSV la maschera facciale pressurizza più velocemente ma il maggior confort e la tollerabilità del casco ne consentono l’applicazione anche in pazienti che necessitano di un lungo periodo di assistenza. Intensive Care Med. (2003) 29:1671 - 79 A. Mattei SUN
Disconfort e intolleranza sono le cause più frequenti di insuccesso della ventilazione con maschera sia in CPAP che in NPPV. • Am J Respir Crit Care Med( 2001)163:283-291 • Delclaux C, et al. 2000; JAMA 284:2352-2360 • Principi T. et al.Intensive Care Med Vol.30, N.1, Gennaio 2004 A. Mattei SUN
Non Invasive Positive Pressure Ventilation Using a Helmet in Patients with Acute Exacerbation of Chronic Obstructive Pulmonary Disease: A Feasibility Study.Anesthesiology. 100(1):16-24, January 2004.Antonelli, Massimo M.D. *; et al.Conclusions: Helmet NPPV is feasible and can be used to treat chronic obstructive pulmonary disease patients with acute exacerbation, but it does not improve carbon dioxide elimination as efficiently as does FM NPPV. A. Mattei SUN