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Alcuni dati sulla Defibrillazione precoce nell’Azienda USL di Bologna Area Sud.

Alcuni dati sulla Defibrillazione precoce nell’Azienda USL di Bologna Area Sud. Le criticità organizzative:. L’acquisizione dei dati DAE è costruita necessariamente intorno alla organizzazione del lavoro attuale. Le criticità organizzative: conseguenze.

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Alcuni dati sulla Defibrillazione precoce nell’Azienda USL di Bologna Area Sud.

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Presentation Transcript


  1. Alcuni dati sulla Defibrillazione precoce nell’Azienda USL di Bologna Area Sud. 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  2. Le criticità organizzative: L’acquisizione dei dati DAE è costruita necessariamente intorno alla organizzazione del lavoro attuale. 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  3. Le criticità organizzative: conseguenze • Ritardo nella acquisizione dei dati. • Il tracciato DAE segue il paziente all’interno del • Dipartimento di Emergenza Urgenza • solo sporadicamente. 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  4. Le criticità organizzative: una soluzione • Ogni postazione Echo sarà in grado di inviare • il tracciato DAE all’OM, utilizzando il computer • e un lettore per le flash cards dei defibrillatori FR II 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  5. Gli strumenti di gestione dei dati • Il dato tracciato DAE viene gestito con tre • programmi diversi. • Un quarto programma serve all’analisi dei dati e contiene • scheda acr • scheda paziente relativa all’intervento della Echo • tempi di intervento risultanti alla CO • analisi del tracciato DAE • dati intraospedalieri 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  6. La scheda ACR 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  7. La scheda paziente 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  8. La scheda paziente 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  9. Dettaglio dei tempi esaminati: 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  10. Dettaglio di un tracciato DAE: 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  11. I risultati ottenuti: Alla data del 3l/8/2004 il 74% dei tracciati DAE viene correttamente trasmesso. 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  12. I risultati ottenuti: Alla data del 3l/8/2004 il 74% delle Schede ACR viene correttamente inviato. 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  13. I risultati ottenuti: • I tracciati trasmessi sono stati visionati: • è stato verificato il funzionamento • dei defibrillatori (due casi di riprogrammazione); • è stata evidenziato l’erroneo settaggio dell’ • orario impostato sui dae 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  14. Alcune considerazioni sui numeri: • Su 176 casi di acr esaminati • dal 1/1/2004 al 31/8/2004 abbiamo: • 80 casi di RCP non tentata/dae non collegato • 95 casi di RCP • 1 caso di errata diagnosi di ACR 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  15. Alcune considerazioni sui numeri: L’acr riguardava in 57 casi uomini e in 38 casi donne. Età: Media = 73 Mediana = 76 anni 34% 66% 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  16. Alcune considerazioni sui numeri: Solo in 12 casi su 95 (13%) il BLS era già stato iniziato. 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  17. Alcune considerazioni sui numeri: FV/TV = 16% vs 33% (tutti i casi di acr – testimoniati – di BS nel 2003) Rosc = 13% Dimessi dall’H = 1% vs 8,15% (BS) 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  18. Alcune considerazioni sui numeri: Circulation August 27, 2002 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  19. Alcune considerazioni sui numeri: Il numero e il tipo di errori evidenziabili dai tracciati DAE. 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  20. Alcune considerazioni sui tempi di intervento Quanto tempo ci mettiamo (mediana)? Numero 10 casi di FV. 6.17 10.43 dalla partenza del I mezzo dall’inizio dell’intervista 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  21. Alcune considerazioni sui tempi di intervento Quanto tempo ci mettiamo (mediana)? Numero 65 casi (altri ritmi/asistolia) 12.40 6.48 dalla partenza del I mezzo dall’inizio dell’intervista 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  22. Alcune considerazioni sui tempi di intervento Quanto passa fra l’inizio della telefonata e l’invio del I° mezzo? (mediana) Su 82 casi analizzabili: 2’ 20’’ 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  23. Alcune considerazioni sui tempi di intervento Su 82 casi analizzabili: 2’ 20’’ Tripling Survival From Sudden Cardiac Arrest Via Early Defibrillation Without Traditional Education in Cardiopulmonary Resuscitation Capucci e al.; Circulation, 2002. 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  24. L’arresto cardiaco testimoniato: uno sconosciuto? • Arrivi sul posto con la Echo e trovi l’equipaggio dell’ambulanza che sta facendo il BLS; • un volontario ti dice che ha trovato il paziente in arresto cardiorespiratorio; • un parente ti dice di essere uscito di casa solo pochi minuti e dopo di avere trovato suo zio a terra privo di sensi. • In questo caso: •  l’arresto cardiaco è testimoniato dall’equipaggio ALS •  l’arresto cardiaco è testimoniato dai volontari dell’ambulanza •  l’arresto cardiaco è testimoniato dal parente •  nessuna risposta precedente è corretta 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  25. L’arresto cardiaco testimoniato: uno sconosciuto? • Arrivi sul posto con la Echo e trovi una persona in arresto cardiorespiratorio; • dopo di te arriva un’ambulanza dei volontari; • un parente ti dice di avere sentito un tonfo, di essere andato in camera e di avere trovato suo zio sul pavimento privo di sensi. • In questo caso: •  l’arresto cardiaco è testimoniato dall’equipaggio ALS •  l’arresto cardiaco è testimoniato dai volontari dell’ambulanza •  l’arresto cardiaco è testimoniato dal parente •  nessuna risposta precedente è corretta 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  26. Alcune considerazioni sui numeri (quando ci sono testimoni e il malato è il cuore) Utstein style = 17% vs 46% (BS nel 2003) 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  27. Quali sono i punti deboli della catena? 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  28. Ipotesi per eventuali soluzioni? 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  29. Ipotesi per eventuali soluzioni? 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  30. Nel 2002 viene descritto un sistema che a Piacenza gestisce 39 DAE in 12 postazioni fisse e 27 DAE mobili (polizia, VVFF e PA) per coprire 173.114 abitanti (1 DAE/4438 ab): la sopravvivenza si modifica dal 3,3% al 10,5% (pazienti dimessi dall’ospedale). (*) (*) Circulation. 2002;106:1065 Alessandro Capucci, MD, FESC; Daniela Aschieri, MD; Massimo F. Piepoli, MD, PhD, FESC; Gust H. Bardy, MD; Efrosini Iconomu, MD; Maurizio Arvedi, MD Un altro confronto con Piacenza: Nel nostro territorio: 26 DAE / 230.000 abitanti / 1700 Kmq (135 ab kmq; 1 DAE/8846 ab) 10/9/2004 Defibrillazione precoce

  31. JOINT STATEMENT ON RESUSCITATIVE INTERVENTIONS “La Rianimazione CardioPolmonare è stata sviluppata come intervento terapeutico nei casi di improvviso e inaspettato arresto cardiaco o respiratorio. Tuttavia, tranne nei casi in cui ci sono istruzioni scritte “DNR”, è diventata usuale come intervento standard in tutti i casi di improvviso arresto cardiaco o respiratorio, sia inaspettato oppure no. Dopo decenni di esperienza e revisioni, sembra che ci sono persone che beneficiano di questa terapia e altre per cui non vi è beneficio ma un potenziale significativo danno. In queste ultime situazioni, la CPR è non solo generalmente inefficace ma anche inappropriata [...]” 10/9/2004 Defibrillazione precoce

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