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Lavoro più sicuro senza alcol. Tema: alcol nei luoghi di lavoro Destinatari: datori di lavoro e lavoratori Periodo di realizzazione: 2011- in corso Obiettivi: Rendere facili comportamenti positivi per la salute anche negli ambienti di lavoro
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Lavoro più sicuro senza alcol • Tema: alcol nei luoghi di lavoro • Destinatari:datori di lavoro e lavoratori • Periodo di realizzazione: 2011- in corso • Obiettivi: • Rendere facili comportamenti positivi per la salute anche negli ambienti di lavoro • Promuovere l’uso responsabile e consapevole di alcol fra i lavoratori Teorie e Modelli di cambiamento PCM Project Cycle Management, Marketing Sociale, Modello Transteorico (Di Clemente e Prochaska) • Attività e interventi • Documento di politica aziendale “No Alcol”, formazione dei lavoratori; micro counselling da parte del Medico Competente; promozione e controllo da parte dei preposti sui comportamenti corretti. • Valutazione • - di processo: valutazione trimestrale (n° datori di lavoro che hanno aderito) • - di impatto sui determinanti individuali miglioramento delle conoscenze • (formazione e microcounselling);ambientali: inserimento nel DVR del • rischio alcol e stesura di Regolamento • - di risultato: prevista nel 2014 (a tre anni) • (rilevazione del consumo di alcol effettuata dai preposti e dal Medico Competente)
Lavoro più sicuro senza alcol IL CONTESTO Progetto : Guadagnare Salute Intervento di promozione della salute sul tema consumo di alcol rivolto ai giovani e ai lavoratori Luogo di svolgimento: 3 comuni dell’Alto Vicentino con circa 23.000 abitanti (Sarcedo, Malo, Velo d’Astico) - (ULSS 4: 32 Comuni, 189.000 abitanti) Gruppo di Lavoro:gli assessori Sanità/Sociale dei 3 comunied il personale di varie professioni e Servizi dell’ULSS n. 4 (Medici del Lavoro, Medici Igienisti, Educatori, Assistenti Sanitari, Tecnici della Prevenzione, Infermieri Professionali, Amministrativi) Strutture e Servizi coinvolti: Dipartimento di Prevenzione (SEPS, SIAN, SPISAL, SISP), Unità Operativa Progetti Distrettuali di prevenzione, Dipartimento per le Dipendenze (SERT) Setting: Scuola, attività commerciali e pubblici esercizi, “ambiente sociale” (punti di aggregazione, associazionismo, manifestazioni pubbliche) e gli ambienti di lavoro Destinatari finali: Giovani 13 – 25 anni e Lavoratori Determinante di salute affrontato: Alcol (consumo responsabile e consapevole) Tipologia progetto: progettazione partecipata Dr. Ivo Dagazzini - Direttore del Dipartimento di Prevenzione e dello SPISAL dell’ULSS 4 - Regione Veneto
Lavoro più sicuro senza alcol ANALISI DEI DETERMINANTI
Lavoro più sicuro senza alcol ANALISI DEI DETERMINANTI 1. Visione comune - Condivisione dei 4 temi di Guadagnare Salute (G.S.) - Progettazione partecipata empowerment - Necessità di coordinamento dei Servizi ULSS 2. Analisi S.W.O.T. (Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats) per individuare strategie decisionali partecipate sui 4 temi di G.S., analizzando i punti di forza, di debolezza, le opportunità e i pericoli dell’intervento 3. Decisione di affrontare “solo” il tema ALCOL con destinatari finali giovani dai 13 ai 25 anni e Lavoratori in 3 comuni 4. Costruzione degli “Alberi dei problemi, degli obiettivi, degli ambiti di intervento e degli alleati” 5. Stesura del “quadro logico” dell’intervento, considerando le evidenze scientifiche disponibili
Lavoro più sicuro senza alcol EVIDENZE Dr. Ivo Dagazzini - Direttore del Dipartimento di Prevenzione e dello SPISAL dell’ULSS 4 - Regione Veneto
Lavoro più sicuro senza alcol QUADRO LOGICO
Lavoro più sicuro senza alcol PARTECIPAZIONE Dr. Ivo Dagazzini - Direttore del Dipartimento di Prevenzione e dello SPISAL dell’ULSS 4 - Regione Veneto
Lavoro più sicuro senza alcol • PARTECIPAZIONE (1) • Progettazione partecipata con la comunità • 1. Invito da parte di Sindaco e Direttore Generale ASL ad incontro di presentazione nei 3 comuni per illustrare ai rappresentanti della comunità le proposte di G.S. sull’alcol (Gruppi e associazioni sociali, sportive, culturali e Sindacali e datoriali per il mondo del lavoro) • 2. Incontri di progettazione con i rappresentanti della • comunità suddivisi in gruppi di interesse e competenza su • ambiti specifici individuati con la tecnica del “brain writing” • 3. Progettazione e attuazione di attività rivolte a : • - Adulti significativi (animatori, allenatori …) -> formazione • - Insegnanti -> formazione su life skills • - Esercenti e sagristi -> preparazione bevande analcoliche • - Attività tempo libero -> eventi musicali, ricreativi ... Criticità: Scarsa partecipazione dei Datori di lavoro agli incontri di presentazione ed ai successivi incontri di progettazione Dr. Ivo Dagazzini - Direttore del Dipartimento di Prevenzione e dello SPISAL dell’ULSS 4 - Regione Veneto
Lavoro più sicuro senza alcol • PARTECIPAZIONE (2) • Azione di Advocacy* nei confronti dei Datori di Lavoro • (* azioni rivolte a individui o gruppi sociali progettate per ottenere impegno politico, impegno sociale o sistemi di sostegno per un particolare obiettivo di salute - WHO/1998) • Individuare come alleati essenziali: il Datore di Lavoro, il • Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione • Aziendale (RSPP), il Medico Competente (MC) e il • Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS) • Produrre un “Fact sheet” da consegnare nel corso • dell’incontro in azienda contenente: • - la definizione del problema di salute e la convenienza ad affrontarlo • - la proposta di azioni da compiere per contrastare il • fenomeno • 3. Eseguire incontri nelle singole aziende, assicurando la • collaborazione per la progettazione e l’attuazione delle • azioni da realizzare in azienda (corso formazione per • lavoratori e preposti a cura del SERT, stesura di • procedure e regolamenti, ecc.) Dr. Ivo Dagazzini - Direttore del Dipartimento di Prevenzione e dello SPISAL dell’ULSS 4 - Regione Veneto
Lavoro più sicuro senza alcol -FACT SHEET-
Lavoro più sicuro senza alcol - FACT SHEET - COSA CONVIENE FARE? Andare oltre gli obblighi di legge e fare in modo che nessun lavoratore beva alcolici prima dell’inizio del lavoro e neppure durante la pausa pranzo • COSA PUO’ FARE IL DATORE DI LAVORO? • aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi inserendo l’assunzione di alcol come possibile determinante del rischio infortunistico • definire delle regole aziendali inerenti il consumo di alcol e le relative modalità di controllo, condividendone i contenuti con le figure aziendali che si occupano di sicurezza • informare-formare i propri dipendenti: • che il consumo di alcol, anche a basse dosi, aumenta il rischio di incorrere in infortuni e chiedere loro di non bere anche prima dell’inizio del lavoro e neppure durante la pausa pranzo • sulle regole aziendali e sulle modalità di controllo che verranno messe in atto • vietare il consumo di bevande alcoliche nella mensa e nei pasti aziendali consumati fuori sede • chiedere ai dirigenti ed ai preposti ai quali è stato affidato il controllo: - di sostenere nei confronti dei lavoratori, le ragioni del divieto di bere alcol anche prima dell’inizio del lavoro e durante la pausa pranzo - di controllare il rispetto delle regole aziendali attraverso le modalità definite e rese note a tutti i lavoratori (es. rilevare le assunzioni di alcol) • chiedere al medico competente di: - informare, durante le visite periodiche, sui rischi dell’alcol anche a basse dosi e di promuovere il cambiamento delle abitudini legate all’alcol (micro-counselling) - definire una procedura per la gestione dei casi di intossicazione acuta • verificare periodicamente i risultati raggiunti e decidere le eventuali azioni di miglioramento.
Lavoro più sicuro senza alcol • PRIMI RISULTATI • Azione di Advocacy nei confronti del Datore di Lavoro di un’azienda del settore raccolta e smaltimento rifiuti con 120 addetti (Maggio 2012) • formazione di preposti e lavoratori tramite operatori del SERT • - inserimento del rischio da assunzione di alcol nel Documento • di Valutazione dei Rischi • formalizzazione divieto di consumo di alcol in azienda, anche • durante la pausa pranzo • in corso di definizione le modalità di sostegno e di controllo • sull’assunzione di alcol affidate ai preposti ed al Medico • Competente • in definizione gli indicatori che il Datore di Lavoro utilizzerà • per seguire l’andamento dei comportamenti Dr. Ivo Dagazzini - Direttore del Dipartimento di Prevenzione e dello SPISAL dell’ULSS 4 - Regione Veneto
Lavoro più sicuro senza alcol • PROSPETTIVE • Proporre l’esperienza ad altri Datori di Lavoro: • (standard: almeno 5 per ognuno dei tre Comuni) • coinvolgendo le Organizzazioni Imprenditoriali e le • Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori Dipendenti, affinché • sostengano l’iniziativa • chiedendo all’”Azienda pilota” la disponibilità a presentare le • azioni intraprese ed i risultati ottenuti • Condizioni minime da assicurare per il prosieguo dei progetti: • Intraprendere solo Interventi di provata efficacia, • che assicurino la continuità e l’estensione su tutto l’ambito dell’Azienda Sanitaria • - Assicurare competenze e risorse riorientando l’attività dei Servizi, in particolare del Dipartimento di Prevenzione Dr. Ivo Dagazzini - Direttore del Dipartimento di Prevenzione e dello SPISAL dell’ULSS 4 - Regione Veneto