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TORNA ALL’INDEX. PROGETTO MARE. LUOGHI D’ARTE. TURISMO. ATTIVITA’ CANTIERISTICA. INDEX. I LUOGHI D'ARTE. IL MUSEO NAVALE.

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Presentation Transcript


  1. TORNA ALL’INDEX PROGETTO MARE LUOGHI D’ARTE TURISMO ATTIVITA’ CANTIERISTICA

  2. INDEX I LUOGHI D'ARTE IL MUSEO NAVALE Il museo Navale propone con grande precisione la conoscenza di situazioni e di ambienti di epoca, con l’esposizione di modellini,carte geografiche, fotografie e documenti che riescono a far “vivere” la successione degli avvenimenti della Storia navale, dalle origini della navigazione ai nostri giorni. Al museo Navale si accede dal ponte di Piazza Chiodo davanti alla Porta Principale dell’Arsenale. Tra il materiale più significativo esposto merita menzione il gruppo relativo al glorioso MAS al cui comando Luigi Rizzo compì la leggendaria impresa di Premuda, che ,fece fallire il più importante piano navale concepito dall’Austria durante la Grande Guerra. Preziosissima reliquia è quella costituita da un brandello dell’uniforme che Nazario Sauro indossava quando fu catturato. Assai interessante è un cannone con la sigla di re Giorgio III d’Inghilterra che gli Inglesi piazzarono nel 1815 sul monte della castellana. Il ricordo di tutti coloro che portarono sui mari il tricolore della patria sembra sintetizzarsi in alcuni cimeli del sommergibile Scirè. Questo giace a 32 m. sommerso sul fondale. In questo museo sono esposte anche delle Polene che erano degli ornamenti per le navi infatti hanno origini remotissime. Questi avevano il compito di trasformare le navi in un essere vivente: come gli occhi apotropaici, disegnati ai lati della prua. Ogni Polena aveva un nome:Cariddi, meno mostruosa d’aspetto, e ben più terribile; il Sovereign of the seas, che segnò un intera epoca: sue riproduzioni vennero stampate in tutta Europa e la nave passò alla storia per i suoi costi astronomici. Ovviamente questo è solo un accenno. Le Polene “sopravvissute” alla storia molto spesso appartengono alle navi militari:le loro storie, le loro leggende sono spesso caratteristiche e inconfondibili. Ma rappresentano solo una frazione del grande cielo delle Polene. PROSEGUI

  3. MUSEO NAVALE INDEX LA CHIESA DI S. LORENZO La Chiesa di S. Lorenzo si affaccia sull’ampio piazzale con la sua bella facciata romanica riportata da sapienti restauratori allo schema originale conferitole dai famosi Magistri Antelami nel periodo costruttivo tra il 1116 e il 1130 (anno, quest’ultimo, in cui la chiesa fu consacrata dal papa Innocenzo II). La Chiesa, nonostante le infinite peripezie a cui è andata soggetta in circa 850 anni dalla sua apertura al culto ha mantenuto la struttura ancestrale a tre navate,con massicci muri petrimetrali, costruiti, come la facciata, in bozze di pietra nuda locale, talune ciclopiche alle basi, posate su di una grande piattaforma di roccia. Nella Chiesa si ammira tuttora la veneranda trave delle reliquie, in cedro del Libano, giunta nelle acque di Porto Venere. PROSEGUE

  4. CHIESA DI S. LORENZO INDEX CHIESA DI S. PIETRO Più che una sola chiesa, è un complesso di templi di varie età, ricostruiti per quanto possibile nel periodo 1929-34 dalle macerie di una devastazione operata in massima parte da guarnigioni straniere durante le guerre napoleoniche e nella immediata restaurazione. La chiesetta è una piccola costruzione a pianta rettangolare, la cui antichità è stata dedotta dal carettere della muratura. La porta rettangolare che si apre sulla loggetta a bifore è da ritenersi l’originaria porta d’ingresso. Durante i lavori di restauro, presso l’abside incassata furono messi in luce i resti di un antico altare. Nei restauri del 1929-34 venne mantenuta la separazione della parte dugentesca dalle costruzioni più antiche, la prima delimitata dal tratto esterno a parametro orizzontale bianco e nero. PROSEGUE

  5. CHIESA DI S. PIETRO INDEX CASTELLO DI LERICI Il Castello di Lerici,nella sua attuale veste, è stato portato a termine nel 1555 dall’ Offizio di S. Giorgio di Genova, come si legge in una lapide ancora intatta sulla porta di ingresso. Ma gia intorno all’ anno mille pare che fosse presente una torre di difesa dai pirati del mare. Il monte, su cui sorgerà più tardi il castello nel 1152, fu acquistato da Genova per 29 £ di Lucca. I Pisani non gradirono affatto questo acquisto perché poteva costituire (come avvenne) un’occasione di alleanza tra Genova e Lucca. PROSEGUE

  6. CASTELLO DI LERICI INDEX LA VILLA DEL VARIGNANO La villa romana del Varignano, di tipo rustico residenziale, è situata nell’insenatura delle Grazie, situata nel teritorio del comune di Porto Venere, alle pendici del colle Muzzerone e aperta sul mare in un paesaggio di emozionante bellezza. In base ai reperti e alle strutture murarie e pavimentali, la villa è datable fra la fine del II secolo a.C. ed il V-VI d.C. La villa era costruita da numerosi ambienti con pavimenti in prevalenza di “signino” e cocciopesto rosso decorato. Interessante il bagno privato, costruito in una zona ben assolta, in base al più perfezionato sistema di riscaldamento. Nel settore Nord-ovest, in posizione superiore a quella della Villa, si estendeva la “pars rustica”, cioè la zona di lavoro, con le attrezzature per la torchiatura delle olive e per la conservazione dei cereali TURISMO

  7. VILLA ROMANA INDEX TURISMO I PRINCIPALI SITI TURISTICI DEL GOLFO PORTO VENERE - LERICI PORTO VENERE: L’itinerario essenziale per visitare questo paese è: l’entrata al borgo tramite una porta in stile romanico con lo stemma originale di Porto Venere: tre torri disposte simmetricamente lungo un pendio roccioso; il Carugio: è la via principale che rappresenta un tipico residuo del passato; la Chiesa di S. Lorenzo con la facciata romanica costruita dai famosi Maestri Antelami; il Castello che fu costruito dai genovesi nel 1161. Il corpo più alto del Castello, con la sua porta monumentale che dà accesso al baluardo e alla grande sala a pianta rettangolare; Piazza Spallanzani è esattamente dove sorgeva il vecchio centro pre-romano. L’attuale Piazza è dedicata al biologo Spallanzani che fece una lunga permanenza a Porto Venere e studiò il suo territorio; La Chiesa di S. Pietro è una costruzione molto antica, ha una pianta rettangolare, è dedotta dal carattere della muratura che poggia sulla nuda roccia. LERICI:La visita al borgo di Lerici: Il centro storico dove si conservano i caratteri tipicamente liguri dei paesi liguri dove ha dominato la borghesia marinara;il borgo murato che risale al periodo della dominazione pisana. Nella parte inferiore del borgo troviamo la via del Ghetto, una volta abitata esclusivamente da commercianti ebrei; il Castello di cui abbiamo gia parlato precedentemente; Casa Doria contiene un brandello della storia di Lerici, ma è un peccato che non sia mai stata restaurata; le Ville sono legate alla vita della borghesia lericina e purtroppo non sono aperte al pubblico. Altri paesi vicino a Lerici che attirano i turisti sono: S. Terenzo, Fiascherino, Tellaro. ATTIVITA’ CANTIERISTICA

  8. INDEX attività cantieristica Le attività portuali, prima della creazione del porto alla foce del torrente “Cappelletto”, dove attualmente è il molo Garibaldi, avvenivano alla foce dell’attuale Sprugola-Lagora, zona in vero disagiata e ristretta oppure erano polverizzate in un microsistema portuale negli altri sei all’interno del golfo. Il sorgere tra la metà dell’800 ed i primi del 900 di importanti iniziative industriali nell’ambito territoriale della Spezia: Cantiere del Muggiano, Cantieri “Cozzani e Baffico”, fonderia Pertusola, Iutificio Montecatini, fabbrica cavi sottomarini “Pielli”.Nel marzo ‘46 attracca alla calata Paita la prima nave con un carico di carbone proveniente da Sulcis. Il suo nominativo è di buon auspicio, a poppa si legge “Fortunata”. Nel dopoguerra, anche se inizialmente prima di personalità giuridica, l’Azienda Mezzi Meccanici del Porto. Negli anni ‘ 60 furono affrontati nuovi problemi come le cresciute dimensioni delle navi destinate ai traffici. Negli anni’70 appaiono i containers: è l’alba della nuova concettualità dei traffici. Si sviluppa intanto anche nella opinione pubblica della città il concetto del porto della Spezia come porto di un vasto hinterland che dalla pianura Padana si estende oltre il Brennero. TURISMO

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