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Andrea Ferrante Il ruolo del RUP nella progettazione . Seminario Il Responsabile del Procedimento nella realizzazione di lavori pubblici Roma, 13 Dicembre 2006. Compiti del RUP in fase di progettazione (art. 8 c. 1 del Reg. LL. PP.).
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Andrea FerranteIl ruolo del RUPnella progettazione Seminario Il Responsabile del Procedimento nella realizzazione di lavori pubblici Roma, 13 Dicembre 2006
Compiti del RUP in fase di progettazione (art. 8 c. 1 del Reg. LL. PP.) Accerta e certifica le condizioni ex art. 90 c. 6 del Codice Motiva le scelte del metodo di affidamento degli incarichi Coordina e verifica la predisposizione dei bandi di gara e lo svolgimento del procedimento di affidamento
Compiti del RUP in fase di progettazione (art. 8 c. 1 del Reg. LL. PP.) Redige il documento preliminare alla progettazione Coordina e verifica l’attività di progettazione
Modalità di affidamento della attività di progettazione Interna alla P.A. Esterna alla P.A. Appalto di servizi Concorso di progettazione “Mista”
Affidamento esterno quando il RUP accerta e certifica: Carenza di personale tecnico Difficoltà di rispetto dei tempi Difficoltà di svolgere le funzioni di istituto Lavori di speciale complessità e rilevanza Progetti integrali multidisciplinari
In caso di affidamento esterno: Il RUP deve indicare nel bando di gara se si intende promuovere un incarico congiunto (progettazione e DL) o disgiunto (solo progettazione) Si tratta di una scelta di fondo di rilevante importanza
Affidamento esterno di incarichi di progettazione sotto la soglia di 100.000 € Novità introdotta dal Codice: necessità di una vera e propria procedura negoziata promossa dal RUP (senza previa pubblicazione del bando) con invito rivolto ad almeno 5 soggetti nel rispetto dei principi del Trattato UE (non discriminazione – parità di trattamento – proporzionalità – trasparenza) Aggiudicazione secondo uno dei 2 criteri usuali
Affidamento di incarichi c.d. “misti” Affidamento interno + affidamento esterno di prestazioni progettuali specialistiche con modalità “sotto soglia” Il RUP coordina le relative attività affinchè l’incarico esterno sia esclusivamente riconducibile ad un contributo progettuale specialistico funzionale alla compiuta definizione della progettazione interna
Finalità generali della progettazione “Permeano” il documento preliminare alla progettazione redatto dal RUP Occorre perseguire: Fattibilità tecnico-economica (efficacia – efficienza) Sostenibilità ambientale e sociale Coerenza con gli strumenti di pianificazione
Requisiti generali della progettazione Individuazione certa di tempi e costi Individuazione di soluzioni progettuali che garantiscano, nel tempo di vita utile: Sicurezza Funzionalità Durabilità (caratteristiche intrinseche di materiali, elementi e componenti + piano di manutenzione programmata)
I livelli della progettazione “… tre livelli di successivi approfondimenti tecnici…” Il preliminare e l’esecutivo devono essere sempre redatti. “Accorpamento” del definitivo con l’esecutivo nei casi in cui “la differenza di definizione tecnica fra il progetto definitivo e quello esecutivo non sussiste” (Det. Aut. Vig. LL. PP. del 28.07.2004 n° 13)
I livelli della progettazione Il RUP può valutare preventivamente l’ipotesi, invero non frequente, di “accorpamento” in fase di redazione del documento preliminare alla progettazione (art. 15 c. 5 lettera “l”: individuazione “dei livelli di progettazione e degli elaborati grafici da redigere”)
Il documento preliminarealla progettazione Riporta, fra l’altro, l’indicazione: “a) della situazione iniziale e della possibilità di far ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica; b) degli obiettivi generali da perseguire e delle strategie per raggiungerli; c) delle esigenze e bisogni da soddisfare; d) delle regole e norme tecniche da rispettare; e) dei vincoli di legge relativi al contesto in cui l'intervento è previsto; f) delle funzioni che dovrà svolgere l'intervento; g) dei requisiti tecnici che dovrà rispettare; h) degli impatti dell'opera sulle componenti ambientali e nel caso degli organismi edilizi delle attività ed unità ambientali; i) delle fasi di progettazione da sviluppare e della loro sequenza logica nonché dei relativi tempi di svolgimento; l) dei livelli di progettazione e degli elaborati grafici e descrittivi da redigere; m) dei limiti finanziari da rispettare e della stima dei costi e delle fonti di finanziamento; n) del sistema di realizzazione da impiegare.”
Il documento preliminare alla progettazione - Riflessioni Contiene: Analisi dei problemi (inclusa la descrizione dello stato di fatto – metodo SWOT) Analisi degli obiettivi (quadro delle esigenze da soddisfare. Spesso mutuato, perlomeno in parte, dall’ente usuario dell’opera da realizzare) Il progettista, e non il RUP, fa l’analisi delle strategie! (individuazione delle soluzioni progettuali che traguardano i prefigurati obiettivi)
Il documento preliminare alla progettazione - Riflessioni Analogia concettuale tra il documento preliminare alla progettazione e l’OdS ex art. 128 c. 2 del Regolamento LL. PP. Come il primo indirizza l’attività di progettazione, così il secondo indirizza quella di direzione lavori Principi comuni: Stabiliscono l’ordine da seguirsi nelle attività Stabiliscono momenti di verifica in “c.o.”
Il documento preliminare alla progettazione - Riflessioni In questa fase il RUP deve stabilire: Se dispone personalmente della professionalità adeguata per assolvere tutto l’insieme degli adempimenti a suo carico, anche in relazione ai contenuti tecnici specialistici sottesi dall’opera Se, al contrario, necessita di adeguato “supporto” nei modi previsti da Codice e Regolamento
Il documento preliminare alla progettazione - Riflessioni Altro aspetto di particolare rilevanza: Correlazione logica tra l’indicazione “delle fasi di progettazione da sviluppare”, “degli elaborati grafici e descrittivi da redigere” e l’indicazione “del sistema di realizzazione da impiegare”
Il documento preliminare alla progettazione - Riflessioni Ulteriore riflessione: Il documento preliminare alla progettazione dovrebbe attenere anche alla preventiva esplicitazione di alcune scelte di fondo della Stazione Appaltante (ad es.: clausola compromissoria; premio di accelerazione; consegne lavori frazionate; modalità contabilizzazione materiale a piè d’opera…)
Contenuti della progettazione Determinante ruolo del RUP nella attività di integrazione/modifica dei contenuti-tipo dei tre livelli di progettazione in relazione “alla specifica tipologia e alla dimensione dei lavori da progettare” Nel caso di progetti specialistici o di elevata complessità, il supporto al RUP può rilevarsi spesso particolarmente utile
Il progetto preliminare“visto” dalla parte del RUP Cosa deve riconoscere il RUP nei contenuti del progetto: La definitiva scelta tipologica dell’opera sulla base di un confronto comparativo tra soluzioni alternative (opportunamente documentato) La definizione qualitativa e funzionale dell’opera
Il progetto definitivo“visto” dalla parte del RUP Cosa deve riconoscere il RUP nei contenuti del progetto: Ottimizzazione tecnico-economica (efficienza della soluzione progettuale) e ambientale (misure di mitigazione degli impatti – misure di compensazione) Esaustività e regolare esecuzione del corredo di studi, indagini e rilievi Chiaro nesso di causa-effetto tra i risultati del corredo di studi, indagini e rilievi e le conseguenti scelte progettuali
Il progetto definitivo“visto” dalla parte del RUP La conferenza di servizi e l’acquisizione del parere tecnico consultivo Importante ruolo del RUP nell’assicurare piena “leggibilità” agli elaborati progettuali anche mediante: Propria relazione di accompagno Esaustiva relazione descrittiva del progettista (testimonianza del processo progettuale – descrizione del “prodotto”)
Il progetto esecutivo“visto” dalla parte del RUP Cosa deve riconoscere il RUP nei contenuti del progetto, tra l’altro: Conformità al progetto definitivo (non si devono avere “apprezzabili differenze tecniche e di costo”) Leggibilità delle relazioni di calcolo per strutture e impianti “Personalizzazione” del piano di sicurezza e del piano di manutenzione
Verifica tecnica dei livelli di progettazione Espletata dal RUP su tutti i livelli di progettazione prima di quello posto a base di gara Importanza dei momenti di verifica “in corso d’opera” (possibili “correzioni di rotta”) Finalità generali: Accertamento della qualità della soluzione progettuale (non è un parere tecnico) Accertamento della conformità alle disposizioni contenute nel documento preliminare
Verifica della progettazione prima dell’inizio dei lavori Novità introdotte dall’art. 112 del Codice: Verifica non solo sul progetto posto a base di gara ma anche sui “progetti redatti dall’offerente” (appalto integrato e “nuovo” appalto concorso) Per opere di pregio architettonico, “verifica di unità progettuale” tra esecutivo e definitivo o tra definitivo e preliminare
Verifica della progettazione prima dell’inizio dei lavori Accorpamento per “famiglie” del sistema di verifiche e controlli (art. 47 del Regolamento relativo alla “validazione”): Accertamento della completezza formale degli elaborati Verifiche di coerenza interna Verifiche di coerenza esterna
Verifica della progettazione prima dell’inizio dei lavori Verifiche di coerenza interna: Tra gli elaborati economici Tra computo e gli elaborati grafici Tra le prescrizioni progettuali (relazione di calcolo ed elaborati grafici) e CSA Tra elaborati economici, CSA e quadro economico ex art. 17 del Regolamento
Verifica della progettazione prima dell’inizio dei lavori Verifiche di coerenza esterna Avvenuta acquisizione di tutte le autorizzazioni e pareri di legge Avvenuto adempimento alle prescrizioni in essi contenute (accertamento sostanziale) Attestazione del DL ex art. 71 del Regolamento (accessibilità – disponibilità – assenza di impedimenti sopravvenuti – conferma stato dei luoghi)