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Ministero dell’ Istruzione dell’Università e della Ricerca Seminario nazionale Enti locali, Scuola, Integrazione Firenze 8-9 Marzo 2012 “I PIANI DI GESTIONE DELLA DIVERSITÀ NELLA REALTÀ METROPOLITANA. L’ESPERIENZA DEL PROGETTO UGUADI DELLA REGIONE TOSCANA”. Giovanna Ceccatelli Gurrieri
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Ministero dell’ Istruzione dell’Università e della RicercaSeminario nazionaleEnti locali, Scuola, IntegrazioneFirenze 8-9 Marzo 2012“I PIANI DI GESTIONE DELLA DIVERSITÀ NELLA REALTÀ METROPOLITANA. L’ESPERIENZA DEL PROGETTO UGUADI DELLA REGIONE TOSCANA” Giovanna Ceccatelli Gurrieri Università degli Studi di Firenze Dipartimento di scienze dell’educazione e dei processi culturali e formativi
San Rossore 2008 Manifestoper una scuola antirazzista e dell’inclusione ” Delibera di Giunta Regionale n. 530 del 11/07/2008 “ all’inizio di ogni quadrimestre in ogni classe e in ogni scuola, alunni, insegnanti, ausiliari, dirigenti dedicheranno una giornata per la predisposizione del Piano di Gestione delle Diversità che dovrà [….] definire le modalità, le azioni ed i dispositivi da porre in essere per una gestione consapevole e intenzionale della ricchezza interculturale.” Progetti finanziati dalla Regione Toscana – settore Istruzione e Educazione por ob.2 Competitivita’ regionale e occupazione FSE 2007-2013 Asse IV (decreto 443 del 05/02/2010) Università di Firenze Università per stranieri di Siena Scuola Superiore S.Anna di Pisa • Territori provinciali di: • Prato • Firenze • Pistoia • Circondario Empolese Valdelsa • Territori provinciali di: • Siena • Arezzo • Grosseto • Territori provinciali di: • Pisa • Lucca • Livorno • Massa e Carrara
Uguali ma Diversi: comprendere, analizzare e gestire le diversità nella scuola • Astirforma s.c.c., Agenzia Formativa accreditata dalla Regione Toscana • Università di Firenze • PARTNERS: • COSPE • Istituto Innocenti • ARCI Comitato Regionale Toscano • Associazione NOSOTRAS • Associazione Colombia ES • FAT Federazione Africana in Toscana • Associazione Capo Verde e Non Solo • Associazione NJINGA MBANDE • Istituto Culturale e di Documentazione Lazzerini – Comune di Prato • Istituto di Istruzione Superiore “A. Checchi” • F.I.S.M. Toscana OBIETTIVI DEL PROGETTO • Sperimentare e diffondere una reale innovazione nella comprensione, analisi, presa in carico e gestione, da parte della scuola, di tutte le diversità di cui sono portatori i soggetti che fra i 3 e i 14 sono i protagonisti dei processi di apprendimento, socializzazione ed educazione alla cittadinanza, attraverso la ricerca e gli interventi formativi per e con gli adulti responsabili di tali processi. • Costruire gli interventi da realizzare all’interno della scuola per promuovere il dialogo interculturale e l’inclusione, contro il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo e l’intolleranza • La scuola deve disporre di figure professionali specializzate, rintracciabili anche al suo interno, grazie ad azioni formative finalizzate a costruire la scuola dell’inclusione e impedire l’affermarsi di una cultura e di comportamenti discriminatori. In particolare, si richiedono progetti finalizzati alla definizione, da parte di ogni Istituto Scolastico, di un proprio: • Piano di Gestione delle Diversità • come stabilito al punto a) del deliberato della DGR 530/2008 • Link: www.progettouguadi.it
Idee in movimento La declinazione e la coesistenza di UGUAGLIANZA E DIVERSITÀsono alla base dei diritti di cittadinanza e della stessa democrazia. INTERCULTURALITA’ è affrontare con nuovi concetti, con nuovi punti di vista, con l’apporto delle idee, delle concezioni espresse da altre culture, i problemi del mondo contemporaneo ( la salute, i diritti dell’infanzia, l’ambiente, l’idea di sviluppo, il lavoro) e le modalità di approccio ai vari campi del sapere (l’arte,la letteratura, le scienze, la matematica, la storia e la conformazione del mondo). La formazione porta ad un vero CAMBIAMENTOsolo se interpretata come trasformazione profonda nei soggetti
Espressioni di diversità e aspettative di uguaglianza. Possibili significati di due termini in equilibrio DIVERSITA’ di provenienza, di cultura, di livello sociale ed economico, di genere e di orientamento sessuale, di abilità e capacità, di stili cognitivi e di apprendimento, di bisogni, di desideri, di progetti di vita UGUAGLIANZA uguali diritti di cittadinanza, pari considerazione della propria cultura, ma anche diritto a passare inosservati, stesse opportunità e chances di realizzazione, uguale sostegno dei propri sogni, progetti e aspettative, identica attenzione alle diverse capacità soggettive e abilità nascoste
Indagini di sfondo • Ricostruzione e mappatura delle diversità presenti nel sistema scolastico nei territori considerati (diversità di genere, etnico-culturali e disabilità). • Analisi quantitativa della presenza di minori stranieri per provenienza e/o nascita sul territorio e loro distribuzione nelle diverse fasce scolastiche e nelle diverse aree geografiche. • Censimento, tipologia e distribuzione degli alunni portatori di disabilità fisica o psichica • Analisi e comparazione di progetti scolastici e interventi formativi rivolti all’integrazione delle diversità. • Indagine qualitativa attraverso: osservazioni, focus-group, rivolti a insegnanti, genitori, studenti. • Elaborazione report in itinere sulla ricerca e lavoro di definizione e programmazione, con le scuole coinvolte e gli enti partners, dei contenuti e delle metodologie degli interventi formativi, anche in previsione della stesura dei POF per l’a.s. 2010/2011;
Formazione • Corso di perfezionamentodi 200 ore (120 h in presenza e 80 h di project work), finalizzato alla costruzione di una professionalità specifica per la gestione delle diversità (mirata all’ambito scolastico ma altamente spendibile in altri contesti lavorativi e di welfare), fornendo strumenti e competenze adeguati a sviluppare un’autonoma capacità di analisi e comprensione dei fenomeni, nonché di progettazione ed attuazione del Piano di gestione delle diversità. Il Corso di perfezionamento è rivolto alla stessa tipologia di destinatari sopra menzionati, purché in possesso del diploma di laurea e con esperienza professionale in corso o pregressa. La partecipazione al corso verrà certificata attraverso il rilascio di attestato, 25 CFU e2 punti per la graduatoria insegnanti. • 10 Moduli formativitematici su ciascuna delle 4 aree territoriali. I Moduli intendono sensibilizzare, rassicurare e rendere competenti gli insegnanti e le altre figure scolastiche nella comprensione e gestione delle diversità. Ciascun Modulo di 30 ore è strutturato in24 ore di lezione in presenza e 6 ore di rielaborazione personale a distanza. I destinatari sono insegnanti, dirigenti scolastici, figure di sistema ed operatori delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I° grado coinvolte nei territori di intervento (aree provinciali di Firenze, Prato, Pistoia e Circondario Empolese Valdelsa), anche privi del diploma di laurea. Si rende possibile la partecipazione anche ad un solo modulo, con relativo rilascio di attestato.
Unità didattiche del corso di perfezionamento • Processi e contesti di trasformazione sociale e demografica, radici e caratteri dei processi migratori, conseguenze sulle relazioni sociali ed interculturali: pregiudizi, stereotipi, paura • Origini e trasformazioni del razzismo: uguaglianza genetica e diversificazione culturale, trappole dell’identità • Capacità di lettura e riconoscimento delle diversità (età, genere, cultura, religione, orientamenti sessuali, stili di vita, disabilità), approccio biografico, capacità di confronto/accettazione, di traduzione/dialogo, di rispetto/accoglienza • Convivenza interculturale e interreligiosa nell’organizzazione della vita quotidiana a scuola: cibo, abbigliamento e festività • Violenza e nonviolenza nelle relazioni e nell’interazione quotidiana; gestione costruttiva dei conflitti e della diversità in ambito scolastico; stili e approcci personali al conflitto • Comunicazione efficace: tecniche di ascolto attivo e di dialogo; Tecniche di mediazione: dalle posizioni agli interessi, bisogni, emozioni, immagine di sé/identità e valori • Progettazione del Piano di Gestione delle Diversità: l’organizzazione della vita quotidiana a scuola e le interazioni fra i soggetti: relazioni significative, forme di appartenenza e di condivisione, valutazione delle competenze e dell’apprendimento • Progettazione del Piano di Gestione delle Diversita, l’organizzazione didattica e l’apprendimento curriculare e linguistico; le attività extracurriculari: teatro, musica, gioco, espressione artistica
Moduli formativi tematici: contenuti • Radici biologiche e genetiche dell’uguaglianza / radici culturali della diversità • Le trappole dell’identità: diversità, stereotipi, forme di esclusione e autoesclusione • Analisi dei conflitti e metodologie di mediazione: specificità nella vita scolastica • Nonviolenza come paradigma per una nuova relazione educativa • Condizione dei minori stranieri e tipologie di famiglie migranti: ruoli familiari, dinamiche affettive e diversità culturali • Feste, cibo e vita quotidiana: diversità e uguaglianze trasversali • Diversità di genere: incroci interculturali, orientamenti sessuali e stili di vita • Comunicazione interculturale, educazione linguistica e mediazione linguistico-culturale • Valutazione livelli di apprendimento e riconoscimento delle diversità nelle varie aree curricolari • Orientamento e continuità scolastica a sostegno dei progetti soggettivi di apprendimento
Uguali e diversi a scuola: adulti e bambini nel labirinto di una contraddizione apparente • 17 Piccoli, grandi, alunni, insegnanti, nati qui, venuti da lontano: chi è il vero straniero a scuola? Coltivare la curiosità, viaggiare sui margini e i confini Aprirsi al cambiamento e alla sfida di quello che ancora non sappiamo Diversità soggettiva e uguaglianza condivisa
Imparare la con-cittadinanza: le competenze dei nuovi cittadini come compito pedagogico • 18 Quali sono i compiti e le finalità della scuola? Costruire e accrescere due tipologie di competenze: le competenze per esprimersi, comunicare, decodificare linguaggi (strumenti e codici per accedere al lavoro e/o continuare a studiare) le competenze per la vita (l’esperienza quotidiana, le decisioni e i significati dell’agire, la vita di relazione, la convivenza civile e politica) Fra le competenze per la vita sono centrali le competenze di cittadinanza: imparare la libertà, imparare la responsabilità, imparare la solidarietà
L’esperienza del progetto UGUADI: formare per trasformare (persone, organizzazione, relazioni) • 19 Il cambiamento della dimensione personale: decostruirsi, rinnovarsi, cimentarsi Il cambiamento del proprio lavoro: progettare partecipando, documentarsi e documentare (socializzazione, diffusione e messa in rete di progetti e risultati) Il cambiamento del sistema scuola: accogliere, interpretare e gestire le diversità, tenere in relazione famiglie, comunità e istituzioni sul territorio Il cambiamento etico-culturale: tenere vivo e alimentare di nuove esperienze il tema della convivenza e del reciproco riconoscimento, coniugare la pluralità delle conoscenze con i singoli progetti di vita, sostenere la crescita e la qualità della vita di tutti i futuri, diversi, colorati, piccoli con-cittadini
Realizzare nella scuola il diritto al riconoscimento, alla difesa e alla libera espressione della propria diversità intrecciato al diritto di essere considerati, rispettati e perfino, se possibile, percepiti come uguali a tutti gli altri, senza essere continuamente obbligati a giustificarsi del proprio aspetto, della propria cultura di provenienza, dei propri gusti, atteggiamenti e preferenze • Agire sulla sensibilità degli insegnanti, sulla loro capacità di ascoltare e mettersi in gioco, di autovalutare, decostruire e riorganizzare le proprie supposte conoscenze, rimotivandoli ad affrontare la fatica quotidiana di un’educazione integrata nella scuola multiculturale, attraverso un approccio nuovo, credibile e praticabile ai problemi. Per continuare a crederci e ad investirci tempo e passione. • Ridare credibilità alla scuola pubblica come luogo di aggregazione solidale e ugualitaria e di formazione alla conoscenza critica, alla cittadinanza e alla vita di relazione, in un periodo di generale svalutazione del lavoro intellettuale e del sistema pubblico in ogni loro forma. • Acquisire gli strumenti conoscitivi per sottoporre a revisione critica gli stereotipi culturali diffusi, costruire una oggettiva consapevolezza dei vincoli e delle risorse disponibili nella scuola per realizzare un nuovo modello di riconoscimento e inclusione di ogni tipo di diversità, e infine la capacità di progettare e gestire un piano concreto delle forme organizzative, dei percorsi formativi e delle relazioni interpersonali necessari per accogliere e valorizzare tutti i soggetti e le loro differenze. Formazione, autoformazione, cambiamenti attesi