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CRESCITA FISICA E MOTRICITA’ DEL BAMBINO. Lavoro di Ilira Abdullahi e Giorgia Nicolini.
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CRESCITA FISICA E MOTRICITA’ DEL BAMBINO Lavoro di Ilira Abdullahi e Giorgia Nicolini
I primi sei anni di vita del bambino sono caratterizzati da una periodo di crescita tumultuosa, ricco di cambiamenti e apprendimenti di ogni tipo. In questa fase i bambini:- sono animati da una grande curiosità,-possono apprende una grande quantità di informazioni,-passano dall’autonomia al’indipendenza,-crescono sul piano motorio, cognitivo, sociale e linguistico,-instaurano legami affettivi,-acquistano identità,-cominciano a capire le proprie emozioni e quelle altrui.
Alla nascita l’essere umano è dotato di una serie di riflessi che vengono controllati dal midollo spinale e dal quello allungato. Alcuni studiosi hanno dimostrato che i neonati sono in grado di associare tra loro stimoli e situazioni diversi fin dalle prime settimane di vita, di attuare processi di apprendimento e di modificare il comportamento della vita post-natale in seguito a determinate esperienze.
I RICERCATORI DI BETHESDA • I ricercatori di Bethesda hanno realizzato degli esperimenti sui neonati, utilizzando un succhiotto elettronico. Mentre il bambino succhiava questa tettarella partiva un brano registrato, ma si scoprì che il bambino preferiva ascoltare la voce della mamma piuttosto che qualsiasi altra voce umana.
I RIFLESSI I riflessi sono atti involontari che diventano volontari con la maturazione dei centri corticali. I principali riflessi sono: • IL RIFLESSO DELLA SUZIONE: consiste nella ricerca del seno ( il bambino ruota la testa dal lato in cui la guancia viene toccata), • RIFLESSO DI MORO: si ha quando la testa cade all’indietro e il bambino protende le braccia in avanti, • RIFLESSO DEL NUOTO: si attiva quando il bambino viene messo in acqua, • RIFLESSO DEL CAMMINO: che si attiva quando il bambino viene sostenuto da sotto le ascelle in posizione verticale.
Tra i 4 e gli 8 mesi di vita il controllo della corteccia si estende anche ai nervi spinali superiori consentendo il controllo degli arti superiori. • Tra gli 8 e i 14 mesi il controllo si estende anche ai nervi inferiori ed il bambino inizia quindi a muovere i primi passi. • Il neonato riesce ad afferrare solo le cose che premono sul palmo della sua mano o sulle dita, ma dopo alcune settimane inizia ad afferrare intenzionalmente gli oggetti. • Tra i 6 e gli 8 mesi il neonato sviluppa una “PRESA DI PRECISIONE” ed è così in grado di bere da solo dal biberon.
LA RICERCA ATTIVA DI STIMOLI Oltre a queste il neonato possiede anche altre capacità, ma le due più importanti sono: • seguire con lo sguardo un oggetto in movimento ( e ciò è verificabile in condizioni normali), • rispondere alla luce. Questo secondo caso è verificabile solo se il bambino viene messo in una stanza buia. Si è notato infatti che il bambino tiene spesso gli occhi aperti alla ricerca di una fonte di luce. Se poi il bambino viene messo di fronte uno schermo bianco, egli tenderà a cercare una forma su cui posare lo sguardo; se invece viene messo davanti un disegno, egli ne scorrerà i bordi fissandolo. Ciò si chiama ATTEGGIAMENTO DI RICERCA ATTIVA.
Max Wertheimer aveva condotto degli esperimenti facendo suonare una campanella all’orecchio destro e poi al sinistro di una bambina nata da pochi minuti. Egli notò che la bambina cercava la direzione da cui provenivano quei suoni girando la testa prima a destra e poi a sinistra. la neonata sapeva la neonata si aspettava di distinguere le direzioni vedere qualcosa verso la da cui provenivano verso la fonte dei suoni i suoni
I neonati poi possono arrivare a capire che alcuni loro comportamenti hanno un effetto prevedibile. Per questo già dai 2-3 giorni di vita girano la testa da un lato per ricevere del cibo ed in seguito imparano a piangere per ricevere le attenzioni della mamma. il bambino sa che se piange arriverà la madre arrivata la mamma il bambino si calma il bambino piange la madre interviene la mamma è gratificata dalla sospensione del pianto la mamma impara ad intervenire per interrompere il pianto del figlio
I NEONATI NON TEMONO L’ACQUA Come abbiamo visto i neonati sono dotati di un riflesso del nuoto che gli permette di muovere le gambe e le braccia in acqua. Per farli nuotare in superficie è necessario tenergli la testa fuori dall’acqua, essi non devono imparare a nuotare poiché usufruiscono di una sapienza istintiva. Chi invece ha già sviluppato il controllo della corteccia celebrale deve imparare a notare da capo.
LO SVILUPPO MOTORIO DIREZIONE CEFALOCAUDALE (testa-coda) i movimenti vengono prima controllati dalla zona del capo e poi dal resto del corpo, DIREZIONE PROSSIMODISTALE (vicino-lontano) le strutture che si trovano più vicine all’asse centrale del corpo maturano prima delle altre
Piano piano il bambino diventa quindi indipendente e acquista sicurezza, un fattore essenziale per un buono sviluppo. Raggiunta la sicurezza fisica il bambino raggiunge anche quella psichica. Potendosi muovere il bambino inizia quindi ha sviluppare delle interazioni con gli altri, rafforza i suoi muscoli e le ossa, purifica le cellule ed infonde un senso di benessere. Giocando e muovendosi il bambino si libera dalle tensioni, dall’ansia e dalle frustrazioni.Verso i 15 mesi il bambino può tenere il cucchiaio in mano e coordinar ei suoi movimenti. Egli si dimostra anche desideroso di voler mangiare da solo, anche usando le mani. I bambini di 18/20 mesi amano spostare oggetti di uso comune di piccole dimensioni. A due anni il bambino sa lavarsi e asciugarsi da solo il viso e le mani, bisognerebbe quindi lasciarlo fare dandogli il tempo necessario di imparare. La stessa cosa accadrà ai 3-4 anni con i vestiti.
PROGRESSI NELLO SVILUPPO TRA I DUE E I CINQUE ANNI • DUE ANNI E MEZZO: sale e scende le scale,corre e si arrampica, sposta dei grandi giocattoli ma non sempre riesce a superare gli ostacoli, va in triciclo; • TRE ANNI: sale le scale alternando i piedi,aggira ostacoli mentre corre, valuta i movimenti del corpo in relazione allo spazio circostante e agli oggetti che lo circondano,usa i pedali sul triciclo, sa stare in equilibrio su un piede per pochi secondi, sale sulla punte dei piedi e ci cammina, siede con le gambe incrociate all’indiana, lancia la palla e afferra il pallone a braccia tese;
QUATTRO ANNI: cammina e corre per le scale,cammina e corre sulle punte dei piedi, segue le conversioni ad U sul triciclo, sta in equilibrio su un piede tra i 3 e i 5secondi e può saltellarci, sa giocare bene a palla,non piega le ginocchia per raccogliere oggetti da terra; • CINQUE ANNI: cammina con facilità su una linea diritta, è abile nell’arrampicarsi, saltella alternando i piedi, può toccare i piedi a gambe tese, si regge su un solo pied etra gli 8 e i 10 secondi, gioca a palla seguendo delle regole, si muove a tempo di musica.