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13° incontro

13° incontro. 31 gennaio 2013. https://www.youtube.com/watch?v=BRANumZsZdk. Vedi e scarica :.

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13° incontro

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Presentation Transcript


  1. 13° incontro 31 gennaio 2013

  2. https://www.youtube.com/watch?v=BRANumZsZdk Vedi e scarica :

  3. Bartimeo è un personaggio evangelico: il suo incontro con Gesù è narrato nel Vangelo secondo Marcoal capitolo 10, dal versetto 46 al 52. Egli era un mendicante cieco che sostava nelle strade adiacenti alla città di Gerico, figlio di un certo Timeo (lo stesso nome viene dalla radice ebraica bar, cioè figlio di Timeo). Come si sa le persone cieche sviluppano maggiormente gli altri sensi ,principalmente l’olfatto e l’udito per captare i segnali del mondo che li circonda e cercare di capire quello che non possono vedere.

  4. E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!». E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.

  5. Quando Bartimeo si incontrò con Gesù, il Maestro gli fece una domanda : «che vuoi che io ti faccia?» Bartimeo riconobbe il Signore come il suo unico maestro, dichiarando il suo amore e chiamandolo: «Rabbuni» Nel Vangelo si racconta, che una volta curato dalla sua cecità, Bartimeo seguì Gesù verso Gerusalemme. Senza dubbio, egli non ritornò a prendere il suo mantello gettato dove lo aveva lasciato e abbandonato definitivamente.

  6. Nel brano appena letto possiamo intravedere l’azione dello Spirito santo e dei suoi doni nel cammino di fede di Bartimeo: la forza nel gridare «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!», l’affetto che prova per Gesù, la conoscenza dei desideri più profondi. Il brano si conclude con il miracolo e le parole « Và, la tua fede ti ha salvato!» Il dono della fede fa si che Bartimeo riabbia la vista, non è però qualcosa che Bartimeo terrà per se, ma una gioia da condividere con gli altri che lo porterà a seguire Gesù.

  7. Lo Spirito santo può sembrare molto misterioso : non si vede e non si sente ma si manifesta in mille forme. Invisibile ed inafferrabile , è essenziale perché qualcosa viva, si muova, cresca e dia frutto. Siamo dinnanzi a quel «Dio nascosto « che ognuno di noi deve identificare. Lo Spirito santo è la terza persona della Santissima Trinità, è la relazione di Amore tra il padre ed il Figlio, quell’Amore che Gesù ci ha insegnato a conoscere. Lo Spirito santo è riversato in noi per mezzo dei sacramenti e la nostra volontà di riceverlo(con la preghiera di invocazione) e lavora in noi per portarci alla santità che Dio vuole per ogni essere umano. Lo Spirito santo è nella intelligenza della chiesa che nei secoli la guida, San Paolo dice che è la presenza divina che è in noi e si manifesta dando forza alle azioni degli uomini , specialmente le azioni di bontà, San Giovanni dice che è amore come l’amore che Dio ha per noi, sorgente della forza donataci da Dio e consolatore in quanto è sempre al nostro fianco e combatte per noi suggerendoci nel nostro intimo ciò che è bene e ciò che è male.

  8. Il peso del mantello Il mantello, generalmente tessuto di pelle di capra o di cammello, pesava sino a quindici chili. Serviva per proteggersi alle tormente di sabbia e coprirsi di notte dal freddo del deserto che penetra sino alle ossa. Questo mantello stinto dal sole ed il suo bastone erano i suoi unici fedeli compagni

  9. Questo racconto ci insegna che bisogna liberarsi dei pesi che ci impediscono di correre verso Gesù . Bartimeo approfittò di quella opportunità arrivata nella sua vita per essere ascoltato da Gesù, lui, uno dei tanti poveri mendicanti che c’erano là. sulla strada per Gerusalemme, fuori dalle mura di Gerico. Osservate la frase : gettò il suo mantello e balzò in piedi, gettò quello che aveva di ingombrante per essere più libero e pronto ad andare verso quel Gesù di cui aveva sentito evidentemente parlare ed a lui chiede la cosa più preziosa che gli mancava : la vista . Anche oggi Gesù sta passando davanti a te : è una opportunità unica, irripetibile, potrebbe essere l’ultima occasione, è il momento di prendere una decisione importante , il momento di imboccare la strada giusta. Ed allora butta via ciò che ti trattiene, ciò che ti ingombra per liberarti di tutto il peso che ti impedisce di correre verso la vera vita, la vera felicità, il vero amore di Gesù.

  10. Preghiamo insieme con questa preghiera O Gesù buono, tu che sai leggere nei cuori e che sai trovare in ciascuno anche la più piccola scintilla di bontà, donami la capacità di vedere quello che è invisibile agli occhi e di sentire anche chi non ha voce. Rendimi capace di avvertire la tua presenza che mi rasserena e mi chiama ogni giorno a fare della mia vita qualcosa di bello. Rendimi attento alle persone che mi vivono accanto e disponibile ad accogliere in loro anche il più piccolo segno di amicizia e di carità.

  11. Anche tu puoi scoprirti cieco • e sordo, quando non sai vedere • il bene che è nascosto alla vista • e che non si sente con le orecchie. • Nella tua vita quali possibilità • hai per incontrarti con Cristo? • Quali sono le tue cecità, o la tua cecità: ovvero il tuo ostacolo… • che limita il tuo rapporto • con Gesù e con i fratelli?

  12. GERICO (-240) Gerico detta anche la città delle palme , oggi conta più di 19000 abitanti, è il punto più basso della terra abitato e, dalle rovine trovate pare che sia la città più antica del mondo, circa 12000 anni .

  13. Gerico oggi

  14. Gerico è la città di Bartimeo e Timeo è suo padre, chi sono i tuoi parenti e da dove vengono ? Costruisci l’albero genealogico della tua famiglia e i luoghi di provenienza andando più indietro che puoi nel tempo.

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