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Filologia del manoscritto Filologia dei testi a stampa Filologia digitale Filologia d’autore

FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA 1 Presentazione corso Il manoscritto Cenni di paleografia Il libro a stampa L’originale La tradizione La copia Fenomenologia della copia.

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Presentation Transcript


  1. FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA1Presentazione corsoIl manoscritto Cenni di paleografiaIl libro a stampaL’originaleLa tradizioneLa copiaFenomenologia della copia

  2. Filologia è quella onorevole arte che esige dal suo cultore essenzialmente una cosa, trarsi da parte, lasciarsi tempo, diventare silenzioso, lento, essendo questa un'arte e una perizia di orafi della parola, che deve compiere un finissimo attento lavoro e non raggiunge nulla se non lo raggiunge lento. Ma proprio per questo fatto è oggi più necessaria che mai. È proprio per questo mezzo che essa ci attira e ci incanta quanto mai fortemente, nel cuore di un'epoca del "lavoro", intendo dire della fretta, della precipitazione indecorosa e sudaticcia, che vuol dire "sbrigare" immediatamente ogni cosa, anche ogni libro antico e nuovo: per una tale arte non è tanto facile sbrigare una qualsiasi cosa, essa insegna a leggere bene, cioè a leggere lentamente, in profondità, guardandosi avanti e indietro, non senza secondi fini lasciando porte aperte, con dita ed occhi delicati.Friedrich Nietzsche, Aurora

  3. phìloslògosamante della parola, dei discorsi, delle lettereIn accezione moderna:studio scientifico dei testi↓Lo studio della letteratura fa i conti prima di tutto con lo studio della testualità, poi con le teorie e le ideologie (P. Stoppelli)

  4. La filologia è una disciplina pratica, che aiuta a sviluppare un’attenzione microanalitica verso gli aspetti testuali.È un esame al microscopio della parola, che si interroga sulla genesi del testo, sulle forme della sua diffusione, sulle intenzionalità dell’autore, sul costituirsi dell’opera nei suoi molteplici aspetti.È, perciò, una disciplina complessa, che si avvale degli studi di numerose altre discipline (e che, a sua volta, è fondamentale per numerose altre discipline): letteratura, linguistica, dialettologia, storiografia, paleografia, codicologia, bibliografia.

  5. Filologia del manoscrittoFilologia dei testi a stampaFilologia digitaleFilologia d’autore

  6. Codice 076  (88) Cortona, Biblioteca Comunale e dell'Accademia Etrusca, c. 1rCopista: Romolo Lodovici (XIV sec.)NEL Meço del camin di n(ost)rauitami ritrouai p(er) vnaselua oscura che la dirictauia era ismarritaEt quanto a dire ell era cosa dura estaseluaseluaggia [.] aspra (et) forte che nel pensierrinoua la paura Tant e amara che poch e piu morte ma p(er) tractar di quel ch io uitrouaidiro (et) delle cose ch i u o scorte I non so ben ridir com io u entrai tant era pien di son(n)o in su quel punto che la ueraceuiaabandonai

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  8. NEL Meçodelcamindin(ost)rauita . Miritrouai p(er) vnaselua oscura . che ladirictauia eraismarrita . Et quanto adire ellera cosa dura estaseluaseluaggia [.] aspra (et) forte che nelpensierrinoualapauraTante amara che pochépiu morte ma p(er)tractardiquelchiouitrouaidiro (et) dellecosechiuo scorte I nonso ben ridir comiouentraitanterapiendison(n)o in su quel punto che laueraceuiaabandonai

  9. Codice Bodmer 56Cologny (Ginevra) - BibliothecaBodmeriana , c. 1rNel mezo del camin di nostra vitaMi ritrovai per una Selva oscuraChe lla diritta via era SmaritaE quanto a dire qual e cosa duraSta Selva salvagia et Aspra et forteChe nel pensierrinova la pauraTant e amara che poco e piu morteMa per trattar del ben ch i vi trovaidirro de l altre cose ch i v o scorteIo non so ben dire com v entraiTant era pien di sonno a quel puntoChe lla verace via abandonai

  10. Codice 231 (Fondo Nazionale II.I. 36), Firenze – Bibl. Naz. Centrale Copista: Giovanni Ciatini da Certaldo?Nel meçço del caramin di nostra uitami ritrouuay per una selua scurache la dirrittauia era smarrita Et quanto a dire qual era e cossa dura questa seluaseluaggia [.] aspra e forte che nel penssiererinoua la paura Tanto e amara che pocho e piu morte ma per tractare del ben ch io vi trouaydiro di ll altre cose ch io v o scorte Io non so ben <io ri>dire com io v entrai tanto era pien di sonno a quel punto che la verace via abandonay

  11. P. Stoppelli, Filologia della letteratura italiana, Carocci1. Concetti generaliLa scrittura/Il testo/L’edizione2. Filologia del manoscrittoIl manoscritto/L’originale/La copia3. L’edizione unitestimonialeIl censimento delle testimonianze/Un solo testimone/Il problema della grafia4. Il metodo di LachmannLa recensio/L’examinatioe l’emendatio/ Un esempio di edizione critica5. Limiti del metodo di LachmannOggettività vs soggettività/Dopo Lachmann6. Filologia dei testi a stampaIl testo in tipografia/Riflessi filologici/L’Orlando furioso del 1532/Le edizioni d’autore della Locandiera/La quarantana dei Promessi sposi7. Filologia d’autoreL’autore e le sue carte/Il Canzoniere di Petrarca/I Canti di Leopardi

  12. QuestioniQ1. La tradizione della CommediaLa prima storia del testo/La moderna filologia dantescaQ2. L’edizione dei testi non-finitiProblemi generali/Le Grazie di Foscolo/Lo Zibaldone di LeopardiQ3. Altre tipologie testualiI testi folclorici/I cantari/La poesia per musica/Le lettereQ4. La filologia attributivaAlla ricerca dell’autore/La questione del FioreQ5. La filologia nell’era dei computerLa codifica digitale/La filologia assistita dal computer/ Una nuova ecdotica?Bibliografia d’approfondimentoIndice di termini ed espressioni tecnicheIndice topografico dei manoscrittiIndice dei nomi

  13. ManoscrittovsLibro a stampa

  14. Manoscritto

  15. Libro, da liber = sottile strato ligneo sottostante la corteccia di certi alberi (Plinio, Nat. Hist. XIII, 69)Volumen, da volvo = rotolo di papiro ‘avvolto’Pergamena, da Pergamo(II a.c.), pelle di animale non conciata ma levigata per renderla liscia e uniformeCharta, designava in modo generico la superficie su cui si scriveva, a prescindere dal materiale (la carta in cellulosa, probabilmente di invenzione cinese, arrivò in Italia nel XII sec.)Codex (originariamente ‘tronco d’albero’, poi ‘tavoletta su cui si scrive’), si usa nel linguaggio filologico come sinonimo di manoscritto

  16. Esistono delle discipline specialistiche che forniscono informazioni sulla data, sulla provenienza, sulla storia e sull’autenticità del manoscritto/libro a stampa in esame, e sono tutte strettamente collegate alla filologia:- paleografia, che studia la scrittura- codicologia, che ne studia la tecnica di confezione, la struttura, la rilegatura- bibliografia testuale (o filologia dei testi a stampa), che si occupa delle caratteristiche materiali del libro a stampa (caratteri tipografici, fascicolatura, ecc).

  17. Il MANOSCRITTOI fogli, pergamenacei o cartacei, vengon piegati a metà e inseriti l’uno nell’altro → bifolio(4 facciate)duerno → due piegature, 4 carte, 8 facciateternione → tre piegature, 8 carte, 16 facciate quaternione o quaderno → quattro piegature, 16 carte, 32 facc. quinterno → cinque piegature, 32 carte, 64 facciate sesterno → sei piegature, 64 carte, 128 facciate Per fascicolo, in filologia, si intende l’insieme delle carte ottenute dalla piegatura del folio. Esso, può essere quindi un duerno, un ternione, ecc…

  18. I manoscritti non vengono numerati progressivamente, ma per carte (cartulazione)f. 1r/c. 1r(foglio ‒ o carta ‒ 1 recto)f. 1v/c.1v (foglio ‒ o carta ‒ 1 verso)ff. 1r-3vcc. 1r-3v

  19. Il CODICEL’insieme dei fascicoli rilegati è denominato codice.Esso può essere:cartaceomembranaceo, di pergamena)misto, nel caso sia stata usata l’una e l’altra materiapalinsesto (orescriptus) è un codice la cui superficie è stata abrasa per essere riscritto

  20. CODICE- Autografo- Idiografo, non materialmente scritto dall’autore ma da lui sorvegliato- Adespoto, senza l’indicazione dell’autore- Anepigrafo, senza l’indicazione del titolo- Apocrifo, attribuito a chi non ne è autore- Miscellaneo, se riunisce testi eterogenei- Raccogliticcio, codice, spesso autografo, risultante dall’aggregazione di carte sciolte, spezzoni, frammenti di diverso genere e provenienza: tali, sono, per es., alcuni codici di Leonardo da Vinci- Acefalo, mancante di una o più carte all’inizio- Mutilo, mancante di una o più carte all’interno o alla fine- Composito, che rilega insieme codici originariamente indipendenti

  21. I codici venivano spesso completati con:- Miniature - Rubriche- Fogli di guardia bianchiI piatti sono le copertine rigide poi unite dal dorso in sede di rilegatura. Spesso, però, la rilegatura originale dei manoscritti è stata sostituita da una più recente, abolendo così la possibilità di reperire importanti informazioni (note di possesso, scritture...)

  22. Ciascun manoscritto è corredato da una segnatura, che consta di due parti: il nome del fondo e/o della biblioteca in cui è collocato e il suo numero d’ordine interno:Codice Vaticano latino 3195 (Petrarca, Rerum volgariumfragmenta, idiografo)Codice Vaticano latino 3196 (Petrarca, Codice degli abbozzi)Codice Vaticano latino 3199 Codice Hamilton 90 (Boccaccio, Decameron)

  23. Descrizione di un codice- Segnatura- Materia scrittoria- Età- Dimensioni- Legatura- Numero delle carte- Costituzione dei fascicoli- Disposizione della scrittura per carta- Tipo di scrittura- Ornamentazione- Storia del manoscritto

  24. - Autore- Titolo dell’opera- Contenuto (con eventuali incipit ed exlpicit)- Notizie bibliografiche

  25. Cologny (Ginevra) / BibliothecaBodmeriana / / Bodmer 56 / (RicasoliFiridolfi 21) / XVOmogeneo, unitario. Cartaceo; prima metà XV sec.; carte II, 218, II'; cm 32,5 x 22,5.Cartulazione a lapis nell'angolo inferiore destro, eseguita da Giuseppe Vandelli. Bianche le carte 74, 146, 131v, 132r. Carte di guardia cartacee.Fascicoli 21: 1 sesterno, 5 quinterni, 1 sesterno, 6 quinterni, 1 sesterno, 4 quinterni, 1 sesterno, 2 quinterni. Quadro di giustificazione a piombo; mm 180 x 107 con doppia giustificazione, sx e dx di mm 7. Le linee di scrittura variano da 30 a 36. Testo su una colonna.Una sola mano.Iniziali di cantica rubricate con fregio ad inchiostro nero. Nell'iniziale dell'Inferno è raffigurato il mezzo busto di Dante, nelle altre due il giglio di Firenze. Iniziali dei canti filigranate. Iniziali di terzina toccate di giallo. Rubriche.Legatura di cm 33,5x23 in pelle su assi, con impressioni a secco su entrambi i piatti. 

  26. Prima di entrare a far parte della Biblioteca Bodmeriana, nel 1962, il codice si trovava presso il libraio Laurence Witten di New Haven e prima ancora nella biblioteca dei baroni RicasoliFiridolfi a Firenze. Cc. 1r-218r, Dante Alighieri, Commedia.Rubrica iniziale: Comincia la Comedia di Dante Alleghieri di Firenze nella quale tratta delle pene et delli punimenti de' vicii et de' meriti et premii delle virtù. Canto primo della prima parte la qual si chiama Inferno nella quale l'autore fa prohemio a tutta l'opera. Incipit: Nel mezo del camin di nostra vita. Il copista rivela una patina linguistica settentrionale, forse veneta, innestata su un antigrafo toscano.Bibliografia minima: Petrocchi p. 562; Roddewign° 74.

  27. Giulio Rospigliosi (poi Papa Clemente IX), Codice fabroniano 268, AdrastoSegnatura: Ms 268Ms cartaceo; in 4° (220x145 mm); 119 cc. più foglio volante (100x140 mm) che presenta sul recto 7 versi vergati dalla stessa mano del testo; carta 119 v bianca; numerazione moderna a matita; rilegato in cartone rosa dell'epoca con legaccio di cuoio; la carta presenta come filigrana un cigno iscritto in un cerchio; sul piatto della legatura "Giulio Rospigliosi Commedie", sul dorso "Adrasto Tragedia".Sul foglio di guardia annotazione manoscritta recente: "Autografo di Mons. Rospigliosi".Nel testo ci sono molte correzioni in interlinea o nei margini dei vari passi e molti tratti a penna in senso verticale posti a margine a gruppi di versi di consistenza diversa.La Tragedia inizia a c. 1r. "Prologo"c. 5r - c. 22v Atto I; c. 22v - c. 47v Atto II; c. 47v - c. 73r Atto III; c. 73r - c.; 95v Atto IV; c. 95v - c. 119r- Atto V.

  28. Indicazioni bibliografiche per il reperimento dei manoscrittiOn-line:manusonlineFondi manoscritti d’autore contemporanei (soprattutto novecenteschi):Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei, PaviaArchivio del Novecento, Università la Sapienza di RomaPer alcuni autografi di Leopardi, vd. http://digitale.bnnonline.it/index.php?it/119/giacomo-leopardi-canti

  29. Cataloghi cartaceiIMBI, Inventari dei manoscritti della Biblioteche d’Italia (iniziato nel 1890 da Giuseppe Mazzantini) a cura di G. Boccanera, D. Branciani , Firenze, Olschki, 1993, 107 voll.Bibliografia di inventari e cataloghi a stampa dei manoscritti conservati nelle biblioteche italiane, Roma, Istituto nazionale per il Catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche 1985-1989P.O.Kristeller, Iter Italicum, London-Leinden, Warburg-Brill, 1963-92, 6 voll. (manoscritti umanistici non catalogati o catalogati in modo parziale)

  30. Paleografia(v. file word)

  31. Giovanni BoccaccioCodice Hamilton 90c. 8rBerlino Staatsbibliothekmm. 370-372 x 263-70, 112cc.scrittura semigotica libraria italiana

  32. .

  33. Titulusprōto = prontosēbra = sembraAccento simil-circonflesso = re/roAsta tagliata (quasi come f) = de/le/Pimo = primoqando=quando7 =et& = et9 = cum, con (et, e)ß = ss

  34. IL LIBRO A STAMPAStampa a caratteri mobili → Gutenberg 1455I volumi pubblicati entro il 1500 prendono il nome di incunamboliAll’inizio il libro a stampa non ha sostituito il manoscritto ma gli si è affiancato, spesso riproducendone il formato, i caratteri, le rubriche, le miniature

  35. La Bibbia di Gutenberg

  36. A. Petrucci, Alle origini del libro moderno. Libri da banco, libri da bisaccia, libretti da mano, in «Italia medievale e umanistica», XII (1969), pp. 295-313

  37. Il primo testo volgare ad esser pubblicato a stampa è il Canzoniere petrarchesco, Venezia, Vindelino da Spira, 1470Verso la fine del ’400: produzione di stampe popolari (equivalenti ai manoscritti da bisaccia)Aldo Manuzio, 1501: collana di testi latini e volgari in piccolo formato (libri da mano) e privi di commentiCorsivo aldino, con legamenti tra le parole

  38. Corsivo aldino

  39. EditioprincepsNB. La priorità cronologica non è di per sé un criterio preferenziale in critica del testoVarianti in corso di stampa:- dell’autore- dello stampatore Nuova edizione/Nuova emissioneVarianti tra stampe diverse della stessa opera (per es: Orlando Furioso, 1516, 1521, 1532; edizioni del Decameron sottoposte a censura)

  40. Frontespizio F. Barberi, Il frontespizio nel libro italiano del Quattrocento e del Cinquecento Milano, Il Polifilo, 1969, 2 voll.G. Zappella, le marche dei tipografi e degli editori italiani del Cinquecento, Milano, Editrice Bibliografica, 1986, 2 voll.

  41. Frontespizio diI quattro primi libri di architettura di Pietro Cataneo senese Marca tipograficaAldo Manuzio(ancora con delfino)

  42. Frontespizio deL’Amadigidi Bernardo Tasso,editioprinceps,Venezia, Giolito 1560

  43. Frontespizio deL’Amadigidi Bernardo Tasso,nuova emissioneper l’editore Zoppini, 1561

  44. L. Dolce, Ai lettori,in B. Tasso,Amadigi, Venezia,Giolito, 1560

  45. Nella classificazione tradizionale, il libro formato di fogli interi non piegati si dice in formato atlanticoin-folio: una piegatura e 2 fogli, cioè con 4 facciatein-quarto: 2 piegature e 4 fogli, cioè 8 paginein-ottavo: 3 piegature e 8 fogli, cioè 16 paginein-sedicesimo: 4 piegature e 16 foglietti, cioè 32 paginein-trentaduesimo: 5 piegature, 32 foglie, 64 pagine.

  46. Indicazioni bibliografiche per il reperimento delle cinquecentine:ISBN on-lineEDIT 16: Le edizioni italiane del XVI secolo. Censimento nazionale, Roma, Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, 1985-2007 (lettera D)La banca dati è consultabile in rete: http://edit16.iccu.sbn.it/web_iccu/ihome.htm

  47. IGI, Indice generale degli incunamboli delle biblioteche d’Italia, Roma, Istituto poligrafico dello stato, 1943-1981, 6 voll.G. Melzi, P.A. Tosi, Bibliografia dei romanzi di cavalleria in versi e in prosa italiani, Milano, Daelli, 1865Annali tipografici delle antiche stamperieOPAC delle biblioteche italiane ed europeeAlcune biblioteche italiane hanno riversato on-line i PDF delle cinquecentine in loro possesso: vd., per es., la raccolta drammatica della Biblioteca Nazionale Braidense, http://www.braidense.it/cataloghi/

  48. L’EDIZIONEEdere, dare fuoriL’edizione critica consiste in un’operazione di restauro del testo, condotta attraverso l’esame della tradizioneL’ecdotica è la teoria che soggiace a, e la tecnica che permette l’edizione criticaCritica testuale è l’esame critico della tradizione

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