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PARTE X DISCRIMINAZIONE DI TERZO ORDINE

PARTE X DISCRIMINAZIONE DI TERZO ORDINE. LE IPOTESI DEL MONOPOLIO. I VENDITORI FANNO IL PREZZO. GLI ACQUIRENTI NON FANNO IL PREZZO. I VENDITORI NON ADOTTANO COMPORTAMENTI. STRATEGICI. L'ACCESSO ALL'INDUSTRIA E' BLOCCATO. MONOPOLIO. CONCORRENZA. LA MASSIMIZZAZIONE DEI PROFITTI IN.

scott
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PARTE X DISCRIMINAZIONE DI TERZO ORDINE

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Presentation Transcript


  1. PARTE X DISCRIMINAZIONE DI TERZO ORDINE

  2. LE IPOTESI DEL MONOPOLIO I VENDITORI FANNO IL PREZZO GLI ACQUIRENTI NON FANNO IL PREZZO I VENDITORI NON ADOTTANO COMPORTAMENTI STRATEGICI L'ACCESSO ALL'INDUSTRIA E' BLOCCATO

  3. MONOPOLIO

  4. CONCORRENZA

  5. LA MASSIMIZZAZIONE DEI PROFITTI IN MONOPOLIO PER MASSIMIZZARE I PROFITTI L'IMPRESA MONOPOLISTICA SCEGLIE IL VOLUME DI PRODUZIONE IN CORRISPONDENZA DEL QUALE COSTO MARGINALE E RICAVO MARGINALE SONO EGUALI

  6. CHE COSA DIFFERENZIA LA SITUAZIONE DI MONOPOLIO DALLA SITUAZIONE DI CONCORRENZA PERFETTA? LE CURVE DI COSTO PER UN'IMPRESA MONOPOLISTICA SI RICAVANO COME PER QUALUNQUE ALTRA IMPRESA CIO' CHE DIFFERENZIA INVECE UN'IMPRESA MONOPOLISTICA RISPETTO AD UN'IMPRESA DI CONCORRENZA PERFETTA SONO LE SEGUENTI CARATTERISTICHE: LA CURVA DI DOMANDA E' INCLINATA NEGATIVAMENTE LA CURVA DI RICAVO MARGINALE E' INCLINATA NEGATIVAMENTE LA CURVA DI RICAVO MARGINALE NON COINCIDE CON LA CURVA DI DOMANDA MA GIACE SOTTO DI ESSA PER CUI IL RICAVO MARGINALE E' INFERIORE AL PREZZO

  7. Dollari al gallone a PA B b PB A D XA XA+1 Galloni di Xyzene al mese

  8. Dollari al gallone D MR Galloni di Xyzene al mese

  9. Relazione fra Ricavo Marginale ed Elasticità MR=dTR/dQ=dPQ/dQ=PdQ/dQ+QdP/dQ= =P+Q · dP/dQ=P(1+Q/P ·dP/dQ)= =P (1+1 ·1/)= P(1-1/ ||) MR=P(1-1/ ||) 1) il MR è sempre inferiore al prezzo 2) il MR è direttamente correlato a || 3) il MR >0 quando || >1 4) il MR =0 quando || =1 5) il MR <0 quando || <1

  10. RICAVO MARGINALE ED ELASTICITA' IL RICAVO MARGINALE E' DIRETTAMENTE CORRELATO AL VALORE DELL'ELASTICITA' IL RICAVO MARGINALE E' POSITIVO QUANDO L'ELASTICITA' E' SUPERIORE AD 1 IL RICAVO MARGINALE E' PARI A ZERO QUANDO L'ELASTICITA' E' PARI AD 1 IL RICAVO MARGINALE E' NEGATIVO QUANDO L'ELASTICITA' E' INFERIORE AD 1

  11. L'EQUILIBRIO DI MONOPOLIO L'EQUILIBRIO DI MONOPOLIO SI VERIFICA NEL PUNTO D'INTERSEZIONE FRA COSTO MARGINALE E RICAVO MARGINALE (A MENO CHE NON VALGA LA CONDIZIONE DI USCITA) NEL PUNTO DI EQUILIBRIO IL PREZZO E' SUPERIORE AL COSTO MARGINALE

  12. Dollari al gallone pd MC e1 p1 c D MR X1 Galloni di Xyzene al mese

  13. Dollari al gallone MC e1 p1 AC D MR X1 Galloni di Xyzene al mese

  14. CONFRONTO FRA EQUILIBRIO DI CONCORRENZA ED EQUILIBRIO DI MONOPOLIO D MC F PM E R PCP S C QM QCP

  15. BENESSERE SOCIALE E MONOPOLIO IL BENESSERE SOCIALE ASSOCIATO AD UN MERCATO MONOPOLISTICO E' INFERIORE AL BENESSERE SOCIALE ASSOCIATO AD UN MERCATO DI CONCORRENZA PERFETTA. QUESTA PERDITA DI BENESSERE E' CHIAMATA PERDITA NETTA DI MONOPOLIO PER EVITARE QUESTA PERDITA DI BENESSERE SOCIALE GLI STATI ATTUANO POLITICHE ANTITRUST SERVENDOSI DI APPOSITE ISITUZIONI IN ITALIA ESISTE ED OPERA UN'AUTORITA' ANTITRUST

  16. POLITICHE ANTITRUST CONTROLLO SUI COMPORTAMENTI : IMPEDIRE AZIONI CHE LIMITINO LA CONCORRENZIALITA' DEI MERCATI (ESEMPIO: IMPEDIRE LA FORMAZIONE DI CARTELLI O DI ACCORDI ANCHE TACITI) CONTROLLO SULLE STRUTTURE : PRENDERE PROVVEDIMENTI CHE MODIFICANO LA STRUTTURA DEL MERCATO (ESEMPIO: EFFETTUARE DEGLI SCORPORI, IMPEDIRE DELLE FUSIONI) RISCHI DELLE POLITICHE ANTITRUST: FRENARE L'INNOVAZIONE IMPEDIRE LO SFRUTTAMENTO DELLE ECONOMIE DI SCALA (MONOPOLIO NATURALE)

  17. Dollari per unità B A AC Xa/2 Xa Unità prodotte

  18. LA DISCRIMINAZIONE DI PREZZO IN CHE COSA CONSISTE LA DISCRIMINAZIONE DI PREZZO: LA DISCRIMINAZIONE DI PREZZO CONSISTE NELL'APPLICARE PREZZI DIVERSI A DIVERSE CATEGORIE DI CONSUMATORI PER UNO STESSO BENE PERCHE' LE IMPRESE PRATICANO LA DISCRIMINAZIONE DI PREZZO: LE IMPRESE PRATICANO LA DISCRIMINAZIONE DI PREZZO PER AUMENTATE I LORO PROFITTO RIDUCENDO IL SURPLUS DEL CONSUMATORE ED AUMENTANDO IL SURPLUS DEL PRODUTTORE QUALI SONO LE CONDIZIONI PERCHE' SI POSSA PRATICARE LA DISCRIMINAZIONE DI PREZZO: - POTERE DI MERCATO - ASSENZA DI ARBITRAGGIO - INFORMAZIONI ADEGUATE SULLE CARATTERISTICHE DELLA DOMANDA DELLE DIVERSE CATEGORIE DI CONSUMATORI

  19. DISCRIMINAZIONE DI PRIMO ORDINE LA DISCRIMINAZIONE DI PRIMO ORDINE CONSISTE NELL'APPLICARE A CIASCUN CONSUMATORE IL SUO PREZZO DI RISERVA UN MERCATO DI DISCRIMINAZIONE PERFETTA E' CARATTERIZZATO DA: - UN VOLUME DI PRODUZIONE EGUALE A QUELLO DI UN MERCATO DI CONCORRENZA PERFETTA - UN SURPLUS TOTALE EGUALE A QUELLO DELLA CONCORRENZA PERFETTA - UN SURPLUS DEL CONSUMATORE PARI A ZERO

  20. 50 Dollari alla copia 48 D 1 2 3 Xa Copie di Sum Product all’anno

  21. Dollari alla copia PB B e1 MC 10 D, MR Xa XB-1 XB Copie di Sum Product all’anno

  22. LA DISCRIMINAZIONE DI PREZZO DI TERZO TIPO LA DISCRIMINAZIONE DI PREZZO DI TERZO TIPO CONSISTE NEL PRATICARE PREZZI DIVERSI A DIVERSE CATEGORIE DI CONSUMATORI PER CHI PRATICA QUESTO TIPO DI DISCRIMINAZIONE, IL CRITERIO PER MASSIMIZZARE I PROFITTI E' FISSARE IL VOLUME DI PRODUZIONE QUANDO I RICAVI MARGINALI NEI DIVERSI MERCATI SONO EGUALI FRA LORO ED EGUALI AL COSTO MARGINALE

  23. MR1=MR2=MC

  24. A la domanda degli utenti di minframe B la domanda degli utenti di PC C la curva del costo marginale e la curva complessiva del ricavo marginale 42 Dollari alla copia MC Dollari alla copia Dollari alla copia 31 12 12 12 DMF DPC X3MF X3PC X3 MRMF MRPC MR Numero di copie Numero di copie Numero di copie

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