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VERSO UN’INTEGRAZIONE DI QUALITA’: NORMATIVA E LAVORO DI RETE

VERSO UN’INTEGRAZIONE DI QUALITA’: NORMATIVA E LAVORO DI RETE. Laura Caseria USP PV. L’ EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI DISABILITA’. Diversità e malattia in ogni epoca hanno costituito un grosso problema rapportate a criteri di normalità, sanità, adeguatezza.

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VERSO UN’INTEGRAZIONE DI QUALITA’: NORMATIVA E LAVORO DI RETE

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Presentation Transcript


  1. VERSO UN’INTEGRAZIONE DI QUALITA’: NORMATIVA E LAVORO DI RETE Laura Caseria USP PV Laura Caseria 2010

  2. L’ EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI DISABILITA’ Laura Caseria 2010

  3. Diversitàemalattiain ogni epoca hanno costituito un grosso problema rapportate a criteri di normalità, sanità, adeguatezza. Accettazione, attenzione o rifiuto della comunità. Nei popoli primitivi, manifestazione di forze demoniache o inviato degli dei. Sparta: i bambini deformi gettati dal monte Taigeto. Nel Medioevo confraternite con fini assistenziali. Con l’Illuminismo, forme più razionali di assistenza. Itard: fanciullo selvaggio. Dopo i conflitti mondiali prime associazioni di famiglie di disabili. Tra gli anni ’60 e ’70 prospettiva meccanicistica: handicap come malattia da curare. Tra il ’70 e ’80 superamento degli istituti e degli ospedali psichiatrici. Anni ’90: Legge quadro 104. Laura Caseria 2010

  4. LA COSTITUZIONEITALIANA La Repubblica Italiana riconosce e garantisce i diritti inviolabili dei disabili in quanto persone: l’articolo 2 richiede alla società l’adempimento di doveri inderogabili di solidarietà; l’articolo 3 ribadisce come sia “compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini possono impedire il pieno sviluppo della persona umana” e l’art. 34 afferma che“la scuola è aperta a tutti” Laura Caseria 2010

  5. L’integrazione scolastica Avvio: legge 517 del 1977 Legge quadro: 104 del 1992 Laura Caseria 2010

  6. UN PO’ DI STORIA … Laura Caseria 2010

  7. LA LEGGE 104/92 Laura Caseria 2010

  8. La legge 104stabilisce alcuni principi di base: ( art.12, 13, 14,15) • è garantito il diritto all’educazione e all’istruzione nelle classi e sezioni comuni di ogni ordine e grado; • l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo della potenzialità della persona disabile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione; • l’esercizio del diritto allo studio non può essere impedito da difficoltà di apprendimento ed altre difficoltà derivanti da disabilità connesse all’handicap. Laura Caseria 2010

  9. La legge 104 stabilisce funzioni e competenze del processo di integrazione: • sanitaria (neuropsichiatria e riabilitazione) • ASL e AO • assistenziale(per gravi compromissioni nell’autonomia e nella comunicazione) • Enti locali • educativa (insegnanti per il sostegno e curricolari) • Amministrazione scolastica Laura Caseria 2010

  10. La legge 104 enuclea i “passaggi” del processo di integrazione: • diagnosi clinica e certificazione diagnosi clinico-funzionale (UONPIA o Ente accreditato) e – dal 2006 - di verbale di accertamento della situazione di handicap (ai sensi del DPCM 185/06) • profilo dinamico funzionale e piano educativo individualizzato • realizzazione degli interventi educativi e, in raccordo, di quelli specialistici • valutazione, strettamente legata al PEI Laura Caseria 2010

  11. La legge 104 Prevede la costituzione di tre gruppi di lavoro per favorire i processi di integrazione: • G.L.I.P. a livello provinciale • G.L.H. a livello provinciale • G.L.H. a livello di istituzione scolastica. Laura Caseria 2010

  12. Articoli 14 e 15 Il “progetto di vita” relativo ai minori in situazione di handicap deve tener conto delle potenzialità, delle aspirazioni e dei desideri di ognuno coinvolgendo anche i familiari nella scelta. Deve considerare non solo la situazione contingente, ma muoversi in una prospettiva orientata al futuro con l’attuazione di forme sistematiche di orientamento a partire dal primo anno della scuola media. Laura Caseria 2010

  13. La legge 104 Prevede la costituzione di tre gruppi di lavoro per favorire i processi di integrazione: • G.L.I.P. ( Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale per l’integrazione scolastica). Ha sede presso l’USP. E’ costituito da: Dirigente Tecnico USR, Referente USP, Rappresentanti EELL, AO, ASL, Associazioni. • G.L.H. (Gruppo di Lavoro Handicap). Ha sede presso l’USP. E’ costituito da Dirigenti Scolastici e Docenti dei diversi ordini scolastici. Valuta le richieste delle scuole per l’assegnazione di insegnanti per il sostegno. • G.L.H. a livello di istituzione scolastica. Organizza l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Laura Caseria 2010

  14. La legge 104 L’art.13 prevede la stipula degli accordi di programmatra: - USR- USP, - Istituzioni scolastiche, - Provincia, - Comuni, - ASL - AO Laura Caseria 2010

  15. A LIVELLO TERRITORIALE: GLI ACCORDI DI PROGRAMMA Laura Caseria 2010

  16. ACCORDI DI PROGRAMMA Sono contratti pubblici che concordano risorse economiche, servizi, modi, tempi e luoghi per l’offerta integrata degli interventi rivolti alla persona con handicap. Laura Caseria 2010

  17. COLLABORAZIONE INTERISTITUZIONALE USR-USP, Istituzioni scolastiche, Provincia, Comuni, ASL , AO, assicurano, nel rispetto di ruoli e compiti propri di ciascuno, il supporto all’integrazione degli studenti con disabilità nella scuola con la stipula di appositi Accordi diProgramma (L’AdP vigente nella Provincia di Pavia è pubblicato sul sito www.paviascuola.it ) Laura Caseria 2010

  18. Compiti organismi istituzionali Amministrazione scolastica: formazione delle classi (max 25 alunni; generalmente max 20) ASL/AO: certificazione, diagnosi funzionale, collaborazione PDF e PEP, assegnazione personale assistenza, fornitura ausili e attrezzature, organizzazione CDD per disabili che hanno assolto obbligo, segretariato sociale Provincia: assistenza disabili sensoriali, predisposizione e fornitura materiale didattico e tiflotecnico, adeguamento edilizio Istituti superiori di competenza. Laura Caseria 2010

  19. Compiti organismi istituzionali Comune: adeguamento strutture edilizie scolastiche, arredo scolastico, trasporto, servizi mensa, favorire centri ricreativi e per attività extrascolastiche, assistenza domiciliare, gestione scuole materne comunali Associazioni di categoria: partecipano e collaborano alla stesura dell’Accordo di Programma Laura Caseria 2010

  20. STRUMENTI DELL’INTEGRAZIONE Laura Caseria 2010

  21. Profilo Dinamico Funzionale: una guida osservativa per progettare gli interventi Piano Educativo Individualizzato: per l’integrazione scolastica e sociale Diagnosi funzionale: descrizione delle potenzialità e della loro evoluzione Assistenza scolastica ed extrascolastica: in caso di gravi riduzioni dell’autonomia Laura Caseria 2010

  22. Raccordi tra i diversi ordini di scuola: un percorso continuo tra i successivi gradi scolastici Gruppi di studio e di lavoro di istituto Sperimentazioni, aggiornamento, formazione, attività di consulenza, documentazione e ricerca Attrezzature tecniche, sussidi didattici e ausili Abbattimento barriere architettonichenella scuola Laura Caseria 2010

  23. FIGURE PROFESSIONALI NELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA Laura Caseria 2010

  24. INSEGNANTE DI SOSTEGNO: è un docente preferibilmente specializzato che viene assegnato in contitolarità ad una classe in cui è iscritto uno studente disabile per un congruo numero di ore relativo ai bisogni. • ASSISTENTE PER L’AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE: figura professionale fornita dall’Ente Locale che opera nell’ambito dell’assistenza educativa. Laura Caseria 2010

  25. ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE O LETTORE :fornito dalle Province, come servizio alle famiglie per i disabili sensoriali, che opera nell’assistenza educativa a scuola. • COLLABORATORE SCOLASTICO: supporta l’alunno in difficoltà all’entrata e all’uscita ed assiste, quando necessario, all’autonomia di base (nota del 30/11/2001). Laura Caseria 2010

  26. L’INSEGNANTE PER IL SOSTEGNO - E’ figura di sistema, coordinatore della rete di relazioni che ruota intorno all’alunno disabile. • Ha il compito di attivare, organizzare e integrare le risorse, formali e informali, pensate nel PEI. • Sostiene e favorisce relazioni efficaci tra persone con professionalità diverse e tra queste e le istituzioni. Laura Caseria 2010

  27. L’INSEGNANTE PER IL SOSTEGNO • Dalla “funzione” di sostegno alla “professione” • Acquisizione di un habitus professionale che porti alla maturazione di: - capacità riflessive di analisi situazionale - competenze tecnico-didattiche e organizzativo-progettuali - competenze relazionali-comunicative Laura Caseria 2010

  28. Educare nelle diversità non si basa sull’adozione di mezzi eccezionali per le persone con necessità educative specifiche, ma sull’adozione di un modello di curricolo che faciliti l’apprendimento di tutti gli alunni nella loro diversità. Laura Caseria 2010

  29. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Laura Caseria 2010

  30. CAUSE : - ORGANICHE - BIOLOGICHE - FAMILIARI - SOCIALI - AMBIENTALI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Laura Caseria 2010

  31. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Necessitano di adattamento: • del curricolo • delle strategiedi insegnamento ( apprendimento cooperativo, tutoring di classe, strategie metacognitive, interventi sull’autostima,…) • dei contestiin cui avviene l’apprendimento Laura Caseria 2010

  32. ADATTAMENTO DEI CONTESTI IN CUI AVVIENE L’APPRENDIMENTO DEL CURRICOLO (OBIETTIVI) DELLE STRATEGIE DI INSEGNAMENTO AGGIUNTIVI DOVE AGGIUNTA DI INPUT (AIUTI) SEMPLIFICATI ALTERNATIVI CON CHI MODIFICHE NELLE RISPOSTE (OUTPUT) DELL’ALUNNO QUANDO Laura Caseria 2010

  33. NUOVI SCENARI NORMATIVI Laura Caseria 2010

  34. Intesa Stato-Regioni 20 marzo 2008 • Art. 1): presa in carico del progetto di integrazione:accordi di programma regionali, provinciali e territoriali che accompagnano la p. con d. e la famiglia • Art. 2) certificazione della disabilità: semplificazione amministrativa delle certificazioni per alunni già in carico all’ASL; Laura Caseria 2010

  35. Intesa Stato-Regioni 20 marzo 2008 • Salvo eccezioni, la certificazione deve avvenire entro la scuola primaria; • Non più pdf ma DF redatta dall’unità UONPIA con la collaborazione di 1 esperto in pedagogia e didattica speciale nominato dall’USP; partecipa anche la famiglia. • Verranno usati i criteri ICF dell’OMS Laura Caseria 2010

  36. Intesa Stato-Regioni 20 marzo 2008 • Continuità della presa in carico del progetto di integrazione nel passaggio di scuola; importanza di un attento orientamento scolastico e professionale • Art. 4): procedure di indicazione, proposta e individuazione delle risorse umane e materiali necessarie. Laura Caseria 2010

  37. Convenzione delle Nazioni Unite suidiritti delle persone con disabilità(New York 2006, ratificata in Italia il 3 marzo 2009) art. 1 – comma 2 : per persone con disabilità si intendono coloro che presentano durature menomazioni fisiche,mentali, intellettuali o sensoriali che in interazione con barriere didiversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri. Laura Caseria 2010

  38. deficit per es. imperfezione apparato acustico • disabilitàimpossibilitàa ricevere messaggi acustici • handicap conseguenza dell’ambiente esterno • riduzione dell’handicap 2 strade parallele: organizzare supporti che aiutino la persona a superare ostacoli nella comunicazione, cercare di ridurre l’ostacolo. Laura Caseria 2010

  39. L’art 24 riconosce “il diritto all’istruzione delle persone con disabilità senza discriminazioni e sulla base di pari opportunità” garantendo “un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli ed un apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita, finalizzati: a) al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità umana Laura Caseria 2010

  40. b) allo sviluppo, da parte delle persone con disabilità, della propria personalità, dei talenti e della creatività(…) c) a porre le persone con disabilità in condizione di partecipare effettivamente ad una società libera” Laura Caseria 2010

  41. Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (Miur 2009) Governance: capacità delle istituzioni di coordinare ed orientare l’azione dei diversi attori del sistema sociale e formativo valorizzando le attività di regolazione e orientamento. Azioni di raccordo tra enti territoriali (Regione,USR, province, comuni), servizi (ASL, AO,…), istituzioni scolastiche. Laura Caseria 2010

  42. Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (Miur 2009) - Tavoli di concertazione costituiti in ambiti territoriali (PdZ) finalizzati alla definizione del progetto di vita. - Ambiti di intervento: formazione, distribuzione/allocazione/dotazione risorse professionali, distribuzione/ottimizzazione risorse economiche e strumentali, adozione di iniziative di accompagnamento ( alternanza scuola/lavoro, stages,…) Laura Caseria 2010

  43. Sitografia: www.paviascuola.it (Ufficio Scolastico Provinciale di Pavia) www.istruzione.lombardia.it (Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia) www.istruzione.it(Ministero) Normative sul sito ministeriale (area dedicata disabilità), su www.edscuola.it, www.handylex.org Informazioni suwww.diversamenteabili.net Laura Caseria 2010

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