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A ttivazione G emellaggi per l’ I nternalizzazione R egionale di E sperienze di successo (A.G.I.R.E. POR). REGIONE MARCHE Autorità di Bacino regionale. Fase 1.1.6. Ancona – 8 febbraio 2008. Fase 1.1.6.
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Attivazione Gemellaggi per l’Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) • REGIONE MARCHE • Autorità di Bacino regionale Fase 1.1.6 Ancona – 8 febbraio 2008
Fase 1.1.6 “Acquisizione ed analisi congiunta delle informazioni sulle politiche di mitigazione del rischio idraulico nella Regione Puglia, con particolare riferimento ad: azioni regionali; aree significative con rilevanti problematiche di rischio idraulico; strategie di intervento nelle suddette aree”.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Evoluzione delle strategie e degli indirizzi di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Puglia - Legge 183 del 18 maggio 1989: art. 31”schemi previsionali e programmatici”. - D.P.C.M. 23/03/1990: “atto di indirizzo e coordinamento al fini della elaborazione e adozione degli schemi previsionali e programmatici di cui all'art. 31 della legge 18 maggio 1989, n. 183, recante norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”. - Delibere del Consiglio Regionale della Puglia n. 109 e 110 del 18/12/1991: “Leggi n. 183/89 e n. 253/90 in materia di difesa del suolo – Schemi previsionali e programmatici per il quadriennio 1989/92 relativi ai bacini interregionali e regionali”.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Evoluzione delle strategie e degli indirizzi di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Puglia Dall’entrata in vigore della Legge quadro sulla difesa del suolo (183/1989), fino all’emanazione del D.L.180/1998 a seguito dell’evento alluvionale di Sarno, la Regione Puglia ha perseguito una politica di difesa del suolo basandosi sulle indicazioni degli “Schemi Previsionali e Programmatici” adottati dal Consiglio Regionale nel dicembre 1991. Sono stati nello stesso periodo individuati e realizzati una serie di interventi puntuali di “mitigazione del rischio idrogeologico”, conseguentemente alle disponibilità finanziarie rese disponibili dalle leggi nazionali di ripartizione dei fondi finalizzati al finanziamento degli interventi in materia di difesa del suolo, ovvero a leggi speciali tese ad accelerare il completamento degli interventi pubblici e la realizzazione dei nuovi interventi nelle aree depresse.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Evoluzione delle strategie e degli indirizzi di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Puglia • Con Delibera del Consiglio Regionale della Puglia n. 109 del 18/12/1991, sono stati approvati: • n. 4 schemi previsionali e programmatici, elaborati d’intesa con le singole regioni cointeressate, e concernenti i bacini interregionali del Saccione, Fortore, Ofanto e Bradano; • N- 1 schema previsionale e programmatico per i bacini di rilievo regionale.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Schema previsionale del bacino interregionale del Fortore Quadro di sintesi dei fabbisogni finanziari
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Schema previsionale del bacino interregionale del Fortore Quadro di sintesi dei fabbisogni finanziari
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Evoluzione delle strategie e degli indirizzi di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Puglia Legge di finanziamento: legge 341/1995
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Evoluzione delle strategie e degli indirizzi di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Puglia Legge di finanziamento: D.P.R. 09/10/1997 (1)
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Legge di finanziamento: D.P.R. 09/10/1997 (2)
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Legge di finanziamento: D.P.R. 09/10/1997 (3)
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Evoluzione delle strategie e degli indirizzi di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Puglia LEGGE 3 Agosto 1998, n. 267 Art. 1. Piani stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico e misure di prevenzione per le aree a rischio Comma 1. Entro il termine perentorio del 30 giugno 2001, le Autorità di Bacino di rilievo nazionale e interregionale e le Regioni per i restanti bacini adottano …, piani stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico, redatti ai sensi del comma 6-ter dell'articolo 17 della legge 18 maggio 1989, n. 183, e successive modificazioni, che contengano in particolare l'individuazione e la perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico. Entro la stessa data sono comunque adottate le misure di salvaguardia … per le aree a rischio idrogeologico. Scaduto detto termine, il Consiglio dei Ministri, … adotta in via sostitutiva gli atti relativi all'individuazione, alla perimetrazione e alla salvaguardia …
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Evoluzione delle strategie e degli indirizzi di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Puglia LEGGE 3 Agosto 1998, n. 267 Art. 1. Piani stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico e misure di prevenzione per le aree a rischio Comma 1-bis. Entro il 31 ottobre 1999, le Autorità di Bacino di rilievo nazionale e interregionale e le regioni per i restanti bacini, in deroga alle procedure della legge 18 maggio 1989, n. 183, approvano, … piani stralcio di bacino diretti a rimuovere le situazioni a rischio più alto, redatti anche sulla base delle proposte delle regioni e degli enti locali. I piani straordinari devono ricomprendere prioritariamente le aree a rischio idrogeologico per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225. I piani straordinari contengono in particolare l'individuazione e la perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico molto elevato per l'incolumità delle persone e per la sicurezza delle infrastrutture e del patrimonio ambientale e culturale. Per dette aree sono adottate le misure di salvaguardia …
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Evoluzione delle strategie e degli indirizzi di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Puglia In Puglia: D.G.R. 27 ottobre 1999 n. 1492 “Adozione Piano Straordinario interventi urgenti ai sensi dell’art. 1 bis della L. 3 agosto 1998 n. 267 e L. 13 luglio 1999 n. 226” • L’ufficio difesa del suolo dell’assessorato ai LL.PP. Della Regione Puglia ha elaborato il Piano Straordinario per l’assetto idrogeologico. Avvalendosi del supporto tecnico scientifico di: • Istituto di Ricerca Sulle Acque del C.N.R.; • Dipartimento di Geologia e Geofisica dell’Università di Bari; • Dipartimento di Ingegneria delle Acque del Politecnico di Bari; • IPRES.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia D.G.R. 27 ottobre 1999 n. 1492 “Adozione Piano Straordinario interventi urgenti ai sensi dell’art. 1 bis della L. 3 agosto 1998 n. 267 e L. 13 luglio 1999 n. 226” I criteri adottati dalla Regione Puglia .. Hanno riguardato l’individuazione delle aree a rischio idrogeologico, idraulico e da frana … ove esiste un rischio molto elevato per l’incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici e alle principali infrastrutture … L’attività conoscitiva ha comportato l’uso delle specifiche schede informative e di rilevazione di dati ed informazioni inclusi nel D.P.C.M. 29/09/1998.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia D.G.R. 27 ottobre 1999 n. 1492 “Adozione Piano Straordinario interventi urgenti ai sensi dell’art. 1 bis della L. 3 agosto 1998 n. 267 e L. 13 luglio 1999 n. 226” • Per la individuazione delle aree interessate da condizioni di rischio idrogeologico, si è proceduto in base alle seguenti fasi di studio ed analisi: • Prioritariamente sono state considerate quelle aree soggette ad eventi già avvenuti per le quali, si sono rilevati gli elementi essenziali per l’individuazione delle aree a più elevata pericolosità e per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, ai sensi dell’art. 5 della L. 225/92; • inoltre, si è proceduto alla individuazione esaustiva delle possibili situazioni di pericolosità dipendenti dalle condizioni idrogeologiche del territorio pugliese. La ricognizione può essere realizzata solo attraverso metodologie complesse, capaci di calcolare la probabilità di accadimento in aree mai interessate in epoca storica da tali fenomeni.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia D.G.R. 27 ottobre 1999 n. 1492 “Adozione Piano Straordinario interventi urgenti ai sensi dell’art. 1 bis della L. 3 agosto 1998 n. 267 e L. 13 luglio 1999 n. 226” Al fine di raccogliere maggiori informazioni possibili, sono state utilizzate le schede informative di rilevazione e di censimento dei fenomeni franosi ed alluvionali, compilate dai singoli Comuni e dai soggetti interessati, che hanno risposto ad una specifica richiesta inoltrata dal competente Ufficio Difesa del Suolo. Tali schede informative hanno fatto riferimento alla situazione territoriale dei Comuni e al monitoraggio dei seguenti fattori:
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia D.G.R. 27 ottobre 1999 n. 1492 “Adozione Piano Straordinario interventi urgenti ai sensi dell’art. 1 bis della L. 3 agosto 1998 n. 267 e L. 13 luglio 1999 n. 226” • Per gli interventi connessi ai fenomeni franosi/esondatvi: • Generalità del sito e riferimenti amministrativi; • Pericolosità o probabilità di accadimento dell’evento calamitoso, elementi descrittivi; • Vulnerabilità o danno atteso per il verificarsi dell’evento franoso/esondazione temuto, ed esposizione degli elementi a rischio presenti nell’area interessata; • Interventi di bonifica proposti e motivi della scelta di tali interventi; • Costi programmati e sostenuti; • Monitoraggio; • Altre note, descrizione sintetica del problema con cenni sulla situazione geologica e strutturale, analisi storica; • Stralcio topografico da tav. IGM in scala 1:25.000
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia D.G.R. 27 ottobre 1999 n. 1492 “Adozione Piano Straordinario interventi urgenti ai sensi dell’art. 1 bis della L. 3 agosto 1998 n. 267 e L. 13 luglio 1999 n. 226” Sono state rilevate, in questa prima fase, le situazioni attribuite alla classi di rischio molto elevate (R4) • Comuni con dichiarazione di stato di emergenza; • Comuni con richiesta di stato di emergenza; • Comuni in fase di accertamento a seguito di movimenti franosi (relazione esperti G.N.D.C.I.); • Comuni che hanno segnalato dissesti idrogeologici valutabili alla predetta classe di rischio; • Comuni con interventi rilevati da sopralluoghi diretti sul campo valutabili alla predetta classe di rischio dal gruppo di ricerca.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia (1/5)
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia (2/5)
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia (3/5)
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia (4/5)
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia (5/5)
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia D.G.R. 27 ottobre 1999 n. 1492 “Adozione Piano Straordinario interventi urgenti ai sensi dell’art. 1 bis della L. 3 agosto 1998 n. 267 e L. 13 luglio 1999 n. 226” I siti a rischio molto elevato così individuati, sono stati successivamente suddivisi in varie classi di priorità. Tali classi, nell’ordine di 5, sono state individuate dagli organismi scientifici, sulla base delle priorità imposte essenzialmente dalla normativa vigente. Le aree a rischio idrogeologico individuate e perimetrate … sono sottoposte a vincolo temporaneo, con provvedimento delle Regioni, costituente misure di salvaguardia
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia D.G.R. 27 ottobre 1999 n. 1492 “Adozione Piano Straordinario interventi urgenti ai sensi dell’art. 1 bis della L. 3 agosto 1998 n. 267 e L. 13 luglio 1999 n. 226” Nell’ambito dei siti di cui alla tabella 1, è stata effettuata una ripartizione in funzione della fonte da cui le informazioni ed i dati sono stati rilevati: Siti localizzati nei Comuni che possiedono la dichiarazione dello stato di emergenza (articolo 5 della legge 24 febbraio 1992 n. 225); Siti localizzati nei Comuni per i quali la Regione Puglia ha fatto richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza; Siti localizzati nei Comuni per i quali le Amministrazioni in oggetto richiedono la dichiarazione dello stato di emergenza alla Regione Puglia (a fronte di un sopralluogo dell’esperto del G.N.D.C.I.); Siti localizzati nei Comuni che, da comunicazione dirette alla Regione, forniscono una valutazione dello stato dei luoghi; Altri siti, non compresi fra i precedenti, individuati da fonti AVI o da rilievi di campo.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia D.G.R. 27 ottobre 1999 n. 1492 “Adozione Piano Straordinario interventi urgenti ai sensi dell’art. 1 bis della L. 3 agosto 1998 n. 267 e L. 13 luglio 1999 n. 226” Sulla base della documentazione disponibili e degli studi effettuati dagli organismi scientifici di supporto … il Comitato Tecnico dell’Autorità di Bacino Regionale, in data 18-19 ottobre 1999, ha preso atto che nell’ambito di tutti i siti classificati a rischio “molto elevato (R4)”, non è possibile formulare una ulteriore graduatoria di pericolosità per gli stessi. Al fine di ottemperare agli adempimenti previsti dalla L. 267/98 e dalla L. 226/99, e cioè predisporre il Piano Straordinario per l’Assetto Idrogeologico … il Comitato Tecnico ha formulato i criteri per la definizione degli interventi da includere nella prima fase di finanziamento.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia D.G.R. 27 ottobre 1999 n. 1492 “Adozione Piano Straordinario interventi urgenti ai sensi dell’art. 1 bis della L. 3 agosto 1998 n. 267 e L. 13 luglio 1999 n. 226” I criteri utilizzati sono i seguenti: • Considerare i siti per i quali è stato pronunciato lo stato di emergenza; • Considerare i siti per i quali è stato richiesto lo stato di emergenza; • Considerato che il rischio deriva dal prodotto della pericolosità come probabilità di accadimento per la vulnerabilità delle aree soggette a tale evenienza, si è ritenuto opportuno dare priorità alle frane; • In base al criterio n. 3, si è attribuita vulnerabilità massima ai siti che interessano direttamente i centri abitati; • Tenere in massima considerazione le situazioni che possono investire edifici strategici e/o servizi di area e situazioni ritenute strategiche.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia D.G.R. 27 ottobre 1999 n. 1492 “Adozione Piano Straordinario interventi urgenti ai sensi dell’art. 1 bis della L. 3 agosto 1998 n. 267 e L. 13 luglio 1999 n. 226” Alla luce dei criteri summenzionati e delle risorse disponibili … è stato predisposto il seguente elenco di interventi ritenuti urgenti
Gli interventi non inseriti nel precedente elenco, e che comunque hanno grado di pericolosità R4, sono da includere nella programmazione successiva degli stessi a valere sulle risorse finanziarie che si renderanno disponibili.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia D.G.R. 27 ottobre 1999 n. 1492 “Adozione Piano Straordinario interventi urgenti ai sensi dell’art. 1 bis della L. 3 agosto 1998 n. 267 e L. 13 luglio 1999 n. 226” • Nelle successive fasi (giugno 2001) dello studio, si dovranno sviluppare l’analisi e l’elaborazione grafica in relazione alle tipologie degli interventi proposti e da realizzare, fino al grado di dettaglio sufficiente a consentire la quantificazione delle risorse necessarie a fine di: • Individuare, programmare e progettare preliminarmente nelle aree perimetrate, gli interventi strutturali e non strutturali di mitigazione del rischio idrogeologico o di rimozione dello stato di rischio; • Definire le eventuali misure di delocalizzazione di insediamenti abitativi, produttivi ed infrastrutturali.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006 • Gli assi prioritari sono stati identificati in corrispondenza delle grandi aree di intervento e in analogia con il QCS: • Valorizzazione delle risorse ambientali e naturali – Asse I “Risorse Naturali” • Valorizzazione delle risorse culturali – Asse II “Risorse culturali” • Valorizzazione delle risorse umane – Asse III “Risorse umane” • Valorizzazione dei sistemi locali di sviluppo – Asse IV “Sistemi locali di sviluppo” • Miglioramento della qualità della città e della vita associata – Asse V “città” • Rafforzamento delle reti materiali e dei nodi di servizio – Asse IV “Reti e nodi di servizio”
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006 Asse I : Risorse naturali Obiettivo globale dell’asse: creare nuove opportunità di crescita e di sviluppo sostenibile e duraturo, integrando i fattori ambientali in tutte le politiche per lo sviluppo e l’accrescimento della qualità della vita; rimuovere le condizioni di emergenza ambientale; assicurare l’uso e la fruizione sostenibile delle risorse naturali riservando particolare attenzione alle aree di pregio naturalistico; adeguare e razionalizzare reti di servizio per acqua e rifiuti; garantire il presidio del territorio, a partire da quello montano, anche attraverso le attività agricole.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006 Asse I : Settore Suolo – obiettivi specifici: • Migliorare il livello di competitività territoriale garantendo un adeguato livello di sicurezza fisica delle funzioni insediativa, produttiva, turistica e infrastrutturale esistente attraverso la realizzazione della pianificazione di bacino, di un sistema di governo e presidio idrogeologico diffuso ed efficiente, e di una pianificazione territoriale compatibile con la tutela delle risorse naturali e la qualità della vita. • Perseguire il recupero delle funzioni idrogeologiche dei sistemi naturali, forestali e delle aree agricole, a scala di bacino, anche attraverso l’individuazione di fasce fluviali, promuovendo la manutenzione programmata del suolo e ricercando condizioni di equilibrio tra ambienti fluviali e ambiti urbani. • Promuovere le attività di imboschimento, rimboschimento, rivegetazione e gestione forestale finalizzate al sequestro del carbonio atmosferico e alla prevenzione dei cambiamenti climatici. • Accrescere la sicurezza attraverso la previsione e prevenzione degli eventi calamitosi e la relativa sensibilizzazione della popolazione e delle autorità locali nelle aree soggette a rischio idrogeologico incombente e elevato (con prioritaria attenzione per i centri urbani, le infrastrutture e le aree produttive) e nelle aree soggette a rischio sismico. • Risanare e consolidare le aree dissestate per prevenire l'aggravarsi dei fenomeni e per recuperare porzioni di territorio da utilizzare per infrastrutture insediative e produttive in un regime di sicurezza e di compatibilità ambientale, nonché sviluppare sistemi di prevenzione dell'inquinamento. • Disporre di una base informativa sullo stato dell’ambiente, sui fattori che esercitano pressione sulle risorse e sulla diffusione e funzionalità delle infrastrutture e dei loro servizi.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006 Asse I : Settore Suolo – Misura 1.3 “Interventi per la difesa del suolo” AREA DI AZIONE 1Mitigazione e/o rimozione dello stato di rischio con particolare riguardo agli insediamenti abitati, ai territori, alle aree produttive caratterizzati da dissesti idrogeologici.Tale area di azione si sviluppa in due fasi temporali distinte soprattutto attraverso la realizzazione di specifiche opere, differenziate per tipologia di fenomeni.La prima fase (azione 1a), riferita al periodo 2000 – 2002, interessa le aree a più elevato rischio idrogeologico ed idraulico, così come individuate in sede di definizione del Piano straordinario ai sensi del D.L. n. 180/1998 convertito con modificazioni nella legge n. 267/1998, con particolare riferimento all’area del sub-appenino Dauno.La seconda fase (azione 1b), concernente il periodo 2003 – 2006, riguarda l'attuazione di interventi previsti nei Piani di bacino regionale e interregionali, per la parte del territorio pugliese, ovvero, dal 1° gennaio 2005, nei Piani di Assetto Idrogeolgico.Inoltre, con tale misura si interviene (azione 1c) in un'area urbana densamente popolata (Canosa di Puglia, costruita su un dedalo di gallerie e cave sotterranee) caratterizzata da una situazione di elevato dissesto per sprofondamento legato a fattori antropici. Per tale area, già oggetto di ripetuti interventi, si è difatti nelle condizioni di determinare, con le risorse del POR, le opportune e necessarie sinergie finanziarie, sulla base di protocolli ed impegni assunti dallo Stato (Ministero LL.PP. - D.G. Difesa del Suolo), utili a risolvere in via definitiva la situazione di dissesto e di elevato rischio presente per la popolazione.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006 Asse I : Settore Suolo – Misura 1.3 “Interventi per la difesa del suolo” AREA DI AZIONE 2Difesa delle coste regionali colpite da fenomeni di subsidenza ed erosione dei litorali sabbiosi e dissesto dei litorali rocciosi.Dall'analisi dei recenti studi effettuati, propedeutici alla predisposizione dei piani di bacino ai sensi della legge 183/1989, emerge, ai fini della più corretta azione di tutela delle coste regionali, l'esigenza di assicurare, contestualmente allo sviluppo degli interventi di consolidamento e difesa, l'attivazione di un approfondito monitoraggio sull'esito degli interventi stessi, a partire dai numerosi interventi attivati nel tempo pur in assenza del necessario bagaglio di conoscenze utili a prevedere gli impatti e gli andamenti dei sistemi di difesa e consolidamento via via utilizzati.Alla luce di tale considerazione, la presente area di azione prevede: la realizzazione di interventi di ripascimento, di barriere a mare, di rinforzo delle rocce e di muri di contenimento, basati sullo studio dettagliato delle specifiche caratteristiche dei dissesti costieri interessati, con priorità per le aree di crisi. l'attivazione del monitoraggio degli interventi finanziati ed attivati nel corso degli ultimi anni, per l'individuazione delle eventuali azioni correttive nella progettazione dei nuovi interventi.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006 Asse I : Settore Suolo – Misura 1.3 “Interventi per la difesa del suolo” AREA DI AZIONE 3 Interventi strutturali di miglioramento sismico degli edifici pubblici strategici, delle infrastrutture e dei beni monumentali, definiti sulla base di prescrizioni tecniche legate al livello di rischio atteso, con particolare riferimento alle scuole.AREA DI AZIONE 4Miglioramento delle conoscenze di base, adeguamento e ampliamento dl sistema di monitoraggio del suolo, dei corpi idrici superficiali, sotterranei e costieri, ai fini dell'aggiornamento dei piani di bacino e dei piani stralcio per l'assetto idrogeologico.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006 Asse I : Settore Suolo – Misura 1.3 – Area di azione 1 – Azione 1A: “Primi interventi urgenti, nelle more della definizione dei Piani di bacino e/o dei relativi Piani stralcio” A) Durata: 2000 – 2002 B) Beneficiari: Enti Locali C) Obiettivi: obiettivo specifico dell’ azione 1 a è la realizzazione di primi interventi urgenti nelle aree a più elevato rischio idrogeologico ed idraulico individuate in sede di definizione del piano straordinario ai sensi del D.L. n.180/1998 convertito con modificazioni in Legge n.267/98 (D.G.R. n.1492 del 27.10.99) al fine di mitigare e/o rimuovere lo stato di rischio con particolare riguardo agli insediamenti abitati, ai territori ed alle aree produttive.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006 Asse I : Settore Suolo – Misura 1.3 – Area di azione 1 – Azione 1A: “Primi interventi urgenti, nelle more della definizione dei Piani di bacino e/o dei relativi Piani stralcio” E2 – CRITERI DI SELEZIONE La valutazione delle proposte sarà effettuata secondo i seguenti criteri: 1) le proposte verranno suddivise preventivamente in due distinte graduatorie in modo da separare gli interventi per: A) Siti per i quali è stato pronunciato lo stato di emergenza ai sensi dell’ art.5 della legge n. 225/1992 da parte del Dipartimento della Protezione Civile del Ministero degli Interni, con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri; B) Altri siti a maggiore rischio idrogeologico e idraulico classificati R4 ed individuati nel piano regionale straordinario definito ai sensi della legge n. 267/1998, adottato con deliberazione della Giunta Regionale n. 1492 del 27.10.99; Alla graduatoria di cui alla lettera “A” viene destinato il 60% delle risorse finanziarie disponibili; alla graduatoria di cui alla lettera “B” il restante 40% con la possibilità di riversare eventuali risorse non utilizzate da una graduatoria all’altra. (continua)
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006 E2 – CRITERI DI SELEZIONE La selezione tra le diverse istanze sarà operata assicurando la destinazione dell’ 80% delle risorse disponibili per ciascuna graduatoria ad interventi relativi a dissesto idrogeologico (frane ed erosione suolo, subsidenza) e del 20% ad interventi relativi a dissesto idraulico (allagamenti, esondazione, alluvione). 2) per la formulazione della graduatoria di cui al punto A) alle proposte verranno attribuiti i punteggi complessivi ottenuti sommando i punteggi parziali attribuiti sulla scorta dei criteri di seguito specificati: 2a) valutazione della popolazione residente a rischio di incolumità: popolazione residente fino a 50 abitanti: punti ……10…………. 2b) popolazione residente da 51 a 200 abitanti: punti ……20………. popolazione residente da 201 a 500 abitanti : punti …….30……….. popolazione residente da 501 a 1000 abitanti: punti……..40……… popolazione residente oltre 1000 abitanti: punti…….50……. 3) valutazione dell’ intervento con riferimento alla declassificazione del rischio passaggio dalla classe R4 alla R3 “rischio elevato” punti……9………. passaggio dalla classe R4 alla R.2. “rischio medio” punti……18……….
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006 Asse I : Settore Suolo – Misura 1.3 – Area di azione 2 – Azione 2A: “Realizzazione di interventi di difesa delle coste” A) Durata: 2000 – 2006 B) Beneficiari: Enti Locali C) Obiettivi: obiettivo specifico dell’ azione 2 a è la realizzazione di interventi di ripascimento, di barriere a mare, di rinforzo delle rocce e di muri di contenimento, basati sullo studio dettagliato delle specifiche caratteristiche dei dissesti costieri interessati, con priorità per le aree di crisi.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006 Asse I : Settore Suolo – Misura 1.3 – Area di azione 2 – Azione 2A: “Realizzazione di interventi di difesa delle coste” E2 – CRITERI DI SELEZIONE a) Siti ricompresi nei seguenti tratti di costa “in condizioni critiche” : punti 25 - Ambito omogeneo Gargano: instabilità falesie sabbio-conglomeratiche nelle aree di Mattinatella e di quelle poco più a nord di Manfredonia; - Ambito omogeneo foce Candelaro foce Ofanto: spiagge in forte arretramento nell’ intero tratto costiero interessato dalle due foci; - Ambito omogeneo litorale barese: aree della cuspide sabbiosa della Ariscianne (Barletta - Trani), delle falesie in arretramento a sud di Trani, della falesia carbonatica di Bisceglie, della erosione sabbiosa a sud di Monopoli fino al territorio brindisino di Torre Canne; - Ambito litorale brindisino: tratto a sud di Punta Penne; - Ambito Salento: tratto fra Torre Rinalda e Otranto e tratto a sud di torre Borraco, sino al capo di Leuca, con particolare riferimento al tratto Torre Borraco-Torre dell’ Inserraglio; - Ambito Arco Jonico: tratto fra Capo S.Vito e foce Bradano;
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006 Asse I : Settore Suolo – Misura 1.3 – Area di azione 2 – Azione 2A: “Realizzazione di interventi di difesa delle coste” E2 – CRITERI DI SELEZIONE b) istanze prodotte da Comuni associati per fronteggiare situazioni di subsidenza ed erosione dei litorali sabbiosi e dissesto dei litorali rocciosi che interessano ambiti omogenei ricadenti nei territori di più Comuni. punti 15; c) valutazione analisi di sostenibilità ambientale con riferimento alle singole componenti indicate al punto 3 – D2 fino ad un massimo di punti 13; d) compartecipazione finanziaria nella misura indicata dall’ articolo 37 della L.R. n. 13/2000 punti 7 con l’ ulteriore maggiorazione di punti 0,5 per ogni punto percentuale in più di compartecipazione alla spesa alla misura di cui sopra.
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Programma Operativo Regionale della Puglia 2000 - 2006
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Legge di finanziamento: D.P.R. 27/07/1999 (1/2)
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Legge di finanziamento: D.P.R. 27/07/1999 (2/2)
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Legge di finanziamento: D.P.R. 331/2001
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Legge di finanziamento: D.P.R. 331/2001 parziale
Fase 1.1.6 Le politiche di difesa del suolo nella Regione Puglia Legge di finanziamento: D.M 28/12/2002 – IV stralcio