la vergine, madre della carità nel cammino di fede di Maddalena

1. la vergine, madre della carità nel cammino di fede di Maddalena

2. la vergine, madre della carità nel cammino di fede di Maddalena • Nella memoria spirituale di Maddalena di Canossa • Maria è: • un affettuoso ricordo dell'infanzia, legato a quella prima presentazione della fede che ogni fanciullo del tempo soleva ricevere, • cordiale condivisione d'una devozione largamente diffusa nel popolo cristiano, • personalissima comunione che illumina la dimensione ecclesiale del carisma ricevuto dal Signore.  

3. la vergine, madre della carità nel cammino di fede di Maddalena «Fu precisamente allora che presi ad onorare la Vergine santissima sotto il titolo di "Addolorata", della Madonna infatti ero sempre stata fin da bambina amantissima e devotissima». MdC  Memorie, a cura di E. Pollonara, Ed. Rusconi – Roma 1988, cap.II, n. 11, p. 51. 

4. la vergine, madre della carità nel cammino di fede di Maddalena «Recandosi da Bergamo a Milano, piena di preoccupazioni per una controversia riguardante la casa di S. Michele alla Chiusa, Maddalena sostò al Santuario di Caravaggio e "tanto oppressa... piansi circa un'ora, sempre dinanzi a Maria, chiamandola fra le lacrime con il nome di mamma...; e a poco a poco mi misi nel cuore di Maria».' un ricordo delle memorie  risalenti intorno al 1824.

5. la vergine, madre della carità nel cammino di fede di Maddalena «intorno a quanto mi notifica degli affetti amorosi che esperimenta, del ricorso che fa a Maria ne' suoi bisogni, non vi è, la mia figlia, che motivo di maggiormente attaccarsi a sì gran Madre, nutrire nel cuore sentimenti di riconoscenza e di divozione verso di Lei. Appoggi pure a Maria ancor l'affare della sua vocazione ...». Libera, Lettere di Direzione Spirituale, alla Marchesina Maddalena Gabriella di Canossa, a cura di A. Cattari, Milano 1982, Lettera, 8, p. 49.  

6. la vergine, madre della carità nel cammino di fede di Maddalena «Ella desidera d'essere a parte della consolazione di vedere con i suoi propri occhi i prodigi che opera Maria Santissima. Bene, la mia figlia, se ciò piace al Signore, sia fatto. Per altro ella continui la sua fiducia in Maria, che può essere più meritoria nel solo appoggio della fede». Libera, Lettere di Direzione Spirituale, alla Marchesina Maddalena Gabriella di Canossa, a cura di A. Cattari, Milano 1982, Lettera 41-10/VIII1796, p. 128

7. la vergine, madre della carità nel cammino di fede di Maddalena • Quando finalmente il carisma che il Signore le destinava si fece chiaro nel suo cuore e poté iniziare a prendere forma nella sua opera, allora • Maria fu per Maddalena la • «Madre della Carità», • costituita tale ai piedi della croce.

8. la vergine, madre della carità nel cammino di fede di Maddalena Se il carisma di Maddalena è riverbero, suscitato dallo Spirito, della Carità del Signore che «sulla croce di tutto fu spogliato tranne che del suo amore», se a tale carisma Maddalena si sente chiamata a dare forma di una istituzione ecclesiale, era nella logica della fede che lo trovasse del tutto espresso in quella forma ecclesiale personale perfettamente compiuta che è Maria.

9. la vergine, madre della carità nel cammino di fede di Maddalena E' ormai situandosi «nel cuore di Maria», Madre della Carità, che Maddalena discerne le vie dell'opera che il Signore le affida e che maternamente accompagna i passi delle prime Sorelle che il Signore le dona: «decisi anche questa volta di mettermi a servire Dio veramente e di cercare Lui solo, e mi misi nel cuore di Maria». M.d.C, Memorie cap. XIV, n. 51, p. 316.

10. la vergine, madre della carità nel cammino di fede di Maddalena In Maria come Madre della Carità, Madre delle Misericordie, Maddalena vede il modo ecclesiale inarrivabile di vivere il carisma che le era affidato. La «cara mamma»dell'infanzia, l'«Addolorata»degli anni faticosi e sofferti della sua ricerca giovanile, le si rivelò in tutta la sua profondità come «Madre della Carità». E fu la «Madre»della sua opera.

11. la vergine, madre della carità nel cammino di fede di Maddalena Testo: G. Laiti