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STATISTICA

STATISTICA. INIZIO!!!! . Frequenze relative e cumulate delle distribuzioni semplici. -Si definisce frequenza relativa di una modalità, la frequenza della modalità divisa per il totale delle frequenze.

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STATISTICA

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Presentation Transcript


  1. STATISTICA INIZIO!!!!

  2. Frequenze relative e cumulate delle distribuzioni semplici -Si definisce frequenza relativa di una modalità, la frequenza della modalità divisa per il totale delle frequenze.

  3. -Se le frequenze e le intensità relative vengono moltiplicate per 100 diventano frequenze ed intensità relative percentuali. -Si definisce intensità relativa di una modalità, l’intensità della modalità divisa per il totale delle intensità.

  4. -La frequenza cumulata assoluta Fi è la somma della frequenza assoluta relativa alla modalità Xi e delle frequenze assolute che la precedono, quindi: Fi = f1 + f2 +…+ fi -La frequenza cumulata relativa Ri è la somma della frequenza relativa corrispondente alla modalità Xi e delle frequenze relative che la precedono, quindi: Ri = r1 + r2 +…+ ri

  5. -Se la frequenza cumulata relativa viene moltiplicata per 100 si ottiene la frequenza cumulata relativa percentuale.

  6. TABELLA 10

  7. Rappresentazioni grafiche: a nastri, colonne Circolari Istogrammi Diagrammi cartesiani Ideogrammi-cartogrammi stereogrammi

  8. Grafici a nastri e colonne: Le tabelle di dati vengono rappresentate disegnando rettangoli di larghezza generica e di lunghezza proporzionale alla frequenza o all’ intensità della modalità. I rettangoli si possono disporre orizzontalmente, grafici a nastri, o verticalmente, grafici a colonne I grafici a nastri e colonne sono la prima forma di rappresentazione grafica e vengono spesso usati per rappresentare mutabili o variabili statistiche..

  9. Es. Presentiamo il seguente grafico in cui quattro amici decidono di fare una gara per chi riuscirà a vendere più figurine.Chi vincerà?

  10. Grafici a settori circolari: La frequenza o l’intensità totale del fenomeno è rappresentata dall’area di tutto il cerchio, mentre le aree di ogni singolo settore rappresentato le frequenze o le intensità delle singole modalità. Si usano i grafici a settori circolari per mettere meglio in evidenza la suddivisione del fenomeno fra le varie modalità che lo compongono. A1:360=fi:ftotale

  11. Es. Presentiamo il seguente grafico in cui quattro amici decidono di fare una gara per chi riuscirà a vendere più figurine.Chi vincerà?

  12. Istogrammi: Gli istogrammi sono costituiti da tanti rettangoli quante sono le classi,mentre le altezze degli stessi rappresentano lefrequenze delle classi. Se le classi hanno tutte la stessa ampiezza, i rettangoli hanno basi uguali ele altezze sono proporzionali alle frequenzedelle classi; in presenze di classi con diverseampiezze è necessario che le altezze dei rettangoli siano proporzionali alla densità di frequenza, cioè alla frequenza divisa per l’ampiezza della classe; tutto questo per mantenere la proporzionalità tra le aree.

  13. Es.Consideriamo la seguente tabella che rappresenta i ritardi alle lezioni dei seguenti alunni del 24 novembre.

  14. Diagrammi cartesiani: Per rappresentare l’andamento di un fenomeno che varia al variare di un parametro i diagrammi cartesiani, perché inseriti su un piano cartesiano.Si dispongono sull’asse delle ascisse le modalità,mentre sull’asse delle ordinate le frequenze o le intensità; si disegnano nel piano i punti della tabella che vengono poi uniti da linee spezzate.

  15. Es.Consideriamo la seguente tabella che presenta una distribuzione di persone che si sono recate dal prof. Bertolini, per lamentarsi, in una certa settimana.

  16. Ideogrammi: In cui si utilizzano disegni di oggetti che riconducono al fenomeno statistico considerato. Possono essere a figure di uguale dimensione e in questo caso ogni figura corrisponde a una quantità prefissata e le figure vengono ripetute in base alla frequenza o intensità da rappresentare.

  17. Cartogrammi: Che si utilizzano per rappresentare le serie territoriali, usando come base una carta geografica del territorio, cui si riferisce la serie, e indicando con vari colori le zone caratterizzate dal fenomeno.

  18. Stereogrammi: Che sono rappresentazioni tridimensionali e che utilizzano i volumi di parallelepipedi per visualizzare dati di tabelle a doppia entrata.

  19. Fine!!!!

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