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IL DUOMO OGGI Dedicato a S. Andrea, il duomo di Amalfi sorge al termine di una ripida scalinata, e sovrasta l'omonima piazza al cui centro e' collocata la settecentesca fontana di S. Andrea o del Popolo. L'edificio, il cui impianto originario risale al IX secolo, fu rifatto nel 1203 in forme arabo-normanne siciliane e poi nel corso dei secoli piu' volte rimaneggiato. La facciata, di particolare bellezza, riedificata dopo il crollo del 1861, presenta pregevoli decorazioni musive. A sinistra della facciata si erge il campanile, iniziato nel 1180 e ultimato nel 1276, il quale, seppur piu' volte restaurato, conserva l'aspetto originario. Imponente la porta in bronzo, fusa a Costantinopoli prima del 1066, che presenta rilievi con figure di Cristo, della Madonna e dei Santi Andrea e Pietro.
L'interno della chiesa, a croce latina a tre navate, ricostruito in stile barocco, conserva affreschi, statue e altre opere d'arte di notevole interesse: si possono ammirare i dipinti di Andrea d'Asti, che ornano il soffitto della navata mediana e del transetto, la rinascimentale ancona marmorea con tre santi, la cinquecentesca tomba del vescovo Andrea d'Acunto e due amboni con decorazione musiva appartenenti alla chiesa originaria. Dalla navata destra della Chiesa si passa ancora in un altro ambiente, la Cappella del Crocifisso, la parte meglio conservata dell’intero edificio: i suoi capitelli istoriati, le arcate leggere e acute sono i grado di renderci interamente la suggestione della chiesa come doveva essere all’inizio della sua vita, quando ancora niente aveva turbato la perfezione delle forme.
Dal lato sinistro dell’atrio si accede al chiostro del Paradiso, eretto nel 1266-68 dall'arcivescovo Filippo Augustariccio come cimitero dei cittadini illustri della città e attaccato allabasilica dell’ Assunta, in tale cimitero vi erano sei cappelle affrescate tra la fine del tredicesimo e gli inizi del XIV secolo. Esso è collegato al palazzo arcivescovile e formato da un quadriportico con volte a crociera, archi acuti, colonnine binate ed archi intrecciati d’ influsso moresco (da qui il nome di Paradiso). E’ di forma quadrata e in stile arabeggiante; oggi è un piccolo giardino fiorito intorno al quale vi è un quadriportico , i cui archi fortemente acuti sono sostenuti da sottili colonne arabe.
Particolarmente importante è la Cripta a due navate separate da sei pilastri con volta a crociera fatta costruire tra il 1206 e 1208 dal cardinale Pietro Capuano.Si presenta oggi nella forma barocca datata nel 1600 con scene della Passione di Gesù, incastonate fra ricche ed eleganti decorazioni a stucco. La cripta, con gli affreschi di Vincenzo De Pino, l’altare di Domenico Fontana, con la statua bronzea di S. Andrea di Michelangelo Naccarino, le statue marmoree di S. Lorenzo e S. Stefano di Pietro Bernini e le vetrate settecentesche, fu decorata nei primi anni del secolo XVII contemporaneamente alla cattedrale di Salerno, per volontà di Filippo III di Spagna che volle così onorare gli apostoli Andrea e Matteo. Sotto l’altare sono custodite le reliquie di S. Andrea, trasportatevi nel 1208 dal cardinale Pietro Captano, reduce dalla Terra Santa, al rientro della IV Crociata. Le reliquie racchiuse tra magnifiche lastre istoriate, emanano una sostanza straordinaria dal potere taumaturgico, la “Manna”, che un vecchio pellegrino fece notare il 24 novembre del 1304.Di particolare rilevanza artistica è un grande affresco raffigurante la Crocifissione eseguito intorno al 1330 dal pittore napoletano Roberto.