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La semantica frasale

La semantica frasale. Linguistica generale, Parte II a.a. 2006-2007. La competenza semantica. (1) Gianni dice che pro vincerà la gara (2) * pro dice che Gianni vincerà la gara (3) * Gianni vuole che Maria la fotografi (4) Maria vuole che Gianni la fotografi.

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La semantica frasale

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Presentation Transcript


  1. La semantica frasale Linguistica generale, Parte II a.a. 2006-2007

  2. La competenza semantica (1) Gianni dice che pro vincerà la gara (2) * pro dice che Gianni vincerà la gara (3) * Gianni vuole che Maria la fotografi (4) Maria vuole che Gianni la fotografi

  3. La competenza semantica (5) Gianni è arrivato ieri mattina.  (6) Gianni è arrivato ieri. (5 ') Nessuno studente è arrivato ieri mattina./ (6 ') Nessuno studente è arrivato ieri.

  4. La competenza semantica (7) ! Gianni è italiano e Gianni non è italiano. (7') [Almeno due studenti] sono italiani e [almeno due studenti] non sono italiani. (8) Gianni è italiano oppure Gianni non è italiano. (8') [Ogni studente in questa classe] è italiano, oppure [ogni studente in questa classe] non è italiano.

  5. La competenza semantica (9) Il lupo assalì l’agnello  (10) L’agnello fu assalito dal lupo (9') Ogni lupo assalì un agnello  (10') Un agnello fu assalito da ogni lupo          

  6. La competenza semantica (11) L’attuale re di Francia è calvo. (12) L’attuale re di Francia non è calvo. (13) Attualmente c’è un re di Francia. Test della P-famiglia: (14) L’attuale re di Francia è calvo o no? (15) Se l’attuale re di Francia è calvo…

  7. La semantica vero-condizionale • Struttura sintattica a costituenti (cf. grafi ad albero) • Principio di composizionalità: il significato di una espressione complessa dipende dal significato delle espressioni costituenti e dal modo in cui queste sono sintatticamente combinate. Il lupo uccise il cacciatore ≠ il cacciatore uccise il lupo

  8. La semantica vero-condizionale Comprendere una proposizione vuol dire sapere che cosa accade se essa è vera (Wittgenstein 1921) ovvero sapere quali sono le circostanze possibili in cui la frase risulta vera. Non equivale a sapere se una frase di fatto è vera o falsa Non equivale a sapere come si fa, in pratica, a stabilire se una frase è vera

  9. La semantica vero-condizionale • E il significato delle parole, dei costituenti? Comprendere il significato di una parola (o di un costituente) significa comprendere il contributo che essa dà alle condizioni di verità di una frase. • E le frasi non dichiarative? Sono riconducibili alle condizioni di verità (es.: una interrogativa denota l ’insieme delle risposte vere) 

  10. La semantica vero-condizionale • E la variabilità del significato? « Vorrei un bicchiere di birra » Presuppone comunque la comprensione del « significato letterale » dell ’enunciato.

  11. Semantica vs. pragmatica Charles Morris (1938): • la sintassi si occupa dei segni in quanto tali e della loro combinazione (prescindendo dalla loro interpretazione e uso) • la semanticasi occupa del significato dei segni • la pragmatica si occupa degli impieghi concreti dei segni, dei loro usi ed effetti entro il comportamento in cui ricorrono.

  12. Senso e denotazione Roma è Roma Roma è la capitale d’Italia “Pegaso”, “ippogrifo”: quale denotazione? • La teoria dei mondi possibili • Intensione vs. estensione (per ora tratteremo una semantica estensionale)

  13. Linguaggio oggetto e meta-linguaggio “ Gianni è intelligente ” è vero sse ………… La semantica modellistica utilizza un meta-linguaggio insiemistico. x  A (appartenenza) A  B (sottoinsieme) A  B (intersezione) A  B (unione) (A) (complemento) uguaglianza, disgiunzione, overlapping, 

  14. Il modello di interpretazione • Un modello di interpretazione è costituito da un insieme di individui (il dominio o “universo di discorso”) e da una funzione di interpretazione che associa ad ogni parola del linguaggio-oggetto un elemento del dominio. • La semantica modellistica “vede” il significato lessicale in termini insiemistici. Indeterminatezza lessicale

  15. Il modello di interpretazione • I nomi propri denotano individui del dominio. • I nomi comuni e i predicati intransitivi denotano insiemi di individui del dominio. • I predicati transitivi denotano relazioni, cioè nsiemi di coppie ordinate <x,y>(<x,y> <y,x>)

  16. Un esempio di modello: M&C Il dominio di M&C è l'insieme che comprende i seguenti individui: Romeo Giulietta Mercuzio Nutrice Benvolio Tebaldo Montecchi Padre Capuleti padre Madre Montecchi madre Capuleti Principe Della Scala Paride Frate Lorenzo...

  17. Un esempio di modello: M&C [[Romeo Montecchi]] = Romeo [[muore]]=Romeo,Giulietta,Paride,Tebaldo, Mercuzio [[ama]] =  <Romeo, Giulietta>, <Giulietta, Romeo>, <Paride, Giulietta>, <Mercuzio, Romeo> [[padre]] =  <Montecchi padre, Romeo>, <Capuleti padre, Giulietta> 

  18. La predicazione S NP VP [[S]] = vero sse [[NP]]  [[VP]], sse N V Tebaldomuore sse Tebaldo  Romeo, Giulietta, Paride, Tebaldo, Mercuzio

  19. I predicati transitivi S [[V]]={<Romeo, Giulietta>, <Giulietta, Romeo>, NP VP <Paride, Giulietta>, N V NP <Mercuzio, Romeo>} N Paride ama Giulietta [[VP]] = {x: <x, Giulietta>  [[V]]; [[VP]] = {Romeo, Paride [[S]] = vero sse Paride  {Romeo, Paride

  20. La modificazione intersettiva NP1 [[NP2]] = {Mercuzio, Romeo, Tebaldo, Benvolio} NP2 AP [[AP]] = {Mercuzio, Nutrice} N A ragazzo spiritoso [[NP1]] = [[NP2]]  [[AP]] = {Mercuzio} Iteratività, commutatività (modificazione ≠ saturazione)

  21. La quantificazione (1) Ogni numero pari è divisibile per due. I quantificatori esprimono relazioni tra insiemi ogni studente è italiano [[ studente ]]  [[ italiano ]] nessuno studente è italiano [[ studente ]]  [[ italiano ]] =  qualche studente è italiano [[ studente ]]  [[ italiano ]]  I S S I S I

  22. La quantificazione (5) Gianni è arrivato ieri mattina.  (6) Gianni è arrivato ieri. (5 ') Nessuno studente è arrivato ieri mattina./ (6 ') Nessuno studente è arrivato ieri. I S Im

  23. La quantificazione (7) ! Gianni è italiano e Gianni non è italiano. (7') [Almeno due studenti] sono italiani e [almeno due studenti] non sono italiani. I- I S g

  24. La quantificazione (8) Gianni è italiano oppure Gianni non è italiano. (8') [Ogni studente in questa classe] è italiano, oppure [ogni studente in questa classe] non è italiano. I- I S g

  25. La quantificazione (6 ') Nessuno studente è arrivato ieri.  (5 ') Nessuno studente è arrivato ieri mattina.  (9) Nessuno studente è arrivato ieri mattina alle 5. I Im Im5 S

  26. La quantificazione (10) Se ogni studente ha superato l’esame, allora qualche studente ha superato l’esame SSu  SSu  (NB: S  !) (11) Se nessuno studente ha superato l’esame, allora qualche studente non ha superato l’esame SSu =  SSu-   (NB: S  !) Su S Su - Su S

  27. La quantificazione (12) ! Se ogni studente ha superato l’esame, allora qualche studente non ha superato l’esame. SSu / SSu-  Su- S Su S

  28. Le ambiguità di portata (9') Ogni lupo assalì un agnello (a) o (b)  (10') Un agnello fu assalito da ogni lupo (b)           (a) (b)

  29. Il sollevamento del quantificatore (9’a) [Ogni lupo]x [un agnello]y [x assalì y] S QPx S QPy S ogni lupo tx VP un agnello V t y

  30. Il sollevamento del quantificatore (9’b) [Un agnello]y [ogni lupo]x [x assalì y] S QPy S QPx S un agnello tx VP ogni lupo V t y

  31. Il sollevamento del quantificatore (12) Pierino vide qualche lupo. {x:x è un lupo} {y: Pierino vide y}   S QPy S NP VP qualche lupo V t y Pierino vide

  32. Il vincolamento dei pronomi (1) Ogni ragazzo1 ha ritirato il suo1 libretto (2) Nessuno studente1 ha ritirato il suo1 libretto (3)* Il suo1 libretto riporta una foto di ogni studente1 (4) Ogni ragazzo1 ama la sua1 ragazza (5) * La sua1 ragazza è amata da ogni ragazzo1 Il vincolamento richiede c-comando (prominenza sintattica)

  33. Il vincolamento dei pronomi (1) Il capoufficio1 spera che qualche impiegato2 svolga le sue2 mansioni. (2) Il capoufficio1 spera che qualche impiegato2 svolga le sue1 mansioni.

  34. Il problema dell’intensionalità:i contesti opachi Principio di sostituibilità: due termini con uguale denotazione sono sostituibili salva veritate (1) Roma si trova nel Lazio  (2) La capitale d’Italia si trova nel Lazio Nei contesti di attitudine proposizionale il principio di sostituibilità non vale: (3) Johann crede [che Roma si trovi nel Lazio]  (4) Johann crede [che la capitale d’Italia si trovi nel Lazio]

  35. Significato e uso Austin (1962), “How to do things with words” • Atto locutivo: emissione di una espressione (enunciato, sintagma…) • Atto illocutivo: azione che si compie effettivamente emettendo un’espressione (ordinare, chiedere, congetturare, …) • Atto perlocutivo: tentativo di produrre un effetto sull’interlocutore (convincere,…) -> il “significato letterale”viene posto in uso

  36. I performativi (1) Prometto di aiutarti. (2) Vi dichiaro marito e moglie. (3) Sei licenziato. (detto dal capoufficio) (4) Rigore! (detto dall’arbitro) Il momento locutivo e il momento illocutivo coincidono: l’enunciato non descrive un fatto, ma lo pone in essere. (5) Ha promesso di aiutarti.

  37. Gli atti linguistici indiretti Searle (1969) “Speech Acts” (1) Puoi passarmi l’acqua? (2) Vorrei dell’acqua. (3) Quella è la porta. L’atto illocutivo non coincide con quello che si ricava dal significato letterale dell’enunciato. Gli atti linguistici indiretti sono in qualche misura convenzionalizzati.

  38. I meccanismi della conversazione Grice (1975) “Logic and conversation” • Quantità: non dare troppa o troppa poca informazione • Qualità: Attieniti a ciò che ti risulta essere vero in base alle informazioni in tuo possesso • Relazione: sii pertinente • Modalità: sii chiaro e ordinato; evita oscurità e ambiguità.

  39. I meccanismi della conversazione La violazione di una massima serve al parlante ad esprimere un “sovrappiù di significato”, tramite una implicatura conversazionale. (1) a. Qualche studente ha superato l’esame. b. Tutti gli studenti hanno superato l’esame. (2) Grazie! Sei davvero un amico! (3) A) Hai saputo del direttore? B) Oh, ho proprio voglia di un caffè!

  40. Approfondimenti Casalegno, Paolo. 1997. Introduzione alla filosofia del linguaggio. Chierchia, Gennaro. 1997. La semantica. Il Mulino (serie: Le strutture del linguaggio).

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